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Autore: Hoshi_Hime    25/06/2015    1 recensioni
La ragazze poggiò i piedi sul pavimento freddo per poi alzarsi e uscire dalla sua stanza, dirigendosi verso il soggiorno, e si sorprese nel trovare la luce accessa e il ragazzo dai capelli color sale seduto sul divano, con la testa china su un foglio,era certa che fosse a dormire,o per lo meno a letto con una qualche ragazza facile.
Clary fece un passo al indietro pronta a fare retrofronte ma ormai Sebasitan si era accorto della sua presenza.
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Prima mia fanfic a tema TMI.
Potete vedere il rapporto tra Sebastian e Clary sia come una ship che solo rapporto fraterno a secondo di come preferite,spero che vi piaccia
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Little Talks



Per quanto si sforzasse e rotolasse, Clary non riusciva a prendere sonno, si sentiva come le le coperte la soffocassero e fu costretta a sedersi al bordo del letto, osservando l'orologio appeso alla parete. Erano quasi le tre di notte, e Jace non era ancora tornato per chi sa quale missione datogli da Sebastian per il suo piano folle.

La ragazze poggiò i piedi sul pavimento freddo per poi alzarsi e uscire dalla sua stanza, dirigendosi verso il soggiorno, e si sorprese nel trovare la luce accessa e il ragazzo dai capelli color sale seduto sul divano, con la testa china su un foglio,era certa che fosse a dormire,o per lo meno a letto con una qualche ragazza facile.
Clary fece un passo al indietro pronta a fare retrofronte ma ormai Sebasitan si era accorto della sua presenza.
-Te ne vai già sorellina?-
Clary degluetì un blocco di saliva,cosa che doveva fare ormai ogni volta che aveva bisogno di parlare con il ragazzo.
-Non riesco a dormire-
borbottò velocemente,per poi avvicinarsi pure lei al divano e con una certa titubanza mettendosi a sedere su esso,dalla parte opposta del fratello.
-Stai scrivendo una lettera?-
Osservò poi guardando la mano del fratello che tenendo la penna formava le lettere in una lingua a lei sconosciuta,probabilmente francese,sul foglio candido.
-Devi sapere,cara sorellina,che tenere i contatti con i alleati è una cosa indisspensabile,sopratutto prima di una guerra-
Alla parola guerra lo stomaco della ragazza si strinse come stretto da una mano artigliata e si morse il labbro,spostando lo sguardo verso il tavolino coperto da alcuni fogli.
Con un gesto veloce e quasi istintivo ne prese uno assieme a una delle penne e appoggio tutto contro le ginocchia,passando l'inchiostro sul sottile foglio.
-Ehy,spero che tu non stia cercando di scrivere una lettera per i tuoi amichetti a New York,guarda che non la spedirei-
Clary sbuffò sonoramente.
-Sto..Sto disegnando!-
Aveva esitato,erano giorni che non disegnava,e di certo quella penna non era fatta per quel lavoro,ma le era venuto naturale scarabocchiare qualcosa,sopratutto ora che si sentiva così in subbuglio,aveva bisogno di calmarsi con cosa sapeva fare meglio.
Si sentiva sola,il suo amato Jace non era più lui e sopratutto doveva condividere la casa con un mostro,si sentiva come un topo lasciato nella gabbia assieme a un serpente,o come se avesse sempre una pistola puntata alla tempia,una mossa sbagliata e sarebbe finita.

Clary continuò a disegnare sul foglio,sporcandosi leggermente il dorso della mano con l'inchiostro nero,e sentiva come se essa si muovesse da sola e quando smise di pensare e osservò il foglio sbattendo le ciglia,senza neppure volerlo aveva disegnato Jace; I capelli ricci,i occhi felici e un sorriso leggero sulle labbra,aveva disegnato Jace,ma non il Jace di adesso,sotto il controllo di Sebastian,ma il suo Jace,quello che non si sarebbe fatto mai controllare come un animale in gabbia,il suo Jace troppo testardo per dare retta a quel mostro,Il suo Jace. Il Jace che amava.

La ragazza si dovette trattenere dal stracciare il foglio in minuscoli pezzettini,e invece strinse la penna tra le mani provocando uno scricchiolio.
Jace, il suo nome le ronzava per la testa, dandole leggere fitte nel petto pensando che adesso lui, beh, non era più lui.
Doveva smettere di pensarci, ma era così difficile, come non potevi non pensare alla persona che amavi così tanto?
Aveva bisogno di distrarsi, parlare con qualcono di qualcosaltro, e sfortunatamente l'unica persona disponibile era il ragazzo dai occhi neri.

