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Autore: Aria_Blue_Music    20/06/2015    0 recensioni
"Essere o non essere questo è il problema"
" Dicono che quando muori la tua anima va all’inferno o in paradiso,io, invece penso che l’inferno o il paradiso si vive sulla terra a secondo delle scelte che facciamo"
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Dicono i religiosi che se fai qualcosa di brutto poi, quando muori la tua anima va all’inferno; io, invece penso che l’inferno si vive sulla terra, quando ci troviamo ad affrontare una qualsiasi situazione spinosa o cerchiamo di fare la scelta giusta e poi puntalmente c’è ne pentiamo.
Non credo a tutte quelle cazzate che dicono solo per farci avere paura di qualcosa che non conosciamo perchè è la paura che ci fa fare scelte sbagliate, quelle che ci fanno fare una strada dove tutto è più semplice dove tutto è perfetto. Sbagliare è umano perchè solo così potremmo dire che abbiamo ancora quella speranza che crescendo in questo inferno perdiamo.
 Il Giugno 18 del ’96 sono nata io, Maddalena Vertaldi, alle quattro del pomeriggio sotto il segno dei gemelli; credo che i primi anni di vita non siano stati poi tanto male, insomma, quando sei piccola vedi tutto con sfumature diverse anche se io sentivo che la  mia vita avrebbe fatto schifo.
All’ età di quattro anni e andavo al’asilo già mi sentivo sola, avevo amici maschi e mi piaceva scrivere e leggere,  per quello che potevo fare alla mia età. A sei anni provai già che significa essere diversi, perchè le prese in giro c’erano e mi martellavano nella testa sempre. Avevo spesso crisi e mal di testa forti anche se dalle analisi non usciva niente.
Negli anni ho accettato di essere diversa e le crisi sono passate e se anche mi prendevano in giro io ci passavo sopra ed ero amichevole con tutti. In prima media invece, ero vittima di bullismo perchè mi vestivo in modo sbagliato secondo loro; la tuta era sbagliata, le felpe erano sbagliate e così cercai di cambiare per far piacere agli altri, ma, le lingue biforcute c’erano e così rimanevano molto spesso esclusa in un angolo della classe a guardare fuori dalla finestra, infondo volevo solo essere accettata.
L’anno non fu dei migliori nessuno mi rivolgeva la parola se non per avere i comnodi loro, mia mamma non capiva e allora iniziai a chiudermi con me stessa e mi rifuggiai nella lettura e nella musica; all’età di dodici anni soffrivo di una forma di depressione passiva cioè che mi chiudevo in me stessa, ero aggressiva con chi voleva entrare nel mio mondo e non riuscivo a stare in posti frequentati dai ragazzini come me, mi chiudevo in casa e li restavo per ore intere senza fare nulla.
Gli altri due anni di scuola media invece passarano veloci e senza insulti perchè cambiai sezione e ritrovai vecchi amici che avevo perso alle elementari e così le prese in giro finirono. Intanto la mia trasformazione stava avvenendo piano piano e arrivai al primo anno di ragioneria e lì diciamo che avevo capito finalmente di non farmi mettere i piedi in testa da nessuno e diciamo che diventai un pò una bulletta dark (così mi definivano i ragazzi) ma non lo ero affatto anzi ero semplicemente amica di tutti ma non mi fidavo di nessuno e così avennero le prime litigate, le prime sigarette i primi amori, isomma tutto normale nel complesso anche se io dovevo essere sempre fuori dagli schemi, perchè non volevo fare parte di nessun gruppo sociale, semplicemente ero io. Un giorno difesi la mia compagna di banco, abbastanza bigota se ci penso adesso, e picchiai un ripetente della mia classe, non so nemmeno perchè lo feci forse perchè rividi in quella ragazza me stessa o perchè la testa mi diceva così. Dopo qualche settimana invece picchiai la stessa ragazza perchè mi aveva chiamata stronza; sapete quando avete molta pazienza e poi vi viene via in un colpo, io ero e sono così cmq, la prima volta mi fece cadere in corridio davanti al ragazzo che mi piaceva ma io non dissi niente, la seconda volta mi diede una pallonata in faccia e nemmeno li dissi niente, la terza volta baciò il mio quasi ragazzo e l’ultima volta mi chiamò stronza. Io la difendevo e lei mi faceva i dispetti ovviamente chiesi chiarimenti e lei mi rispose che ero una stronza e vidi tutto rosso e gli diedi uno schiaffo, poi a cosa porta cosa e la presi per i capelli e la trascinai per tutto il corridio dove c’era la mia classe e la sbattei faccia e muro. Si, ammetto che sono stata violenta ma la mia pazienza era finita e così mi beccai una spospensione e una serie di sedute dallo psicologo e intanto lei il set nasale rotto e ciocche di capelli che mi rimasero in mano, bleah che schifo non se li lavava quasi mai.
