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Autore: ina6882    24/06/2015    1 recensioni
Dopo aver aperto questa storia su DF ho deciso di proporla anche qui.. ancora non è conclusa, ma spero vi piacerà!
Christhine Grey, (Cristy per gli amici), è una ragazza franco americana di 25 anni che vive a New York. Suo padre Christopher è americano e sua madre Sarah è francese. Dopo essersi laureata con successo, scopre di aver ottenuto il lavoro che sognava da sempre, presso la migliore rivista di Parigi. All'inizio non sa se partire perchè non vuole separarsi dal suo ragazzo e dal suo amico Kentin. L'amico la incoraggia a farsi una buona carriera, mentre il " fidanzato" sembra nascondere qualcosa...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16


-...uno stato d'animo da indossare e punto,-dico finendo di leggerle le nostre creazioni, anzi, più di Rosa e di Al che mie. È impressionante quanto abbiamo finito presto. Se fossi stata sola, avrei lasciato il foglio bianco anche oggi.
-Ragazzi non so come ringraziarvi,-dico abbracciandoli.
-Non c'è bisogno cara,- dice Al.
-È vero,-prosegue Rosa,- dobbiamo solo sperare che alla tua direttrice piacciano e ti assuma.
-Allora incrociamo le dita,- dico mimando il gesto.
-Non ti preoccupare Cristy, sei in gamba c'è la farai,- risponde Rosalya prendendomi le mani nelle sue.
-Comunque,- trilla la voce di Alexy, -visto che abbiamo finito prima del previsto abbiamo tempo per dedicarci un po' al gossip vero?,- e così entrambi guardano nella mia direzione. 
-Beh? Che c'è? Che avete da guardare? Ho qualcosa che non va?
-No, nulla cara,-prosegue lui,- ma è solo che, è da un po' di tempo che mi chiedevo una cosa e non posso assolutamente trattenermi dall'esporti le mie perplessità. 
-Dimmi tutto allora,-rispondo in tutta tranquillità. 
Sembra quasi l'abbia colto di sorpresa perché balbetta qualcosa di incomprensibile.
-Cosa?,- chiedo,- potresti spiegarti meglio? Non ho davvero capito nulla di quello che volevi dire.
Al prende un respiro e ricomincia da capo:-Beh, vedi mi chiedevo cosa c'è tra te e Ken,-dice tutto d'un fiato. 
Quella domanda mi lascia spiazzata e in un primo momento non so cosa rispondere. La mia mente ritorna meccanicamente alla scorsa notte e tutto mi si ripresenta davanti agli occhi in ogni dettaglio che fatico quasi a respirare. La voce dei miei due amici mi riporta alla realtà:-Cristy, non sei obbligata a rispondere, -dice Rosa,-Al certe volte è davvero troppo impiccione.
Guardo entrambi quasi smarrita. Rosa guarda Al che sembra assersi offeso per la sua affermazione. Qualcosa dentro di me mi spinge a parlare. Non posso continuare a tenermi tutto dentro, non con loro che sono i miei amici e che mi hanno aiutata nel momento del bisogno, ma non so per quale motivo non riesco ad aprire bocca. Sembro bloccata.
Il silenzio piomba nella stanza e diviene quasi opprimente, finché non è nuovamente Rosalya a romperlo parlando. La ringrazio mentalmente per questo intervento.
-Beh,-esordisce,- visto che siamo tra amici in vena di rivelazioni, vi devo confessare una cosa. Leigh vuole avere un altro bambino,-confessa lasciando le parole fluttuare nell'aria.
Resto a bocca aperta felice per la notizia:-Ma che bella cosa! E tu che pensi a riguardo?
-Non saprei. Sophy mi tiene già costantemente impegnata e non so se sono pronta per un altro figlio. Leigh è così felice all'idea. Dice che un fratellino o una sorellina per Sophy sia una cosa buona e bella per la nostra famiglia. 
-Ha ragione Rosa,-interviene Al,- avere un fratello o una sorella credo sia importante. Parlo per esperienza personale. Non so come avrei trascorso la mia infanzia senza la presenza costante di Armin. Ci facevamo compagnia a vicenda e giocavamo sempre insieme. È bello, quando si è piccoli avere un compagno di giochi.
-Su questo Al ha ragione, Rosa, -intervengo,- io sono figlia unica e quando ero bambina non avevo nessuno con cui giocare...
-A parte Ken, -mi interrompe Al,-da quanto tempo vi conoscete? 
Cerco di sembrare il più tranquilla possibile nel rispondere alle sue domande da detective:-Dalle elementari, precisamente da quando una bulletta in gonnella mi ha spinto e lui e venuto in mio aiuto.
-Oh ma che dolce,-risponde Al con occhi sognanti,-ed è da allora che state insieme? 
-Ma che dici Al?-lo ammonisce Rosa,-ti ricordo che Cristy è appena uscita reduce da un mezzo fidanzamento con Mr "credevo che anche per te fosse solo divertimento",-disse mimando le virgolette con le mani,-perdonalo Cry è proprio invadente. Piuttosto signorino, visto che hai parlato di gossip per primo, dicci qualcosa sulla tua vita privata. Fin'ora hai solo chiesto a noi senza dirci nulla.
