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Autore: Jessy Pax    20/06/2015    3 recensioni
«Tu non esprimi il desiderio?» chiese lei.
L'arciere scosse la testa dandole un bacio sulla guancia «No, ho già tutto quello che desidero proprio al mio fianco.»
Felicity sorrise stringendolo forte «Sei un gran adulatore, lo sai?» intrecciò le proprie gambe a quelle di Oliver. Si concesse alcuni secondi per ascoltare il rumore dell'oceano. Era una musica rilassante, priva di errori o stonature. Era il suono più bello del mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The Art of Love in the Stars

 




Il cielo era di un intenso e profondo blu notte. Blu come gli abissi dell'oceano che, con il dolce rumore delle onde che si infrangevano sulla riva, cullava pacificamente i due cuori innamorati sdraiati sulla sabbia fredda e grigia.
Con il braccio destro piegato sotto la testa, Felicity scrutava con sguardo sognante le stelle luminose; Oliver era al suo fianco e di tanto in tanto si divertiva a sbirciare fugacemente il profilo della sua ragazza.
«Hai portato gli orsetti gommosi?»
Oliver annuì con un sorriso e, mettendosi seduto, frugò nello zainetto nero per recuperare il sacchetto di quelle caramelle gelatinose che Felicity amava tanto. Gliele porse quando anche lei incrociò le gambe sul plaid verde «Sei sicura che le stelle cadono proprio questa notte?»
Felicity prese un mucchietto di orsetti gialli e li masticò tutti insieme. Annuì fortemente con la guancia gonfia di dolciumi «Sicurissima. Dobbiamo ringraziare lo sciame della Beta Tauridi.»
Oliver aveva quel suo solito sguardo confuso, non aveva idea di cosa Felicity stesse parlando, ma gli piaceva il suono della sua voce e gli piaceva ancor di più essere orgoglioso della sua donna «Devo sapere di cosa stai parlando?»
Fel rise scuotendo la testa «Sono stelle cadenti, Oliver. Sono solo stelle cadenti con un nome.» gli riservò uno sguardo carico di amore e tenerezza. Qualche volta si divertiva a metterlo in difficoltà, desiderava vedere la sua reazione; quel leggero sudore che gli imperlava la fronte quando non sapeva come risponderle, il respiro accelerato in cerca di una risposta esaustiva, il modo in cui arricciava le labbra pensieroso... amava Oliver, e non aveva nemmeno idea se il suo sentimento potesse essere legale in qualche parte del mondo. Ma non le interessava, si prendevano cura a vicenda e stava vivendo un sogno ad occhi aperti. Stavano trascorrendo una delle più belle vacanze che avesse mai fatto. Era tutto perfetto, ogni singolo giorno, momento e istante, era all'insegna della felicità.
Oliver tirò un sospiro di sollievo con un sorriso imbarazzato, rubò alcune caramelle dal sacchetto e le masticò con calma.
«Facciamo un gioco...» propose Felicity.
«Che tipo di gioco?»
«Domanda e risposta.» Felicity era un'inguaribile bambina, conservava gelosamente per se quel suo lato pudico e infantile e adorava mostrarlo sporadicamente solamente ad Oliver. Si crogiolava nelle piccole cose e si esaltava per i più minimi dettagli.
Oliver annuì e si voltò per guardarla «Ma poi anche tu devi rispondere alle mie domande»
«Ci sto!» Felicity si mise di fronte a lui chiudendo la cerniera del giacchetto rosa «Colore preferito?»
Ollie scoppiò a ridere gettando la testa all'indietro «Sul serio? Questo tipo di domande?»
Felicity gli diede un pugno debole sul braccio facendo un broncio divertito «Sono seria, rispondi!»
Il ragazzo si passò una mano sul capo e sollevò le spalle «Giallo»
La biondina fece una smorfia con la bocca «Avrei giurato che mi avresti detto verde!»
«Sono così prevedibile per te? Pensavo di riuscire a sorprenderti...»
«Ma certo che mi sorprendi... lo giuro!» la ragazza fece una croce sul cuore come promessa. «Ad esempio, il tuo film preferito?»
Oliver ci pensò un secondo e poi diede la risposta «Notting Hill.»
