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Autore: destiel87    22/06/2015    4 recensioni
Questo è il diario di Lucy, ha appena perso la sorella così và a trovarla ogni giorno e parla con lei della sua vita e dei suoi disastri amorosi, cercando di sentirla ancora vicina. Dopo il funerale si è avvicinata al dolce e protettivo cugino Michele, ma il suo cuore batte per Daniele, sexy, misterioso e un po' stronzo.
Tra una lacrima e una risata capirà meglio se stessa e i suoi sentimenti.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cara Giulia, oggi è il 20 luglio, sono quattro mesi che te ne sei andata e ancora non riesco a crederci. Eppure devo farlo.
Ti ho portato i fiori di campagna che ti piacevano tanto, quelli che raccoglievamo quando andavamo a Prato Nevoso in vacanza...
Passavamo le estati a giocare tra i prati, a dare la caccia ai grilli e a mangiare i panini sul plaid a quadratini rossi della mamma. Anche quando siamo diventate grandi ci siamo sempre ritagliate uno spazietto per andare su e staccare dalla vita di tutti i giorni... Ricordo quando ti sdraiavi come una lucertola al sole e ti mettevi quelle cremine abbronzanti “che idratano la pelle dandoti quel colore sexy e dorato” dicevi sempre con quella faccia buffa e sarcastica, io ed Alice ti guardavamo storto per prenderti in giro, e alla fine scoppiavamo tutte a ridere.
Eravamo sempre noi tre lassu. Eravamo noi tre e sembrava quasi che il mondo ci appartenesse, che potessimo dilatare il tempo e lo spazio, che potessimo tuffarci nel cielo cristallino senza nuvole e trasformare le montagne in pongo per poi spezzettarlo e farci tante altre montagne più piccole dove arrampicarci. Per qualche ora quando stavamo li i nostri problemi sparivano, ci dimenticavamo persino di mamma e papà che si scannavano a casa o del bar che stava fallendo o di questo o quell’altro fidanzato che non si decideva a mettere la testa apposto, era magico.
Non credo che riusciremo più ad andarci ora, senza di te non avrebbe senso, farebbe troppo male.
Alice è andata a scuola, stà cercando di studiare un po’, ne saresti fiera. Io invece continuo a combinare pasticci, perciò vengo qua e stacco il cellulare nella speranza che mi attacchi un po’ della tua maturità.
Oggi Daniele è passato al bar, mi sono svegliata alle sette e sono arrivata li verso le dieci, ci ho messo una vita a scegliere cosa mettere ed ero già esaurita ancor prima di uscire di casa, tutto per uno che dopo due mesi ancora non capisco se gli piaccio o no. Vorrei non desiderarlo cosi tanto, vorrei riuscire a fregarmene di lui, ma non ci riesco. Perchè posso anche odiarlo e trovargli tutti i difetti del mondo, ma quando poi lo vedo il mio cervello va in off. E’ la storia più vecchia del mondo.
Quando è entrato oggi stavo litigando con un cliente perche a parer suo il cappuccino era troppo caldo (balle!) e poi l ho visto. E’ entrato con gli occhi fissi su di me, quegli occhi enormi nocciola cosi intesi ed espressivi che ti penetrano fin dentro l anima. 
Ha sorriso come solo lui sa fare ,come fa ogni giorno da quando lo conosco, sorride in un modo cosi dolce e tenero che sembra quasi un bambino, ed è una delle cose che più amo di lui.
Mi ha detto "ehi ciao come stai?"  E io volevo dire: Tutto bene e tu? Ti sei divertito al concerto ieri sera? Mi hanno detto che gli Stix Rash hanno suonato come dio se avesse la fender di jimi Hendrix e la voce di freddy. Ma credo abbia capito solo metà del discorso perché quando mi agito inizio a inventare le parole..
Ha iniziato a raccontarmi di lui e i suoi amici, di quanta gente c’era,del tizio che ha bevuto cinque beck‘s di seguito e poi ha vomitato sulla bionda li vicino, di come si fosse sentito il re del mondo mentre cantava a squarciagola, di come la musica lo faccia sentire invincibile.
Ad un certo punto ho incominciato a non seguire più il discorso, ho iniziato a fissarlo negli occhi, e la sua voce ha iniziato ad abbassarsi, contavo le sue lunghissime ciglia e scrutavo uno per uno ogni dettaglio dei suoi meravigliosi occhi: dall' iride alla pupilla, dal contorno marcato ai lineamenti dei suoi zigomi... Al suo naso, alla sua pelle, alle sue labbre carnose e rosse… Bellissimo... Dio è Bellissimo...
