NdRoxy: Sono tornata, popolo di EFP! Con una Raccolta in corso sui pairing di questo fandom, ho deciso di riesumare e regalarvi una chicca KageHina, di cui non ce n'è mai abbastanza! Ho preso spunto da un'immagine che ho visto tempo fa su Facebook e che poi è stata copiata molte volte, e che trovo davvero troppo fluffuosa. (come avvertimento avrei voluto mettere: "Rischio di carie." XD, ma non c'è *sob*) Vabbè, bando alle ciance e godetevi questa coppia! Ci vediamo dopoooooh~ 

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 Addominali. 
 

La pioggia scorreva lenta. Piccole gocce si posavano sulle foglie delle piante e vi indugiavano per alcuni secondi, prima di scivolare graziosamente verso il basso, attirate dalla forza di gravità. Il silenzio, che regnava sovrano, veniva periodicamente interrotto da lontani rumori, ovattati dalla presenza di pareti. Un edificio nascosto, accanto a un piccolo bosco. Le luce proveniente dalle finestre si espandeva sul terrano, come lava che occupa tutto ciò che può. Ombre scure comprivano a sprazzi quella luce che fendeva il buio esterno.
-"Mo ikkai!"-
Un urlo, pieno di passione e convinzione, fece propagare delle onde sonore, le quali finirono per disturbare una piccola goccia, in pendenza sull'orlo di una foglia. Nel momento in qui quella piccola goccia si frantumò al suolo, il pallone produsse un tonfo sordo sul pavimento della palestra.
-"Bene, ancora!"-
-"Quanto vuoi continuare?"-
Una macchia arancione si distingueva in modo molto evidente tra le divise nere dell'istituto Karasuno. La si vedeva schizzare da una parte all'altra e compiere azioni spettacolari.
-"Sono così eccitato!"- disse Hinata, osservando il palmo arrossato della sua mano che da poco aveva colpito il pallone. La sentiva ancora calda e con il peso della palla su di esso.
-"RAGAZZI!"-
La voce del capitano di diffuse in mezzo secondo per tutto l'edificio. Ogni membro della squadra fermò i propri movimenti e si voltò nella direzione di Daichi.
-"Per oggi abbiamo finito, potete andare a casa."- annunciò, sorridente e soddisfatto della squadra.
In pochi minuti la palestra si svuotò e rimasero soltanto due figure all'interno del campo. Una macchia arancione e una nera.
-"Facciamo stretching, gli addominali e poi che ne andiamo anche noi, d'accordo?"-
Il tono di Tobio era perentorio, ma ormai Hinata vi era abituato. Annuì, senza controbattere. Sapeva perfettamente che sarebbe stato inutile.
-"Okay, ho finito. Aiutami con gli addominali, per favore!"- disse dopo alcuni minuti il più piccolo, l'esca della Karasuno.
Kageyama non obbiettò e si accostò alle gambe del ragazzo per tenerle ferme, mentre quest'ultimo faceva alcuni addominali. Qualche commento scorbutico e poi rimase zitto, osservando quell'esile corpo che in sè aveva tantissima forza.
Man mano che andava avanti, Hinata riusciva a fare addominali più profondi e si avvicinava pericolosamente al viso di Tobio. In una di quelle volte, indugiò alcuni istanti a pochi millimetri dal naso dell'alzatore. L'imbarazzo prese il posto di qualsiasi altra emozione e il piccolo non potè che coprirsi il viso con le mani. Si sentiva così felice, ma non poteva di certo farlo capire all'altro.
All'improvviso e per pochi secondi, sentì un peso sulle caviglie. Non volle nemmeno sapere che cosa aveva fatto l'altro ragazzo, perciò non alzò gli occhi e iniziò a tremare impercettibilmente.
-"Ancora!"- disse perentorio Tobio, assestando una buona pacca sui polpacci del compagno di squadra.
-"M-mi fa male tutto..."- si giustificò il più piccolo, cercando di svincolarsi dalla presa brusca dell'altro.
-"Muoviti. Così potremmo andare a casa!"-
Il piccoletto, preso dalla paura, decise che sarebbe stato meglio che facesse ciò che gli era ordinato.
Si mosse velocemente e tornò nella posizione originale; si preparò mentalmente, contò fino a cinque e si alzò con il busto, facendo leva con gli addominali, appunto. Improvvisamente, avvertì un calore estraneo sulle labbra e, quando aprì gli occhi, si rese conto di ciò che stava veramente accadendo. A pochi centimetri dai suoi, gli occhi di Kageyama erano serrati e le loro bocche a contatto. Il calore di quelle labbra lo fece quasi sciogliere, ma non fece in tempo ad abituarsi che la mano del più grande lo rispinse verso terra.
-"Di nuovo!"- urlò, forse un po' troppo forte, ma il messaggio era stato recepito.
Hinata ripetè l'azione di poco prima e si ritrovò quelle labbra sulle sue. Un'altra volta avvertì l'arrivo di una bellissima sensazione, ma il tempo che rimasero a contatto fu davvero troppo breve per permettergli di manifestarsi. Tornò nuovamente a terra con la schiena, senza aprire gli occhi. Questo scambio venne ripetuto per una decina di volte, finchè il povero Hinata, non potendo più sopportare questa situazione, arrischiò ad indugiare qualche secondo in più sulle labbra di Tobio. Prese il maglioncino dell'alzatore e finì per tirarselo addosso, non lamentandosi in ogni caso. Il loro bacio si approfondì maggiormente, lasciandoli beare di sensazioni meravigliose. Alla fine, una volta che il contatto venne interrotto, il più grande sussurrò poche parole: -"Bene, ora tocca e me fare gli addominali."-, e si alzò, portandosi dietro un ben più che stordito piccoletto. 

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✖ Piccolo angolino dell'autrice. ✖
Ben ritrovati! Sarò breve (spero lol). Alura, ho ripescato questa mini OneShot pochi giorni fa e mi ha ricordato quella tenera immagine che avevo visto su Facebook, così ho deciso di pubblicarla. Purtroppo non ho la foto e i disegni che ho trovato ritraevano Kageyama impegnato negli addominali, ma vbb, sono belli lo stesso, ovvio. Spero di non aver stravolto i personaggi, scadendo nell'OOC, e di non averla resa troppo fluffuosa. Detto ciò, vi lascio e torno ai miei scleri (le fanfiction mi fanno male, help T^T). 
Kiauuuuuu ╰☆╮