La cosa più difficile a volte non è fare qualcosa o agire.

No, la cosa difficile in certi momenti è dover restare a guardare. Anche se potresti intervenire, cambiare gli eventi. Invece no, non puoi fare nulla. Perché te lo ha chiesto un amico, e tu gliel’hai concesso. Promesso. Contro ogni logica, contro ogni sentimento. Contro tutte le voci che nella tua testa gridano ‘ No, non puoi chiedermelo!’

Ma potevo negarglielo?

Da che ho memoria, da che sono cavaliere D’oro di Ariete non ricordo che Shaka mi abbia mai chiesto un favore. Si, c’è stata la volta in cui mi ha chiesto di aiutarlo a riportare Ikki nello nostro spazio- tempo. Ma quello non conta, era per aiutare un’altra persona. Un favore personale non me lo aveva mai chiesto. No, non potevo negarglielo. Anche se una parte di me è morta dopo averglielo promesso; e l’altra sta morendo adesso. Proprio come fra poco morirà Shaka. Sta facendo la cosa giusta e lo so, ma questo non mi aiuta a soffrire di meno.

Sono qui, davanti alla porta che separa la casa della Vergine dal giardino degli Alberi Gemelli. Sono qui : dietro di me c’è il portone…davanti ci sono Milo e Aioria che vogliono entrare…aiutare Shaka contro Saga, Shura e Camus.

Non bastava che mi chiedesse di restare a guardare, no. Mi ha chiesto di impedire ai nostri compagni d’intervenire, aveva previsto che avrebbero tentato di farlo.. Non li lascerò passare, l’ho promesso. Ma Aioria e Milo non sanno quanto vorrei assecondarli, ma le loro parole accusatrici non riescono a toccarmi, non riescono ad uccidermi più di quanto abbia già fatto la richiesta di Shaka.

‘ Non avrei voluto chiedertelo, Mu’ mi aveva premesso. Be’, neanch’io avrei mai voluto che me lo chiedesse, sinceramente. E’ stato sleale da parte sua giocare sul sentimento di amicizia che ci lega. Dovrei odiarlo per questo ma non posso: è il mio migliore amico e avrei agito nello stesso modo.

‘Devi impedire a Milo e ad Aioria…loro non capirebbero.’

Alle sue parole ero riuscito solo ad annuire, tutto ciò che avrei potuto dire era superfluo.

‘Sapevo che avresti capito’ mi ha detto a mo’ di ringraziamento.

Capito. Si, certo lo capisco, ma vorrei potermi concedere il lusso di cedere ai sentimenti come Aioria e Milo. Ho promesso.

Spero che il sacrificio di Shaka non sia necessario. Che sciocca speranza, come se non fossi consapevole che alla fine di questa Guerra Sacra moriremo tutti. Che muoia adesso o dopo che differenza può fare, Mu? L’ultima Guerra Sacra ha fatto una strage dei cavalieri, questa non sarà diversa. Aldebaran è già morto. Shaka non sarà l’ultimo purtroppo La verità è che oltre ad essere un Cavaliere D’oro sono anche una persona umana, e vorrei che non succedesse una cosa tanto orribile.

Ma alla fine succede…la cosa che più temevo è successa. Il cosmo del cavaliere d’oro della sesta casa per un attimo si espande in modo terribile e magnifico al tempo stesso; l’attimo dopo scompare nel nulla. Milo, Aioria ed io ci guardiamo per un momento interminabile. Ognuno di noi cerca nell’altro una risposta, una parola di rassicurazione…forse aspettiamo qualcosa che non succederà mai: sentire nuovamente il cosmo del Cavaliere d’oro della Vergine. Non accadrà. I loro occhi sono sbarrati e attoniti, colmi di lacrime. Vorrei poter piangere anch’io ma non ci riesco. In compenso il mio cuore sanguina. Il mio migliore amico non esiste più in questo mondo. E’ morto ai piedi degli alberi gemelli come il Buddha. Dovremo affrontare il resto della battaglia senza di lui.

Una forte folata di vento fa aprire finalmente le porte del giardino, e per un attimo, prima di vedere comparire i tre ‘traditori’, scorgo i due alberi e il cielo blu notte sopra di essi. Alzo gli occhi alle stelle, fino a contemplare la costellazione della Vergine.

La stella di Spica* brilla luminosa.