Osservava quella creaturina nascondersi nel letto di Raeghar, sua madre lo aveva avvertito che l' avrebbe trovata lì...patetica...ecco come gli sembrava, sua nipote gli sembrava davvero patetica, storceva il naso e socchiudeva gli occhi violacei mentre la fissava contorcersi sotto le coperte convinta di non essere vista
“Rhaenys!”
Quasi
un comando, un nome pronunciato senza alcuna dolcezza perché lui non
era dolce, lui era Viserys Targaryen, un bimbo alto e magrolino con
lo sguardo troppo adulto per i suoi sei anni,e non era affettuoso ma
lei non reagiva, se ne stava sotto le lenzuola, come se servisse,
come se in un momento di reale necessità avrebbero davvero potuto
proteggerla
...patetica mocciosa
“Rhaenys alzati, il
re mio padre deisdera vederti!”
“Non voglio venire!”
Eccola, vide spuntare un ciuffetto nero dalle lenzuola candide, era così capricciosa quella sua nipote e c'era chi sosteneva che si sarebbero dovuti sposare...che cosa assurda! Oh ma lui non era Raeghar e non era sua madre Rhaella, non si sarebbe lasciato convincere dalla sua vocina piagnucolante come quella di un gattino, l' avrebbe presto convinta a venire con lui con le buone o con le cattive
“Rhaenys esci di lì!
Che penserà il principe tuo padre se sapesse che la sua primogenita
si nasconde tra le lenzuola perché deve vedere il nonno?”
questa
volta la vide riemergere tra i numerosi strati di seta candida così
repentinamente che quasi se ne sorprese
“Io. Non. Voglio.
Venire!”
Si impuntò stringendo i lembi delle lenzuola tra le
manine scure fissandolo decisa con quegli occhi che al contrario di
tutto il resto di lei non richiamavano alle fattezze Dorniane, erano
vitrei e violacei più elettrici di quelli di Raeghar, come i
suoi...e la cosa lo lasciò interdetto
“Rhaenys...non vorrai
svegliare il drago vero?”
“Non mi importa di svegliare il
drago...lui mi odia e io non lo voglio vedere!”
Il principe
osservò gli occhi della bambina riempirsi di lacrime che
ostinatamente cercava di non far cadere, doveva ammetterlo...sebbene
fosse capricciosa era bella determinata, si avvicinò al letto con
cautela, da quella bestiolina non si sapeva mai cosa aspettarsi
“No che non ti
odia...non chiederebbe di vederti altrimenti! E adesso vieni con
me”
cercava di suonare convincente...ma vista la faccia della
bambina non doveva esserci riuscito appieno.
La verità era che aveva ragione, suo padre non la odiava di certo ma senz'altro la disprezzava, Viserys aveva sentito dire che quando Raeghar era venuto per presentarla a corte re Aerys si era rifiutato di prenderla in braccio...puzza di Dorniano...aveva detto e da quando fu chiaro che la bambina non aveva ereditato i caratteri pallidi del figlio tale disprezzo era solo cresciuto, non poteva biasimarla per essere spaventata ma doveva portarla con sé; si avvicinò al letto e con uno strattone le levò le coperte di dosso.
“No no no no no, non voglio venire”
Dopo la confusione iniziale aveva cominciato a urlare e a dibattersi e a forza di scalciare lo aveva quasi colpito in faccia, non c'erano dubbi, almeno la furia del drago l' aveva
“Rhaenys...smettila.
Smettila! Ora basta capricci ..ahhh”
era riuscito a
immobilizzarle i piedi ma quella piccola vipera aveva un alleato:
Balerion, quella bestia malefica...aveva più volte sperato che uno
dei cani dei domestici lo trasformasse nella sua colazione, quel
gattino pestifero quanto la sua padroncina ora gli aveva appena
arpionato la mano e i segni sarebbero rimasti per almeno un paio di
giorni.
La sua furia crebbe quando si rese conto che quella buffa scenetta aveva scatenato l' ilarità della bambina che forte del sostegno del suo gattino aveva abbassato la guardia
...ecco...è la mia occasione
scansò il gatto che soffiò furioso nonappena toccò il pavimento, tanto più freddo rispetto alle braccia della padroncina, la quale non riuscì ad opporsi alla presa dello zio bambino che, incurante dei suoi lamenti, prima se la caricò in spalla e poi la posò sul pavimento, cercò invano di dimenarsi per tornare nel letto del padre, che se lo avesse saputo avrebbe preso il fratellino e gliene avrebbe fatte passare di cotte e di crude, sentì le mani di Viserys tenerle ferme le spalle, serrò gli occhi come se tenere lo sguardo lontano da quel pestifero del Targaryen l' avrebbe aiutata a non pensare all' incontro con Aerys che tanto la spaventava, ma lui non si arrendeva la richiamava e reclamava attenzione
“Rhaenys...Rhaenys
basta adesso smettila!”
