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Autore: Katonoffirecrow    26/06/2015    3 recensioni
La trama parla di ciò che potrebbe accadere se l'armonia fosse l'unica forza regnante ad Equestria, senza lasciare più traccia di alcun genere di pensiero negativo, il che è contro ogni legge fisica e magica poichè dove c'è luce deve per forza esistere oscurità, e la storia narra proprio di ciò che potrebbe accadere se ciò accadesse.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quel giorno, passato alla memoria come “il grande vuoto”, passarono diversi anni, durante i quali ancora ci si domanda cosa provocò la grande voragine nel giardino, che ad un attenta osservazione delle principessa pareva avere una forma incisa in essa, e come molti degli invitati presentavano segni di bruciature magiche di striscio o si fossero ritrovati, come loro, in luoghi diversi da dove ricordavano.

In pochi potevano immaginare che quella notte erano stati salvati dall'equilibratore Reason.

Quest'ultimo, sopravvissuto al suo stesso colpo era precipitato quella notte nelle Badland, all'interno di un grosso canyon, dove aveva trovato la compagnia di alcune sue vecchie conoscenze.

« Penso di ricordarmi di te. Nei pochi frammenti di memoria da essere inferiore, ricordo vagamente la tua voce e quella strana...magia. » disse con tono serio il changeling Flux, avvicinandosi al bastone magico dello stregone a cui si trovava ancora attaccata la sua cadaverica mano, a cui si stava aggiungendo progressivamente polvere e terra prelevata dal terreno magicamente, cominciando a ricreare lo scheletrico corpo del mago.

« Beh mi stupirei che tu non ti ricordassi di me, Flux, in fondo sono stato io a crearti. » disse con semplicità il negromante, continuando la propria ricostruzione, fisica sotto l'occhio attento dell'evoluto, che teneva l proprio sguardo verticale fisso sul suo interlocutore, quasi del tutto ricostituito.

« Trovo improbabile che un essere nelle tue condizioni possa avermi generato. Io sono pura evoluzione, io sono Flux. »

« Certo, come no. Senti, puoi pensare quello che vuoi, ma sta di fatto che tutto ciò che si trova nella tua mente c'è l'ho messo io, e se non mi credi beh, c'è un modo per chiarirti le idee. » disse con tono ironico il mago, grattandosi il mento con la rinnovata mano destra.

«Si più chiaro. »

« Certo. Come ben saprai, grazie alle mie conoscenze esistono quattro grandi poteri magici racchiusi in altrettanti invalicabili luoghi, i Nexus. Però io posso dirti questo, essi possono donarti la conoscenza ed il potere che ti servono per scoprire la verità e realizzare il tuo sogno. »

« Il mio...sogno...»

« Si, proprio quello. Se non erro volevi avere dei figli, avere una famiglia. Peccato che quel tuo corpo ora come ora sia inutile per tale scopo, visto che per principio di equivalenza, il motivo dello scambio ti sarebbe stato negato una volta rinato. »

« Sarò obbiettivo. Continuo a dubitare delle tue parole. Ma se davvero potrò ottenere ciò che dici, allora mi recherò dai quattro regnanti, cercando di ottenere il permesso di accedere, visto che una volta ottenute tale informazioni, sono certo di poter far cessare ogni guerra e guarire la stirpe dei changeling dalla fame d'amore che li consuma. » disse con tono sicuro Flux, sbattendo ripetutamente gli occhi, fissi sullo stregone, che estrasse da terra il proprio bastone, facendo risuonare la rottura della roccia in tutto il canyon.

« Si, penso che dovresti fare così. Ma lascia che io ti aiuti, in fondo penso che potremmo perseguire lo stesso scopo. Tu vuoi riprodurti e portare diciamo una sorta di pace, io voglio semplicemente che tu la mantenga, ma in modo equilibrato, in modo che caos ed armonia si equivalgano. »

« Dove c'è la luce è normale che vi sia anche l'oscurità. E' un principio imprescindibile, dunque la logica mi dice di accettare.

Ma in quale modo tu puoi essermi utile ? » chiese il changeling, osservando avvicinare il mago ad una delle pareti, sfiorandola con la sfera magica sul bastone.

« Lo vedrai molto presto. Diciamo che ti fornirò i mezzi per arrivare al tuo traguardo, piuttosto, dove sono le tre sirene che hai riportato ad Equestria ? E per favore non fissarmi in quel modo chiedendoti come lo so. Andiamo, io so praticamente ogni cosa che avviene sul pianeta, o meglio...quasi tutto. » disse Reason, stringendo con irritazione il manico del bastone.

