Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Minerva_00    25/06/2015    7 recensioni
Un viaggio straordinario a bordo di draghi, Thestral, scope e macchine volanti per avventurarsi nella vita magica di Hermione Granger e dei suoi amici. Durante questo percorso Hermione si imbatterà in numerose avventure, scoperte sconvolgenti, scontri mortali, ma anche attimi di gioia condivisi con una persona inaspettata...
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Hermione/Severus, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti miei cari lettori e scrittori!
Questa è la mia seconda fan finction(la prima l'ho scritta con un altro account), e sono molto felice di presentarvi il primo capitolo. Questa long è un progetto molto ambizioso per i miei standard, ma spero di portarla alla fine al meglio possibile. 

Vorrei dare giusto due indicazioni(vi prego di leggerle con attenzione), prima di lasciarvi al capitolo.

1)La storia è ambienta negli ultimi tre libri(Ordine della Fenice, Principe Mezzosangue e Doni della Morte) ed è ispirata unicamente a ciò che ha scritto la Rowling, quindi non ai film. 
2)Al 90% sarà un'unica fan fiction, quindi senza un sequel, prequel o spin-off.
3)La storia verrà aggiornata regolarmente ogni giovedì(se ci saranno dei ritardi ve lo comunicherò).
4)Il personaggio principale è Hermione, quindi la narrazione sarà sotto il suo punto di vista, ma ci saranno anche dei capitoli raccontati con la visione di Severus, che è in assoluto il mio personaggio preferito. 
5)Il pairing è Severus/Hermione, tanto per essere chiari.
6)A me piace la Romione, ma sono in difficoltà e scrivere fan finction su di loro perché la Rowling ha già raccontato abbastanza e non ho nessuna ispirazione, anche perché Ron non è uno dei personaggi che preferisco. 
7)Il pairing è abbastanza rischioso, sì, ma ho letto qualche fan fiction fatta veramente bene e volevo provare.
8)Sarei molto conteta di ricevere i vostri pareri, i consigli ed anche le critiche costruttive. 
9)Le parti sottolineate sono prese direttamente dai libri della zia Row. 
10)La storia inizia da un dialogo tra Hermione, Harry e Ron che si può ritrovare a pagina 552 de 'Harry Potter e l'Ordine della Fenice.

Detto questo vi lascio alla lettura e, se qualcosa non vi è chiaro, scrivetemi pure: sono a vostra disposizione.

Questa storia non è scritta a scopo di lucro: i personaggi e l'ambientazione appartengono a quella santissima donna della Rowling. 

 

-DOLORES JANE UMBRIDGE-



“Forse è un po' come una malattia” disse Hermione preoccupata, quando Harry si confidò con lei e Ron. “Un'influenza, qualcosa del genere. Deve peggiorare prima di poter migliorare”.
“Sono le lezioni di Piton che la fanno peggiorare” rispose Harry “Non ne posso più di questo dolore alla cicatrice, e mi sono stufato di camminare lungo quel corridoio tutte le notti”.
Si strofinò la fronte con rabbia. “Vorrei solo che quella porta si aprisse, mi sono stancato di stare lì a guardarla...”

Harry stava parlando della porta nera che vedeva ogni notte nei suoi sogni alla fine del lungo corridoio che portava all'Ufficio Misteri.
“Non scherzare” lo interruppe Hermione brusca. “Silente non vuole che tu sogni quel corridoio, o non avrebbe chiesto a Piton d'insegnarti Occlumanzia. Devi solo impegnarti di più”.
Le lezioni di Occlumanzia, per Harry, erano un vero e proprio incubo. Ogni volta che tornava dai loro incontri era irascibile e scontroso con tutti e tendeva a essere sempre più ostile nei confronti di PitonHermione non lo capiva: certo, il professore non aveva un carattere semplice da gestire, ma faceva parte dell'Ordine e si era prestato ad aiutare Harry più di una volta.
“Io mi sto impegnando!” protestò Harry, punto sul vivo. “Provaci tu qualche volta...Piton che cerca di entrarti nella tesa...non è proprio uno spasso, sai!”
“Forse...” cominciò Ron.
“Forse cosa?” sbottò Hermione.
“Forse non è colpa di Harry se non riesce a chiudere la mente” disse cupo Ron.
“In che senso?” chiese Hermione.
“Be', forse Piton non sta proprio cercando di aiuarlo...”

