Storie originali
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Autore: ele_oli    22/06/2015    0 recensioni
[storie originali]
[Un po' tutti]Elena Montgomery viveva nel Bronks, tutto sommato la sua vita non era male; era follemente innamorata del suo Mick, aveva degli amici e ballava. Non poteva chiedere meglio ma quando aveva 15 anni...un incendio brucia la sua possibilità di vivere. Rimane in coma per molto tempo e quando si risveglia niente è più come prima. Riuscirà Elena ad avere un'altra possibilità e a tornare a sorridere?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Oggi è il 9 maggio, l'undici sarà il mio compleanno e per quella data io devo aver trovato Mick. Ho una vaga idea di dove sia, un nostro grande amico, Ian, poco prima dell'incendio si era trasferito a Forks, una città microscopica situata vicino a Washington. Può essere che Mick sia andato lì. Domani parto. Potrà sembrare che io sia una fissata ossessiva ma lui è l'unica persona che ho al mondo e per questo non posso perderlo. Stanotte dormo nella mia vecchia casa nel Bronks ma io giuro che non tornerò mai più in questo posto; troppi ricordi orribili sono legati a questo quartiere, ad esempio la morte di mio padre e di mia madre, le innumerevoli volte che sono stata picchiata, ferita, derubata di quel poco che avevo. Nessuno qui è gentile o buono per davvero, chi lo sembra finge. Io stessa non lo sono, ho ucciso innumerevoli volte per salvarmi la vita. Qui si fa così, o uccidi o vieni ucciso. Mi sveglio alle 7:00 del giorno seguente, raccatto le mie cose le infilo in una borsa e dico addio per sempre a quella che è stata la mia casa per i 19 anni più brutti della mia vita. L'aereo parte tra mezzora e intanto penso a cosa farò quando incontrerò Mick e a cosa farà lui quando vedrà me. Tutti mi credevano morta. Ma io porto il ricordo di quel giorno sulla pelle, sul braccio sinistro ho ancora il segno di un ustione e quando vedo il fuoco impazzisco letteralmente dalla paura. Non riuscirò mai a superare questa paura. La voce di una hostess mi distrae dai miei pensieri invitando tutti i passeggeri a salire sull'aereo. Durante tutto il volo guardo fuori dal finestrino e penso a quanto sia insensata e triste la vita, qualche poeta di cui non conosco il nome diceva che tutti avevano diritto ad essere felici, ecco io condivido a pieno le idde del poeta ignoto ma credo che chi decide sulla nostra vita, in base a ciò che credete voi, non approva le convinzioni di quel poeta senza nome. Che gran peccato. Dopo qualche ora atterriamo a Washington e io prendo un taxi per raggiungere Forks. Quando arrivo mi rendo conto di che posto deprimente sia, per intenderci: ci sono una ventina di farmacie e neanche una discoteca. Fortunatamente a Port Angeles ci sono un paio di locali carini altrimenti avrei preferito seppellirmi viva piuttosto che stare qui, siamo sicuri che Mick sia davvero qui? In questo posto disperso e dimenticato da Dio? So dove cercarlo, se qui c'è la spiaggia allora qui c'è Mick, questo è poco ma sicuro. Devo dire che la spiaggi in effetti è molto carina, si chiama La Push ed è piena zeppa di ragazzi. Mi avvicino a uno di loro e gli chiedo se conosce un certo Michael. Il ragazzo si chiama Jacob, mi risponde gentilmente e mi dice che Mick fa parte del "branco". Non ho idea di cosa intenda però lo ringrazio e vado in quella che mi hanno detto essere la casa di Mick. Suono il campanello e una ragazza dall'aria allegra mi apre la porta. Le spiego che sono un'amica di Mick e le chiedo se lo conosce. -Certo che lo conosco.- la ragazza mi sorride -Amooore, c'è una tua vecchia amica che ti cerca.- AMORE?! No come sarebbe amore?! Mick scende le scale e raggiunge la ragazza sulla porta, quando mi vede sgrana gli occhi e impallidisce. -Ciao Mick.- -ELENA?!- -Mi fa piacere che ti ricordi di me.- incrocio le braccia al petto e aspetto una risposta che, però, non arriva. Mick è come pietrificato. La ragazza sorridente sulla porta adesso sembra preoccupata e ha un'aria disorientata. Gli occhi mi si riempiono di lacrime e spiego tutta la storia a Mick e alla ragazza mora. Lei ascolta in silenzio mentre lui rimane con la stessa espressione sconvolta di prima dipinta sul viso. -Bhe Mick tu sei andato avanti comunque, ma spero tu ti ricordi che oggi è il mio compleanno. -Almeno ti ho trovato, questo volevo fare. Ma adesso ho capito e ti proverò a dimenticare, va bene l'importante è che stiamo entrambi- un singhiozzo mi interrompe la frase a metà. -Ciao Mick.- Non aspetto neanche una risposta, corro via e provo a realizzare che tutto quello che avevo e di cui ero sicura ormai non è più mio. E oggi è il mio compleanno. Auguri Elena, eraeglio per te se non nascevi mai.
   
 
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