Felicity aprì le labbra fino a formare un cerchio «Mi stai prendendo in giro? Mi prendi in giro, vero?»
Ollie scosse la testa sorridendo «Niente affatto. Adoro quel film!»
La giovane si morse le labbra e affilò lo sguardo «È per Julia Roberts?»
«No! Trovo la storia piuttosto affascinante. Lui che si innamora di un'attrice e lei che si innamorerà di lui, di un ragazzo qualunque... è romantico.» Oliver terminò la sua spiegazione con un'alzata di spalle. Gli brillavano gli occhi e Fel sentì il proprio respiro mancare e perdersi in quelle iridi scintillanti.
«Visto? Mi hai sorpresa. Non credevo che fossi un tipo romantico.»
«Scherzi? Il nostro primo appuntamento l'ho prenotato in un ristorante italiano e sul tavolo c'erano anche i fiori! Sono romantico.»
Felicity rise rumorosamente e si mise in ginocchio per poggiare le braccia sulle spalle del suo fidanzato «Sei adorabile» si avvicinò piano alle labbra di lui e quando posò le sue, dimenticò qualsiasi gioco avessero iniziato. Condussero lentamente quella danza di baci.
Seguivano il ritmo dei loro cuori e delle onde scure. L'aria della sera si era fatta più fredda e Felicity rabbrividì quando Oliver infilò una mano al di sotto della sua camicetta per carezzarle la schiena nuda.
«Un'ultima domanda...» iniziò Fel cercando di terminare il bacio.
Oliver la teneva stretta e si lamentò corrugando la fronte «Lascia stare le domande.» afferrò i lunghi capelli biondi e la costrinse a stendersi sotto di lui. Nessuno dei due aveva intenzione di fermarsi, Felicity poteva stare ore e ore a farsi coccolare da Oliver ma era fin troppo curiosa e voleva porgli quell'ultima domanda «Ti prego... solo una. Poi risponderò a qualsiasi tua domanda.»
Oliver scese a baciarle il collo e le respirò contro, provocandole un solletico leggero e frizzante «Qualsiasi
«Qualsiasi.»
Ollie staccò la bocca dalla pelle calda e candida di lei e la fissò negli occhi giocherellando con una ciocca di capelli, intrecciandola sull'indice.
«La cosa che ti è mancata di più quando eri sull'isola?» Felicity trattenne il respiro, sapeva che il suo ragazzo non amava particolarmente parlare di quel periodo. Oliver non aveva passato tutti i lunghi cinque anni su quell'isola sperduta, era stato in altri posti e aveva vissuto molteplici situazioni macabre e per niente confortanti ma, quell'isola, era un simbolo. Un simbolo emotivo ed esistenziale dove, il ragazzo che era, non esisteva più; e vi era rifugio solo per l'uomo in cui era stato trasformato. Qualcosa che, nonostante tutto, delle volte faticava ancora a comprendere e conoscere.
Oliver si rabbuiò e continuava ad accarezzare i capelli biondi di Felicity distrattamente. Osservava l'oscillare di quei fili chiari grazie al vento fresco che li investiva con dispetto.
Felicity lo guardava, cercava di carpire ogni sfumatura sul volto di quell'angelo con gli occhi blu che brillavano di una luminosità triste per via della tenue luce della Luna.
Si pentì di avergli fatto quella domanda, ma Oliver le rispose ugualmente «Chiunque mi ponesse questa domanda, sono certo che risponderei con “la mia famiglia”.» Abbassò gli occhi sulle labbra rosse della giovane con un sorriso amaro «Sarebbe anche la risposta più ovvia e legittima dopo essere vissuto cinque anni lontano dalla mia casa. Lontano da chiunque amassi.» la voce si spense sull'ultima parola serrando la bocca. Tornò a guardare Felicity negli occhi e sembrò ritrovare quella serenità che aveva perso negli ultimi minuti.
Le toccò la punta del naso e lo picchiettò più volte amorevolmente «Ciò che mi è mancata più di ogni altra cosa è stata... la pace.» corrugò la fronte «Una pace diversa dal suo significato più banale. Desideravo ardentemente poter provare di nuovo quella sensazione di totale silenzio interiore. Non so quante volte ho pensato a come mi sentiss prima dell'isola. La tranquillità della mia vita. Sapere che una volta sveglio la mattina, avrei affrontato i più banali dei problemi.» fece una pausa con lo sguardo perso in ricordi. Memorie seppellite ma mai dimenticate. Felicity aveva gli occhi lucidi per via della voce profonda e malinconica che aveva il ragazzo.
