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Autore: hanaemi_    23/06/2015    0 recensioni
« “D’accordo, sarò lì appena possibile.”
L’olandese sospirò, reclinando il capo all’indietro contro lo schienale del divano. Ora bisognava solo aspettare. »
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nyotalia, Paesi Bassi, Portogallo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gezellig.*

 

{Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: nyo!Olanda (Aartiënne), Portogallo (Álvaro)
Pairing: PortNed
Parole: 628 (grazie a: http://www.freetiamo.altervista.org/index.php/conta-parole.html)}



Il cuore perse un battito a leggere quelle poche parole.

“Mi sto sentendo di nuovo con Alice”.

Rigirandosi il cellulare tra le mani, Aartiënne non sapeva bene come reagire a quel messaggio. Che fare? Dargli le congratulazioni, che sarebbero risultate una pura formalità, visti i precedenti tra lei e l’inglese? Inviargli tre puntini, come a dire che non doveva rivelarle ciò? Cosa doveva fare, cosa?
 



Nieuw bericht
Een: Scarface

“Vieni a L’Aia, bevallen /per favore/. E’ urgente.”

-Verzonden.-


Scrisse di getto e inviò il messaggio senza neanche rifletterci, senza stare lì a pensarci troppo altrimenti sarebbe finita per pentirsene. Pochi attimi dopo il portoghese le rispose.

“D’accordo, sarò lì appena possibile.”

L’olandese sospirò, reclinando il capo all’indietro contro lo schienale del divano. Ora bisognava solo aspettare.

[…]

Uno, due, tre colpi contro la porta. Tre colpi che fecero destare la bionda, frattanto addormentatasi sul sofà. Si issò in piedi, strofinandosi le mani sui jeans e ravviandosi i capelli all’indietro, cercando di apparire perlomeno presentabile, e andò alla porta.
Sulla soglia Álvaro, in attesa che le aprisse la porta, con un’espressione a metà tra il preoccupato e lo stanco dipinta in viso.

Silenzio.

“Aartiënne, che succede?”

L’olandese dovette trattenere l’impulso di posargli le mani sulle guance ispide e baciarlo lì, seduta stante, perché doveva prima spiegargli cosa c’era che non le andava giù. Lo prese per il collo della maglia, avvicinando i loro visi tanto che i loro nasi per poco non si sfioravano.

“Ti sembrava proprio il caso di dirmi che hai ripreso a sentirti con Alice?”
“Volevo essere sincero, semplicemente. Mi è sembrato giusto essere onesto e non ferirti alle spalle.”
“Come se non l’avessi già fatto in passato, eh?”
“Oh, Aartiënne, andia—“


Ma il portoghese non ebbe il tempo di ribattere che l’olandese aveva colmato la piccola distanza tra di loro, le mani sulla sua nuca e le labbra sulle sue.
Álvaro non poté fare a meno di sorridere e ricambiare quel bacio tanto agognato, mentre con le braccia andava a cingerle i fianchi e la attirava maggiormente a sé, in modo che, una volta separate le loro labbra, la giovane non sarebbe potuta sgusciare via.
Finito quel bacio ne seguì un altro, e un altro, e un altro ancora, sempre più desiderosi e roventi, finché i due non si lasciarono andare e si abbandonarono al desiderio di assaggiarsi nuovamente, bocca contro bocca e pelle contro pelle.




Dopo un ultimo sospiro di piacere, l’olandese accarezzò il petto del ragazzo sotto di sé e sussurrò:

“Mi sei mancato…ma se vuoi andare da lei, vai.”

Si spostò da lui e si raggomitolò sotto le lenzuola, dandogli la schiena.

“Non piangerò per te.” aggiunse, incapace però di voltarsi a guardarlo mentre si rivestiva e andava via, lasciandola sola, per l’ennesima volta, in un letto ancora caldo ma ormai vuoto, come sempre accadeva. Si morse il labbro inferiore, stringendo con forza le palpebre.

Il portoghese si issò a sedere in mezzo al letto, le caviglie incrociate e le mani penzoloni tra le gambe, e si voltò a guardare l’olandese, che attendeva che andasse via come ogni volta. Si inumidì le labbra con la punta della lingua e con un braccio andò a circondarle le spalle, prima di chinarsi verso di lei e baciarla tra i morbidi capelli biondi.

“Secondo te sono così stupido che ti lascerò andare ancora una volta? Non scherzare, Aartiënne. Io da qui non mi muoverò più, che ti piaccia o no.”

Dopo averle sussurrato quelle poche parole, la fanciulla riaprì gli occhi e li voltò verso il portoghese, sbattendoli un paio di volte a causa dell’incredulità che le avevano suscitato.

“D-Dici davvero? Cioè, io non obbligo nessuno, lo sai—“

“Sssh, sì, lo so, ma ora sono serissimo, te lo posso assicurare.”


“Je bent een idioot /Sei un idiota/, Scarface.” ribadì lei, sebbene un’ombra di sorriso fece capolino sul suo viso.

Il ragazzo, in risposta, sollevò un angolo delle labbra in un mezzo sorriso.
“Ti amo anch’io, querida.”






*Gezellig: tempo significativo speso con persone amate o unione dopo una lunga separazione.

 

   
 
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