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Autore: Reiko_Hatsune    22/06/2015    2 recensioni
Scritta con la collaborazione di Akari Sakura Uchiha ♥
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Quattro amiche ricevono all'improvviso un incarico piuttosto impegnativo che le costringerà a viaggiare per tutto il Giappone e ad avere a che fare con i Miracoli e con i Generali Senza Corona, come reagiranno alle contrastanti personalità dei giocatori più forti di tutta la Nazione? Cosa succederà quando si riuniranno tutti in un unico luogo?
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ATTENZIONE: potrebbero esserci modifiche nel rating.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiseki No Sedai, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Quattro amiche e un paio di jeans sette squadre di basket

 

 

 

Prologo
Proviamoci!

 

 

 

Aka-chan, sii più seria per favore.”, eccolo, l'ennesimo rimprovero detto bonariamente dalla bionda che ormai aveva perso le speranze con la ragazza scatenata.
Ma dai Hana-senpai, se non ci si diverte almeno un po' quando si suona dopo si diventa TROPPO seri!
Aka-chan.”, l'occhiata severa non mise a tacere la castana che svolazzava per il palco agitando pericolosamente il suo basso, a ogni balzo i suoi capelli ondeggiavano leggeri.
Lasciala perdere, ormai è completamente fuori di testa quella.”, una voce dalla tribuna attirò l'attenzione delle due amiche ed eccola là, seduta con i piedi appoggiati sulla sedia davanti a sé come se fosse la regina del pianeta.
Reiko-san anche te, per favore, mettici un po' di impegno durante le prove.”, Hana era spazientita dalla natura tendenzialmente svogliata della compagna.
Ma dai Itou-senpai, lo sai anche te che tanto sono brava comunque, perché dovrei impegnarmi se posso spendere il mio tempo gustando delizioso cibo?”, mentre parlava strimpellava senza entusiasmo una delle sue chitarre elettriche migliori, completamente viola e con delle borchie argentate a rifinire i bordi.
Piuttosto Rei-chan, sai dov'è Yuki-chan?
Perché lo chiedi a me?”, il tono di voce pacato e quasi annoiato della ragazza smorzava sempre il carattere euforico di Akari anche se non demordeva e insisteva, adorava stuzzicarla perché sapeva che nonostante tutto le voleva bene.
Perché sei la sua migliore amica, no?”, gli occhi verdi della bassista lampeggiarono di malizia.
E con ciò? Comunque probabilmente starà facendo a botte con qualcuno, COME SEMPRE.”, la ragazza si alzò sistemandosi i lunghi capelli corvini, fece guizzare i suoi occhi color ametista in quelli rubino di Hana che in risposta sospirò.

Tutte loro erano state molto unite sin dalla prima volta in cui si erano trovate a suonare assieme lì alla Morisaki, una delle migliori scuole superiori della prefettura di Ishikawa; dire che  erano diverse sarebbe stato un eufemismo, così come Reiko Hatsune era l'opposto di Akari Sakura, Hana Itou era l'esatto opposto di Yuki Nagai. Nonostante le loro differenze andavano d'accordo e nel giro di un anno erano diventate inseparabili, formavano un team imbattibile e tutte potevano contare l'una sull'altra indipendentemente dalle situazioni che si trovavano ad affrontare. Il problema maggiore che correva fra loro erano proprio i loro caratteri contrastanti che spesso portavano a complicate discussioni. Stava di fatto che erano troppo unite per separarsi anche solo dieci minuti e perciò le tre amiche decisero di andare a cercare l'attaccabrighe del gruppo che, per l'appunto, trovarono nel bel mezzo di una rissa con un ragazzo del terzo anno:
Tu, con che diritto insulti la mia migliore amica?”, stava sbraitando la rossa, i suoi capelli smossi dal vento sembravano fiamme vive e i suoi occhi dorati ardevano come oro fuso, erano incandescenti.
Ho solo detto che è una nana spettrale! Che problema hai te per colpirmi in questo modo?”, perdeva sangue dal labbro spaccato sul lato destro e aveva un occhio nero.
Lei non è una nana spettrale!”, nella scuola la chiamavano in quel modo perché era parecchio basa e aveva i lunghi capelli corvini che spesso le coprivano il volto facendola assomigliare a Samara del film 'The Ring'.
Sì che lo è!”, siccome non avevano intenzione di finirla, la diretta interessata si mise fra i due.
Ma insomma, volete smetterla o devo intervenire con la forza?
Ma guarda, parli del diavolo e spuntano le corna! Ora dimmi se non è inquietante una persona del genere! Difendila anche questa volta Miss. Borsa-di-studio!”, il senpai cominciò a sbeffeggiarle entrambe ignorando i consigli degli altri studenti che gli consigliavano di andarsene, pessima mossa perché se li avesse ascoltati si sarebbe risparmiato una ginocchiata nello stomaco da parte di Hatsune.
Sai, entrare in una scuola come questa grazie all'impegno non è da considerarsi un insulto, guarda prima te stesso visto che sei stato ammesso grazie ai soldi di tuo padre.”, il tono freddo di Itou interruppe la lotta che era sul punto di ricominciare.
I-Itou-san, è un piacere vedere che sei qui pure te. E-Ecco, io... Addio!”, il ragazzo se la svignò dando retta al poco di buon senso che possedeva.