Dopo qualche mese lasciai la scuola perchè stupida com’ero mi ero dichiarata al ragazzo che mi piaceva davanti a tutta la scuola e qualcuno iniziò a prendermi in giro.
Dopo un anno e mezzo lo stesso ragazzo mi contattò su facebook e mi domandò che fino avevo fatto e io gli dissi un sacco di bugie solo perchè volevo fargli vedere che anche senza di lui stavo bene, ancora oggi non so se ha capito se ho mentito ma non m’interessa molto infondo è stato il mio primo amore e per lui non provo più niente.
Andando avanti e crescendo mi feci nuove amicizie e iniziai ad uscire di più e curare il mio aspetto fisico che tutt’ora curo. Ovviamente, niente resta immutato e così anche io sono cambiata, ho deciso cosa fare della mia vita.
Oggi il 20-06-2015 ho dicianove anni e sono molto più sicura di me, la timidezza è rimasta e ho pochi amici, ma buoni; l’amore lo metto in secondo piano e sono me stessa sempre e comunque.
Ho dicianove anni e mi piace scrivere e cantare le mie canzoni, purtroppo non posso fare una scuola e mi arrangio da sola e ascolto tutti i generi di musica dal classico al rock più puro; ho un nome d’arte (ARIA) e con i ragazzi anche se sono molto diffidente non manca di certo di prenderli in giro con parole; il mio aspetto influenza molto la mia immagine visto che molti ragazzi mi vedono una forza della natura qualcuno mi ha anche detto che sembro di brillare di luce propria(io non ci credo molto) comunque, attiro sopratutto perchè, o almeno così dicono, emano forza, passione, sicurezza.
Per quanto riguarda il mio aspetto sono cambiata molto negli anni; adesso porto i capelli rasati hai lati e il ciuffo rosso, sono alta 1.75 e peso sessantasette chili, ho le forme al posto giusto e mi piace mangiare di tutto.
I miei “compagni” della prima media la prima volta che mi hanno visto quasi non mi conoscevano e uno ci ha pure provato ed io diciamo che non ci sono stata per non cadere poi nel volgare; e ogni volta che mi vedono provo un senso di disgusto perchè nonostante tutto non sono cambiati e si credono chissà chi.
Io, ho imparato molto dalle scelte che ho fatto ed ho capito che in questa società se sei come sei ti dicono che sei strano e se segui la massa sei troppo uguale agli altri, allora io dico, fregatene perchè chi ti sparla dietro, ti addita contro o ti picchia non merita il tuto rispetto e la tua presenza.
Fregatene perchè se ti tagli o ti induci al vomito dopo mangiato fai un piacere a loro e non a te stessa. Fregatene e cammina sempre a testa alta anche sei  grassa o brutta ( nel senso che tu ti senti brutta o te lo dicono gli altri).
Fregatene perchè con il tempo loro andranno avanti e si scorderanno di te, mentre tu morirai nella loro ombra per sempre.
Fregatene come ho fatto io perchè essere grandi non vuol dire picchiare qualcuno o prenderlo in giro. Perchè essere grandi è una qualita che solo quelli sensibili hanno.
Fregatene e non aver paura di reagire, fai come me fottitene.
Fregatene perchè io l’ho fatto e adesso sto meglio.
Fregatene e si quello che vuoi, quando vuoi perchè la vita è una e va vissuta.
Una storia di una ragazza che soppravive grazie alla speranza che viene da se e non dagli altri.
                                  .......VOSTRA ARIA.......
   
 
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