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Autore: Steffa    13/01/2009    7 recensioni
Il sole batteva forte nella piazza d'armi, mentre il sangue scarlatto s'allargava attorno al corpo di colui ch'era stato la sua stessa vita, come un paio d'ali che lente si dispiegavano per fargli poi prendere il volo, diretto per chissà quale luogo.
Una RoyEd venuta fuori durante un'ora di matematica...
Io l'ho sempre detto che fa male quella materia...
Non ha una precisa collocazione temporale, quindi scegliete voi il momento che preferite.
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Death Challenge



"Lo dirò una volta soltanto, quindi sturatevi bene le orecchie." ringhiò il ragazzo dai biondi capelli raccolti in una morbida treccia che se ne stava poggiata sulla schiena.
I suoi occhi dorati sembravano brillare di una luce tutta loro, mentre passavano in rassegna oguno di quegli uomini "dei piani alti".
Era in piedi, sotto ad un fascio di luce estremamente fastidioso, nel bel mezzo della stanza, avanti a lui il tavolo al quale erano seduti i militari con il Fuhrer e anche lui.
Roy se ne restava con il capo chino, non trovava la forza di guardarlo e poteva vedere come si stesse torturando le labbra con i denti per il nervosismo.
Alle parole espresse con tono sgarbato del biondo, uno dei Generali battè pesantemente un pugno sul ripiano del tavolo.
"Ragazzino, pulisciti la bocca prima di parlare con il Fuhrer e rispondi semplicemente alla domanda: hai intrattenuto rapporti particolari con il qui presente Colonnello Roy Mustang?"
Edo sbuffò spazientito, incrociando le braccia al petto, ma come si permetteva di parlargli con così tanta strafottenza?
"Sì, ho intrattenuto rapporti "particolari"." si decise a rispondere, mordendosi la lingua per evitare di aggiungere una sfilza di insulti ben coloriti e marcando per bene l'ultima parola come per sfidarli.
"E questi rapporti erano consenzienti?" domandò un altro dei superiori.
Le labbra del giovane si piegarono in un ghigno, volto solamente a provocare la già misera pazienza di tutti quei cani.
"No, il Colonnello non era d'accordo." disse dopo qualche attimo, evitando di posare i suoi occhi dorati su Roy, sapendo bene che espressione stava assumendo, sorpresa, incredula e che avrebbe man mano lasciato spazio ad una sorta di rabbia repressa.
Non poteva con guardarlo, altrimenti il suo ghigno di sfida si sarebbe spento, la sua aria di sicurezza si sarebbe sgretolata e non sarebbe più riuscito a portare avanti la sua farsa.
"E cosa accadeva dunque, durante i vostri incontri?"
Ecco la domanda che avrebbe segnato la svolta.
Non poteva tirarsi indietro proprio in quel momento.
Ispirò profondamente, cercando il coraggio di far uscire le parole della sua condanna.
"Ho abusato del Colonnello, non so se capite in che senso..." quasi si stupì si se stesso per il tono che era riuscito a tenere, fermo e pesantemente ironico, in fondo se era l'ultima volta in cui poteva sfottere quei cani, allora se la sarebbe goduta appieno.
L'importante era proteggere Roy, spingerlo verso l'alto.
Era per quello che stava mentendo, che stava sfidando il Fuhrer in persona.
Solamente uno di loro due sarebbe caduto così in basso e non aveva avuto alcun dubbio nel prendere quella decisione, era giusto così.
Impercettibile fu il movimento di Roy in reazione alle sue parole, ma il biondo gli impedì di aprir bocca per protestare, semplicemente inchiodandolo sul posto col suo sguardo.
Quelle due polle d'oro colato raccontavano più del ghigno che disegnava il suo volto, falso ma ben costruito.
Esprimevano sicurezza, coraggio, una tremenda paura sostenuta da riconoscienza, affetto, amore.
Si perse per qualche momento in quei pozzi bui che volevano racontare tutt'altra storia, una favola fatta di paura, rimorsi, preghiere e incredulità.
Non poteva credere che quello stupido, il suo stupido fagiolino, avesse detto quelle cose, si era praticamente giustiziato da solo.
Falsità grandi come tutta Amestris ed anche di più, perchè non si era difeso?
Perchè non aveva negato?
Perchè...?
"Colonnello, è vero quello che dice?" gli venne domandato.
