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Autore: orny81    24/06/2015    11 recensioni
I ricordi della cara nonnina riguardanti i suoi bambini
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I RICORDI DI MARIE
 
Sono passati tanti anni in questa casa dall'ultima volta che una risata aleggiava nell'aria, giochi da bambini burla e canzoni, ormai quel tempo è passato, tutto sta cambiando ed io sono cambiata.
Quando portarono mio nipote Andrè in casa come compagno di giochi di Oscar, l'ultima figlia del mio padrone il Generale Jarjayes, mai avrei immaginato che queste due anime  sole, si trovassero come un unica anima.
Il loro amore era cresciuto con il tempo, notavo che lo sguardo di mio nipote era così diverso dal normale, lei no, sempre così fredda distaccata ed algida, ma io sapevo che lei  in fondo non era così.
Quando la presi per la prima volta tra le braccia mi emozionai, era così bella sembrava un angelo con i suoi boccoli biondi e bianca come la porcellana, per madame doveva essere l'ultima gravidanza, il suo fisico debilitato non poteva sopportarne altre dovevano avere il maschio ma arrivò quell'angelo biondo, forse la più bella tra le altre figlie.
Ho sempre odiato l'idea malsana del generale di fare educare sua figlia come un maschio, l'unico lato positivo di tutto ciò è l'aver messo mio nipote al suo fianco, ma forse per lui è stata la sua rovina.
Sono cresciuti in simbiosi loro due era un piacere per gli occhi guardarli giocare da bambini, colmavano la solitudine che provavano aiutandosi a vicenda, due dolori diversi due dolori molto simili, lei colmava la solitudine provocata dalla lontanaza dai suoi genitori con Andrè e viceversa lui colmava la morte dei suoi genitori con Oscar, erano inseparabili.
Crescendo con il tempo le differenze fisiche tra di loro era abbastanza evidente, in principio non badavo a tutto ciò ma poi dopo l'avvenuta maturità fisica di Oscar, notai un cambiamento in mio nipote,non la guardava più come un amico o un compagno di giochi ma come la donna di cui era innamorato.
Ogni sguardo ogni volta che accidentalmente le toccava una mano o l'aiutava, vedevo in lui il tormento di un uomo che non può avere ciò che desidera, la sera passando davanti la sua camera lo sentivo sospirare ed il mio cuore tremava.
Pazzo era un pazzo se credeva di poter amare Oscar senza conseguenze, lei una donna nata nobile non può sposare un uomo di umili origini e lui lo sapeva bene e forse proprio per questo l'amava di più.
Si esponeva troppo per lei, troppo per quella donna che neanche sapeva del suo amore, perchè ne sono sicura che lei ancora non lo avesse capito, notai ancora di più il tormento di mio nipote quando lei decise di andare ad un ballo vestita da donna, ero al settimo cielo finalmente il mio desiderio si era avverato, ma quando vidi lui tutto si fermò nei suoi occhi c'era stupore rabbia e dolore e allora capì che non c'era via d'uscita per lui, l'amore lo aveva folgorato tanto che nessun altra donna avrebbe mai preso il posto di Oscar nel suo cuore.
Tanto era forte il suo amore per lei che in un delicato frangente contro un ladro che doveva catturare Oscar, lui per aiutarla si travesti come il ladro, ma scherzi del destino, fu ferito ad un occhio e lo perse per sempre.
Credo che lei abbia capito da li che voleva bene a mio nipote forse non nel modo che voleva lui, ma sempre una sorta di affetto sincero nei suoi riguardi, passò del tempo e non so cosa successe tra di loro si allontanarono lei lasciò le guardie di sua maestà, non capì mai il motivo di tale scelta, li guardavo crogiolarsi nei loro pensieri sempre più muti sempre più lontani.
Ma il cuore di mio nipote era troppo grande, anche se non si rivolgevano la parola da molto tempo, lui diventò un soldato, la seguiva in qualsiasi posto andasse e non l'avrebbe mai lasciata sola in balia del suo destino lui era in tutto e per tutto la sua ombra, un giorno  a malincuore gli dissi della proposta di matrimonio del conte Girodelle, come prevedibile vidi il suo sguardo mutare era dolore e disperazione, mi faceva male vederlo così ma doveva sapere, doveva rifarsi una vita, ma lui non avrebbe mai cambiato persona nel suo cuore era votato a lei.
A lungo andare i suoi occhi non funzionavano più come prima sembrava come se guardasse sempre in un punto, forse già non vedeva più bene dall'altro occhio, una sera mi preoccupai parecchio a vederli rincasare tutti insanguinati e distrutti, avevano subito una rivolta da parte dei cittadini ormai senza freni e agguerriti, notai il loro parlare piano  e  gli sguardi di lei erano preoccupati terribilmente, lo trattava con cura come qualcosa di prezioso da preservare, forse già maturava in lei  un sentimento.
Non tornavano spesso a casa e la cosa mi preoccupava parecchio, tempi duri  in Francia in quel periodo l'odio della gente verso i sovrano aumentava a vista d'occhio, una sera, il temporale imperversava fuori, il generale chiamava sua figlia nel suo studio, vidi mio nipote aprire la porta e correre all'interno, sentivo parole concitate, i lampi, dalla piccola apertura della porta vidi una scena raccapricciante, Andrè che puntava la pistola al generale e dichiarava il suo amore ad Oscar, piansi lacrime amare quest'amore era distruttivo per entrambi.
La regina salvò Oscar dall'accusa di tradimento, ma ormai il dolore del padre era grande, vedere la propria figlia tradire tutto ciò in cui lui credeva e scoprire che il ragazzo che doveva aiutare sua figlia a vivere come un uomo si era innamorato perdutamente di lei, era troppo per lui.
Erano giorni concitati,  tutto era un fermento, ma notai in lei uno sguardo nuovo rivolto a lui c'era  amore nei suoi occhi, finalmente, tutto ciò che lui aveva sempre desiderato.
 Un giorno ebbero l'ordine di andare a Parigi, dentro di me senti che era l'ultima volta che li vedevo, ed era così. Il  16 luglio Rosalie venne in casa Jarjayes, raccontò a me al generale ed a madame che i nostri bambini, per me sempre lo sono stati, sono morti ma disse anche un'altra cosa che a me non stupì tanto, che loro si amavano perdutamente.
Il dolore mi prende al petto, sono stanca ed addolorata, penso proprio che sia arrivata la mia ora, i miei bambini mi aspettano.
 
 
   
 
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