-Questo è barare.-
Gabriel alza lo sguardo a cercare quello del cacciatore al suo fianco, incrociando le braccia al petto con un’espressione un po’ imbronciata.
Un sorriso si fa largo sul viso di Sam mentre riconsegna la pistola a pallini alla ragazza che gestisce lo stand del tiro a segno, che a sua volta gli porge un bastoncino di zucchero filato a mo’ di premio.
Avrebbe dovuto aspettarsi che avrebbe abbattuto tutte le lattine, non c’è poi molto di cui sorprendersi.
-Nemmeno teletrasportarmi a tradimento in un Luna Park è molto leale.-
Perché il ragazzo sapeva benissimo che quella sera si sarebbe visto con l’angelo, e l’avevano programmata perfettamente per evitare qualsivoglia sospetto da parte di Dean; avevano aspettato di chiudere il caso a cui stavano lavorando, sapendo entrambi che il maggiore dei fratelli Winchester avrebbe festeggiato andando al pub in cerca di birra e ragazze, e poi sarebbe arrivato Gabriel e avrebbero passato una serata tranquilla assieme, con una birra e un film, ma di certo non si aspettava questo.
Dean era uscito da nemmeno 5 minuti che un ormai familiare fruscio di ali aveva annunciato l’arrivo dell’arcangelo.
Ha a malapena fatto in tempo a salutarlo che questo l’ha subito afferrato per il braccio e poof, l’attimo dopo erano a pochi metri da un Luna Park.
-L’ho fatto per il tuo bene, Sasquatch!- risponde, schioccando la lingua sul palato. –Ti meritavi un po’ di divertimento dopo tutto quel lavoro!-
Il ragazzo sorride di nuovo prima di porgere al compagno quella nuvola rosa e zuccherata, chinandosi appena per posargli un bacio sul capo.
Gabriel trova la cosa estremamente adorabile, perché sanno bene entrambi che potrebbe materializzarne uno o un altro dolce a sua scelta solamente con lo schiocco delle dita, ma il cacciatore ha comunque voluto vincerne uno per lui, sfidandolo ad un gioco.
Nella loro relazione ci sono pochi momenti in cui possono vedersi, principalmente a causa del lavoro di Sam, e ancora meno in cui possono comportarsi come una coppia normale.
E a Gabriel è appena venuto in mente che non hanno mai potuto passeggiare mano nella mano.
Certo, forse potrebbe essere vista come una delle sue solite sdolcinerie, ma non gli va bene l’idea che ancora non sia riuscito a tenerlo per mano.
Per questo intreccia le dita con quelle del cacciatore, con molta nonchalance, noncurante della piccola espressione sorpresa dell’umano.
Sam si concentra per un attimo su quel tocco, stupendosi di quanto possa essere delicato nonostante la forza soprannaturale che sa possedere, e alla fine sorride, ricambiando quel contatto dolce e morbido, ricercandolo ogni volta che viene interrotto per poter partecipare a qualche gioco.
E la serata la passano così, tra una giostra e l’altra del Luna Park, mano nella mano come due ragazzini, ad abbracciarsi sulla ruota panoramica o a commentare quanto poco veritieri siano i mostri del tunnel degli orrori.
E Sam è davvero felice che l’abbia preso per mano e trascinato via dalla routine, per una volta.