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Autore: Art_must_be_Beautiful    23/06/2015    5 recensioni
Ringraziate Roberto Giacobbo per questa fic il merito è tutto suo...
Spero vi possa interessare ho cercato di creare un'atmosfera di delirio onirico sospetto di non esserci riuscita ma sta a voi giudicare...
Buona lettura Fuck Off 94
Genere: Introspettivo, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Nonsense, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Violenza
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                            Girò per otto volte...
                         Per otto volte girò il cortile

Dopo essersi infilato incastrandosi tra una logora pietra e l'altra come fa una lucertola fra le rocce roventi di sole durante una giornata di piena estate, strisciando tra quelle dure sporgenze arrivò a ritrovare la luce, quella stessa luce dalla quale ricercava riparo, non fu niente affatto gradita dal giovane pastorello, tra l'altro una pecora del suo gregge risultava dispersa, a nulla erano valsi i suoi richiami e quindi al giovanotto rimase da pensare solo un'unica possibile causa per quella mancanza.. Le aquile quelle creature indomite, potenti e voraci .. Le aquile avevano fatto banchetto di quella pecora, perdite del genere erano all'ordine del giorno in quel luogo si diceva che nel castello sul monte quelle nobili bestie trovassero riparo e lui senza volerlo si era scoperto nel loro nido..

Il sole martellava sulla sua povera testa e quindi vedendo quella fessura tra le rocce non aveva perso tempo alcuno ad inoltrarcisi all'interno, trovando il tanto sospirato refrigerio e scoprendo suo malgrado la tana delle aquile, glielo dissero i suoi piedi quando scricchiolii di ossa spezzate ne percorsero la pianta, glielo dissero gli occhi quando vide il bianco degli scheletri insozzare il giardino dagli otto lati uguali, glielo dissero le sue narici quando arrivarono a recepire l'olezzo di residui di vello e carne.

Ed assistette ad una macabra morte

Quella della sua pecora

Un corpo venne scaraventato al centro del giardino, uno schiocco ed un belato sofferente fu quanto seguì poco dopo l'impatto col terreno, alzò lo sguardo e vide tre enormi aquile volteggiare maestose in circolo sopra alla vittima, dapprima l'anello composto dai corpi di quelle magnifiche creature si poteva a malapena distinguere come tale poi mano a mano i circoli presero a restringersi sempre più verso il mezzo, lasciando al centro il povero agnello, infine planarono feroci, come solo gli uomini sanno fare, sul corpo dell'agnello..
I robusti becchi, gli artigli arcuati ne demolirono la carcassa in pochi minuti, una delle aquile afferrò i posteriori, la seconda mantenne fermamente gli anteriori, si misero a tirare ognuna dalla parte opposta all'altra mentre la terza tramite il becco ad uncino apriva il morbido ventre della vittima disperdendone così le viscere a terra..
lo strazio dell'agnello finì e si ridusse al silenzio, interrotto solo dalle lacerazioni e dal frantumarsi dello scheletro, le aquile consumato il proprio pasto abbandonarono i poveri resti e si librarono di nuovo in volo stridendo soddisfatte e con le pance piene.

il pastorello assicuratosi della lontananza di quelle terribili e letali bastie uscì allo scoperto osservò attorno a se l'imponente struttura e purtroppo non si accorse di dove le sue mani si erano andate ad appoggiare, una minuscola crepa nel granito..

La tana di una tarantola bestiola assai facile all'ira e con un incredibile arma di difesa, il morso velenoso..

Venne morso da una tarantola il giovane pastorello..

venne morso da una tarantola e solo, tutto solo, iniziò il proprio delirio

Si dibatteva il giovane pastorello si dibatteva senza freno

Senza freno girava a vuoto il cortile

girò a vuoto senza freno

Otto giri fece a vuoto del cortile

Otto giri..

Otto giri prima di perdere conoscenza

Otto giri...

Girò per otto volte

Otto volte girò quel cortile

Cadde a terra il giovane pastorello, gli occhi spalancati

Gli occhi spalancati di giada la pupilla che tremolava la bava che colava dalla bocca fino al mento e nessuno assistette al suo tormento

Da solo..

era da solo il giovane pastorello
da solo in un mare di ossa ed erba

In un cortile dagli otto lati infiniti

Infinito come un girotondo

Per lui che a malapena sapeva contare fino a 100...
   
 
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