La ragazzina alzò lo sguardo dal foglio e lo posò sul fratello.
-Qual'è il tuo gusto di gelato preferito?-
Sebastian alzò a sua volta lo sguardo,guardandola una manciata di secondi come per assimilare quella domanda fuori luogo.
-Siamo sul piede di guerra...e mi parli di gelato?-
Clary fece una smorfia e annuì,ma neanche lei sapeva perchè aveva tirato fuori tra tutti i argomenti,proprio quello.
-Ho...Ho bisogno per dieci minuti di non pensare a guerre, demoni, angeli e cose simili,ok?-
Sebastian scrollò le spalle,poggiando i fogli sul tavolino e mettendosi in una posizione più comoda,portandosi una mano al mento,quasi penseroso.
-Ehy,ti ho solo chiesto che gusto ti piace,non serve che ci pensi!-
Lui la guardò di nuovo e fece spallucce.
-E che effetivamente non ci ho mai pensato, come puoi immaginare Valentine di certo non portava i suoi bambini in gelateria la domenica pomeriggio-

Clary annuì una seconda volta, anche se da bambino, era più facile immaginare Sebastian sporco di sangue che di cioccolato e nocciole.

-Come mai lo volevi sapere?-
-Io...così,insomma, sei mio fratello e non so neanche cosa ti piace da mangiare,è un po' strano-
Ma le interessava davvero,o voleva solo dimenticarsi per un attimo di aver a che fare con la persona che voleva mandare in cenere il mondo? Insomma,quante probabilità c'erano che lei avrebbe dovuto prendere del gelato per entrambi? Non era a casa con Simon,quando lei in gelateria ordinava per entrambi, mentre il suo amico faceva a botte con il lucchetto della bicicletta arrugginita davanti al entrata.

-Limone-
-uh?-
Clary si riprese dai suoi ricordi e sbattè le ciglia chiare.
-Sono abbastanza sicuro che il mio gelato preferito sia al limone-
-...Hai i gusti da vecchio-
Borbottò la rossa,tirando su le gambe e mettendosi al indiana,e stringendo un cuscino per poi appoggiarci il mento.
-Perchè scusa?-
-Ci sarannò una cinquantina di gusti di gelato esistenti e tu mi dici limone,come fanno i vecchi...anche se in effetti i capelli bianchi li hai già-
Lui emise uno sbuffo infastidito e lei un accenno di risata.
E quasi subito dopo a distrali furono dei passi e la zazzera bionda del ragazzo angelo.
-Jace!-
-Clary,non eri a letto?-
Domandò buttandosi pesantemente sul divano e prendendola sotto braccio in modo affettuoso.
-Non riuscivo a dormire-
Ammise lei poggiando la tesa sulla sua spalla,come un gattino.
-Alla tua ragazza vengono le voglie di gelato alle tre di notte,non è che avete fatto qualcosa a mia insaputa e creato qualche casino?-
Le guancie della ragazza diventarono un po' rosse e con una smorfia lanciò contro il fratello un foglio di carta appallotolato.
Jace alzò le mani in sua difesa,com un sorrisetto sghembo.
-Ti giuro che,almeno per ora,Clary è ancora pura come un fiorellino di campo-
Il ragazzo con i capelli più chiari roteò i occhi.
-So che in Italia il gelato è buono,possiamo passare da lì domattina,abbiamo l'appartamento e sfruttiamolo-
-Stai chiedendo un appuntamento a tre,Morgenstern?-
-No,Jace,non sei il mio tipo.-
-Mi ritengo estremamente offeso,e in più vuol dire che tu hai bisogno di un buon paio di occhiali,tipo quelli a fondo di bottiglia.-
Clary rise e si sentì leggera,una risata spontanea e cristallina che non faceva da giorni,risata che però fu interrotta quando si sentì il mento afferrare dalle dita chiare del fratello,e solo in quel momento si rese conto di quanto lui si fosse avvicinato a lei da quando era arrivata nella stanza.
-Quando sarai mia regina,cara sorellina, potremo festeggiare con tutto il gelato che vuoi.-
Lei sbattè i occhi,per poi impallidire mentre tornava alla realtà.

-T...Torno a letto!-
Biascicò velocemente come scusa mentre si staccava dal petto di Jace e uscì di corsa dalla stanza per poi salire la rampa di scale.
Il ragazzo che amava era ancora un burattino,e suo fratello era un mostro assetato di sangue,cosa diavolo stava pensando?!
Chiuse di scatto la porta della sua stanza e si buttò su letto,lascinado un urlo frustato nel cuscino,abbandonando quel teatrino fittizio di quotidianità che si era creata nella sua testa.

Note del autrice:
Ciao! Questa,come ho detto pirma.è la mia prima ff in questo fandom
Non che la prima fanfic che scrivo dopo chissà quanto tempo @w@
Spero vivamente di non essere andata in OOC, anche perchè sia Sebastian che Clary hanno un carattererino complicato da scrivere!
Se questa fic piace magari potrei scrivere anche una long che sto pensando da un po' Comunque Baci dalla vostra Hoshi <3 Lasciate qualche recensione se potete,sono sempre gradite!


 
  
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