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Autore: monik    12/01/2009    5 recensioni
Non so se a voi sia mai capitato, ma scrivendo il secondo capitolo mi è venuta un'altra idea per proseguire la storia, quindi la trama è cambiata. Almeno, non del tutto! =) Dunque dunque.. Kagome, come detto già, giovane 20enne è costretta a lavorare per mantenere la famiglia, non avendo alcun tempo libero per se stessa e per la sua vita sentimentale. Ma una sera, andando in un pub, incontra un giovane ragazzo. Ebbene si, è il figlio di Izayoi, la migliore amica della defunta madre. Non sa bene perchè, ma ogni volte che vede, pensa o sogna lui, il suo corpo perde sempre colpi. E lui? Bè, si sfideranno per scherzo, per gioco, per vedersi e sentirsi. "Benissimo! Vince il primo che.. vediamo..."|"Il primo che fa cadere ai suoi piedi l'altro" disse lui, sussurandole rocamente all'orecchio, procurandole scosse dal più profondo fino a farle venire la pelle d'oca. Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il gatto radar
.Capitolo Terzo.
Il gatto radar


Erano le due e 4 minuti, costatò guardando l'orologio posto alla parete.
Aveva sistemato come un razzo tutta la casa. In effetti, guardandosi in giro, i lavori che avrebbe dovuto fare quel giorno erano già fatti e finiti. Si fece un promemoria: ringraziare Inuyasha per averle fatto sistemare così velocemente la casa.
Si sedette sul divano, cercando di far passare  il tempo. Quel maledetto tempo! Si chiese perchè mai non passasse veloce quando si aspettava mentre quando v'era bisogno di sempre più tempo, finiva immediatamente! Accese la televisione, facendo scorrere i canali, ma come se i suoi stessi occhi fossero degli schermi, non riuscì a recepire le immagini che v'erano in onda. Irritata, la spense, gettando il telecomando poco più in là sul divano. Si lasciò andare su di esso cercando di rilassarsi. Era troppo nervosa per i propri gusti. Troppo entusiasta di vedere un ragazzo che neanche conosceva, ma lei stessa non sapeva come comportarsi davanti a quell'uomo.
Certo, forse non aveva mai provato così tanta attrazione per un ragazzo.
Forse, anzi, molto probabilmente, era la mancanza di un uomo al suo fianco a farle venire i brividi pensando solamente al suo viso.
Ma ora che ci pensava, cosa gli avrebbe potuto dire, oltre grazie?
Un miagolìo però la distraette dai pensieri e alzando il viso in direzione dell'orologio, si rese conto che erano passati ben diciassette minuti. Erano le due e ventuno minuti.
Girò il viso in direzione di Buyo, e lo vide rannicchiato sul bracciolo della poltrona. Con sguardo scettico si domandò come la poltrona facesse a non ribaltarsi.
Tornò a guardare l'orologio.
Tic.




Tac.




Tic.




Tac.





Continuò a guardare le lancette muoversi ad una lentezza inesorabile e lei, pervasa da una sensazione quasi d'ansia, attendeva ormai impaziente. La sua voluttà di vederlo era inimmaginabile. Se lo immaginò sullo stipite della porta, appoggiato con una spalla, mentre la guardava con quel suo sguardo magnetico. Gli di quel colore così straordinario. Quel nero con sfumature tendenti al blu. E quelle labbra poi. I capelli neri e lucenti, lunghi e scompigliati, la mettevano in pace.
Un ennesimo miagolìo la riportò al mondo terrestre, dove si rese conto che sarebbe mancato solo un minuto all'orario prestabilito. E se fosse arrivato in ritardo? E se non fosse proprio arrivato?
Riportò la sua attenzione sul gatto che si era spostato vicino l'ingresso. Si mise a miagolare ancora maggiormente e capì che aveva intenzione di uscire. Senza dire niente, ma con un'espressione sconsolata si alzò e quando arrivò alla porta l'aprì, permettendo al gatto di uscire. Ma quando questo mosse i primi passi si fermò, guardando in direzione delle scale. Vedendolo lì fermo, si domandò cosa avesse potuto fargli cambiare idea, e così, aprendo maggiormente la porta, mise la testa fuori e rimase anch'essa immobile.
Inuyasha era lì.
Inuyasha stava salendo le scale.
Inuyasha aveva alzato lo sguardo.
Inuyasha.
-I-Inuyasha! C-ciao!
Sorrise immediatamente, cercando di nascondere l'imbarazzo. Uscì completamente di casa, lasciando la porta socchiusa e cercò di far spostare il gatto dai suoi piedi. Lui però sbadigliò, rimanendo nella stessa identica posizione.
- Buyo, levati!
Proferì a denti stretti. Il suo sguardo però fu attirato dalle scarpe che si erano posizionate di fronte a lui.
"Che belle scarpe da ginnastica!"
Si diede della deficiente. Aveva di fronte a sè l'uomo più bello del mondo e non faceva nient'altro che pensare alle sue scarpe?
Percorrendo con lo sguardo tutto il suo corpo, e Kami, quanto avrebbe voluto sostituire le mani agli occhi, lo guardò in volto, con un leggero rossore in viso.
Lo vide sorridere.
- Buongiorno Kagome.
Kagome rimase scossa dalla sua voce, così dolce e rilassante.
Aprì la bocca per rispondere, ma si perse guardando i suoi occhi.