“E tu che ne pensi?” Mi sveglio di soprassalto dal mio transfert momentaneo completamente ignara del discorso. Improvviso. Ma sono una frana nelle improvvisazioni.
"Si si mmmm insomma… Io… Certo è un problema complesso… E uhm…"
"Signorina mi fa un caffè?"
Salvata. Devo smetterla di imbambolarmi come una scema o penserà che sono ritardata.
"Si si eccomi!" Rispondo veloce mentre cerco di concentrarmi sul caffè e dimenticare le sue ciglia che mi fissano e sbattono veloci.
Lui aspetta qualche secondo mentre preparo il caffè, e mi guarda misterioso.
“Beh io scappo adesso, sono in ritardo, ciao!” Mi fa l’occhiolino e scompare.
"Ciaoooo!" Dico io e sorrido cercando di mandare il messaggio sono adorabile e sono la ragazza giusta per te e sono sexy e piccante al punto giusto a seconda del movimento della mano e del tipo di sorriso e dello sguardo. 
Si, secondo me è perfetto così mi dico soddisfatta. Sono un genio nella comunicazione non verbale!
"Sembri una disperata." dice Alice nel suo tipico atteggiamento sdegnoso-scherzoso.
"Datti un contegno donna!" Mi urla Luca, il nostro barista, da dietro il bancone.
Gli lancio una bustina di zucchero in testa e sospiro. Quante stupidaggini bisogna fare per trovare l uomo giusto... Vorrei che fosse tutto più semplice: 
Ti piaccio?
Si!
Vuoi uscire con me? 
Si.
Bon fine della storia. Ma non è così semplice. Non quando impari sulla pelle che non sempre conviene essere impulsivi, non sempre bisogna seguire il cuore, perché è volubile. Non sempre è giusto lasciarsi andare e partire in quinta perche si finisce col ferirsi. O col ferire qualcuno. Così cerco di andare con calma, di captare i segnali,  seguire i tempi, non forzare le cose..Non voglio rovinare tutto con lui.
Anche se è dannatamente difficile andarci piano con un Dio del Sesso.
<< Ciao patata come stai? Vieni al mare domenica? Mi manchi, sei davvero unica, grazie a te mi sento di nuovo felice..>> E' un messaggio di Michele, nostro cugino di secondo grado.
<< Ma certo patato ci stò! Ho davvero bisogno di svagarmi un pò... Anche tu mi manchi, sei l’unica persona che mi calma e mi fa sentire me stessa, con cui riesco a rilassarmi...>> 
E' cambiato sai? Da quando l’ho rivisto al funerale siamo diventati inseparabili... Dice che vuole prendersi cura di me, che dopo la brutta storia con la sua ex sono l unica che gli da un po’ di felicità e di dolcezza, e che aiutarmi in questo brutto momento è l’unica cosa cheg li dà forza. Secondo lui è il destino che ci ha unito, anzi sei tu, che sei preoccupata per entrambi e allora ci sproni a starci vicini e confortarci l'un l'altro.
Forse è davvero cosi, ad ogni modo sono contenta che ci sia lui, mi rende felice, mi fa ridere e poi a volte sembra quasi che… Non so mi coccola cosi tanto e sai ha quel modo di guardami cosi... Protettivo… Dolce... Innamorato? Ma no che dico! Possibile che non appena uno mi sorride penso subito che sia amore? Forse è vero che se una non riceve amore da piccola vede cuori ovunque si gira… Boh…
24 luglio cara Giulia, sono qua a Zoagli, c’è un mare che sembra una fotografia.
Stanno tutti giocando a palla in acqua, io sono qua con Michele, ci siamo sdraiati insieme sul asciugamano e guardiamo in cielo… Mi chiedo se da lassù puoi vedermi…
Se potessi vedermi vedresti che ho la faccia più triste della spiaggia, metterò paura alla gente così. Daniele non mi ha scritto. Ieri mi ha detto che è a Copenaghen con gli amici, e che è passato davanti ad un negozio che ha i costumi dei film, tra cui il signore degli anelli, e sa che è il mio film preferito, cosi mi ha pensata. Ero al settimo cielo dalla gioia, sono diventata viola al telefono! Fortuna che non poteva vedermi, però non si sbilancia mai più di tanto.
