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Autore: Kangaroo    24/06/2015    1 recensioni
Una parola più del solito, un discorso tira l’altro.
Era iniziato così. Era a causa di qualche parola in più se adesso camminava nervosamente avanti e indietro nella piccola radura dove erano soliti trovarsi, se adesso, senza accorgersene, si ritrovava ad aspettarlo ogni giorno, impaziente come mai era stato in vita sua.
Lo aspettava anche adesso, dopo giorni che lui lo stava ignorando.
Aspettava e non sapeva quanto ciò avesse ancora senso.
Aveva forse senso aspettare qualcuno che, quasi certamente, se n’era andato?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Leo Regulus, Pisces Albafica
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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...Nonostante tutto ti sto ancora aspettando.

 

 

 

Je t'attends, ma illusion

 


Non sapeva con esattezza come tutto ciò fosse iniziato e men che meno voleva sapere come sarebbe finito.

Una parola più del solito, un discorso tira l’altro.

Era iniziato così. Era a causa di qualche parola in più se adesso camminava nervosamente avanti e indietro nella piccola radura dove erano soliti trovarsi, se adesso, senza accorgersene, si ritrovava ad aspettarlo ogni giorno, impaziente come mai era stato in vita sua.

Lo aspettava anche adesso, dopo giorni che lui lo stava ignorando.

Aspettava e non sapeva quanto ciò avesse ancora senso.

Aveva forse senso aspettare qualcuno che, quasi certamente, se n’era andato?

Il Saint dei Pesci si passò nervosamente una mano tra i lunghi capelli color cielo per poi sospirare: più si prometteva di non pensarci, più lo pensava.

Era inevitabile pensare a lui, alle sue parole, a quel mare di emozioni e sentimenti che in così poco tempo li aveva- anzi no- l’aveva travolto, perché ormai non se la sentiva più di parlare al plurale.


 << Allora sono riuscito a far crollare quella tua barriera? >> 

Il giovane Saint del Leone lo guardava entusiasta, quasi come se fosse riuscito nell’impresa di una vita e Albafica non poté trattenere un sorriso sincero che, purtroppo, durò giusto il tempo di formulare una risposta a quella domanda.

No, non ancora. Non era ancora pronto per lasciarsi andare completamente. Nonostante tutto era ancora presto, nonostante il cavaliere di Leo avesse vinto molte battaglie non aveva ancora vinto la guerra. Albafica lo aveva avvertito che non sarebbe stato facile conquistare la sua fiducia, la sua amicizia.

 << Hai tolto qualche spina, nulla di più. >> 

Notò come l’entusiasmo del giovane calò vertiginosamente. Forse era stato un po’ troppo duro nel pronunciare quelle parole, ma non voleva che s’illudesse. Non se la sentiva di mentirgli.

Sorrise con amarezza, volgendo per un attimo gli occhi al limpido cielo sopra d loro.

Perché doveva essere tutto così difficile?

Avrebbe tanto voluto essere diverso, meno diffidente e chiuso in se stesso, soltanto per vedere in Regulus lo stesso entusiasmo di pochi minuti prima, ma non era colpa sua, non poteva darsi una colpa che non aveva, almeno non completamente… Inoltre anche Regulus aveva i suoi lati più bui e, a dispetto della bella intesa, avevano ancora molto da imparare l’uno dell’altro, avevano ancora molte barriere da abbattere.

 << È ancora troppo presto per raccogliere la rosa senza pungersi… >> 

Si voltò verso il Saint del Leone, lasciando che i loro sguardi s’incontrassero.

Ormai era palese che la loro stesse sconfinando da una semplice amicizia. Prova ne erano i loro discorsi colmi di velate provocazioni, quel continuo rincorrersi di occhiate complici e quei rari baci che, a loro rischio e pericolo, si concedevano.

Albafica, dentro di sé, sapeva che quella non era più un’amicizia, che iniziava a esserci qualcosa di più profondo. Qualcosa che tuttavia non era amore.

Albafica non amava Regulus, gli voleva… bene? Forse, ma non era certo nemmeno di quello, l’ultima persona alla quale aveva voluto bene era Lugonis, e poi quello era un bene diverso…

 << Ci vuole pazienza, Regulus. >> 

Improvvisamente sentì le mani del Saint afferrarlo per la nuca, avvicinando con prepotenza i loro volti. Poteva sentire il respiro caldo del ragazzo sulle proprie labbra, i loro corpi aderire perfettamente mentre la presa del felino si faceva sempre più ferrea.

 << Albafica… >> 

E in un attimo, Regulus, unì le loro bocche.


Albafica sbuffò.

Era arrabbiato, o meglio, deluso da Regulus. Non riusciva a spiegarsi perché tutto di un tratto il Saint del Leone era improvvisamente diventato più freddo, perché da un giorno all’altro aveva smesso di cercarlo, perché fosse sparito così dalla sua vita-silenziosamente proprio come un felino- senza una motivazione, ma soprattutto Albafica era furente con se stesso.

Aveva abbassato la sua barriera, aveva osato troppo in poco, pochissimo, tempo e adesso ne stava pagando le conseguenze.

Possibile che fossero state tutte menzogne?

Davvero doveva credere che tutto quello fosse niente meno che l’ennesima illusione, uno sbaglio? No, non poteva essere stato così stupido da non capirlo. Non poteva accettarlo e anche se, piano piano, stava iniziando a farsene una ragione-ad abbandonarsi all’idea che Regulus fosse stato soltanto una fugace illusione- non poteva negare quanto realmente gli mancasse, quanto stesse soffrendo per quella lontananza…

Perché lo aveva illuso in quel modo?

Rise, per un attimo il Saint dei Pesci rise di sé.  Ancora si meravigliava della cattiveria delle persone? Beh, era proprio un ingenuo a volte, e non doveva stupirsi se adesso stava soffrendo, se Regulus l’aveva soltanto illuso: era stato troppo ingenuo con lui, questo non poteva perdonarselo.

Era stato veramente sciocco da parte sua lasciarsi andare in quel modo, era stato un ingenuo, era stato lui a lasciarlo entrare così intensamente nella sua vita. Se andava incolpato qualcuno, quello era lo stesso Albafica per la sua leggerezza.

“Basta!”

Non si era forse promesso di non pensarci più, allora perché continuava a pensarci?

Perché continuava a sperare che tutto sarebbe tornato come prima?

Regulus non c’era più ormai, era una storia chiusa quella.

Si morse leggermente le labbra.

Doveva smetterla, non poteva fossilizzarsi così sulle cose, su di lui. Doveva andare avanti, non poteva continuare a illudersi.

 << Regulus, perché? >> 

La verità era che Albafica voleva ancora illudersi che ci fosse, perché dopotutto nessuno aveva ancora messo fine a tutto quello…

Albafica stava ancora aspettando la sua illusione.

 

 

 

 

 

 

 

 


L'angolino del Kangaroo

Molto Crack e niente Paring... Dettagli a parte, come avrete capito, questa fic è dedicata a una persona che ormai non sento più da molto. Inizialmente (iniziai a scriverla quando ancora ci sentivamo) la fic aveva toni meno introspettivi e malinconici, poi accantonai il progetto in un angolino del Desktop, preferendo portare avanti altri miei lavori. Questo fino a ieri notte quando, sistemando le icone del Desktop, l'ho ritrovata e niente... questo è il risultato (lo "sfogo" più che altro). Peace, è la vita!! XD

Comunque sia spero che l'abbiate apprezzata ugualmente!! :D

Alla prossima,

Kangaroo

   
 
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