Il moro boccheggiò diverse volte, aprendo bocca per rispondere che no, non era affatto vero, che loro due si amavano, che lui era tutta la sua vita e che solamente poche ore prima dormivano abbracciati l'uno all'altro.
Per lo meno fino a quando non erano stati convocati entrambi davanti al Fuhrer per essere accusati e giudicati.
Ma dalle sue labbra non sfuggì nemmeno un suono inarticolato e prontamente sentì invece la risposta del giovane al posto suo.
"Certo che è vero, non conto mica balle io. E poi perchè dovrei raccontare fatti che non sono reali, se mi farebbero giustiziare?"
Un lieve borbottio seguì il suo dire, mentre gli uomini si consultavano tra loro ed Edo se ne restava immobile.
Il ghigno sempre a ridisegnare le sue morbide labbra, la fronte un poco corrucciata, forse involontariamente, gli occhi fermi e sicuri, occhi che quel branco di idioti non erano in grado di decifrare.
Solamente uno, solamente Roy sapeva che quello sguardo voleva dire mille parole.
Era quasi come se gli stesse leggendo nella mente, come se fosse un libro aperto.
Gli stava dicendo di starsene zitto da bravo cane, di non reagire, di bloccare quelle lacrime brucianti agli angoli degli occhi.
Lo pregava di non dimenticarlo, di vivere anche per lui, di diventare il miglior Comandante che fosse mai esistito, di non rendere vano il suo sacrificio, di amarlo e di perdonarlo.
In pratica gli stava chiedendo di lasciarlo andare come aveva scelto da sé.
Già, perchè non sarebbe stato l'esercito a scegliere di giustiziarlo, era stata una decisione di Edward soltanto.
... Ed anche in quel momento in cui aveva rifiutato la benda per coprirsi quei laghi di dolcissimo miele facendo la linguaccia al soldato che gliela porgeva, anche in quel momento restò il solito ragazzino impertinente che aveva lanciato l'ennesima sfida.
Nel medesimo modo rifiutò la sedia sulla quale sarebbe potuto sedere in attesa della fine.
Aveva una fottuta paura, quello non poteva negarselo.
Eppure le gambe lo sostenevano ancora, un poco tremolanti forse, ma salde.
Un groppo in gola venne sciolto dopo vari tentativi di deglutire, mentre stringeva forte gli occhi per qualche attimo per ricacciare possibili lacrime.
Non sia mai che avesse dato una soddisfazione all'esercito, piagnucolando come una ragazzina, lui era un uomo e aveva scelto la sua strada.
Dopo tutti i peccati di cui s'era macchiato nella sua breve vita, in quel momento si sentì quasi redento.
Sapeva che era la cosa giusta da fare e anche se probabilmente Roy l'avrebbe odiato per un certo periodo, alla fine sarebbe andato avanti a testa alta, lui era forte, ce l'avrebbe fatta, ne era sicuro.
Il tutto fu coronato dalla presenza del plotone d'esecuzione e proprio lui ne era al comando, bellissimo come sempre ai suoi occhi nella sua uniforme blu, avrebbe dato il segnale della sua fine.
Non avrebbe potuto desiderare di più...
Erano stati scelti soldati per grado d'anzianità, compagni con i quali aveva trascorso le giornate, con i quali aveva anche soltanto chiacchierato del più e del meno, ma tutti quanti avevano la stessa lucentezza negli occhi, quella lucentezza che veniva celata alla vista con le visiere dei berretti della divisa.
Il Colonnello Roy Mustang non riusciva a scostare lo sguardo da quella figura ribelle che mstrava la sua sfacciataggine anche in volto al destino, agli dei in cui non credeva ed alla morte stessa.
Dannazione, perchè doveva essere proprio lui a dare quel segnale?
Perchè doveva strappargli la vita?
Semplicemente per il fatto che si erano amati...
Come se fosse realmente semplice anche solo pensarlo.
"Ehi, Taisa."
La sua voce cristallina fu come una pugnalata nel cuore.
Dio, come faceva ad ergersi nel suo orgoglio in quel modo?
Dove trovava la forza?
Lo fissò negli occhi, immergendosi in quel mare di luce come tentando di incatenarlo a sé, per impegirgli di morire veramente.
"Non ho tutto il giorno, sa?"
Sarcasmo.
Quel cazzo di sarcasmo con il quale s'erano sempre sbeffeggiati, anche sotto le coperte tra i sospiri, quel sarcasmo che faceva parte di loro.
Deglutì a vuoto, nel tentativo di sciogliere quel groppo che gli bloccava la gola come un macigno.
"Presentar arm!" gridò rivolto alla dozzina di soldati del plotone.
