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Autore: Ledy Leggy    26/06/2015    0 recensioni
2598: è l'anno della guerra più pericolosa mai vista, tra gli abitanti di Saturno e i terrestri.
La Terra è diventata inospitale e inabitabile, quindi il Governo decide di trovare una soluzione. Soluzione in cui sono coinvolte anche Aileen e Shay, due ragazze normalissime che dovranno affrontare strane situazioni per il bene dell'umanità.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6

David la guidò fuori dalla stanza mostrandole la strada per tornare alla stanza principale.
"Questa è chiamata piazza delle Statue, perché gli ibernati sembrano un po' delle statue nere. Senza offesa eh. Non so se vuoi fare il giro anche di questi corridoi..." Commentò lasciando un po' in sospeso la frase, col timore di ferirla.
"Mh. Possiamo vedere il comparto novantasette? C'è la mia migliore amica." Chiese Aileen un po' esitante.
"Certo." David la guidò per i corridoi, salutando ogni tanto i passanti.
Aileen notò il comparto che stava cercando e vi si posizionò davanti ignorando quello dove era stata fino a poco prima.
Passò la mano sulla targhetta dorata con il numero e guardò la statua nera che si trovava all'interno.
"Shay." Sussurrò con un lieve sorriso. "Perché non sono tutti svegli ma solo io?" Chiese poi a David.
"Loro si sveglieranno quando la Terra sarà abitabile. Così dice la leggenda." Spiegò quest'ultimo.
"Ma Robert l'aveva svegliata..." Mormorò Aileen pensierosa.
"È tecnologia antica, non sappiamo come funziona." Si giustificò David.
"Pensa che per me è moderna." Sbuffò Aileen.
"Ehi, ho dimenticato di darti le tue cose! Abbiamo fatto dei cassetti dove ci sono gli oggetti personali degli ibernati. Si possono lasciare anche lettere per loro... molti gli scrivono perché dicono che gli hanno dato ispirazione o che li hanno aiutati... cose simili." Spiegò David avviandosi verso un angolo della piazza.
"Il tuo cassetto è il più pieno. Novantasei." Le indicò un cassetto accanto a tanti altri.
Aileen lo aprì curiosa e osservò i fogli che ci trovò dentro.
"Aiutami a prenderli." Ordinò a David mollandogli una pila di fogli in mano.
Lei prese una scatola e ancora un po' di fogli e seguì David, che si stava andando ad appoggiare su una panchina.
Si sedettero accanto e Aileen iniziò subito ad aprire la scatola.
"Se vuoi ti lascio sola... anche se sono sempre stato curioso di sapere che c'era dentro a questi cassetti." Le disse David.
"Resta. Non credo che riuscirei a leggerle da sola." Lo pregò Aileen.
Aprì la scatola e osservò il contenuto. C'erano tutte le sue penne e i quaderni che aveva nello zaino il giorno dell'ibernazione. Prese in mano con malinconia le chiavi di casa e poi notò il portafoglio in un angolo.
Lo prese di corsa con il cuore che batteva a mille e lo aprì con le mani che tremavano. All'interno, ingiallita dal tempo c'era la foto di lei da piccola con i suoi genitori. La osservò con le lacrime agli occhi, mentre David la osservava silenziosamente da sopra la spalla. Poi la rimise via con cura e chiuse la scatola.
Prese in mano i fogli che si trovavano più in basso, cioè i più vecchi e sfogliò alcune lettere.
Mise da parte un quadernino blu e sfogliò le lettere, sorrise leggendo tutte le frasi che le erano state scritte sulla speranza che si svegliasse presto e che li riportasse all'aperto.
Erano tutte frasi molto dolci e gentili, di persone che per quasi quattrocento anni si erano fermate davanti al suo comparto 96 e avevano parlato con lei ad alta voce, avevano semplicemente fissato il vetro o le avevano fatto compagnia nelle giornate peggiori.
Aileen sorrise riconoscente mentre le lacrime le salivano agli occhi.
"Sai cos'è peggio?" Disse rivolta a David. "Non poter rispondere." Tutte le persone che avevano lasciato le lettere erano già morte. E forse era proprio la certezza che sarebbero morte prima del suo risveglio che le aveva spinte a confidarsi con lei.
Dopo aver guardato tutti i fogli e le lettere, circa mezz'ora dopo, Aileen prese in mano il quaderno blu che prima aveva lasciato da parte.
Tolse l'elastico che lo teneva chiuso e lo aprì alla prima pagina.