Oliver distese le labbra in un sorriso caldo «Sai, una volta, quando ero ancora in Cina, ho provato quella sensazione di tranquillità che tanto bramavo. C'è stato... c'è stato un momento nel quale ogni mio demone interiore, ogni mia paura, dubbio, ansia sono spariti.» Felicity piegò il capo di lato e aggrottò la fronte come per saperne di più, così Ollie continuò «Ero tornato a Starling City per una missione insieme a Maseo. Ero nell'ufficio di mio padre e di fretta mi sono dovuto nascondere perché stava arrivando qualcuno.» tracciò il contorno delle labbra di Fel con il dito «Era una ragazza. Parlava così tanto ed era così goffa e buffa. Mi aveva trovato carino in quell'orribile foto con mio padre. La guardai e sorrisi.» chiuse gli occhi scuotendo la testa «O almeno ricordo di aver sorriso. Mi sono sentito bene. In pace con me stesso. Ti ho vista e mi sono sentito rinascere.»
Felicity aveva le labbra schiuse e il respiro corto. Oliver l'aveva vista anni prima e lei non ne era a conoscenza. Stava ricordando quella sera e non poteva credere che era riuscita a donare al suo Ollie quel breve istante di pace. Aveva la sensazione di volare «Oliver... perché non me lo hai mai detto prima?»
Fece spallucce «Eri la mia tranquillità, ti tenevo al sicuro nel mio cuore. Pensavo a quella ragazza, a te, ogni volta che sentivo di cadere nel baratro. In qualche modo mi hai aiutato anche se non sapevo assolutamente chi tu fossi.»
Felicity si asciugò una lacrima e baciò Oliver lentamente «Grazie per avermi pensato nei tuoi momenti più bui.»
«Ti amo.» ogni volta che Oliver pronunciava quelle parole non avevamo lo stesso significato. Tutte le volte avevano la loro importanza. Questa volta era l'esternazione della sua gratitudine e immensa devozione che provava nei confronti di lei. Non poteva pensare ad una vita senza Felicity Smoak.
Ollie la baciò con più passione e tenacia. Fel schiuse le labbra e si accomodò al volere e al ritmo del suo ragazzo. Baciarlo era il sapore più bello dell'amore. Non vi era volgarità in quel gesto. Era un concentrato di sentimenti. La mano grande dell'arciere esperto scivolò sulla guancia morbida della biondina. La pelle era bagnata delle lacrime versate pochi istanti prima.
«Ci stiamo perdendo le stelle.» confidò Oliver con le labbra intrecciate a quelle più corpose sotto di lui.
«Al diavolo le stelle!» Felicity lo bloccò con le mani sul capo.
Ollie rise rumorosamente, mordendole il mento «Adesso tocca a me con le domande.»
Felicity sbuffò contrariata «Ok. Ma ti concedo una sola domanda!» si aggiustò gli occhiali con una smorfia impertinente.
Oliver avrebbe tanto voluto discutere sulle regole cambiate all'ultimo momento di quel gioco banale e frivolo, ma si stava divertendo più di quanto volesse dare a vedere e se Felicity gli aveva concesso una sola domanda, pensò che doveva scegliere quella più giusta e consona.
Sospirò accomodandosi meglio tra le gambe piccole e snelle di lei, puntò i gomiti ai lati di quel viso fine e delicato «Chi è più bravo a letto, io o Palmer?»
Felicity roteò gli occhi e si lamentò gutturalmente dando una spinta sul torace di Oliver «Non risponderò mai a questa domanda!»
Ollie prese a farle il solletico tentando di farla cedere «Assolutamente sì! Mi risponderai, è un mio diritto saperlo!»
Felicity rideva forte e si contraeva sotto il corpo grande e possente del fidanzato «No, Oliver! Scordatelo!»
Il ragazzo alzò un sopracciglio e smise di fare il solletico, scegliendo un metodo di tortura più funzionale e diretto. Spinse col naso il mento di Fel sollevandole il collo. La baciò sotto l'orecchio, stuzzicandola con la barba corta e ispida «Ti prego...» la voce aveva assunto un tono profondo e incalzante, piuttosto suadente.