"Dica ad Al che darò a nostra madre un bacio da parte sua." gli disse il biondo mentre i suoi compagni eseguivano l'ordine facendo ruotare i fucili e puntandone poi la canna nella sua direzione.
Il moro avrebbe voluto prenderlo a calci, a pugni, dargli fuoco, stringerlo a sé, baciarlo, non lasciarlo andare mai.
Sbattè le palpebre per ricacciare indietro le lacrime, mentre un amaro sorriso gli increspò le labbra in risposta a quello di scherno di Edo.
- Ti amo. -
Probabilmente un pensiero che si presentò nello stesso istante in entrambe le loro menti, ma non v'era il caso di pronunciare quelle parole ad alta voce, sarebbe stato soltanto fiato sprecato.
"Fuoco!"
E gli spari furono assordanti, mentre l'odore di polvere da sparo pungeva nelle narici.
E lo vide mentre veniva penetrato dai proiettili, mentre la sua pelle calda veniva squarciata.
In volto la presa in giro più grande che l'esercito avesse mai ricevuto.
Sulla gota passò veloce solamente una lacrima trasparente.
E lo vide mentre cadeva all'indietro fin troppo velocemente ed in un istante due cuori avevano smesso di battere.
"Colonnello..."
Non ricordò neppure il nome del soldato a cui apparteneva quella voce, mentre la gola gli si chiuse dolorosamente, lo stomaco si contorse e le lacrime cominciarono a versarsi, stille salate di inaudito dolore.
"Sta iniziando a piovere."* sussurrò come se dovesse per forza dire qualcosa, come per giustificare un atto sbagliato.
Il sole batteva forte nella piazza d'armi, mentre il sangue scarlatto s'allargava attorno al corpo di colui ch'era stato la sua stessa vita, come un paio d'ali che lente si dispiegavano per fargli poi prendere il volo, diretto per chissà quale luogo.
Il plotone gli si strinse attorno, dandogli le spalle mentre Roy si chinava a stringere il corpo del suo mame-chan, lo proteggevano da altri occhi indiscreti, gli lasciavano il permesso di un ultimo saluto.
E Roy lo prese delicatamente tra le braccia, come per paura di poterlo svanire nel nulla da un momento all'altro.
Il profumo dei suoi morbidi capelli color del grano s'era mescolato con quello dolciastro e nauseante del sangue.
Il viso era rilassato, sembrava quasi che stesse dormendo, mentre posava le labbra sulle sue nell'ultimo bacio, freddo ed insensibile, un bacio che non sarebbe stato ricambiato.
- Il bacio della Morte. - si ritrovò a pensare senza rendersene conto.
Con che forza avrebbe parlato ad Alphonse?
E Winry, Havoc, Breda e tutti gli altri...
L'aveva lasciato andare, l'aveva perso per sempre.
Lo strinse sempre più convulsamente a sé, mentre il suo sangue andava a macchiargli la stoffa della divisa, come se quel festo avesse potuto catturare nuovamente la sua anima e riportaglielo indietro.
Eppure nelle fiabe la bella principessa si risvegliava sempre dopo il bacio del suo principe.
Quasi si aspettò di vedergli aprire gli occhi su quei due laghi dorati da un momento all'altro e gli avrebbe sorriso e lo avrebbe preso in giro per quella sua espressione da pesce lesso.
Ma non sarebbe successo, non quella volta.




Angolino dell'autrice
Oh mamma...
Che ho fatto?? Ho ucciso mame-chan........ ç_ç
Mi sono fatta entrare in depressione da sola...
Giuro! Non l'ho fatto apposta...
Ho iniziato a scrivere quello che veniva, durante l'ora di matematica... E alla fine... Puff... Edo era morto...
Ok... Chiedo perdono per questa cosa bruttissima...
*Mi sono permessa di riprendere una citazione di Roy, precisamente quella della puntata in cui Maes.... Si beh, l'avete capito, non fatemelo dire che sono già triste così... ç_ç
Spero d'aver fatto un lavoro per lo meno accettabile, nonostante la malinconia, chiedo scusa se faccio deprimere qualcuno...
Sarete autorizzati a venire a pestarmi se volete! ^^'
Ringrazio chi ha letto e recensito le altre mie ficciole!
Ossia:
Over The Gate
Grazie a Rinalamisteriosa, elixyz, aer_alchemist.

Returned To Life
Grazie a Rinalamisteriosa, elixz, _BellaBlack_.

Prometto che presto posterò i prossimi capitoli delle mie due long fic su FMA!
E con questo concludo, ringraziandovi per aver letto e per essere sopravvissuti sino alla fine! XD
Kiss
  
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