Hermione lo guardò allibita, Harry alzò un sopracciglio e si voltò verso Ron con interesse.
“Forse” ripetè a voce ancora più bassa, ”invece, ceca di aprire la mente di Harry un po' di più...per facilitare Voi-Sapete...”
“Taci, Ron” intervenne Hermione infuriata “Quante volte hai sospettato di Piton, e quando mai hai avuto ragione? Silente si fida di lui, lavora per l'Ordine, e questo ci deve bastare”.
“Era un Mangiamorte” insistè Ron
.E nessuno smette di essere un Mangiamorte”.
“Silente si fida di lui” ripetè Hermione. “E se non possiamo fidarci di Silente, non possiamo fidarci ci nessuno”.
Severus Piton era sempre stato il prototipo di Mangiamorte perfetto: mano ferma, sguardo impassibile, espressione indifferente e voce sicura.
Tutti avrebbero puntato il dito contro di lui per accusarlo di qualunque cosa spiacevole che fosse accaduta tra le mura di 
Hogwarts.
Hermione, non capisco perché difendi sempre Piton! Tutti sappiamo che non è altro che un unto bastardo!” sbottò Ron, guardando Hermione negli occhi.
“È un professore, Ronald! Non possiamo parlare di lui così e non sta a noi giudicare da che parte sta.” rispose Hermione, accigliata. “Ripeto: Silente si fida di lui e questo, per adesso, ci deve bastare”.
“Sono d'accordo con Ron” disse Harry subito dopo “Piton non ci ha dato nemmeno un motivo per cui ci dovremmo fidare di lui”.
Hermione non rispose, si limitò a fissare il soffitto della Sala Comune, sospirando.
Harry e Ron, nel frattempo, si avviarono verso il dormitorio senza rivolgere la parola alla ragazza, che era ancora distesa sulla poltrona logora difronte al fuoco.
Hermione era convinta che la situazione del suo migliore amico stesse peggiorando di giorno in giorno e questo continuo legame che c'era con Voldemort non faceva che aumentare i suoi sospetti: Harry e l'Oscuro Signore erano uniti da qualcosa di più profondo che una semplice cicatrice.
Il fatto che le lezioni di 
Occlumanzia non andassero bene contribuiva a intensificare le sue preoccupazioni: bloccare i pensieri di Harry a Voldemort sarebbe stato di vitale importanza, come aveva già detto anche Silente.
Harry era pedinato anche dalla Umbridge e dai suoi scagnozzi e questo non faceva che aumentare i suoi malumori, oltre al suo odio per il Ministero e peri i suoi metodi, che era assolutamente condiviso da Hermione e tutti i membri dell'ES.
L'ES(Esercito di Silente) era sicuramente un'idea pericolosa e contro qualsiasi regola, ma era la cosa migliore che stessero facendo HarryHermione e Ron per aiutare l'Ordine e impedire a Voldemort di prendere troppo potere in così poco tempo.
Con tanti tormenti e dubbi, oltre all'enorme dose di compiti e alle tante riunioni dell'ES il mese di gennaio passò con una velocità allarmante.
Febbraio, quindi, arrivò e così anche la seconda gita ad 
HogsmeadeHarry era impegnato in un uscita con la Corvonero Cho Chang, rattristita e molto debole a causa della morte di Cedric Diggory un anno prima.
Hermione, invece, aveva avuto un'idea eccezionale per diffondere la verità (quindi che l'Oscuro Signore era tornato), grazie naturalmente alla testimonianza di Harry.
Rita Skeeter, come tutto il mondo magico sapeva, era la giornalista più odiosa che la Gazzetta del Profeta avesse mai avuto. La sua specialità era non farsi gli affari propri, ma questa sarebbe risultato naturale per qualunque giornalista...il vero problema della Skeeter erano le false insinuazioni che faceva, mettendo in ridicolo chiunque le capitasse a tiro: HarryHermioneHagrid, Silente e via dicendo.
La carriera della Skeeter sembrava eccezionale, poiché la donna riusciva a ritrovare notizie clamorose che facevano fare al giornale il boom delle vendite. Però, dopo che Hermione scoprì che era un animagus non registrato, la bionda pettegola fu costretta a non scrivere più articoli per circa un anno e quindi la Gazzetta del Profeta era ormai solo un vago ricordo per lei.
Hermione decise di chiedere aiuto a Rita per scrivere un articolo sul Cavillo(giornale del padre di Luna Lovegood) per far capire a tutti che Lord Voldemort era realmente tornato. La Skeeter, assetata di notizie del Ragazzo-Che-E'-Sopravvissuto accettò di buon grado e così anche Harry.
Ben preso l'articolo con tutta la verità si trovava sulla prima pagina di quello strambo giornale.




