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Autore: IceCherry    23/06/2015    2 recensioni
Appena i suoi piedi toccarono il suolo nipponico la maschera crollò.
Iniziò a gridare, lasciando uscire tutte le emozioni che aveva e stava provando. Si guardò intorno, scrutò ogni singolo individuo con curiosità e una felicità incontrollabile.
-Japàn!!!!!!!!- lo gridò con tutte le sue energie. Il suo sguardo incontrò quello di due ragazzi della sua età, uno con i capelli e occhi verdi, con una strana felpa arancione addosso, il secondo castano con occhi castani, vestito con un’elegantissima camicia bianca. Tenevano in mano un foglio con il suo nome:
quello indubbiamente era l’inizio di un estate unica.
Genere: Romantico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Nuovo personaggio, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Summer

-Adeeeee!- un urlo a squarcia gola si stagliò dalla stanza al piano inferiore per richiamare l’ attenzione di una ragazza. Non arrivarono risposte.
-Ade, scenditi! Sei stata scelta per lo scambio!- una testa bionda fece capolino dall’armadio, infastidita e frastornata dal fracasso. Annusò l’aria: le finestre aperte lasciavano entrare l’odore dei gelsomini in piena fioritura, si sentivano cinguettare i passerotti che avevano fatto il nido sull’ albero della vicina, le fusa del gatto nero e slanciato, dal pelo lucido e perfettamente in ordine che si strofinava con un musino contro il calorifero freddo per chiedere coccole.

Di colpo la porta della stanza si aprì, mentre una donna alta e robusta entrava tenendo le mani sui fianchi.
-Muoviti, sei stata scelta per fare lo scambio culturale!- la ragazza uscì dall’armadio strofinandosi gli enormi occhioni verdi e sbadigliando rumorosamente, intento la donna la scrutava scandalizzata: era alta per la sua età, in fisico era buono, solo le cosce erano un po’ più larghe, i lunghi capelli biondi con le punte arancio ricadevano dolcemente sulle sue spalle; indosso aveva sono un pantaloncino corto, cobalto, e il grande reggiseno nero.

-Nel paese in cui andrai TE LO SOGNI di andare a dormire così!- iniziò la sorvegliante, tirandole leggermente una spallina nera e facendo indietreggiare Ade infastidita.
La ragazza la guardò senza prestargli attenzione, si stiracchiò, e andò davanti all’enorme specchio: amava il suo corpo!
Alzò le braccia e con orgoglio gridò “Fiera di essere Italiana!”.

-Ade!- la donna la rimproverò severa –Vestiti, fai le valigie e vai a salutare tuo cugino e i tuoi amici. Partirai per il Giappone!-non più una parola, la ragazza si irrigidì improvvisamente. Sbatté le palpebre un paio le volte, come se quel gesto la aiutasse ad assimilare. Si avvicinò al vaso che stava in un angolo della stanza e, in silenzio religioso, indicò l’enorme bandiera bianca col cerchio rosso in mezzo e la sorvegliante annuì.
Di colpo la ragazza divenne rossa, iniziò a saltellare da una parte all’altra della stanza e rise a labbra stratte.
Non aveva ancora detto una sola parola.
 *****
Erano le 10.30 esatte, stavano andando in aeroporto.
-Ade… ti prego! Non puoi andare! Se tu vai in Giappone… io…- a parlare era stato il suo migliore amico, Fideo. I suoi occhioni azzurri erano tristi e le mani stringevano il jeans, non aveva la forza di guardarla in volto.
Lei si limitò, fredda e inespressiva, a guardare il biglietto: in quel pezzo di carta c’erano tutti i suoi sogni, tutta quella voglia di cambiare, quel desiderio di poter stare in quella terra promessa e contemporaneamente, quel foglietto, aveva scritte dentro le sorti della sua vita. Se quel volo sarebbe precipitato, lei sarebbe morta inseguendo il suo sogno, ma se fosse giunto a destinazione la sua vita sarebbe cambiata radicalmente.
Il suo sguardo incrociò gli occhi verdi del fratello, Marco: erano pieni di lacrime, la guardavano come a supplicarla mentre il labbro tremava.
-Io- sospirò per poi alzare la testa –Non rinuncio ai miei sogni!- lo disse quasi con rabbia.

*****

Appena i suoi piedi toccarono il suolo nipponico la maschera crollò.
Iniziò a gridare, lasciando uscire tutte le emozioni che aveva e stava provando. Si guardò intorno, scrutò ogni singolo individuo con curiosità e una felicità incontrollabile.
-Japàn!!!!!!!!- lo gridò con tutte le sue energie. Il suo sguardo incontrò quello di due ragazzi della sua età, uno con i capelli e occhi verdi, con una strana felpa arancione addosso, il secondo castano con occhi castani, vestito con un’elegantissima camicia bianca. Tenevano in mano un foglio con il suo nome:
quello indubbiamente era l’inizio di un estate unica.
   
 
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