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Autore: serClizia    20/06/2015    1 recensioni
Tony ha un grosso peso sulle spalle. Unico erede della famiglia, retaggio, tante aspettative. Convinto di non essere all'altezza, lascia Steve per essere quello che pensa gli altri - suo padre - vogliano da lui.
Steve non ha intenzione di lasciarlo andare senza fare nulla.
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Prompts:
  1. Party Animal
  2. https://www.youtube.com/watch?v=fdHCec23BKE

Consiglio di tenere la canzone di sottofondo durante la lettura.
Questa storia partecipa alla "Screw Prompts, Give Me Points" Challenge.




Saranno almeno le tre del mattino.
Forse più tardi. Il locale è pieno. Nat lo ha convinto ad andare a quella festa, non ha pensato che avrebbero potuto incontrare Tony. Steve lo sapeva. Ovviamente, ci è andato lo stesso.
Persino Clint continua a dirgli di lasciar stare. “Tony ha preso la sua decisione, amico. Lascialo andare.”
Il problema è che Steve non ha intenzione di lasciar andare niente finché non usato tutte le cartucce a sua disposizione. Stupido come può sembrare, è l’unico modo che ha per affrontare la situazione.
Non è mai stato uno da raggomitolarsi in un angolo e piangere per la fine di una storia. Finché c’è speranza, continuerà a provarci. Se poi andrà male, solo allora riuscirà a mollare, e andare avanti.
Anche Bucky, se fosse lì, gli direbbe che è una cazzata quello che sta facendo, camminare fino al centro della folla e mettersi nella visuale di Tony.
Steve sa perfettamente che lo guarderà. Può andare in denial quanto vuole, promettere la sua eterosessualità al mondo, ai suoi genitori, ai suoi futuri colleghi, ma niente riuscirà a fargli distogliere lo sguardo mentre Steve muove le anche sulla pista.
E difatti, lo sta fissando. Le persone intorno a lui continuano a parlare, a volte si chinano al suo orecchio, ma Tony non smette mai di guardarlo.
Buffo, solo fino a qualche tempo fa, in un altro locale, in un’altra vita, sarebbero stati avvinghiati, anche contro anche, un contatto doloroso quanto piacevole.
Il dj mette su Try di Pink. I ragazzi intorno a lui si scatenano, Steve sorride e si allaccia allo sguardo di Tony. Provvidenza divina che Steve sappia il testo, che sia così portante.
Funny how the heart can be deceiving’, canta. Tony gli sembra un lupo davanti alla preda. Bene.
‘More than just a couple times’, continua a ballare, mormorandogli le parole dritte negli occhi.
‘Why do we fall in love so easy
Even when it's not right’

Qualcosa cambia nello sguardo di Tony, incrocia le braccia. Chissà cosa sta pensando. Chissà se sta morendo dalla voglia di venire qui.
Steve si sente il sudore sulla fronte, accaldato, ma euforico. Non c’è nessun altro posto dove vorrebbe essere, se non lì a guardare quell’idiota del suo ex, fargli una specie di danza dell’amore, attirandolo a sé, cercando di sedurlo.
La musica continua, Steve si sente esaltato, sta andando a fuoco.
Where there is desire
There is gonna be a flame
Where there is a flame
Someone's bound to get burned
(Sì, sto parlando con te)
But just because it burns
Doesn't mean you're gonna die
You've gotta get up and try
(Vieni qui, idiota. Provaci. Proviamoci)
And try… and try… and try…


Tony scatta in avanti, facendosi largo tra la folla. Lo raggiunge. Steve trattiene il fiato, anche se non si ferma. Ha paura che se interrompe la danza, Tony sparirà di nuovo.
Ma non lo fa, gli infila due dita nella cintura e lo attira a sé. Comincia a ballare con lui.
A sfregarglisi addosso, solo con il bacino. Occhi negli occhi. Decisamente, stava morendo dalla voglia di andare da lui.
Steve gli allaccia le dita dietro la nuca. Fanculo tutto, i colleghi al tavolino, gli amici, la dignità – lo bacia. Tony gli si scioglie addosso, mani sulle sue guance, come se avesse aspettato anni solo per rifare una cosa del genere.
Ritrovare la sua lingua è strano per due secondi, poi è come se non si fossero mai allontanate.
Il calore aumenta, quel fuoco che li ha bruciati fin dal primo giorno insieme, e i baci diventano presto puntualizzati da morsi alle labbra, i vestiti stretti a pugno nelle mani. Si devono separare prima di cominciare dare spettacolo davanti a tutti.
Fronte contro fronte, Steve riapre gli occhi. Tony ha quel sorriso da bambino la mattina di Natale.
“Sarà meglio che tu non vada da nessuna parte, stavolta.”
Tony ridacchia. “Come se tu mi permettessi di andarmene.”
  
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