Le mie amiche dicono che se un uomo ti vuole ti cerca, te lo dice, ti seduce. Che loro non sono come noi che ci facciamo mille problemi, se una gli piace vanno e colpiscono! E che se lui non lo fa o è perché non gli piaccio abbastanza o perché tiene i piedi in più scarpe, io ho paura Giulia. Ogni volta che penso che potrebbe essere cosi mi assale una fitta al petto, una morsa tremenda. Non è solo una cotta per me, lui è qualcosa di più.
“Michele? Secondo te sono una bella ragazza io? Dici che un uomo potrebbe innamorarsi di me?”
Lui si gira, alza il cappellino da baseball e mi guarda sorridendo in un modo strano.
”Patata ma che discorsi fai? Tu sei una bellissima ragazza e chi ti dice il contrario fidati che non capisce niente! Sei particolare, hai una bellezza speciale che poche donne hanno - sospira - Patata patata se non fossi tuo cugino... Meglio che stò zitto và!”
Rido "Che vuoi dire?”
“Lo sai.”
“Cosa so...?” Rido, lui ride, ridiamo entrambi, che imbarazzo di conversazione!
Dopo un po' mi prede e mi abbraccia stretta, stiamo cosi per alcuni minuti e alla fine chiudo gli occhi e mi appisolo un po’ sulla sua spalla… Che strana sensazione.
Passiamo una bellissima giornata, ridiamo e scherziamo e io Michele stiamo sempre insieme, sempre attaccati. E' strano ma è come se avessi sempre voglia di avere un contatto fisico con lui, ma che mi succede? Devo smetterla di pensare a queste cose! A parte che sono solo suggestioni mie ma comunque è mio cugino! E poi io devo pensare a Daniele. Si a Daniele, altrimenti vuol dire che non mi piace come pensavo e che sono la solita volubile!
"A cosa pensi patata?" Chiede lui con lo sguardo nascosto dal cappellino.
"A nulla e tu?"
"A Giulia… Mi manca tanto."
"Pure a me…" Sussurro io, solo a sentire il suo nome sento gli occhi bruciarmi.
"Patata ti giuro che se non ci fossi tu io impazzire. Promettimi che non ci perderemo mai io e te. Ho già perso Giulia non voglio perdere anche te. Ho bisogno di te, del tuo sorriso della tua tenerezza e della tua voglia di vivere. Tu mi dai una ragione per andare avanti in questa vita maledetta."
Lo guardo. E' triste, malinconico. Sono triste anch’io quando si parla di lei, cosi lo abbraccio e stringo la sua testa tra le mie braccia, gli dico che ci sarò sempre per lui e che gli voglio bene. Lui mi dice che non sa cosa gli succede, che si sente strano quando stà con me, che non capisce cosa sia quello che sente ma che ha paura che l’affetto stia diventando qualcosa di più, che stare con me stà cancellando tutto il dolore che ha provato per quella stronza della sua ex e che grazie a me stà riscoprendo la bellezza dell’amore.
Io non so che rispondergli, gli dico che anch’io provo qualcosa di simile, ma che siamo cugini e che ho già un altro ragazzo per la testa, che dobbiamo usare il cervello e non complicare tutto perche il nostro è un rapporto speciale che non lo voglio rovinare per qualcosa che non so nemmeno se porta a qualcosa.
"Vuoi scoprirlo con me?" Risponde lui, spostando la visiera del cappellino.
Ho il cuore che batte a mille e mi si è seccata la gola.
"Non lo so." Dico con  un filo di voce. All’ improvviso mi viene voglia di baciarlo, lo guardo e intuisco che per lui è la stessa cosa. Restiamo un po’ cosi, sempre a torturaci con abbracci che sappiamo bene che portano a qualcosa che non possiamo provare, ma nonostante questo troppo coinvolti ormai per smettere…
Arriva il tramonto, il cielo diventa rosa e c’è bel venticello caldo, decidiamo di restare in spiaggia e mangiarci una pizza insieme agli altri cugini della compagnia.
Mentre mangiamo i nostri sguardi continuano ad incrociarsi, cerco di pensare a Daniele a concentrarmi su di lui, ma il cellulare non squilla mai e inizio a chiedermi se abbia davvero un senso inseguire un sogno e buttare via una realtà che potrebbe essere bellissima.
Daniele non fa che agitarmi e stressarmi, non mi dà certezze, continuo a ripropormi di lasciarlo perdere e non cercarlo più, ma poi cedo e gli scrivo.
Rimango notti intere sveglia aspettando che si faccia vivo mentre su facebook vedo che scrive ai suoi amici e alle sue amiche, ma non a me. Forse stà cercando di dirmi di no ma è troppo gentile per dirmelo in faccia.
