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Autore: pillina28    21/06/2015    9 recensioni
- Sei mia Kagome e lo sarai per tutta la vita - mi dice roco all'orecchio, facendo scendere mille brividi lungo il mio corpo.
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Per Kagome, sposare InuYasha No Taisho è stata la realizzazione di un sogno.
Lui è tutto ciò che una donna può desiderare: è bello, sexy e disgustosamente ricco e, tra le mille donne di classe che avrebbe potuto avere al suo fianco, aveva scelto proprio lei.
Per sei mesi, il loro è stato un matrimonio da favola… finché un giorno, lei non viene a conoscenza di un segreto, che avrebbe distrutto il suo matrimonio.. e l’uomo che ama più della sua vita.
Decisa a far in modo che lui non scopra mai la verità, fugge lontano, lasciandosi alle spalle la sua vita da favola, ormai andata in pezzi.
Ma suo marito non è del suo stesso parere: lui è determinato a non perdere la donna della sua vita, a qualunque costo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PRIMA DI LEGGERE:
Salve a tutti! So che sono in ritardo e mi dispiace; sto studiando per la sessione estiva di esami e non ho tregua un attimo! Allo stesso tempo, sto cercando di concludere il capitolo di un altra storia che non aggiorno da mesi e che alcune lettrici attendono con pazienza, quindi ho poco tempo.
Volevo dire due cose: la prima è che la storia avrà in totale sette capitoli e un epilogo. Seconda cosa, questo capitolo è piuttosto significativo, quindi spero che sia riuscito bene e vi piaccia. Buona lettura e grazie di avere cosi tanta pazienza!! 







4 Capitolo

La notte è tiepida e dolce, risultato di una giornata insolitamente calda, e mentre sono in piedi accanto alla porta del ristorante e respiro a fondo l'aria profumata da cento fragranze estive, mi sento improvvisamente molto felice di essere lì, viva e forte.
Il futuro avvolto dalle ombre oscure è ancora lontano, e per ora posso godermi la tranquillità di questa notte, percepire l'odore dei fiori selvatici e dell'erba fresca che aleggia dalla brughiera e dalle colline circostanti.
In nessuno dei luoghi spettacolari in cui sono stata con Inuyasha, ho trovato le medesime sensazioni di piacere e di tristezza, che si combinano ora insieme per rendere questo momento, cosi acutamente dolce.
<< Ei Kagome? >>
La voce di mio marito penetra nella mia mente, risvegliandomi dalla mia contemplazione.
<< Voglio parlarti >> aggiunge lui.
<< Ti accompagno a casa >> propone, materializzandosi dalla penombra.
Socchiudo gli occhi e scorgo solo allora l'automobile parcheggiata
sul ciglio della strada:
<< A casa? >> ripeto, per poi voltarmi verso di lui.
I miei sensi registrano il pericolo mentre riesco solo a pensare a quanto sia bello con la camicia e i pantaloni neri che indossa con la consueta disinvoltura.
<< Penso sia meglio di no. Non abbiamo nulla da dirci. È finita >>.
<< Su questo non discuto, ma poiché almeno al momento abitiamo nello
stesso villaggio, credo sia necessario stabilire delle regole di civile
convivenza, che non includono baciare il tuo amante alla luce del giorno >>.
<< Tu però non sei costretto a restare qui >> obietto concitata.
<< E tu? >> replica, la solita arroganza nel tono della voce e nell'espressione del viso.
<< Tu sei costretta? >>
<< Certo, e se tu possedessi la metà della sensibilità che io credevo avessi,
torneresti subito a casa tua e mi lasceresti in pace >>  sbotto esasperata;
<< Io non ho bisogno di... >>
<< Ma io non sono un tipo sensibile, giusto? >> mi interrompe con gelida ironia; << E senza dubbio sono carente in molti altri aspetti. Ma per quanto riguarda ciò di cui tu hai bisogno o meno, ti assicuro che non mi interessa affatto >>.
<< E perché sei qui stasera? >> chiedo disperata << Cosa ci guadagni torturandomi? >>.