   Cara Aileen,
So che è passato un sacco di tempo per te, la data prevista per il tuo risveglio è fra quasi quattrocento anni. Ma nonostante tutto non me la sento di lasciarti andare senza scriverti nulla. Desidero che questo diario arrivi a te, alla fine della mia vita. Che sia questa stessa settimana in guerra o tra trent'anni, voglio che tu legga questo diario. Mi limiterò a scrivere solo quando avrò qualcosa da dire, ma spero che non salterai nessuna pagina, nessuna riga e che ti interesserai alle vicende avvenute dopo la vostra ibernazione.
Se vuoi un consiglio, leggi solo qualche pagina al giorno. Ma non sono qui per rimproverarti, quindi fai come meglio credi.
Domani sarà il mio primo giorno sul fronte perciò ti dico subito le cose più importanti e che non posso rimandare.
La prima cosa e la più importante è che non ritengo assolutamente te e Shay le responsabili per ciò che mi è successo. Mi avrebbero comunque mandato sul fronte prima o poi. Era questione di giorni prima che iniziassi a urlare addosso alla Steel, quindi vi prego, non sentitevi in colpa.
La seconda cosa che vorrei dirvi (sia a te che a Shay) è grazie. Grazie perché avete migliorato molto la mia vita, mi avete mostrato che combatto per voi, perché il vostro futuro sia un mondo migliore e privo di guerre.
Spero che riusciate entrambe a rifarvi una vita nel futuro, perché possiamo essere ibernati quante volte vogliamo, ma viviamo una volta sola. Ricorda che in ogni momento puoi fare una sciocchezza, tanto avrai tutto il tempo per pentirtene dopo.
Ti scriverò ancora non appena avrò tempo.
Un abbraccio
Robert

Aileen sentì le lacrime scorrerle libere per le guance. Si strinse a David che era rimasto seduto accanto a lei in silenzio per tutto il tempo. Pianse per un sacco di tempo, poi non resistendo alla curiosità sfogliò il diario, guardando quanto aveva scritto per cercare di capire la lunghezza della sua vita.
Esultò interiormente notando paginate e paginate di scritte e appunti. A volte alcune pagine erano macchiate di succo o di acqua, ma erano davvero molte ad essere scritte.
Sorrise rileggendo la pagina.
"Fai una sciocchezza, avrai tempo per pentirtene dopo." Sussurrò parafrasando una delle ultime frasi della pagina.
"Vuoi spiegarmi?" Chiese David notando lo strano sguardo che stavano assumendo i suoi occhi.
"È una frase del ricordo. Del ricordo impiantato. Fai una sciocchezza. Quale sarebbe la sciocchezza maggiore che posso fare ora?" Aileen si alzò in piedi e iniziò a girare in tondo asciugandosi nervosamente le lacrime. "Oh beh non c'è dubbio. Ma mi sembra un suicidio." Aggiunse poco dopo. "Avrai tempo per pentirtene dopo... vuol dire che sopravviverò." Si girò verso David e gli sorrise nervosamente.
"Dov'è la porta di ingresso?" Chiese.
"Di là." Indicò David alzandosi. "Non vorrai..."
"Sì. Se muoio ora non ho niente da perdere. Ho solo te come amico, non conosco nessuno e questo posto che mi ha accolta per oltre trecento anni non è casa mia. Io vado."
"Non puoi rischiare di morire solo perché ti ricordi che qualcuno ti ha detto di farlo!" Protestò David.
"Invece sì. La terra ormai avrà estinto tutte le radiazioni. Sono passati quattrocento anni, o sono andate via tutte o non se ne andranno mai. E poi guarda fuori! È tutto verde, luminoso, illuminato dal sole. Gli ultimi giorni della mia vita nel 2618 l'acqua corrodeva il terreno, l'aria stava diventando tossica. Il sole si vedeva a malapena e gli animali morivano in continuazione. Io devo uscire. Devo sapere se posso tornare a casa." Aileen rigirò le chiavi di casa tra le mani e poi le mise in mano a David. "Aspetta qui. E casomai Shay dovesse svegliarsi chiedile scusa da parte mia."
Aileen si diresse verso la porta.
"Aileen." La chiamò David mentre lei metteva la mano sulla maniglia. "Mia madre mi ucciderà, ma se tra cinque minuti non sei morta esco anche io." Le sorrise.
Aileen prese fiato e uscì chiedendosi subito la porta alle spalle.


Angolo dell'autrice:
Salve a tutti!!
Ed eccomi finalmente qua con il penultimo capitolo.
Purtroppo per l'ultimo ci sarà da aspettare ancora un po', perché nei prossimi giorni non avrò connessione.
Spero che apprezziate il capitolo e spero di sentire le vostre opinioni.
A presto
Ledy Leggy

  
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