Passarono quindi delle settimana abbastanza tranquille, considerando che l'Oscuro Signore era tornato e una pazza vestita di rosa che lavorava per il Ministero voleva prendere il controllo di Hogwarts.
La professoressa 
Trelawney era stata considerata non idonea per insegnare, quindi un centauro di nome Firenze la sostituì durante le lezioni di Divinazione, materia che Hermione considereva inutile e che quindi aveva abbandonato. La Umbridge non era felice, dato che il suo rapporto con i centauri ed, in generale, con gli animali non era molto buono, ma questo non fece altro che aumentare la sua voglia di togliere Albus Silente dal suo posto di preside. L'occasione perfetta si presentò quando Harry venne beccato da Malfoy mentre fuggiva dalla Stanza delle Necessità. Quando Ron disse ad Hermione che Harry era nell'ufficio del Preside la ragazza capì che era la fine sia per l'ES sia per la carica di Silente: la Umbridge avrebbe preso il suo posto a breve. Quando Hermione vide il cartello attaccato in Sala Grande('Dolores Jane Umbridge sostituirà Albus Silente in qualità di Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts') i suoi sospetti si rivelarono corretti.
“La Umbridge ci darà filo da torcere adesso che è Preside” borbottò Hermione, mentre mangiava un muffin in Sala Grande.
“Come se non ci avesse tenuto d'occhio abbastanza quando era solo un'insegnate!” sbottò Ron, ingoiando una grande dose di succo di zucca “Ti ricordi cos'ha fatto alla mano di Harry? Quella è matta! Matta!”.
“Adesso con sé ha anche Malfoy e compagnia...”sussurrò Harry “si fanno chiamare 'Squadra d'Inquisizione'”.
“Ma quale Inquisizione! Crabbe e Goyle non sanno nemmeno come allacciarsi le scarpe!” disse Ron, stupefatto. Harry ridacchiò, mentre Hermione rimase seria.
È meglio non scherzare troppo con loro...”lo rimbeccò gelida.
“E perché mai? Il furetto meriterebbe una bella lezione prima o poi...” disse Ron.
“Hanno il potere di togliere punti a Grifondoro e alle altre Case, Ron! Prefetti o no dobbiamo stare attenti!” sbottò la ragazza, sospirando. 
Ron annuì sconfitto, mentre Harry avvicinò furtivo la sedia ai suoi due amici.
“La Umbridge mi ha convocato nel suo ufficio, una mezz'oretta fa...” sussurrò ai due “mi voleva fare delle domande e mi ha chiesto di rispondere con assoluta sincerità, poi mi ha offerto un  e io ho accettato per non destare sospetti ma-
Harry, perché mai accettare un té dovrebbe destare qualche sospetto?” intervenne Roninterrompendo l'amico.
Veritaserum” sentenziò Hermione.
Harry batté le mani entusiasta, come se Hermione gli avesse letto nella mente, mentre lei fece un sorriso di rimando.
“Ma è proibito utilizzarlo con noi studenti!” disse poi la ragazza, rendendisi immediatamente conto della gravità della cosa.
“Non penso che la Umbridge tenga conto delle regole...” mormorò Ron.