si convinse a calmarsi quando potè
sentire la voce del bambino diventare un poco più dolce e meno
aggressiva si decise a calmarsi e gradualmente smise di dimenarsi
alzò lo sguardo su quegli occhi così simili ai suoi sperando in un
qualche segno di incoraggiamento che però, lo sapeva non sarebbe
arrivato spontaneamente, Rhaenys aveva sempre reputato questo suo zio
bambino un poco strano ...sempre triste ed arrabbiato
“Io non voglio venire...il re mio nonno mi spaventa”
Aveva smesso di agitarsi ma quel tono lamentoso non ne voleva sapere di abbandonare la sua voce, però nonostante tutto non aveva pianto, sebbene Viserys fosse sicuro che volesse sfogarsi non lo aveva fatto, era riuscita a tenere le lacrime entro i confini di quegli occhioni violacei...come i suoi...pensò di nuovo, si convinse che effettivamente lei gli occhi del drago gli aveva, si comportava certo come una gattina capricciosa ma aveva il fuoco di Valirya nello sguardo, il bambino si mise a sedere e cominciò ad accarezzarle le ondine nere scarmigliate che le decoravano sgraziatamente il volto, darle un minimo di conforto non le avrebbe fatto male, la vide finalmente rilassarsi e calmare il respiro affannato
“Senti...che ti piaccia o no devi venire, non vuoi svegliare il drago vero?”
lei lo fissò dubbiosa, come poteva quel bimbo poco più grande di lei diventare un drago pericoloso? La stava sicuramente prendendo in giro
“Tu non sei un
drago...non ancora...sei solo un cucciolo”
“Non parlo di me
sciocchina...non vorrai mica che il re mio padre si arrabbi vero?”
vide di nuovo il suo volto colorito da quell' espressione spaventata che aveva visto prima
...dei vi prego...fate che non ricominci a piangere...non di nuovo
“Senti...di certo non
si arrabbierà se ti prepari svelta e arrivi puntuale...ora chiamiamo
le ancelle, così ti vesti e il drago non sarà svegliato va
bene?”
“Io non voglio incontrarlo...non da sola...”
...non da sola...cosa avrà mai voluto dire? Mentre ci rifletteva su vide la bimba piantare i suoi grandi occhioni viola in quelli altrettanto viola del principino, che improvvisamente capì cosa voleva dire
“...Viserys...?”
Oh
no, no no no, non era così che doveva andare
“puoi...puoi venire
con me? Solo per un po', solo finché non sarò sicura che il drago
sia effettivamente addormentato”
lo disse sussurrando sperando
che dalle labbra pallidine di Viserys uscisse una risposta
affermativa
“Non dire
sciocchezze! Io ho altro da fare...sono solo venuto a chiamarti, e
ora basta coi capricci e vai a lavarti!”
“...ti prego”
un altro sussurro, ma questa volta temendo che il bambino potesse andarsene si assicurò di tenergli il bracio ben stretto
“Solo per questa
volta Viserys...”
più la fissava e più le sue difese cadevano
come erano già cadute quelle di Raeghar e di sua madre e dalla
principessa Elia, e di Oberyn Martell e di chiumque si trovasse ad
avere a che fare con quella gattina pestifera
“...forse
potrei...”
“Sì Sì Sì ...solo questa volta e farò tutto
quello che vuoi!”
“Tutto quello che voglio eh..?”
la vide annuire speranzosa...ma sì...prima o poi sarebbe tornato a riscuotere il suo debito
“Bene! Verrò con
te...”
“Sì!”
“...ma...”
la vide deglutire, non seppe mai se fosse più spaventata dall' idea di incontrare Aerys da sola o dall' idea di dovergli qualcosa
“...ma dovrai
ricordarti una cosa, se la dimenticherai non verrò più ad
aiutarti”
“Cosa?”
puntò il ditino magro verso gli occhi della bambina le cui pupille si indirizzarono immediatamente verso verso la punta del medesimo, sneza sapere cosa aspettarsi
“Tu hai occhi di drago, anche tu puoi essere risvegliata...e prima o poi sarà mio padre ad avere paura di te”
la vide sorridere prima di correre via e sparire seguita da una delle ancelle per andare a lavarsi...alla fine l' aveva convinta davvero, sentì un improvviso calore sfiorargli la gamba, appena abbassò lo sguardo ciò che vide fu Balerion che reclamava le sue coccole
“E tu che vuoi?”
e
più fissava quel gattino più notava quanto fosse simile alla bimba
sua nipote
...davvero una gattina nera e dispettosa...con gli occhi del drago però...