Serie TV > American Horror Story
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Autore: 5sosfamily_directioner    22/06/2015    0 recensioni
"Sicuramente ti sarai sentita dire tante, forse troppe volte dai tuoi amici "ti prego smettila, fallo per me." E ti incazzavi perché la pietà non si accetta da nessuno. Immagina che quando ti tagli, stai tagliando una persona che ami, continueresti a farlo? Immagina che al solo pensiero di farlo faresti sentire male una persona cara, davvero ti passerebbe ancora l'idea in testa? Immagina le persone che ami ridotte come ti riduci tu ogni sera, davvero ancora vuoi prendere una lametta in mano? Sono cicatrici così profonde che non si vedono sugli altri, perché a loro non segni la pelle, gli segni l'anima, Violet."
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Moira O'Hara, Nuovo personaggio, Tate Langdon, Violet Harmon, Violet Harmon
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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New Orleans, 14 aprile 2013, quinto e si sperava ultimo trasferimento. Il matrimonio dei miei stava crollando, mio padre non sapeva tenere le mani apposto e si scopava donne più piccole o grandi di lui, non faceva differenza, gli interessava solo che allargassero le gambe per il suo piacere. Mia madre è una debole, nonostante tutto quello che mio padre gli fa passare continua a rincorrergli dietro come un cagnolino in calore, dal tronde cosa possiamo farci, è l'unico cazzo che ha visto in tutta la sua misera vita... E poi ci sono io, Violet Harmon. Figlia unica, costantemente depressa ma intraprendente, figlia di una malata mentale e di uno psicologo, che bel quadretto, no? 

Adesso vivo qui, a New Orleans, in una villa che dire che ha un cesso per ogni persona che inviteremo qui è dire poco. Si racconta che c'è morta gente qui dentro, ma la cosa non mi disturba di un minimo, anzi, mi piace. Avevo 17 anni quando ci siamo trasferiti, non sono arrivata a compierne 18 che avevo già scoperto di essere morta, ma nulla di strano, non c'era da stupirsi, o almeno, non ti stupisci quando ti succede una cosa di questa se sei il proprietario della casa più famosa d'America perché nominata come, la casa degli omicidi. "Come potete vedere il giardino è molto accogliente, anche l'ingresso lo è. Qui è tutto un design particolare, spero vi piaccia questo gioiello americano!" Ci disse quasi scoppiando di gioia quella scassa cazzi della promoter che voleva a tutti i costi venderci la casa. Mi stava proprio sul cazzo quella vecchia raggrinzita, aveva la tipica faccia da schiaffi, ma di quelli forti. Il giorno del trasferimento si presentò la strampalata vicina di casa con la figlia mezza andata, Costance. Costance sembrava la tipica donna che sapeva badare a se stessa ma che se ne avrebbe avuto la possibilità avrebbe ucciso chiunque gli metteva i bastoni tra le ruote, lei stessa provò ad uccidermi, ma niente. Col tempo uno si abitua all'odore di pareti vecchie, alle macchie di muffa nel bordi dei tetti, ai pazienti di papà che venivano visitati in casa..a tutto questo. Col tempo mi abituai anche a sentire dei multi omicidi avvenuti li dentro, ad ascoltare con attenzione, ogni singola storia di ogni singolo proprietario che era morto li dentro, insomma, capisci che vivi dentro una casa che ha un'enorme potere, quando vivi nella celebre "Murder House."

   
 
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