Dio sono cosi confusa Giulia… Vorrei potertene parlare, eri così matura che di certo avresti saputo dirmi cosa fare. Vorrei potermi sdoppiare per seguire entrambe le strade e godermi il percorso, ma non posso. All’improvviso mi ritrovo in acqua con Michele.
Stiamo nuotando e siamo soli, giochiamo e ci rincorriamo, finche lui mi prende dalle spalle e mi blocca i movimenti con le braccia, sento il suo torace bagnato sulla schiena e il suo respiro sul orecchio.
"Patata cosa devo fare con te? Se vuoi che me ne vado lo faccio… O vuoi che resto qua?"
"Baciami" Mi giro lentamente verso di lui chiudo gli occhi e gli sussurro ancora "baciami."
Non se lo fa ripetere due volte. Sento il suo viso avvicinarsi al mio,la sua mano che mi accarezza la guancia, poi i capelli, le sue labbra si avvicinano alle mie. Mi bacia. Un bacio lungo e inteso che mi toglie il respiro al punto che mi afferro al suo fianco con la mano per non cadere. Mi bacia con una passione che mai avrei immaginato in lui, ha un sapore forte e sento il mio corpo che perde il controllo..
"Oh Daniele…"
"Cosa hai detto?"
Apro gli occhi. lo guardo. Per un attimo rimango sospesa senza capire cosa sia successo.
Non posso averlo detto davvero.
"Chi è Daniele?? A chi stai pensando? A quel tipo che ti piace?!" Urla lui.
“Io… No io… Non so come mi sia… Oddio. Oddio scusami non volevo…” Rimango paralizzata e incredula. Continuo a ripetermi che ho fatto? che ho fatto?
Leggo nei suoi occhi un dolore che è come un coltello nel cuore. Lui se và, cerco di inseguirlo per un po’ ma poi lo lascio andare, tanto gli farei solo male.
Mi odio per quello che ho fatto. Non aveva bisogno di essere ferito un'altra volta, non da me, non così… Sono un mostro... Corro da lui nella speranza di potergli parlare ma lui se nè già andato via, cosi rimango li seduta al freddo e i pensieri non mi escono, è come se avessi la mente vuota. Riesco solo a pensare “Dio che ho fatto?”
Cara Giulia sono passati tre giorni da quella domenica al mare e Michele non mi risponde più, cosi ho deciso di porre a fine a questo triangolo e di mettere le carte in tavola, ad entrambi. Non voglio che nessuno soffra più, e non voglio soffrire più nemmeno io. Ho scritto questa lettera ad Michele:
“Patato, quello che è successo tra noi domenica è stato uno sbaglio... Io ti voglio bene e so che anche tu me ne vuoi, stiamo entrambi passando un brutto periodo e abbiamo cercato l’amore dove non può esserci amore.
Io soffro per questo amore non corrisposto e visto che tu mi trattavi come avrei voluto essere trattata da lui ho confuso quello che provavo. Tu hai visto in me quell' amore che ti sei lasciato alle spalle con lei, e hai creduto che fossi io la soluzione ai tuoi problemi, ma la nostra è solo amicizia, soffriamo entrambi per la nostra Giulia che non c’è più abbiamo bisogno d’affetto e di non sentirci soli, di sentirci parte di qualcosa, di sentire che cè ancora qualcosa di bello in questa vita per cui lottare e sperare… Sono convinta che anche tu la pensi come me e alla fine lo capirai… Spero di sentirti presto per poter tornare quelli di una volta perche non rinuncio a te, non lo farò mai sei troppo importante per me!”
Oggi pomeriggio sono arrivate delle margherite rosa a casa, con un suo biglietto, c’era scritto: tutto ok patata messaggio arrivato, siamo due idioti riprendiamoci! ti voglio bene cuginetta, scusami, a presto! 
Sono felice che l’abbiamo capito tutte e due, ci vorrà un po’ di tempo forse, ma poi torneremo quelli di prima. 
Che mi serva da lezione però, che chiodo schiaccia chiodo è una gran stronzata e fa soffrire chiodo e martello!! E ora Daniele. Sono riuscita a scoprire che stasera và ad una festa da Massimo, mi sto vestendo, andrò ad affrontarlo una volta per tutte, basta giochi! Se mi vuole bene, altrimenti ciao!