<< Su, coraggio, ora stai diventando un po' drammatica, non credi? >>
commenta lui con fare annoiato; << Ti ho già spiegato il motivo della mia presenza >>.
<< Io stavo solo parlando con Koga, solo parlando! >> sottolineo allora << Tu invece stai cercando di farmi andare via da qui, è questo il tuo piano? È parte della punizione che hai in serbo per me? >>.
<< Anche se fosse, puoi forse affermare di aspettarti qualcosa di diverso da me? >> chiede freddamente.
<< Non mi sembra che tu mi abbia concesso, non dico amore, ma almeno considerazione, ultimamente, oppure mi è sfuggito qualcosa? Non puoi pretendere che tutto funzioni a modo tuo, forse la vita non ti ha ancora insegnato questa lezione >>.
<< Inuyasha ma che modi sono! >>  esclamo presa dal panico, gli occhi pieni di lacrime, quando lui apre lo sportello della vettura e mi spinge dentro senza tanti complimenti.
<< Smettila di piagnucolare >> mi riprende, lui mentre prende posto a sua volta dietro il volante.
<< Capisco che tu abbia di me una bassa considerazione, ma persino io aborrisco la violenza, se è questo quello che temi. Ti accompagnerò a casa, ma prima voglio stabilire le regole fondamentali riguardo al tuo amante, d'accordo? >>.
<< No, non sono affatto d'accordo >> provo ancora io, pallida.  << Come osi trattarmi così? Io non sono un pacco che puoi sballottare a tuo piacimento! >>.
<< No. Infatti sei mia moglie >> precisa << E per me questo ha una grande importanza. Sai, ho pensato che per te tutto questo fosse un gioco, ma ora che ti ho visto insieme a quel tipo, non ne sono più tanto sicuro >>.
<< Credo che ci sia di più, anche se non ho ancora capito cosa. Tu avevi tutto quello che desideravo in una donna, eri tutto quello che avevo sempre sognato, ma delle volte mi succede di dimenticare che sono infallibile nel giudicare gli esseri umani. A volte, quando mi fai perdere le staffe, lo dimentico ancora >> borbotta, girandosi per guardare il parabrezza e la notte oltre di esso.
<< Tu sei l'unica persona al mondo in grado di confondermi, ma quando cerco di pensare con razionalità, mi rendo conto che non posso essere stato raggirato così completamente. Dunque, devo dare per scontato che è successo qualcosa durante le quarantotto ore che ho trascorso all’estero >> afferma con decisione.
<< Qualcosa di grave >> precisa; << Non hai incontrato un altro uomo, le mie indagini non hanno rivelato nulla del genere. I domestici mi hanno detto che il primo giorno della mia assenza tu sei uscita molto presto da casa e sei tornata a notte inoltrata. A me non piacciono i misteri >> afferma, il tono della voce molto minaccioso.
- Sta arrivando troppo vicino alla verità - penso atterrita.
<< Voglio il divorzio, altro non conta >> affermo.
<< No, mia cara mogliettina, ti sbagli >> mi contraddice lui.
<< Ho dovuto accettare che tu sei una persona egoista e crudele, i fatti hanno parlato per te; ma so anche con sicurezza che adesso non sei felice. È anche possibile che tu sia divorata dai sensi di colpa, ma stai pur certa che scoprirò la verità. Perché voglio la mia vendetta >> aggiunge.
<< Stai cercando di farti odiare? >> sussurro, mentre il rombo del potente motore risuona nell'aria.
<< È questo il tuo piano? >> chiedo amareggiata.
<< Diavolo, no! Potrebbe anche essere divertente, ma non è questa la mia
intenzione. Ho solo deciso di concedermi una breve vacanza, tesoro. Dimmi.. ti svegli mai di notte pensando a me?  Ricordando il mio corpo e quello che facevamo insieme? Rammenti, avevi l'abitudine di invocare il mio nome mentre... >>
<< Basta così >> cerco di fermarlo << Non ho intenzione di ascoltarti >>.
<< No? Un po' presuntuoso da parte tua, visto che sei nella mia auto, che
fila a tutta velocità lungo questa strada di campagna. Non credo che tu abbia scelta al riguardo >>.
