" Jen che succede? ti ho chiamata sette volte, dove sei finita? rispondimi. -LANA"
" lasciami stare per favore. ho bisogno di stare da sola. "
Jennifer scrisse velocemente quel messaggio, ormai le mani erano collegate totalemnte con il cervello e solo a pensare una parola o una frase, esse la digitavano. 
Non sapeva nemmeno lei cosa le prendesse, era arrabbiata con Lana, con Fred e soprattutto con se' stessa. Si era fatta sfuggire l' occasione di dire a Lana tutta la verità, tutto quello che provava per lei. Quando stava insieme a lei non capiva più niente, il mondo intorno  cessava di esistere, si perdeva totalmente nei suoi occhi, nella sua voce, nelle sue labbra.  Amava vederla sorridere, amava sentire la sua risata, amava sentirla parlare. Per Jennifer la voce di Lana era una cantilena stupenda che avrebbe voluto sentire per tutta la vita.  
A distoglierla dai suoi pensieri fu il suo telefono che squillava incessantemente. 
- " Jen ascolta, tra dieci minuti sono fuori dalla tua stanza. " poche parole, dette tutte d'un fiato. 
Ovviamente era Emilie, una delle migliori amiche di Jennifer. Loro condividevano tutto, sebbene si conoscessero solo da alcuni anni
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 -" no aspetta, riparti da capo. tu sei innamorata di Lana?" chiese Emilie con una faccia alquanto interrogativa
-" Emy , è difficile okay? sono innamorata di lei, non so da qando, non so quanto e non so nemmeno per quanto. Ora come ora so solo che la amo, che le mie giornate senza lei perdono significato, che quando la vedo stare male a mia volta sto male, che quando penso solo che lui la possa toccare, mio dio mi si spezza il cuore. " disse l'ultima frase con le lacrime agli occhi. Emilie la guardava e non parlava.
 "diglielo. davvero prova a dirglielo, in caso non ti parlerà per un po', assimilerà la cosa e poi ci passerà sopra. "
" prima quando Fred l'ha presa in braccio  l'ha portata fuori , mi sono sentita come una pugnalata nel cuore. lei mi ha scritto perchè ha visto che sono usita dall'edificio senza guardarla e le ho detto che volevo stare da sola, però ora non vorrei nessun'altro se non li qui con me."
" simpatica, davvero. allora aspetta due minuti. rotno subito. non lasciare la stanza, mi è venuta un'idea. vado a prenderti del gelato" 
disse Emilie prima di uscire dalla porta della camera di Jennifer.
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Passò circa una decina di minuti e fuori, dal corridoio  dove si trovava la stanza di Jennifer, si sentirono dei passi e dei rumori ti tacchi a spillo. 
bussarono e Jen senza nemmeno andare a vedere  chi fose rispose. 
" Emy, entra pure, è aperto." 
Jennifer sentì la porta aprirsi, sentì i passi che si avvicinavano alla poltrona dov'era seduta. Si girò e rimase a bocca aperta, letteralmente.
" Che ci fai qui?" 
"Ascoltami, Emlie mi ha detto che non stavi bene e che volevi vedere solo me, sebbene nel messaggio mi chiedevi di stare da sola. quindi sono qui, con del gelato e una bottiglia d vodka, in caso servisse" 
" Lana grazie, ma non serve. preferisco restare sola." prnunciò quelle frasi con il magone in gola
" mi puoi spiegare che succede? mi dici perchè ora, di punto in bianco cel'hai con me. stiamo cercando di andare il più d'accordo possibile ma in questi ultimi mesi ti sei allontanata molto da me. mi spieghi che hai Jen."
" voi davvero sapere che ho? vuoi sentirti dire la verità riguardo a quello che sento? vuoi che non mi chiuda in me stessa?. Accontentata. mi prende che odio Fred, che lo odio con tutta me stessa. Ti ha portata via da me, ti ha allontanata da me. Lana eri la mia migliore amica, ormai mi ero aperta con te, e tu che fai? vai da lui. "
" che ti ha fatto Fred? io e te possiamo ancora essere quell di prima se tu lo volessi."
"Lana ma non capisci? non lo capisci vero. pensa, prima , quando tu hai avuto la brillante idea di scendere dal palco per far cantare il pubblico io ti ho aiutata a salire,io ho preso la tua mano e ti ho portata verso me. quel contatto, non capisci il bene che mi ha fatto.tutta la "magia" si è spezzata quando il pubblico ha iniziato a urlare ' swanqueen, swanqueen,swanqueen' e tu hai fatto segno di no con  il dito. e poi mi hai distrutta del tutto quando il tuo principe è venuto a prenderti in braccio e ti ha portata fuori. "  
disse Jennifer, quasi urlando, cercando di trattenere le lacrime e facendo uscire tutta la rabbia repressa che aveva in corpo. senza pensarci due volte prese la bottiglia di Vodka e iniziò a scolarsela tutta d'un fiato. Lana , al vedere la scena , prese dalle mani di Jen la bottiglia e gleila strappò via da esse.
" che vuol dire Jennifer? "
" cazzo Lana, cazzo ti amo. okay? mi sono innamorata di te." fece per alzarsi ma non ci riuscì. La sua mano era stretta a quella di Lana.
"stai qui. ora palo io. " cominciiò Lana " prima di incontrare Fred io mi ero innamorata di una ia ex compagna di Miami. avevo passato la vita con lei e quello che provo per Fred non s avvicina nemmeno lontanamente a ciò che provavo per lei." prese la bottiglia che teneva ancora in mano e trangugiò un bel po' di vodka, poi continuò. " però devi sapere anche che quello che provo per te, Jenifer Morrison, non sfiora neanche con un dito ciò che ho provato per quella donna. cioè tu i mandi a puttane il cervello. e sarò una regina, tutto quello che vuoi, ma non mi vergogno a dire che anche io sono innamorata di te.
fatto sta che non possiamo. non possiamo fare ciò che vorremmo. tu stai uscendo con un uomo e io ho Fred. non possiamo."
" Lana.."
" si Jen?.."
" baciami"
" non posso.."
" baciami" ripetè Jennifer, avvicinandosi a Lana, che istintivamente chiuse gli occhi
" non possiamo Jen" respirò tutto il profumo dell'altra che poteva.
" baciami o lo farò io" disse infine Jennifer annullando le distanze tra le due.
le labbra fine della bionda si apppoggiarono a quelle carnose della mora, un bacio casto ma passionale si trasformò in un bacio pieno di sentimenti nascosti, ingiusti, stpendi. un insieme di emozioni passarono tra le labbra di quelle due stupende donne.
 " dovevo portarti io fuori così. dovevi essere la mia REGINA" 
" lo so, e tu dovevi essere la mia SALVATRICE."