 Durante l'ora di pranzo Nagai e Hatsune si beccarono una strigliata da parte della bionda mentre Sakura, dietro Hana, le guardava ridacchiando seduta a gambe incrociate con le mani comodamente appoggiate nello spazio che si era creato fra i piedi e la gonna. Ogni volta era così, non ci si poteva fare nulla, faceva parte della loro amicizia:
Hatsune Reiko, Itou Hana, Nagai Yuki e Sakura Akari sono pregate di andare nell'ufficio del preside immediatamente. Ripeto, Hatsune Reiko, Itou Hana, Nagai Yuki e Sakura Akari sono pregate di andare nell'ufficio del preside immediatamente.”, la voce emessa dagli altoparlanti si diffuse per tutto il cortile e le quattro si guardarono confuse chiedendosi cos'avessero mai fatto per essere state convocate così d'urgenza.
Sarà per quello che hanno combinato prima Yuki-chan e Rei-chan?”, disse Akari con tono preoccupato guardando le altre tre davanti a lei.
Non credo, a meno che quel bastardo...”, incominciò con tono irritato Hatsune che venne prontamente zittita dalla senpai bionda.
Non cominciare Reiko-san, andiamo e basta.”, Hana aveva sempre in mano la situazione e senza fiatare si diresse dove indicato seguita dalle amiche non troppo convinte.

 Ci ha chiamate?”, Akari bussò delicatamente alla porta socchiudendola appena e poi entrò, avevano mandato avanti lei perché il preside la adorava.
Sì. Entrate pure. Non c'è niente di cui preoccuparsi, devo solo darvi delle istruzioni.”, la tranquillizzò l'uomo di mezza età sorridendo amichevolmente alle quattro studentesse.
Istruzioni?”, Reiko alzò un sopracciglio scettica e incrociò le braccia al petto, un gesto irrispettoso che venne punito prontamente dalla bionda che le pestò un piede facendola imprecare.
Dunque, - l'uomo si schiarì la voce – ho bisogno di voi per la WINterCup di quest'anno.”, il tono serio del preside fece insospettire Yuki che esibì una perfetta espressione interrogativa, una di quelle che fanno solo coloro che non capiscono un'acca del discorso.
La WINterCup? Quell'evento del basket? Cosa c'entriamo noi?”, domandò con tono pacato Reiko che non si era ancora rilassata, anzi, stava diventando sempre più nervosa.
Quest'anno si celebrano i quindici anni della nascita di questa iniziativa e hanno intenzione di organizzare dei concerti, un brano per ogni scuola. Ovviamente faranno solo quelle più famose.”, spiegò l'uomo appoggiando i gomiti sull'ampia cattedra in cedro e appoggiando la testa sulle dita incrociate, aveva mani forti di una persona che ha suonato uno strumento come la chitarra, mani che non conoscono tremolii o insicurezze, le stesse di Hatsune e di Sakura.
Ci sta dicendo che dobbiamo suonare e cantare per una di quelle scuole?”, anche Yuki aveva un'espressione poco entusiasta come Reiko, l'esatto opposto del sorriso smagliante che stava sfoggiando Akari.
No. Non per una, ma per sette.”, corresse gentilmente il preside sorridendo sornione come se si stesse già pregustando il risultato del suo progetto.
Sette? Dobbiamo comporre e scrivere sette canzoni?”, Hana sbarrò gli occhi, era una missione impossibile.
Esattamente, dovete cercare di rispecchiare il più possibile la scuola che andrete a rappresentare, per questo passerete due settimane in ogni istituto.”, delle quattro amiche solo Akari sorrideva, le altre erano delle maschere di pietra bloccate a metà fra la serietà e lo stupore.
E quali sarebbero le squadre con la quale avremo a che fare?”, Sakura era a dir poco al settimo cielo.
Vi sono state assegnate la Seirin, la Kirisaki Daiichi, la Kaijo, lo Shutoku, la Yosen, la Too Gakuen e la Rakuzan.”, nella stanza ci fu un 'Oh' generale.
Sono le scuole che frequentano i membri della Generazione dei Miracoli più una dove si trova uno dei Generali senza corona!”, esclamò Hana perdendo la sua compostezza.
Precisamente, per questo voglio che facciate un ottimo lavoro. Mi fido di voi.”, detto ciò le congedò.