Giulia sono quasi arrivata, non so nemmeno io come ho trovato la forza di andare, ogni passo che faccio vorrei girarmi e tornare indietro, ma le gambe hanno una volontà propria e continuano ad avanzare, non sono più sicura di nulla ormai, il discorso l’ho dimenticato, sono sicura che finirò per cadere con questi tacchi e questo vestito mi sembra troppo scollato... Ma devo farlo.
Entro nel locale col fiato sospeso, cercandolo tra la folla, ho una paura fottuta. Lo vedo, è li sulla veranda da solo che sorseggia un Caipirosky.
Mi avvicino, cercando di sembrare sicura di me.
Dentro il mio cuore è a pezzi, il mio trucco si stà per sciogliere ma io continuo a sorridere, come diceva freddy!
"Ciao Daniele." Sono riuscita a parlare, è già un successo.
"Oh ciao Lucy, ma che ci fa qua? Sono contento che sei passata.."
Adoro quando mi chiama Lucy, è cosi dolce, e poi odio il mio vero nome: Lucia.
Chi mai potrebbe chiamarsi Lucia al giorno d'oggi? Se solo i miei fossero meno idioti lo avrebbero capito. Ma ora devo concentrarmi, devo pensare.
Dio che bello che è. E' davvero un Dio del sesso. Sto di nuovo divagando, concentrati Lucy per l'amor del cielo.
"Volevo parlarti di una cosa. Io… - forza Lucy coraggio tira fuori le palle -  Io sono venuta qua perche voglio che tu sia sincero con me. Tu mi piaci, mi piaci molto e non me ne vergogno, ma comincio a chiedermi se non sia a senso unico. Tu non sembri avere un reale interesse per me e io sono stanca di aspettare, perciò ti chiedo una volta per tutte, cosa provi per me? Perche se ti interesso e fai sul serio allora dimostramelo, e se non è cosi allora lasciami andare avanti con la mia vita… Non giocare con i miei sentimenti."
Lo guardo ferma e decisa, ma che sono triste non posso nasconderglielo. Lui rimane li immobile con gli occhi sbarrati, mi fissa senza dire una parola, ma non serve, ho già capito. Mi volto e me ne vado trattenendo le lacrime, lui si volta verso di me e mi afferra il braccio “No aspetta Lucy!” Mi avvicina a lui con forza, rilasciandomi quando arrivo a pochi centimetri da lui.
“A-spetta.” Mi ripete. Mi guarda e cerca di dire qualcosa ma balbetta ed è visibilmente scosso. Vorrei aiutarlo, cosi gli prendo la mano e la stringo con delicatezza per tranquillizzarlo. Funziona. Immediatamente sospira e si calma.
Mi guarda fisso negli occhi, poi abbassa la testa stringendomi forte la mano e impacciatamente dice: “Ho paura.” 
“Paura di cosa?” Gli dico piano con voce rassicurante.
“Paura di amare. Di farti soffire in un momento in cui stai già soffrendo tanto. Paura di rimanere bruciato..” Si morde le labbra come i bambini, e io scoppio in un piccolo sorriso. 
“Sei adorabile.” Gli dico. Mi accarezza la mano delicatamente.
”Posso abbracciarti?” Mi chiede. 
Io mi avvicino un pochino a lui e lui mi abbraccia teneramente nascondendo il viso sotto i miei capelli, io chiudo gli occhi, in un senso di pace e di eccitamento al tempo stesso che non ho mai provato prima.
”Vorrei provare a uscire con te, vorrei provare a farti felice se tu me lo permetti..”
“Mi fai già felice... Sarei davvero contenta di uscire con te!”
In quel momento risuonano le note nostalgiche di Take my breath away dei Berlin.
Piano piano iniziamo a muoverci a tempo, in un ballo accennato che mi rapisce il cuore…
"Sarò il tuo Top Gun per stanotte piccola Lucy! Sarò le tue ali, cosi voleremo via insieme!"
"Dove vuoi andare? Chiedo sorridendo.
"Dove vivono gli innamorati."
"Seconda stella a destra questo è il cammino." Dico io sorridendo.
"No è questo il cammino." 
Si avvicina a me lentamente, vedo i suoi occhi che brillano, le sue ciglia socchiudersi, trattengo il respiro.
Mi bacia.
È come sciogliersi Giulia, come entrare nell' anima di qualcuno, come una porta che si spalanca e ti inonda di luce. 
E' come morire. E' cosi l’amore, o ami o non ami, non ci sono vie di mezzo...E io cara sorellina credo proprio di essere innamorata.
  
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