Il viso alto tieni, o traditrice alla biancastra luce e la schiera veloce vedesti sfilare dinanzi le mura E tutti caddero; stridore fu d'armi e d'umane urla e su quel corpo, curva toccasti condanna di polvere e sangue. Il viso alto mostri, o maledetta, ai padri delusi e ai cardini chiusi dal nemico sognati e respinti. Carnefici dunque divennero i vinti? Assassina di patria per la man che tendi? Alta, smeraldo, la sfinge vola serpeggiando nera di luttuoso canto rosse di cupo affanno le onde son tornate a brillare. Ma ancor ti si ode chiamare, o fraterna vita, tra i flutti grigiastri di cenere; foste madri, padri figli, fratelli, sposi: e che la vostra memoria riposi e tacciano ora i metallici numi.