Una rabbia cieca mi pervade, lasciandomi tremante e indignata.
<< Ebbene? Sei rimasta senza parole? Dimmi che io non ho significato
nulla per te >> riprende vedendo che non rispondo  << dimmi che è stato tutto un errore e che non mi desideri più. Sai, non mi hanno raccontato favole quando ero bambino, una adesso potrebbe essere piacevole >>.
<< Io ti odio >> sibilo tra i denti.
<< Questo posso anche crederlo >> dice lui annuendo; <>.
<< Non mi sembra di averti ignorato >> ribatto perplessa.
<< A no?! Allora sei un’attrice. Ultimamente ho anche pensato di
essermi trasformato nell'Uomo Invisibile, sai come si dice: lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Ma ho rovinato il tuo progetto, giusto? >> dice, cercando di provocarmi, per poi riprendere: << Pensavi davvero che mi sarei accontentato di qualche parola scribacchiata in fretta su un pezzo di carta? Che potevi sparire dalla mia vita così? Spiacente, mia cara. Io voglio molto di più. E lo avrò, in un modo o nell'altro >>.
<< Spero che tu non stia parlando di sesso >> replico frastornata.
<< Sesso? >> ripete, pigiando il piede sull'acceleratore: << Anche in questo caso hai già deciso tutto da sola, chi sono io per discutere? Ma ti dico una cosa sola: se quel tizio ti tocca di nuovo, lo ammazzo  e non scherzo >> dice lapidario.
<< Vuoi dirmi dove stiamo andando? Questa non è la strada per io mio appartamento >> ribatto io, cambiando discorso.
<< Hai ragione, andiamo in un altro posto >> dice lui serafico.
<< Dove? >> ribatto io, allarmata.
<< Un po' di pazienza, mia cara e tutto sarà svelato >> risponde con
acida ironia; << Ma non ti succederà nulla di male, sta' tranquilla. Siamo
sposati, ricordi? È tutto legale >>.
<<  Se stai pianificando una violenza sessuale, non è legale in nessuna
situazione >> replico io, sforzandomi di sedare il tremito della mia voce.
<< Violenza sessuale? Mi basterà toccarti per cancellare questo concetto
dalla tua mente, lo sappiamo entrambi >> ragiona lui  << E comunque stai dando troppe cose per scontate >>.
A queste parole non replico, impegnata a cercare di riguadagnare un minimo di controllo: e così lui riprende a parlare.
<< Pensavo che il nobile Koga ti avrebbe aspettato nel suo cocchio dorato >> afferma << Specie dopo la toccante scena d'amore cui ho assistito stamattina. Mi viene il vomito solo a pensarci! >>.
<< È andato a sostenere una seduta di fisioterapia >> replico io, lo sguardo
fisso sulla strada  << E, come ti ho detto, stavamo solo parlando >>.
<< Tu mi hai detto molte cose, tesoro. È capire quale fra queste corrisponda a verità che si sta rivelando difficoltoso >>.
<< Non ho intenzione di discutere ancora con te >> rispondo esasperata.
<< Mi sembra una decisione saggia >> borbotta lui.
Mentre sono seduta con lui, nel silenzio sceso nell’abitacolo, mi viene in mente di nuovo il ricordo della visita fatta a mia sorella:
Sono rimasta molto sorpresa quando, la mattina in cui sono arrivata a casa di mia  sorella, mi è stato detto di entrare.
Durante il lungo viaggio in auto avevo previsto anche un rifiuto, come quello che avevo ricevuto in risposta in un mio precedente tentativo di vederla, quando a soli sedici anni avevo disperatamente tentato di riallacciare i rapporti con la mia unica consanguinea ancora in vita.
Questa volta però Naraku, il marito di Kikyo, mi ha accolta e in qualche modo ha cercato
di prepararmi a ciò che avrei visto.
<< È malata >> ha sussurrato piano, lo sguardo triste e tormentato.
<< Però il fatto che abbia acconsentito di vederti è un ottimo segno. È necessario che risolva i contrasti con te e che faccia pace con il suo passato. Altrimenti ne sarà tormentata fino alla fine >>.