-D'accordo, anche se Cristy ancora non ha sputato il rospo. Comunque, come ben sapete mi sto frequentando con Lucas e devo dire che non è niente male. Solo che sapete già che mi sono stancato delle avventure e che desidero una storia seria e soprattutto un uomo serio al mio fianco con il quale vorrei compiere un passo in avanti e andare a convivere, ma in questo momento, non sono ancora sicuro se questo qualcuno sia Lucas. Certe volte mi sembra la persona adatta, mentre in altre mi verrebbe da fuggire a gambe levate perché non mi sembra una di quelli che si lega per tutta la vita, anzi da alcuni atteggiamenti sembra non volersi impegnare affatto. 
In questi casi mi viene da pensare che forse lui non è pronto come me ad andare a vivere insieme. 
-Ma ne hai parlato con lui?,-chiede l'albina.
-No, perché alcuni suoi comportamenti mi frenano.
-Credo che dovreste affrontare insieme l'argomento,-continua lei,-in una coppia non è bello ci siano segreti. Credimi te lo dico dopo cinque anni di matrimonio e una figlia. Vero Cry? 
-Già,- rispondo mezza immersa nei pensieri. Forse dovrei parlarne con loro. Può darsi che sapranno darmi qualche consiglio sulla questione. 
Prendo un respiro profondo e parlo tutto d'un fiato:-Devo confessarvi una cosa anch'io. Io e Ken non stiamo insieme anche se l'altra sera lui mi ha confessato che vorrebbe che ciò avvenga.
Guardo entrambi che sono rimasti in silenzio senza rispondere.
-E tu cosa gli hai risposto?,-mi chiede Rosalya.
Quella domanda mi lascia ancora più spiazzata. La scena della mia fuga mi si ripresenta davanti agli occhi, le parole di Ken risuonano ancora nella mia mente. Cerco di sforzarmi a parlare e proseguo:-Sono fuggita e mi sono chiusa in camera. Da allora non abbiamo più parlato e sinceramente sto cercando di evitarlo,-confesso guardando entrambi che mi osservano smarriti.
È Al a parlare, questa volta con voce più pacata del solito, toccandomi il braccio:-Come mai è successo? Ti va di parlarne con noi? Sembri così triste ultimamente e non avrei mai immaginato che fosse dovuto a questo.
Quelle parole mi confortano e sembrano infondermi coraggio, così racconto loro tutta la storia.
-...ora sapete tutto,-annuncio alla fine del mio discorso, -per di più tra qualche giorno ci sarà questa benedetta cena di famiglia e non so davvero come si evolveranno le cose con i miei genitori e zia Lily che continuano ad ammiccare nella nostra direzione.
-Ma tu cosa provi a riguardo? Ti sei mai fermata a pensare a questa cosa, o all'eventualità di approfondire il tuo rapporto con Ken?,-mi chiede Rosalya. 
-Ad essere sincera sì, ci ho pensato, ma ogni volta mi blocco perché una parte di me dice che con lui starei bene e che non mi mentirebbe mai, come invece ha fatto Dake, mentre un'altra parte dice che non dovrei forzare i miei sentimenti ora che sono ancora fragile. Se è amore nascerà col tempo. Devo essere sincera, io non lo amo come invece lui ama me e quindi mi spiacerebbe acconsetire alla sua corte sfrenata e poi farlo soffrire. A volte penso, e se non mi innamorassi mai di lui? Come reagirebbe? L'ho sempre considerato il fratello che non ho mai avuto e non vorrei davvero che soffrisse a causa mia,-dico mentre le lacrime bagnano le mie guancie.
-Oh cara quanto mi dispiace, -mi abbraccia Rosalya, -stai attraversando proprio un periodo difficile. Credo però che tu non ti possa colpevolizzare per tutto quello che può pensare Ken. Alla fine lui sa quanto sei ancora fragile e, secondo me, ha sbagliato a parlartene adesso. Avrebbe dovuto aspettare visto che ti vuole bene e invece, perdonami queste parole che sto per dire, in questo momento ha pensato solo a se stesso senza preoccuparsi dei tuo sentimenti.
-È vero Cry,-interviene Al continuando a carezzarmi il braccio, poi aggiunge,-inoltre credo che anche i tuoi familiari sbaglino in tutta questa faccenda. Secondo me dovresti parlarne con loro e mettere in chiaro le cose, soprattutto con tua zia. Credo che se le spieghi tutto, come hai fatto con noi, capirà e non ti metterà più in imbarazzo con lui. E poi naturalmente, quando ti sentirai pronta dovrai parlare anche con Ken, non trovi?
-Già, forse avete ragione,-dico asciugandomi le lacrime,-però vorrei che ci foste anche voi alla cena. La vostra presenza mi sarà di sostegno. Così potreste intratenere gli ospiti senza che questi continuino a parlare sempre di me e di Ken. 
-Ma gli ospiti di cui parli sono la tua famiglia,-dice Rosa.
-Già, -continua Al,-per di più questa sarà una cena di famiglia...
-Non importa,-lo interrompo, -prima di venire a Parigi non avevo amici apparte Ken, ma qui ho trovato voi che siete diventati molto importanti per me e, in un certo senso, fate parte della famiglia. Vi prego, accettate il mio invito. Vi farò conoscere gli altri. Naturalmente Rosa puoi portare Sophy e Leigh e tu Al, Lucas o tuo fratello. Non preoccupatevi del resto, ho bisogno del vostro sostegno. Passeremo una bella serata,-dico guardandoli con occhi dolci.
Al e Rosa si guardano finché esclamano insieme:- D'accordo cara, ci saremo.
-Grazie ragazzi,-sorrido abbracciandoli,-non so proprio come farei senza di voi.
   
 
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