Nel mezzo a tutta quella accessa discussione un ragazzino di Tassorosso arrivò vicino ad Hermione e la tirò per la veste delicatamente.
“Tu sei Hermione Granger, vero?” disse il bambino, un po' intimorito. Hermione inutì che fosse del primo anno sia dalla divisa che gli stava decisamente grande sia dallo sguardo spuarito, così annuì vigorosamente e fece un sorriso materno.
“La professo-, volevo dire, Preside v-vuole vederti nel s-suo ufficio, d-dice che è importante” balbettò il ragazzino.
“Oh, va bene” disse Hermione e il bambino se ne andò prima che lei lo potesse ringraziare.
Miseriaccia! Per quale motivo quella rana ti vuole vedere?” sbottò Ron, guardando Hermione negli occhi.
“Non ne ho la minima idea” disse francamente la ragazza.
“Veniamo con te” propose Harry, che si era già alzato “A me ha già fatto una specie d'interrogatorio, so come gestirla!”.
“Non credo sia il caso, ma vi ringrazio” disse Hermione seria “dopo ci troviamo direttamente nei sotterranei per la lezione di pozioni e vi racconterò tutto”.
Herm, non bere niente di quello che la vipera ti offre” sussurò Ron all'orecchio di Hermione, che sorrise dolcemente.
La ragazza uscì velocemente dalla Sala Grande, diretta nell'ufficio della Umbridge. La giovane bussò due volte prima di sentire la voce apparentemente dolce della preside.
“Avanti, signorina Granger, avanti”.
“Buongiorno, signora” disse Hermione, acida.
“Preside, è più consono che mi chiamate così adesso” la corresse la donna.
“Buongiorno, preside” disse riluttante la ragazza.
“Bene, molto bene” disse la Umbridge mettendo a posto un lapis che era spostato di qualche centimetro rispetto agli altri “sono sicura che ti chiederai perché ti ho convocata”.
Hermione annuì convinta.
“Prendi del , mia cara” disse la donna soavemente.
“La ringrazio, ma ho già fatto colazione in Sala Grande” ribatté Hermione.
“Sono sicura che una tazza di  in più non faccia che bene” insistette la preside.
“E va bene, due cucchiaini di zucchero allora” disse Hermione con un sorriso finto quasi quanto quello della Umbridge.
“Ecco qua” disse la donna, porgendo ad Hermione una tazza rigorosamente rosa.
“In cosa posso esserle utile, preside?” disse la Granger prima appoggiare le labbra sulla tazza e far finta di bere il liquido che assomigliava tanto al , ma che sicuramente era contaminato da Veritaserum.
“Dov'è Albus Silente?” disse la donna con gli occhi fuori dalle orbite, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi perciolosamente alla ragazza.
“Non lo so, preside” rispose lei tranquillamente.
Ripeto: dov'è Albus Silente?” chiese, questa volta con meno gentilezza.
Ripeto: non lo so!” rispose lei, sempre abbastanza tranquilla.
Potter deve assolutamente averti detto qualcosa! Bevi, ragazzina, bevi!” gridò la Umbridge, prendendo Hermione per un braccio e strattonandola.
La ragazza precipitò a terra e trascinò con sé la tazza che cadde violentemente.