<< Non capisco... >> ho replicato io a quel punto, scossa dalle sue parole ambigue:
<< Cosa significa? >>ho domandato.
<< Lei ti spiegherà tutto. Mi troverai in giardino se avrai bisogno di me. Io tornerò più tardi con il caffè >>.
Non sono riuscita a reprimere un sussulto, quando sono entrata nella stanza e mia sorella ha alzato lo sguardo verso di me.
<< Kagome! Cara, dolce, adorabile piccola Kaggy >> ha esordito Kikyo con tono stridulo.
<< Così, infine sei venuta. Speravo proprio che lo avresti fatto, sai? Ti attendevo da parecchio tempo! >> mi ha detto con voce incolore.
<< Davvero? >> ho replicato io, la voce incerta, mentre me ne stavo immobile al centro della camera.
<< E tuo marito? Non ti ha accompagnato? >> mi ha chiesto sorridendo stranamente.
<< No >> ho risposto io con un brivido.
Ho percepito qualcosa di maligno nell'ambiente, qualcosa di brutto, che mi ha fatto rimpiangere immediatamente di non essere rimasta a casa mia. Tuttavia ormai ero giunta fin li e avevo tutte le intenzioni di cercare di risolvere la situazione con mia sorella una volta per tutte.
 << È all'estero per affari. Ma tu come stai? >> ho aggiunto, costringendomi infine a guardarla negli occhi.
<< Come sto? >> Kikyo ha abbassato lo sguardo sul suo corpo e all’improvviso l’ho vista davvero bene per la prima volta, da quando sono entrata nella stanza e, sono rimasta senza parole.
Sotto una coperta che teneva appoggiata sulle gambe, il suo corpo risultava contorto e soprattutto.. costretto sulla sedia a rotelle.
<< Sto morendo, piccola Kaggy, non lo sapevi? >>.
<< Tu stai... Tuo marito mi ha detto che sei malata, ma non avevo capito
che... >> ho ribattuto sotto shock.
<< Ci sono molte cose che non capisci, ma tutto ti sarà chiaro prima
che tu vada via da qui >> mi ha interrotta lei, la voce vibrante di
malvagia soddisfazione: << Ma sto dimenticando le buone maniere… Come stai, sorellina? Ti stai godendo la passeggiata? >> mi ha chiesto con tono maligno.
<< La passeggiata? >> ho ribattuto frastornata.
<< Attraverso la vita >> ha precisato lei allora: << Eccoti qui, in perfetta salute, bella come non mai e felicemente accanto a un marito molto, molto ricco. È ovvio che ti stai godendo la passeggiata, mi sbaglio forse? >>.
<< Io... sì >> ho balbettato, incapace di mettere insieme una frase
coerente.
<< Benissimo >>.
 Un sorriso diabolico aveva incurvato le sue labbra.
<< Ho qualche bella notizia per te, sorellina. Presto la tua vita perfetta subirà un drastico cambiamento. Ti conviene goderti gli ultimi tempi di felicità, prima di cadere nell’inferno che diventerà la tua esistenza.. >> ha cominciato, ridendo in modo inquietante, gli occhi rossi e folli, come se fosse pazza.
E con quella frase, ha iniziato a distruggere il mio mondo.
 
<< Siamo arrivati >>.
La voce di Inuyasha mi strappa dal filo delle mie memorie.
Mi volto e guardo allarmata il cottage che si è materializzato davanti ai miei occhi, piccolo e bello, circondato da un grande giardino e da null'altro.
<< Questa è la casa che ho affittato io >> spiega lui << Tranquilla, riservata, accogliente >>.
<< E molto solitaria >> sottolineo io, a disagio.
<< In effetti, non ci sono altre abitazioni nei paraggi. Nel giardino scorre
persino un piccolo ruscello e c'è una tana di tassi! Una vera oasi, anche se
il villaggio non dista più di cinque minuti di auto >>.
<< Non ho nessuna intenzione di muovermi >> affermo quando lui scende dalla vettura con l’intento di aprirmi la portiera.
