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Autore: _Fire    24/06/2015    4 recensioni
Penso che potrei vivere così per sempre, in questo momento, in qualsiasi momento con lui.
Non voglio perdermi niente, una parola, un sorriso, un bacio.
Sbadiglio.
Inizio ad avere sonno, ma ultimamente ho quasi paura di addormentarmi, perché temo che Achille non sarà lì con me al mio risveglio.

| Missing moment | Ispirato a "La Canzone di Achille" di M. Miller | Patroclo/Achille | PoV Patroclo |
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I don’t want to miss a thing
 

 
Penso: Questo è ciò di cui sentirò la mancanza.
Penso: Piuttosto che rinunciare a questo, preferisco morire.
Penso: Quanto tempo ci resta?
- La Canzone di Achille, M. Miller 
 
 

 
Io e Achille siamo sulla nave di Odisseo, che ci porterà a Troia. Una tempesta dell’Egeo ha bloccato il nostro viaggio, e non posso certo dire che mi dispiaccia. Non riesco a fare a meno di pensare alle parole di Teti, alla sua profezia.
Questa guerra significa morte. La morte di Achille.
Magari basterà che non si avvicini a Ettore. Lui me l’ha promesso.
Cosa gli ha mai fatto Ettore?
Spero solo che Agamennone e gli altri re non lo spingano ad ucciderlo. Non potrei vivere senza di lui.
Achille è il mio migliore amico, la mia famiglia, il mio amante. Achille è tutto quello che ho.
Se lui muore, io lo seguirò. Lo seguirei sempre, dovunque, e non andrei mai dove non possiamo stare insieme.
Accarezzo le guance di Achille, che ormai hanno un accenno di barba, e lo guardo dormire accanto a me.
Mi piace restare sveglio, dopo che abbiamo fatto l’amore. Sentire il suo respiro – e a volte russa – oppure guardare le sue labbra socchiudersi, mentre Morfeo lo accoglie tra le sue braccia.
Quando poi sorride lievemente, mi chiedo cosa stia sognando. Se magari è me che vede dietro le palpebre chiuse. Mi chino a baciargli la fronte. Di solito brontola quando lo faccio, perché dice che gli ricordo suo padre, ma io gli rispondo che quel bacio significa che voglio proteggerlo, che voglio che non mi lasci mai.
Allora lui ride e scuote la testa, ma so che in realtà gli fa piacere quello che ho appena detto.
Achille si muove, e l’aria si sposta con lui, carica dell’odore dolce e muschiato del suo corpo. Torno a guardarlo, ed è bellissimo.
Penso che potrei vivere così per sempre, in questo momento, in qualsiasi momento con lui.
Non voglio perdermi niente, una parola, un sorriso, un bacio.
Sbadiglio.
Inizio ad avere sonno, ma ultimamente ho quasi paura di addormentarmi, perché temo che Achille non sarà lì con me al mio risveglio.
Temo di sentire che è morto, che un Troiano l’ha ucciso.
E anche quando sogno lui, mi manca, perché nemmeno il sogno più bello potrà mai eguagliarlo.
Mi stendo piano e, facendo attenzione a non svegliare Achille, mi accoccolo sul suo petto muscoloso.
Sento il battito del suo cuore e ringrazio gli Dei che sia vivo.
Lo tengo stretto.
Come lui non se n’era andato senza di me, quando Chirone lo aspettava, io non l’avrei lasciato.
Guardo la statuetta che gli ho scolpito per il suo sedicesimo compleanno, e che lui ha tenuto tutto questo tempo.
Rimpiango il tempo passato tra le montagne, solo noi due, e Chirone che ci insegnava.
Allora non dovevamo preoccuparci di niente. Avevo giurato che sarebbe stato il primo eroe famoso e felice.
Achille me l’aveva fatto fare perché aveva detto che ero io la ragione. E io non volevo deluderlo, volevo davvero che fosse così.
E mi sarei impegnato, ce l’avrei messa tutta, perché la felicità di Achille era sempre stata anche la mia.
Prometto a me stesso di non fare nulla che possa ferire Achille.
Sto per addormentarmi quando Achille si muove.
«Patroclo» mormora, e sento la sua mano cingere la mia schiena, avvicinandomi a lui.
Ho sempre amato come pronuncia il mio nome: Pa-tro-clo.
«Ti dispiace?»
Achille semplicemente sorride, e il suo viso è come il sole, mentre mi stringe.
Si riaddormenta subito dopo, senza allentare la presa sul mio corpo.
E finalmente, con il suo respiro e il battito del suo cuore in sottofondo, a contatto con il calore della sua pelle, riesco ad addormentarmi.








 

Dunque.
Ho voglia di scrivere qualcosa sulla Achille/Patroclo da un mese, quando ho letto "La Canzone di Achille", libro splendido che ha fatto aumentare il mio amore per questa ship.
Mentre pensavo a una long, è arrivata l'ispirazione per questa OS, ascoltando "I don't want to miss a thing" degli Aerosmith. 
Di solito scrivo solo fanfiction, in terza persona e al passato. Quindi, con questa storia sono uscita totalmente fuori dai miei schemi, ma non me ne pento perché dovevo scrivere qualcosa su questi due. 
Spero che vi sia piaciuta, e ringrazio tutti coloro che hanno letto e in anticipo coloro che si fermeranno anche a recensire, giusto per lasciarmi un parere, gradirei ogni consiglio.
Shippate Patrochilles!
Alla prossima, 




 
   
 
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