daMoondance cb

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 Una fresca sera di settembre salutava dolcemente l’ estate. La notte era scivolata sulla città come un caldo manto di velluto ed aveva avvolto attorno a se la flebile luce d’ un spiraglio di luna.

Erano le 9.

Il cafè Moulin Rouge era gremito di gente.

Ricchi industriali e imprenditori ambiziosi sedevano a quei tavolini in compagnie delle loro moglie più belle e annoiate che mai.

Una musichetta swing rallegrava quelle chiacchiere vuote e chiassose insieme alla frizzante schiuma del migliore champagne in commercio.

Harry era lì, dietro il bancone, a stappare bottiglie e ad osservare quegli uomini in doppiopetto fumare sigari pregiati e le loro donne vestite di chantosi abiti da sera sorseggiare dal loro calice un sorso di libertà.

-          E’ una bella serata, eh Potter? –

Sorrise.

Jack, era accanto a lui e sciacquava alcuni bicchieri.

-          Mi chiedo per quale motivo i ricchi spendano tanto denaro per stare seduti su di una sedia a bere –

Jack rise.

-          La tua intelligenza va di pari passo con la tua impertinenza – tossì – è la noia che li conduce qui, Potter. Lì vedi quelli? –

-          Quelli al tavolo 17? Sono ore che li osservo, la moglie sembra stia per addormentarsi –

-          No, quelli al tavolo a fianco. Li conosci? –

-          Non mi sembra –

-          Li conosci, li conosci… credimi la loro storia è sulla bocca di tutti i maghi presenti qui dentro –

-          Ah si? –

-          I coniugi Draco e Pansy Malfoy –

Harry per poco non soffocò dallo stupore.

-          Altroché se non li conosco. Hanno frequentato Hogwarts!! –

-          Lo vedi? Beh, loro sono una coppia un po’ particolare… osservali bene –

Harry li guardò.

Erano seduti accanto ad altre due persone.

Due uomini.

Probabilmente discutevano di affari di lavoro.

Draco era un’ uomo alto e magro. Aveva le spalle larghe e il corpo flessuoso, fasciato da un’ elegante abito scuro.

Aveva i capelli, biondissimi e lisci, legati in un codino dietro la nuca.

Pansy era cambiata dai tempi della scuola.

Il suo corpo non era più esile e magro ma morbido e flessuoso, velato dolcemente dalla fine stoffa setata di un lungo vestito viola.

Il suo viso era rotondo e dolce, illuminato da due grandi occhi verdi, in quel momento colti da un’ espressione triste e pensosa.

Pansy era lì, ad ascoltare distrattamente quelle chiacchiere di cui poco le interessava, e tra le dita stringeva il suo calice e sorseggiava il suo champagne.

Draco sembrava molto concentrato su quella conversazione.

Badava più alle labbra di quei due pezzi grossi che a sua moglie che, in quel momento avevo lo sguardo perso nel vuoto.

Pansy chiuse gli occhi.

La stanchezza le pesava sulle palpebre.

Si sforzò di sorridere, mentre con le dite laccate di smalto viola si massaggiava le tempie.

Erano lì, al cafè Moulin Rouge a cancellare la loro infelicità, ad affogare la loro noia in un fresco fiotto di champagne costoso.

Guardò quel lussuoso pavimento damascato su cui prima era scricchiolate le sue scarpe col tacco.

Poi guardò suo marito, che in quel momento sembrava rapito dalle futili chiacchiere che intratteneva con quei due ricchi proprietari.

-          Gradisce altro, signorina? – una voce.

Pansy alzò il capo e i suoi occhi incrociarono lo sguardo tinto da vivacità e insolenza del servente.

Le sembrò di aver gia visto quegli occhi, ma al momento non li ricordava.

-          Signora – lo corressè gelida – nulla, grazie –

Harry le sorrise, senza scusarsi.

-          Le porto il conto, allora –

-          Sei un grandissimo figlio di puttana, Potter –

-          Cosa? –

-          Hai deciso proprio di scontentare i Malfoy? –

Harry rise, alle parole di Jack.

-          Volevo soltanto lusingare, lady Malfoy –

-          Non credo abbia gradito –

-          No, neanche io –

-          Allora hai notato qualcosa? –

-          È una bella donna –

-          Tutte le mogli dei ricchi sono belle. Il denaro fa grandi miracoli –

-          Mmm… fammi pensare... sembra annoiata? –

-          Tutte le mogli dei ricchi lo sono –

-          Forse che il marito sembra non degnarla d’ uno sguardo? –

-          Hai centrato!! Non è strano? –

-          Beh si, è una così bella donna. Io non le staccherei mai gli occhi di dosso –

-          E se ti conosco bene neanche le mani, eh Potter? –

Entrambi risero.

-          Beh, intanto non perderei tempo con due insulsi ricconi in un cafè – si girò a guardare il suo capo dritto negli occhi – tu pensi ci sia qualcosa sotto? –

-          No io, tutti lo pensano –

-          La gente vocifera sempre sui ricchi, no? Forse è per questi che Dio c’ ha divisi in ricchi e poveri –

Jack rise.

-          Vox populi, vox Dei –

Qualche avviso: la storia originaria è stata leggermente modificata, ma ve ne parlerò in seguito.

Come avete potuto veder la fic non si ambienta ad Hogwarts, ma in un caffè circa sette anni dopo (i personaggi hanno 25 anni).

Ho cercato di ricreare delle atmosfere un po’ retrò e la fic sarà un po’ tutta così.

Ci saranno musiche swing e influenze anni 30’, 40’….

Spero vi sia piaccia

Attendo le vostre recensioni…

Un bacio a tutti

           lisa