Felicity scosse la testa stringendo gli occhi per farsi forza, e impedire a se stessa di cedere a quel fascino irresistibile «Smettila... anzi, no - continua ma non lo saprai mai.»
Seguì il consiglio della compagna e non smise di baciarla, amava passare le labbra su quella pelle candida e bianca. Sospirò arreso, Felicity non glielo avrebbe mai svelato e probabilmente era anche giusto, in realtà non voleva saperlo, non ardeva dal desiderio di conoscere la verità ma era comunque una curiosità che lo avrebbe piacevolmente colpito.
Alleggerì la ragazza spostandosi di lato, liberandola dal peso del suo corpo. Si stese nuovamente sulla coperta e attirò sul petto la piccola Felicity.
Guardarono il cielo buio, le stesse erano così tante che entrambi si divertirono a unirle creando delle forme immaginarie.
Oliver baciava le dita di Fel, le regalava dolci carezze lascive.
Ad un tratto, una scia luminosa e veloce, attraversò il cielo squarciandolo in uno spettacolo straordinario «Guarda!» Felicity indicò quella grossa stella cadente che sfrecciò come un fulmine sopra le loro teste. L'ammirarono estasiati e con il fiato sospeso. Il cuore batteva forte e all'impazzata.
Fel chiuse gli occhi esprimendo un desiderio muto e Ollie la guardò arricciare il nasino mentre era tutta concentrata a scavare nei suoi pensieri più reconditi per trovare il sogno più segreto «Tu non esprimi il desiderio?» chiese lei.
L'arciere scosse la testa dandole un bacio sulla guancia «No, ho già tutto quello che desidero proprio al mio fianco.»
Felicity sorrise stringendolo forte «Sei un gran adulatore, lo sai?» intrecciò le proprie gambe a quelle di Oliver. Si concesse alcuni secondi per ascoltare il rumore dell'oceano. Era una musica rilassante, priva di errori o stonature. Era il suono più bello del mondo.
Le onde andavano e tornavano sempre nello stesso punto. Si allontanavano dalla riva sicura e ferma e poi facevano ritorno senza chiedere perdono. Entrambi sapevano che ci sarebbero sempre stati l'uno per l'altra. Le onde e la spiaggia erano gli amanti perfetti.
Felicity sollevò lo sguardo e il profilo di Oliver splendeva sotto i raggi argentei della Luna. Fece leva con i piedi per poter strisciare sopra il suo corpo. Appoggiò la tempia sinistra sopra il cuore del suo amore chiudendosi in un abbraccio passionale.
Le stelle continuavano a cadere, in quel cielo blu.
E da lassù, l'universo stava ammirando il più bel spettacolo mai esistito: l'amore di due persone che si sono cercate e volute nel tempo e nello spazio.  

 




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Angolo dell'autrice: Buonasera! Io sono imprevedibile anche per me stessa. Ci sono giorni in cui credo che non pubblicherò più storie per chissà quanto tempo, e poi ci sono giorni che mi vengono le ispirazioni giuste e inizio a scrivere fino a ritrovarmi su EFP a compilare la scheda per pubblicare una nuova OS!
Ho scritto di nuovo sui nostri amati Olicity! Sappiamo bene che Oliver e Felicity sono saliti sulla loro macchina lucida e fiammante verso l'infinito e oltre... ed io ho voluto raccontare di un momento tenero e dolce che i due potrebbero vivere nella loro lunga vacanza d'amore.
Spero che vi piaccia questa "cosa" e spero di leggere anche i vostri pareri, belli o brutti che siano! ♥

P.S. nel testo cito "lo sciame della Beta Tauridi", beh... non me lo sono inventato! Per tutto il mese di Giugno e Luglio potrete davvero ammirare questo fenomeno straordinario di stelle cadenti dovute alla frammentazione della Beta Tauridi. Quindi, tutti con il naso in su nelle notti serene per ammirare le stelle cadenti! ♥

Un grazie di cuoro a tutti coloro che mi seguono costantemente.

A presto, Jessy!
   
 
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