<< Voglio andare via. Subito >> dico ostinata.
<< Non fare la difficile. Voglio offrirti una tazza di caffè e mostrarti la mia
casa, tutto qui. Ascolta, sono un uomo adulto >> aggiunge con tono annoiato quando io non accenno a muovermi: << Voglio riportare la nostra relazione su un livello civile, niente più di questo. Ora fa' la brava e scendi dall'auto senza costringermi a sollevarti di peso. Dopo tutto, sei tu quella che non vuole contatti fisici fra noi >> mi prende in giro.
<< Mi dai la tua parola che lo ricorderai se acconsento a entrare in casa? >>.
<< Ovviamente >> conferma lui. << Sempre se prometti che ti comporterai bene. Ho la strana sensazione che tu voglia approfittare del mio corpo >>.
Accecata dalla collera, scendo dall’auto rifiutando la sua mano tesa, decisa a dimostrare in ogni modo che non sono pronta a cadere ai suoi piedi.
Inuyasha apre il portoncino di legno e mi fa strada all’interno.
<< Vuoi toglierti quell'espressione tragica dalla faccia? >> mi esorta.
Ci sediamo su due poltrone foderate di stoffa a fiori nello stile tipico dei
cottage di campagna  << Non ho intenzione di mangiarti viva. Allora, che cosa ne pensi di questo posto? È piuttosto carino, mi pare! >>
<< Molto carino >> rispondo rigida.
<< Vuoi bere qualcosa? >> propone lui << Mi sembra proprio che ne abbia bisogno >> aggiunge alzandosi, il fisico massiccio enfatizzato dagli abiti neri, che domina l'ambiente. Socchiude gli occhi guardandomi per qualche secondo: << Deve essere doloroso >> commenta chinandosi su di me.
Io alzo su di lui, uno sguardo confuso.
<< Cosa? >> chiedo.
<< Il modo in cui hai costretto i capelli. Basta guardarli per capire che stanno protestando >>.
 All’improvviso alza una mano e scioglie il mio chignon con un veloce movimento, poi osserva soddisfatto la folta chioma corvina che mi ricade sulle spalle in morbide onde: << Ora dimmi che non ti senti meglio >> dice lui carezzandomi i capelli.
<< Stavo bene anche prima >> replico, rossa in viso  << Adesso devo andare. Per favore >> mormoro.
La situazione mi sta sfuggendo di mano, ovviamente quello che lui ha previsto.
Perché sono stata così sventata da salire nella sua auto?
Perché sono entrata in casa sua?
<< Andremo via, ma non subito >> .
Si avvicina al mobile bar e riempie un bicchiere di brandy.
<< Ti ho già detto di no >> affermo, quando lui le porge il liquore << Tu non ne bevi poi? >> domando capricciosa.
<< Non assumo alcolici quando devo guidare, lo sai bene >>.
 Lui torna a sedersi sulla poltrona, le lunghe gambe distese in atteggiamento rilassato.
Appoggia il capo alla spalliera e chiude gli occhi.
<< Perché sei così spaventata? >> chiede improvvisamente, il tono della voce privo di inflessioni.
<< Non so di cosa stai parlando >> replico con il cuore che mi batte all'impazzata.
<< Io credo che tu lo sappia, invece >>.
Un duro sorriso incurva le sue labbra.
<< Cosa stai nascondendo? >> insiste, aprendo gli occhi << Un'avventura di una notte, così passionale da sconvolgere la tua vita? Un amore travolgente? Qualcosa del genere? >>.
La sua immobilità è di per sé minacciosa.
<< È questo quello che pensi? >> chiedo io, con il cuore in gola.
<< Cosa fai, rispondi a una domanda con un'altra domanda? Una buona tattica. Comunque no, non lo penso, ma ho scoperto recentemente di non poter fare affidamento sul mio istinto quando sei coinvolta tu, cosa che invece mi riesce benissimo in ogni altra circostanza. E questo mi disturba,
moglie mia >>.
<< Mi dispiace >> affermo stupidamente.
<< Dal punto di vista fisico, ti desidero molto >> continua mio marito, con noncuranza.