- Hai proprio delle bellissime scarpe, sai?
No. NO! Non aveva potuto dirlo! Non lei! Non in quel momento!
E invece, l'espressione interrogativa le fece capire che la frase era stata proferita e lei sperò, desiderò ardentemente di sotterrarsi. Si mise le mani davanti alla faccia, per nascondere la vergogna e gli chiese scusa. Ma poi sentì qualcosa di morbido e caldo sulla propria fronte. Tolse immediatamente le mani dagli occhi e lo guardò con espressione scioccata. Le aveva baciato la fronte?
Il sorriso sghembo che stanziava sul suo volto, la fece tremare.
- Comunque ciao.
Disse, ridendo un poco, lui. Iniziò a far scorrere lo sguardo sul suo corpo, come se fosse un manichino messo in bella vista. S'imbarazzò maggiormente, cercando di capire che fallo avessero i propri indumenti. Ma, per quel che vedeva, non aveva nulla di strano.
I vestiti comodi che s'era messa, però, non riuscivano a proteggerla dal vento autunnale che stava ormai giungendo e così, per cercar di distogliere il suo sguardo inquisitore si spostò, facendo tornare la sua attenzione sul suo viso. La guardò negli occhi e gli chiese se avesse intenzione di entrare un attimo.
-Ma va', Kagome, non voglio disturbare.
Lei gli sorrise, quasi delusa dal fatto che non volesse entrare.
- Però mi farebbe molto piacere.
Sbagliava o aveva pronunciato quel 'molto' con una nota leggermente, come dire, più profonda?
Sempre sorridendo, si spostò permettendogli di passare, facendolo entrare.
-Per me non c'è alcun disturbo. Anzi! Ti devo ancora ringraziare per l'ombrello. Sai, ultimamente ho la testa altrove.
Vide Inuyasha girarsi verso la sua direzione, distogliendolo dal guardare la casa.
Mentre lei gli prese il giubbotto, appendendolo all'ingresso, lui la guardò ancora una volta con quel suo sguardo esaminatore.
Che avesse i pantaloni sporchi? Ma era certa che fossero puliti!
- Vivi da sola?
Lei si voltò lentamente verso di lui, guardandolo negli occhi.
- No, vivo con mio nonno e il mio fratellino Sota, che deve fare ora 13 anni.
Cavolo, ma cosa gli interessava! Però, in un certo senso, le fece piacere che lui si interessasse a lei.
- Devi essere una figura di riferimento per tuo fratello, immagino. Insomma. Avere una sorella così premurosa, gentile e simpatica.
Arrossì nuovamente a quei complimenti.
- Vuoi accomodarti in sala? Posso farti un the o se preferisci, un caffè.
Sorrise nuovamente al ragazzo. Lo vide fissarla ed alzare un angolo della bocca, rendendolo ancora più affascinante.
- Mi andrebbe davvero un caffè, se per te non c'è disturbo.
Lei senza neanche rispondergli partì per la cucina a passo spedito. Per lei non c'era assolutamente alcun disturbo. Anzi.
Quando mise piede in cucina, si ricordò di aver lasciato l'ospite nell'anticamera, e battendosi una mano sulla fronte, si diede nuovamente dell'imbecille.
Tornò sui suoi passi, il più celermente possibile, e quando si ritrovò di fronte a lui, mise le mani sui fianchi.
- Mi sono dimenticata di dirti che puoi fare come se fossi a casa tua!
Poi si girò nuovamente e, alla stessa velocità con la quale era giunta davanti al ragazzo, era tornata in cucina, dove mise sul fornello la caffettiera. Si domandò per quale motivo davanti a lui, dovesse ogni volta fare la figura della sbadata e della ragazza buffa. Si ricordò nuovamente la madre che, divertita dalla sua buffonìa quasi involontaria, rideva felicemente. Si girò per guardare il caffè, notando che era uscito dalla caffettiera. Le scappò un urletto e iniziò a muoversi così velocemente per la stanza da causare dei rumori poco rassicuranti, alla ricerca di una spugnetta. Sentì dei passi e, prima che Inuyasha potesse entrare in cucina, schizzò fuori dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.
- Ma stai litigando con quel caffè?
Rise in un modo alquanto nervoso.
- E' il gatto. Sai... é un po' agitato.
Ma l'animale, chiamato in causa, sbucò dalle scale, miagolando. Si avvicinò lentamente al ragazzo che guardava la scena tentando di frenare una risata sincera. Vide le sue labbra sollevarsi, fino a formare delle piccole, infantili ma soprattutto dolci fossette sulle guance. Poi, rivolse la sua attenzione nuovamente su di lei, imbarazzandola nuovamente.
- Devo dire che il gatto è molto pericoloso.
Disse quasi sghignazzando.
Lei non riuscì a trattenersi e sbuffando, si mise a sorridere, aprendo poi la porta e mostrando l'enorme caos venutosi a creare alla ricerca di una spugnetta.
- Bè, almeno il caffè è pronto.
Gli disse, sentendolo dietro di sè. E mentre egli prendeva posto su una delle quattro sedie situate intorno al tavolo, lei si metteva sulle punte, cercando di prendere dalla credenza due tazzine.