La Umbridge sembrava aver perso completamente il senno, gli occhi erano senza espressione e giocherellava con la bacchetta tra le mani. A un certo punto prendendo alla sprovvista Hermione, che si era appena ripresa dalla caduta, puntò la bacchetta contro la giovane.
“Io non dovrei...non potrei farlo,” disse la Umbridge guardando Hermione intensamente “,ma non mi lasci alcuna alternativa...”
La ragazza appoggiò lentamente la mano sulla sua bacchetta, pronta a difendersi, ma non si sarebbe mai aspettata di sentir uscire dalla bocca della preside quella prima sillaba di una maledizione che conosceva fin troppo bene.
CRU-” disse la donna, prima che un rumore la fece voltare di scatto.
La porta si aprì e Severus Piton entrò con la sua aria indifferente e annoiata.
“Ho interrotto qualcosa?” disse con il solito ghigno “Sono venuto per portarle l'ultima dose di Veritaserum disponibile”.
Severus...”mormorò la Umbridge “fai ragionare tu questa ragazzina! Non vuole collaborare con il Ministero...con me...io sarei stata costretta a farlo...”
“La signorina Granger possiede qualche informazione che desideri, Dolores?” chiese lui, soavemente.
“Sì! Certo che sì! Lei sa tutto perché Potter gliel'ha riferito, ma non vuole parlare, non vuole collaoborare!” disse lei “dobbiamo far confessare questa ragazza, Severus!”
“Credo, Dolores, di poterti aiutare” disse lui “so essere abbastanza persuasivo”:
Hermione lo guardò combattiva negli occhi e la Umbridge sorrise.
“Non parlerò! Non direi nulla né a lei né alla preside neanche se sapessi realmente dove si trovi Silente!” sbottò la ragazza, ormai sulla difensiva.
“Così, Dolores, desideri sapere dove si è nascosto Albus” disse Piton, guardando comunque la ragazza che era seduta a terra “temo che la signorina Granger non possa rispondere, poiché Silente se ne è andato senza dire niente a Potter”:
“Come fai a saperlo Severus?” chiese la donna.
“Lo so, Dolores” disse tranquillo Piton “ho i miei metodi”.
“Potrei sapere come fai ad essere a conoscenza di ciò dato che io-” mormorò la preside, prima di essere interrotta.
Legilimanzia” disse Hermione, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Severus la guardò intensamente per svariati secondi, ma Hermione non sentì niente di niente. Si aspettava che lui volesse accedere alla sua mente e naturalmente non glielo voleva permettere, ma sembrava che non fosse intenzionato a farlo.
“Bene, allora leggi nella mente di questa SoTutto impertinente” disse la preside “voglio sapere anche se ha mai conosciuto Sirius Black e se sa dove è il suo attuale nascondiglio”.
Severus la guardò sbieco, poi si voltò verso Hermione e la fissò. In un primo momento lei voleva girarsi per annullare il legame, però sentì le sue forze abbastanza potenti per sostenere l'incursione di un'altra persona.
Hermione non aveva mai praticato Occlumanzia, ma aveva studiato la teoria negli svariati libri che trattavano l'argomento.
La ragazza sentì il professore che faceva forza per rompere le sue difese e le passarono davanti svariati momenti trascorsi con Harrychiacchierate notturne con Ginny e pensieri su Ron. Dato che quest'ultima cosa era molto personale decise di annullare il legame e, con un po' di fatica, tornò a guardare l'ufficio rosa della Umbridge.
Hermione era consapevole che anche Piton era a conoscenza della risposta alla domanda della preside poiché era un membro dell'Ordine, ma non si sarebbe mai aspettata che lui desse una risposta così falsa alla Umbridge.
“La signorina Granger ha visto Sirius Black solo una volta nella sua miserabile vita ed è stata durante il suo terzo anno ad Hogwarts. Non sa né dove si trovi il criminale né con chi sia” sentenziò Piton, con la voce annoiata.
La preside ringhiò. “Allora non mi serve a niente! Puoi uscire!” disse rivolta ad Hermione “Anche tu Severus, ti ringrazio e puoi andare”.
I due uscirono, ma Hermione zoppicava vistosamente a causa della caduta dalla sedia: un pezzo di vetro era rimasto dentro la sua pelle.
“Voi Grifondoro siete così accecati dalla mania di eroismo che perdete quella pochi furbizia di cui siete dotati”disse Piton, guardando la gamba ferita della ragazza.
“Professore, ehm, perché ha detto alla Umbri-” chiese la giovane, prima di essere interrotta.
“Non è il momento, Granger” disse Piton interrompendola “dobbiamo andare da Madama Pomfrey”.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Minerva_00