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Autore: Hiro_san    21/06/2015    1 recensioni
Piccole one shot senza pretese su Misaki e il suo ritorno dal suo Usagi-san dopo il periodo di separazione causato da Takahiro . Cosa succede a Misaki ? Spero di aver reso bene un personaggio che adoro .
I personaggi ovviamente appartengono all' autrice e non ho alcuno scopo di lucro . Spero solo che vi piaccia .
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Misaki Takahashi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Misaki venne svegliato nel cuore della notte da una serata d insopportabile caldo afoso tra le tante di quell estate .  L aria era calda e asfissiante e nemmeno un filo di vento refrigerante riusciva  a rendere più vivibile la serata . La stanza era immersa nel silenzio della notte e le lenzuola ormai calde sembravano essersi cucite sulla sua pelle . La voglia di refrigerio era talmente ingombrante da sentire l' esigenza di togliersi almeno la maglia leggera, per liberare la pelle da inutili strati di calore . Tentò inutilmente di muoversi sentendo due lunghe braccia che gli circondavano il bacino spuntando dalle coperte di lino chiaro . Voltandosi alla sua destra il giovane notò che il suo corpo si era mosso nel riposo del sonno fino ad assumere una posizione innaturale a differenza del corpo alto e caldo che lo stringeva a se in una posizione ritta e possessiva .
Chi era così rigido da dormire in una posa del genere ?
 La risposta era scontata . Era l unica persona con cui avesse mai condiviso il letto fino ad ora .A pensarci bene forse era strano che un ragazzo della sua età non avesse mai dormito con nessuno prima, ma Misaki era un ragazzo timido e troppo impegnato nella sua vita e nei suoi fumetti per corteggiare una ragazza . Anzi , l'unica storia che gli era capitata fino ad ora non era opera sua . In fin dei conti era LUI ad essere stato corteggiato con mazzi di fiori e romanticherie varie . 
Cerco di rigirarsi nel letto e liberarsi provando così a svegliare il suo amante ma tutto ciò che ottenne fu una stretta ancora più ferrea di Akihiko Usami in risposta . 
Gli occhi smeraldini di Misaki si votarono ad osservare in modo nervoso l uomo che dormiva accanto . A volte non capiva perché tante donne desiderassero un qualsiasi gesto di attenzione da parte di quel uomo così presuntuoso e strano con tanto ardore, eppure in quel momento gli parve di capirlo . Il respiro lento e debole di Akihiko si infrangeva contro il suo collo regalandogli una scarica di brevi brividi sua pelle accaldata. Misaki si odio per l' effetto che Usagi-san riusciva ad avere sul suo corpo anche quando era tra le braccia del sonno . Ma era così bello mentre il suo viso finalmente rilassato si posava sul cuscino candido . I suoi tratti virili e lineari sembravano emanare la stessa sicurezza e fascino che avevano quando i suoi occhi violacei li illuminavano. 
Misaki non lo avrebbe mai ammesso nemmeno a se stesso ma trovava Akihiko bellissimo in quei momenti .
Tante volte aveva provato a convincersi che non poteva amare un uomo , che quello che provava per il più giovane e talentuoso scrittore della sua generazione era solo un contorto affetto dovuto alla convivenza e non all' amore , che non avrebbe mai potuto amare qualcuno di così arrogante e possessivo eppure non si era mai sottratto davvero alle carezze di Akihiko . Tranne quando temeva di perderlo davvero . 
Questo pensiero gli accelero nuovamente il battito cardiaco ricordandogli della loro breve e tormentata separazione e del periodo trascorso con il fratello e la moglie . 
Strinse le coperte pensando a come gli fosse sembrato strano vivere senza di lui , come sembrava vuota una giornata senza la sua presenza . Si sorprendeva a pensare a cosa facesse mentre non c'era , a cosa pensasse , se infondo gli mancava o se fosse già felice di non averlo più tra i piedi. Si sorprendeva a pensare a ciò che avrebbe preparato e invece trovava la cognata gia in cucina. Forse questo era dovuto al fatto che la madre mori giovane pensai sospirando o forse al fatto che non aveva mai avuto una famiglia completa . Di sicuro non aveva fatto altro che pensare ancora di più a lui . Il suo sguardo fu un velo di tristezza e uno strano formicolio agli occhi si mostro senza sfociare in lacrime . 
Sorrise amaramente . Non riusciva più neanche a sopportare il modo in cui suo fratello parlava di Usagi . Si forse era un tipo eccentrico ma aveva sempre trattano nii-Chan come una perla . Non aveva risentimento per suo fratello chiariamo, ma già solo la fedeltà con cui Usagi-san gli era stato amico nel periodo più difficile della sua vita senza chiedere nulla ma donandogli un amore non corrisposto sarebbe bastato a Misaki per avere una venerazione per quel amico . Ma Akihiko aveva ospitato in casa anche il suo fratellino per amor suo e lui lo ripagata così . Usagi-san aveva amato Takahiro e questo aveva fatto soffrire Misaki ma ora che sentiva il suo petto caldo circondarlo non poté fare altro che rannicchiarsi su di lui e sperare con tutto se stesso che tutto restasse così . Anche se non lo avrebbe mai ammesso a se stesso . 
In fondo oramai Misaki lo sapeva mentre aspettava li ,nel grande letto della stanza del uomo , un nuovo giorno che stava nascendo . Lo sapeva mentre lasciava suo fratello e la moglie soli con la scusa della spesa per non vederli così felici e affiatati insieme. Lo sapeva anche mentre in quella stazione piena di gente indifferente alle sue lacrime e al suo volto triste gli camminavano a fianco . Lo sapeva anche quando Akihiko arrivo come promesso e lo strinse a se giurandogli che non lo avrebbe mai più lasciato partire . 
Infondo Misaki lo sapeva che lo amava.
Lo amava come non pensava possibile . Lo amava come non credeva che avrebbe fatto mai . Lo amava perché era la persona che voleva accanto per sempre . Ma si odiava perché non riusciva a dirglielo con franchezza . Non riusciva a essere pienamente se stesso quando si trattava di esprimere i suoi sentimenti . Eppure si disse, se fosse stata una donna non avrebbe avuto dubbi nel definirla il suo primo e unico amore . Si diede mille volte dello stupido per i pensieri che ora gli attraversavano la mente mentre l'orologio segnava le 03:40 a.m. senza sosta . Sospiro sconfitto da se stesso . Un giorno sarebbe riuscito a dirgli quel "ti amo" già cosi vero e cosi intenso che oggi aveva timore a pronunciare si disse. Tornò a guardare Akihiko un ultima volta quella sera mentre Morfeo torno a portarlo nel mondo delle fantasie incurante del mondo e dei bisogni esterni . Aveva già li ciò che cercava nei sogni .
  
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