Il vento fece in modo di spostare qualche ciocca dei miei capelli sul mio viso impedendomi di poter vedere al meglio ciò che avevo di fronte: la scuola. Poso una mano sul braccio sinistro della mia sorellastra, Mar: neppure lei è molto felice di tornare a scuola.
Per nostra sfortuna le vacanze estive sono terminate ed ora, ci tocca tornare sopra i banchi e studiare, studiare e ancora studiare poiché quest'anno ci toccano gli esami di maturità! Un piccolo sospiro esce involontariamente dalle mie labbra.
Sposto lo sguardo dall'istituto scolastico a mia sorella inseguito, torno ad osservare la scuola.
- Senti, perché non saltiamo le lezioni? - guardai Mar con un sorriso sulle labbra.
Ah,maledette le sue proposte!
Non mi sarei certo rifiutata ma, il primo giorno di scuola per me è sacro, sempre stato così e sempre lo sarà.
- Mar, tua mamma vive di fronte la scuola, noi viviamo di fronte la scuola ed ora ci sta osservando dalla finestra: spiegami come facciamo! - alle volte Mar aveva delle ottime proposte ma questa volta, davvero pessima.
Come le salta di fare filore con nostra madre che ci osserva dalla finestra e non smette di tenerci d'occhio? E' vero, è un po' tonta difatti quando mi adotto' mi scambiò per un ragazzo e avevo seni e fianchi al posto giusto!
- Ma io ho detto a NOSTRA madre che vi è una seconda entrata se si fa il giro dall'altro lato - mi disse indicando la strada per andare poi a fare shopping. Sorrisi. Un sorriso sincero, vivace, pieno di vita. Non sorridevo così da quando Matt mi lasciò, un mese fa.
Due mesi fa conobbi l'amore della mia vita, se così si può definire dopo ciò che mi ha fatto. Tradita, non con una ragazza ma, ben cinque e perché? Perché non volevo fare sesso con lui. Certo, sono sicura che è solo una scusa la sua ma, ciò fa male ugualmente.
Che lui sia stato con me perchè voleva fare sesso o meno, ha tradito le altre ragazze ugualmente quindi, suppongo che sia lo stesso.
Almeno così io la vedo.Almeno così la vede Mar quando le raccontai tutto.
- Bene, allora andiamo - le afferrai il braccio e la spinsi avanti a me. 
Silenziosamente ci recammo nel bar di fianco per fare una colazione.
Una colazione che nostra madre ci ha fatto saltare affinché arrivassimo in perfetto orario almeno una volta nella nostra corta vita.
- Due cornetti vuoti, grazie - sorrise al cameriere che dopo svariati minuti tornò con i nostri cornetti.
Afferrai il mio e, lo portai alle labbra, mordendone un pezzo.
- Chi sono quei tra ragazzi? Non mi pare di conoscerli Jaz - mi volto dove mia sorella mi ha indicato.
Vi sono due ragazzi che chiedono due caffè. Mi sembrano più grandi di noi di qualche anno o forse, ci vedo male io.
- Andiamo a presentarci? - mi chiede. Sgrano gli occhi e scoppio a ridere. Lei non comprende il motivo per cui sto ridendo.
Non mi pare il caso di dirglielo e no perchè non volessi ma, ogni volta che le dico come fare per far si che un ragazzo si avvicini, rovina tutto con la sua timidezza.Non bisogna fraintendere, io adoro mia sorella ma deve ancora sbloccarsi, un bel po' direi.
- Ma se ogni volta che ti si avvicina un ragazzo fai qualche passo indietro, ti mangi le unghie e scappi via. Lascia fare a me e basta - dissi ridendo ancora una volta e quasta volta lei, alzò un sopracciglio assumendo un'aria imbronciata.  Ciò che non comprendeva è che, non ridevo di lei, non ridevo di nulla, era semplicemente una falsa risata. Le tirai un piccolo calcio al ginocchio e le sussurrai un "ridi".
Senza capire la motivazione iniziò a ridere e presto i due ragazzi posarono gli occhi su entrambe.
Uno di loro si avvicinò all'oracchio dell'altro e notavo le labbra muoversi. Sussurra qualcosa.
L'altro annuì e, pagando il caffè, si avvicinarono al nostro tavolo uno con aria disinvolta l'altro, leggermente più goffo.
- Buongiorno ragazze, io sono Tacho e lui è mio fratello Rama volevo darvi una semplice informazione: abbiamo pagato noi la vostra colazione ed ora, il minimo che potete fare per ringraziarci è, stare in nostra compagnia, non vi pare? - il ragazzò che parlò si chiama Tacho, altino, robusto con capelli biondi leggermente lunghi, occhi da sogno e labbra che bacerei in continuazione. Rama, invece, è ragazzo goffo e,a mio parere anche più timido rispetto a Tacho. Indossa un cappello nero, maglietta azzurra e un paio di jeans dello stesso colore del cappello. Capelli di un castano o biondo cenere,occhi azzurri e labbra fantastiche. Direi che sono davvero due bellissimi ragazzi.