<< Anche se sono accadute tante cose spiacevoli, questo non è cambiato. Un dannato inconveniente >>.
Raddrizza la schiena con un movimento fluido, gli occhi fiammeggianti e, per la prima volta, percepisco un vero terrore che non ha nulla a che vedere con la paura di una violenza.
<< Sì proprio un inconveniente >> commento alzandomi lentamente: << Se sei pronto, gradirei essere riaccompagnata a casa >>.
<< Il tuo avvocato ha detto al mio che non vuoi accordi economici di alcun genere. È vero? >> ribatte lui ignorandomi.
<< Sì è vero. E solo colpa mia, d'altra parte, e non mi sembra giusto... >>
<< Cosa, esattamente, è colpa tua? >>.
La voce di Inuyasha risuona fredda e piena di collera. Si sta trattenendo a stento, probabilmente per non mostrarmi le sue emozioni.
Se solo potessi smettere di amarlo, di desiderarlo, di aver bisogno di lui, tutto sarebbe più facile, ma purtroppo non è questa la realtà.
Lui è l'incarnazione di ciò che ho sempre voluto e sognato nei lunghi anni della mia adolescenza, quando sono stata privata di amore e di calore.
E ora l'incarnazione dei miei sogni mi odia… e deve continuare a farlo.
<< Sai... >> riprende lui << mi piacerebbe davvero sapere perché sono diventato una complicazione per la tua vita. Non mi aspetto che un dettaglio insignificante come un marito possa impedirti di assecondare le tue vere aspirazioni, ma se per te non è un problema, una vaga spiegazione del perché hai preso le tue decisioni mi tornerebbe utile >>.
Lo fisso, gli occhi sgranati per l'apprensione e la confusione.
E ora cosa posso replicare?
<< Ti ho già detto tutto >> affermo, mentre lui s'inginocchia al mio fianco. 
<< Mi sono resa conto di aver commesso un errore sposandoti, ho capito che noi due non eravamo compatibili >>.
<< Fammi il favore! Al diavolo queste stupidaggini >>.
Sin da quando ho messo piede nel cottage, mi è stato chiaro che lui aveva in mente di sedurmi e ora, mentre mi forza le labbra con le sue, capisco che ogni opposizione sarebbe inutile.
Razionalmente so di dover combattere, di dover dimostrare che ciò che ho affermato corrisponde a verità, ma la reazione del mio corpo va in una direzione completamente opposta.
Mi sento improvvisamente viva e  piena di un desiderio così ardente che anche una volontà di ferro si discioglierebbe al suo calore.
<< Sei mia Kagome e lo sarai per sempre. Se credessi davvero che sei stata a letto con quel damerino di Koga, l’avrei già ammazzato.. >>.
Come siamo finiti distesi sul ruvido tappeto che copre il pavimento davanti al camino, non avrei  saputo dirlo.
Ma so che le sensazioni che mi da il corpo massiccio che mi inchioda a terra sono sufficienti  a cancellare dalla mia mente ogni pensiero razionale.
Alzo le braccia per cingergli il collo, affondo le dita nei suoi capelli e poi attiro il suo viso verso il mio.
Il contatto con le sue labbra è inebriante, come inebrianti sono le sensazioni che mi danno le mani che corrono su di me con urgenza, che mi liberano della maglia prima, e del reggiseno poi.
Le dita di lui, lasciano una traccia di fuoco sulla mia pelle già bollente, e le ondate di piacere che mi invadono non mi lasciano altra possibilità se non inarcare la schiena in un invito ovvio, mentre suoni senza senso mi sfuggono dalle labbra.
Tutto di lui mi è familiare: il suo odore, il suo respiro, i muscoli possenti che guizzavano sotto le pelle abbronzata. Reclino il capo per offrire il collo ai suoi baci, perché per troppo tempo sono stata sola e perché per troppo tempo ho sognato, desiderato, agognato di ritrovarmi ancora fra le sue braccia.
<< Ho bisogno di te, Kagome >> .
La voce di Inuyasha è roca e profonda, un preludio a quella che sarà l'invitabile conclusione.