.Fine terzo capitolo.

Dunque, tanto per cominciare vorrei ringraziare le persone che sprecano tempo per leggere questa storia. Sono contenta che piaccia a qualcuno. E sono contenta di aver ricevuto 4 commenti! =)

Prima di tutto vorrei ringraziare:
-Mikamey: Grazie! MI fa davvero piacere che ti piaccia la mia storia! Certo, magari è una storia un po' banale, dato che non capita tutti i giorni di trovare un ragazzo così. Mi fa anche felicissima che tu mi voglia seguire! Spero continuerai ad apprezzare la storia! Un mega abbraccio!!! Ciau!
-Achaori: Grazie anche a te! Spero continuerai a seguire! MI fa davvero piacere che ti piaccia credimi. Inoltre vorrei chiedere scusa per il ritardo ma ho avuto parecchi problemi.. =) Grazie ancora! Un bacione!
-Rosencrantz:Non immagini neanche quanto mi vergogni. Non mi ero proprio accorta dell'errore! Mi avrei voluto e vorrei sotterrarmi! Ora penso che quasi tutte le persone peneranno sia una stupida analfabeta, quasi come l'80% delle persone.. Grazie per avermi fatto notare l'errore, e assolutamente no! Nessuno si offende! Anzi! Grazie ancora..
- Bellatrix_Indomita:
In primis. Grazie per avermi lasciato il commento. Fa' sempre piacere vedere che ci sia gente che legga le proprie storie. Grazie anche per i complimenti, ma vorrei soprattutto ringraziarti per la critica. Ti giuro che ne ho bisogno! Sono disperata! Il punto è che la mia prof mi continua a mettere 5, nonostante io m'impegni con tutta me stessa. =( E a e dispiace davvero moltissimo. Comunque, per la comicità! Credimi che neanche io so come riesca a rendere ogni ff comica! Nonostante la mia intenzione forse primaria sia creare una storia seria, che faccia magari riflettere, non riesco proprio! Hai completamente ragione riguardo la battuta dei dinosauri.. Pensa che non era mia intenzione far ridere, ma solo mostrare la quantità ingente delle ipotesi.. Spero che a causa di questo particolare la storia non abbia iniziato a dispiacerti. Mi dispiace enormemente e ti ringrazio, davvero.


Ringrazio tutti. Anche coloro che hanno aggiunto la storia fra i preferiti... Al prossimo capitolo!

Monik

  
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