 Stavano camminando per tornare alla metro dove si sarebbero divise, Hatsune era stranamente calma e silenziosa, la cosa insospettì la sua migliore amica:
Oi, Rei-san, che c'è?”, le mise un braccio sinistro intorno alle spalle e l'altra vuotò immediatamente il sacco.
Alla Yosen.”, bisbigliò tenendo lo sguardo basso ed evitando lo sguardo dorato che si sentiva addosso.
Cosa c'è che non va con la Yosen? Lì ci va Murasakibara Atsushi se non sbaglio.”, disse la rossa puntando il naso al cielo che imbruniva pensierosa, stava riportando alla mente le immagini che aveva visto alla televisione del gigante della Teiko.
È lui il problema.”, la ragazza puntò i suoi impossibili occhi viola che con la luce del tramonto prendevano riflessi che li facevano sembrare elettrici davanti a sé, non ci avevano mai pensati, ma ora che li guardavano bene le tre amiche notarono che erano identici a quelli del giovane ragazzo.
Eh?”, Namai era perplessa, non era mai stata un genio a capire le cose, era più per l'azione.
Yuki-san, tu sai che ho due cognomi vero?”, gli occhi della ragazza dai capelli corvini erano lucidi e aveva un'espressione indecifrabile, cosa più unica che rara.
Umh, no, non lo sapevo fino ad ora. Perché, qual è?”, la rossa si era leggermente offesa perché la sua migliore amica non le aveva detto prima una cosa così importante su di sé.
Murasakibara.”, la risposta secca arrivò come un muro improvviso contro la quale Yuki andò a sbattere, persino Sakura che fino a quel momento saltellava di fianco a loro si era bloccata di colpo, nessuna si sarebbe aspettata una risposta del genere; passò un po' di tempo dove le tre ragazze rimasero a boccheggiare senza sapere cosa dire finché non si ripresero.
COSA?”, Akari che fino a quel momento era stata in silenzio ad ascoltare era saltata per aria e il suo tono acuto fece sobbalzare anche le altre.
Io... sono la sorellastra di Atsushi, abbiamo lo stesso padre, ma madri diverse.”, sapeva che prima o poi sarebbe venuta fuori quella storia, eppure era comunque difficile parlarne.
Come...?”, anche Itou era visibilmente sconvolta.
Nostro padre aveva una relazione con mia madre, poi conobbe la sorella minore e se ne innamorò, la sposò e nacque mio fratello, solo che c'ero anche io ed ero considerata di troppo. Ho vissuto da sempre con mia madre finché sono venuta a sapere di questa cosa, è stato solo tre anni fa e mi sono dannata per cercarli, li ho visti solo una volta a una partita di basket, ma credo proprio che non si ricordi di me. Ho persino deciso di andare a vivere da sola, non potevo perdonare mia madre per avermelo tenuto nascosto.”, c'era una nota di malinconia nella sua voce, come biasimarla? Dopotutto aveva vissuto nell'ombra vedendo la sua famiglia da lontano come una qualsiasi estranea.
Ora vi rivedrete e le cose si risolveranno, ok?”, lo spirito libero di Akari le tirò su il morale a effetto immediato e fu ringraziata con un abbraccio dalla più bassa del gruppo e la ragazza dagli occhi color smeraldo ridacchiò con uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti.
Lo spero. Ora però pensiamo alle canzoni!”, se Hatsune aveva trovato qualcosa che la coinvolgesse all'infuori del cibo, doveva tenerci parecchio e infatti era così, aveva un nuovo obiettivo che avrebbe raggiunto insieme alle uniche persone che erano riuscite a fare breccia nel suo cuore apparentemente privo di passione.
Sì! Proviamoci con tutte noi stesse!”, esclamarono tutte insieme con una sincronia perfetta, il coretto che le  fanciulle crearono attirò l'attenzione dei passanti che, di sfuggita, lanciavano sguardi che andavano dal preoccupato allo sconvolto facendo ridere le quattro ragazze che si allontanarono mentre il sole tramontava.

   
 
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