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Autore: theworstpart546    23/06/2015    0 recensioni
Vorrei precisare sin da subito che, nonostante questa serie di racconti abbiano alla base l'idea della storia originale, essi tenderanno a narrare dei fatti successivi al rifacimento cinematografico, di cui, per chi non lo avesse mai visto, consiglio vivamente la visione. Quindi, cercherò di inserire all'interno della storia elementi diversi dalla trama originale, con l'aggiunta anche di temi attuali. In particolare, tenterò di sottolineare il carattere di Aurora, intesa in questo contesto come una regina che si avvia a diventare una regnante forte ed indipendente, che finalmente rifiuta di aspettare il tanto stereotipato "principe azzurro". Inoltre, sarà sottolineato grandemente il rapporto tra "la bella addormentata" e "la strega cattiva", che in fondo tanto malvagia come hanno sempre voluto farci credere non è. Una cosa: nessuno, e ripeto NESSUNO, cambia ciò che è in realtà senza motivo; l'ho imparato a mie spese e capito maggiormente grazie a quest'opera magnifica.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aurora, Filippo, Malefica, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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« Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà »

Abbastanza conosciuta come frase, vero? Eppure fino a poco tempo fa anch'io credevo di averne sempre carpito il vero significato, intuito la storia celata dietro a quelle parole spietate e malvagie, ed essere riuscita ad inserire in una determinata categoria la controversa figura della donna che tempo addietro le pronunciò. A quanto pare, tutti noi (me inclusa),per un bel pò non siamo mai riusciti a vedere oltre le righe, ad immaginare la vita precedente di quella donna che per molti è SEMPRE stata la strega. In confidenza, credo che nessuno su questo mondo, trovatosi nella sua posizione, si sarebbe negato la possibilità di punire un tradimento grave quanto quello inflittole da uno spregevole ex. Molti giudicherebbero ipocritamente questo gesto come una spietata crudeltà ; io  invece credo che sia in assoluto la vendetta più EPICA della storia dei tradimenti. Sì, anche perché non vedo come debbano comportarsi da stronzi solo quelli che stanno dall'altra parte. Ebbene, in tutta sicurezza posso dirvi che zia Malefica non solo sia stata la strega cattiva meno malvagia del mondo, ma anche che è stata la donna più importante della mia vita. ZIA, direte voi? Beh, indubbiamente è un modo alquanto bizzarro per definire la spietata Malefica, ma per me non potrebbe essere altrimenti. Erano passati vent'anni, da quando insieme a Fosco si era alzata in volo dalla Brughiera ed era partita per un viaggio che a suo dire "non poteva più aspettare". Non potei far niente per dissuaderla dall'ansarsene via,via DA ME. E tra le lacrime più disperate che abbia mai versato, l'unica cosa che riuscì a sentire dalla sua voce assolutamente serena, fu che ne aveva semplicemente bisogno e che mai avrebbe abbandonato per sempre la sua bestiolina. L'unica cosa che quel giorno mi fu permesso di fare, fu di starmene lì ,inerme,a guardar partire e poi sparire sempre più oltre le alte colline della Brughiera l'unica cosa che abbia mai avuto un senso nella mia vita, con la speranza e la promessa di rivederla un giorno. Con zia Malefica non contava se quel giorno fosse giunto dopo una settimana, un mese o un anno. Lei ovunque si fosse trovata, sia che al di là dei Mari Sconosciuti, che sulla vetta più alta dei Monti di Enfalas sarebbe tornata. Lo avrebbe fatto. Per me, la sua bestiolina. Ormai non mi sentivo più quella dolce Aurora da tanto,anzi troppo tempo: la prima ed unica figlia dei monarchi del Regno Al Di Lá della Brughiera, la bambina che aveva ricevuto i mitici doni  dalle tre fate della leggenda e che per tutti "era stata salvata dal bacio del principe Filippo". Nessuno può capire quanto io abbia odiato questa storia, che all'inizio poteva anche essere divertente da ascoltare,cantata dai menestrelli del regno, o raccontata ai bambini per convincerli ad addormentarsi, ma che col passare degli anni finì per disprezzare. Quel mucchio di fronzoli aggiunti alla storia anno dopo anno, finché non si è trasformata in quello  di cui tutti hanno sempre avuto bisogno: un modo per sognare. La verità, quella vera e dolorosa, quella spietata e senza cuore, è che fui abbandonata. Sì, abbandonata a tre sprovvedute che non avevano mai badato ad un bambino in vita loro, e che dubito sapessero cosa ne fosse uno prima di vedermi. Non che non abbia voluto bene a zia Fiorina, zia Giuggiola e zia Verdelia. In fondo sono state loro ad educarmi nel miglior modo possibile, a far sì che crescessi e diventassi ciò che sono ora. Ma in fin dei conti, cosa può mai essere per tre fate una bambina umana? In quei sedici anni avrebbero potuto fare di meglio che stare a badare ad ogni cosa che facevo, anche se ancora oggi negano che sia stata un fastidio per loro. Ma la cosa più dolorosa, fu che dopo essere tornata a casa, quello che sarebbe dovuto essere l'inizio di una nuova vita, la mia vera vita, non fu altro che la delusione più amara e crudele della mia esistenza. Scoprire che mio padre, il grande re Stefano, si era dimenticato della sua unica figlia , per intraprendere una guerra contro zia Malefica iniziata per proteggere ME, e che aveva lasciato morire da sola tra sofferenti agonie la mamma. Ero devastata, e sono sicura che se non fosse stato per la strega, sinceramente non so come avrei potuto sopravvivere alla scoperta che il vero mostro fino a quel momento, non era stato altri che l'uomo che mi aveva dato la vita.

   
 
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