<< Sei perfetta, amore mio, assolutamente perfetta. >>
Assolutamente perfetta?
Due semplici parole che mi riportano di colpo alla realtà.
Mi immobilizzo all’stante, per poi prendere a divincolarmi con energia, in preda al panico.
<< E ora, cosa ti succede? Non puoi farmi questo, non puoi! >> grida con rabbia e incredulità.
Ma per quanto la sua voce risuoni sconcertata, Inuyasha si gira su un fianco e si mette a sedere, il suo respiro affannoso a violare il silenzio che regna nel
cottage.
Si è fermato.
La mia mente annebbiata lo registra in ritardo, mentre giaccio per terra, il cuore che mi batte in petto così violentemente da farmi male.
Avrebbe potuto far di me quello che voleva, invece si è fermato..
Trascorre un intero minuto prima che lui riesca a recuperare il controllo.
Si rimette in piedi senza degnarmi di uno sguardo:
 << Ti aspetto fuori >> borbotta.
Sento la porta aprirsi e richiudersi, e mi ritrovo di nuovo sola, il viso inondato da lacrime silenziose.
Adesso, non mi perdonerà mai più..
Chiudo gli occhi in preda ad un capogiro: forse è stato necessario cadere così in basso per risolvere finalmente la questione fra di noi…
Eppure, io non voglio che la questione sia risolta.
Voglio che lui continui a insistere, voglio che resti qui perché…
Spalanco gli occhi, nel concludere il pensiero: Se davvero andasse via, so che non tornerebbe più. E ne morirei.
 
Non so quanto tempo sia passato, quando finalmente trovo il coraggio di uscire di casa e avvicinarmi alla sua auto per prendere posto.
Il silenzio è totale, mentre mi siedo e allaccio la cintura di sicurezza.
Lui si volta per un attimo verso di me, dando uno sguardo al mio viso pallido e sicuramente segnato dalle lacrime che ho versato, per poi avviare il motore.
<< Immagino che tu mi abbia voluto dimostrare di essere capace di accenderti e spegnerti a tuo piacimento! >> afferma, disturbando il silenzio che si è creato.
<< Non lo avevo pianificato >> replico io << Non l'ho fatto! >> ripeto concitata, quando lui scuote il capo con incredulità.
<< Tu puoi affermare lo stesso? Puoi sostenere di non aver progettato questa serata in ogni particolare? >> ribatto indignata.
<< Se l'ho fatto, posso annoverarla fra i miei più grandi insuccessi, non credi? >> sottolinea lui pungente.
<< Credevo di conoscerti, cara. Lo credevo davvero, ci avrei scommesso la vita... Diavolo, odio perdere! >> aggiunge tra i denti.
<< Perdere? >> ripeto, focalizzando la mia attenzione solo sulle parole e non sulla tristezza con cui erano state pronunciate.
<< Così, è questo che significa per te fare l'amore con me: uno di noi due perde e l'altro vince? >>.
Lo vedo sospirare: << Questo è quanto tu ti aspetteresti da me, giusto? Lo hai chiarito in più di un'occasione. E forse hai ragione, perché secondo te tra di noi c'è stato solo amore fisico, sesso nella sua più cruda espressione. Almeno da parte tua, ovviamente >>.
Dapprima raggelo all'assurdità di quest'accusa, poi respiro a fondo e mi costringo a completare la mia opera.
<< Sì! >> esclamo a questo punto << Me ne rendo conto solo adesso. Tu sei stato il mio primo uomo e io, ho frainteso ciò che provavo per te. Ho pensato che l'attrazione fisica fosse amore, e adesso ho capito di sbagliarmi >>.
<< Non ti credo >> mi interrompe lui.
<< Non so perché, ma non ti credo. Chiamala intuizione, sesto senso, ma c'è molto di più di questa assurda banalità. Comunque, per quanto io ignori il motivo che ti ha spinto a cambiare idea sul nostro matrimonio, devo accettare la tua decisione. Non cercherò di convincerti, la nostra unione è finita >> dice chiaro.
<< Sei sincero? >> chiedo sgomenta.
Dov'è il sollievo che dovrei provare?
Dov'è la convinzione di aver fatto la cosa più giusta?
Lui annuisce: << Sono sincero >>.
Il resto del viaggio trascorre nel più assoluto silenzio, ma non sono stata così acutamente consapevole della presenza di Inuyasha al mio fianco. Ogni suo movimento, ogni suo respiro sono come sferzate per i miei nervi già tesi.
Infine, giunti davanti al cottage mi volto a guardarlo, certa di essere sull'orlo di una crisi isterica.
<< Dunque questo è un addio >> affermo, frenando il tremito nella mia voce e la voglia pazza che ho di piangere.
<< Sì, ho molte cose di cui occuparmi >> dice, fermando l'auto ma senza spegnere il motore.
<< Però, avendo fatto una promessa alla signora Kaede, resterò qui ancora per qualche tempo. Ma non preoccuparti, non ti disturberò >> dice ironico.
<< Grazie >> rispondo come una stupida.
Se il mondo si fermasse in questo preciso istante, non me ne potrebbe importare di meno.
Mio marito mi ha lasciata e ripartirà, entro un giorno o una settimana, perché convinto di fare ciò che io voglio.
Chiudo gli occhi per un istante nel disperato tentativo di accettare che è finita, rendendomi conto che in realtà, sino a ora, dentro di me ho continuato a sperare. Sperare in un miracolo. Sperare di continuare a vivere la mia vita con lui.
<< Addio, Inuyasha >> affermo, mentre sento il cuore andare letteralmente in pezzi.
E' il mio o il tuo, il cuore che ho distrutto, amore mio?
Scendo dall'auto evitando accuratamente di guardarlo in viso; attraverso il giardino del cottage ed entrò in casa senza voltarmi. Solo una volta raggiunta la mia camera, mi rendo conto dell'enormità di quanto è accaduto; solo allora mi rendo conto che adesso, sono davvero sola e che tutto quello che volevo fare, tutte le esperienze che avrei voluto provare prima di morire, appaiono ormai insignificanti.

Ho perso la persona più importante per me, il mio grande amore.
E con lui, ho perso già la mia vita.



Quando la porta del piccolo cottage si richiude, Inuyasha la fissa ancora  per lungo tempo. Poi, con il viso rigato di lacrime, stringe i pugni e colpisce il cruscotto una volta, un'altra, e un'altra ancora…
- Amore mio.. – è il suo pensiero, mentre non riesce a frenare quelle lacrime, che per orgoglio non ha mai voluto versare, fino a quel momento.
 



Angolino MIO:
Alloraa ^^
Non mandatemi maledizioni vi prego! XD
Questo è stato tra tutti il capitolo più difficile da scrivere, non so bene spiegare il perchè ma è cosi.
Il capitolo è senza dubbio triste ma rivelatore. Alla fine ho aggiunto un piccolo pezzettino in terza persona per far capire comè lo stato d'animo di Inuyasha dopo questo addio.. che naturalmente addio non è! ^^
Il prossimo sarà infatti il capitolo della VERITA' e conterrà il tanto atteso POV INUYASHA! Come ho gia detto sopra la storia avrà sette capitolo ed un epilogo! Non manca molto!

Che dire, fatemi sapere cosa ne pensate!
Vi è piaciuto? Cosa pensate accadrà? fate supposizioni, mi piace leggere le vostre idee e a chi si avvicinerà di più, manderò un piccolo spoiler in anteprima :)
Volevo ringraziare le tantissime persone che stanno leggendo silenziosamente la storia, grazie di cuore.
Uno speciale ringraziamento va a coloro che hanno commentato gli scorsi capitoli! Grazie davvero e mi scuso se non ho risposto a tutte, provvederò presto! <3
Grazie anche a chi ha aggiunto la storia tra PREFERITI, SEGUITE E RICORDATE! GRAZIE, siete fantastiche!

Un abbraccio alla prossima!
Potete naturalmente contattarmi qui o su facebook o accedere alla pagina delle mie storie:
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BACI

 
   
 
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