« Loro al momento sono in missione per me, si stanno recando nella Everfree Forest per recuperare gli ingredienti di forgia per le loro nuove gemme.

Esattamente, cosa c'è che ti sfugge ? Visto che potrei esserti anche io utile per tale problema. »

« Non prenderla male Flux. Ma ora come ora sarebbe come mandare una formica contro un drago. Forse dopo che avrai assimilato i quattro Nexus potrai avere una minima chance di potermi essere utile per tale scopo, e poi dubito che ti piacerebbe essere umiliato da quello scimmione fastidioso. » disse con una punta di acidità nella voce il negromante, pensando ancora a come quella sciocca bestia, seppur senza usare la magia fosse riuscita a respingerlo e poi a schermarsi dalla sua vista e sentore magico.

« In ogni caso non mi preoccuperei, non penso si metterà sulla nostra strada visto che quasi sicuramente starà pensando di avermi eliminato. In ogni caso, fai tornare qui quelle tre, ci penso io alle gemme, ho già tutto quello che mi serve proprio qui. » disse Reason, facendo comparire il suo libro magico in pelle, che cominciò a levitargli difronte sotto l'occhio impassibile di Flux.

« Quello sembrerebbe il necronomico, pensavo fosse stato bandito da Starswirl il barbuto millenni fa. Perché lo possiedi tu ? »

« Meh, diciamo solo che quell'unicorno grinzoso è molto sopravvalutato. Siete voi mortali a ritenerlo questo grande mago e saggio, certo aveva delle conoscenze, ma non era di certo invincibile come si crede, anche se di certo avrebbe sconfitto con facilità le attuali principesse. » disse con tono secco il negromante, cominciando a far scorrere le pagine del libro dei morti, trovando dopo pochi istanti l'incantesimo che cercava.

« Bene, io sono pronto. Se vuoi lasciarmi i frammenti delle tre gemme, quando torneranno qui le troveranno pronte, nel frattempo fossi in te mi recherei a fare richiesta per i Nexus, lasciando per ultimo il Crystal Empire, dove sono certo avrai una gradita sorpresa. » disse con voce semplice Reason, facendo cenno con la mano sinistra al changeling di andare.

Quest'ultimo, illuminò il proprio corno di una forte luce rossa, facendo comparire i vari frammenti delle gemme Dazzling, facendole posare a terra a poca distanza dal suo interlocutore, per poi sparire in un bagliore magico.

« Finalmente...pensavo che non se ne andasse più. » sospirò il mago, schioccando le dita della mano sinistra, facendo sollevare in aria i frammenti con una magia azzurra, facendoli fermare a poca distanza dal suo volto.

« Dunque...se non erro questa è una componente quasi organica del corpo delle sirene, ergo quando Starswirl le ha mandate sulla terra deve averle praticamente quasi rimosse chirurgicamente a forza dai loro corpi durante il trasferimento. Chissà che dolore devono aver provato quelle tre. » disse il mago, mentre cominciò a far illuminare le lettere scritte a sangue sul proprio libro che parve come emettere una sorta di grido malinconico.

« Ma non sarà nulla rispetto a quello che proveranno quando avrò finito io con loro. » sentenziò il mago, stringendo con forza la mano sinistra, facendo ricongiungere i frammenti delle gemme, le cui crepe cominciarono a saldarsi assieme mediante una saldatura magica azzurra, unita ad una polvere che Reason, vi soffio sopra, facendo svanire ogni segno di rottura e manipolazione dai tre oggetti.

Lentamente il mago cominciò ad osservare le gemme, restando soddisfatto dalla quantità di potere magico che trasudavano, seppur fosse nettamente diverso dall'originale, in quanto ora esso era basato sulla congiunzione magica di due diverse specie.

« Molto bene, direi che grazie al mio intervento i loro poteri triplicheranno di intensità, anche se ci saranno alcuni effetti collaterali, anche se ci vorrà un po'.

Ora, in attesa che tornino, direi che potrei iniziare a porre le basi per il piano di Flux, o meglio per quello che servirà a me per portare l'equilibrio. Anche se mi servirebbero più alleati, forse però...potrei andare a riscattare un certo debito da uno o due pony. » disse l'essere sfregandosi il mento con fare scaltro, mentre i suoi occhi magici vennero puntati verso il cielo limpido di quella mattinata.

Nel medesimo istante, una forte presenza attirò la sua attenzione, facendolo voltare di scatto verso la parte del canyon che dava verso l'oceano.

« Strano...non ricordavo che ad Atlantide vi fosse un essere di tale potenza. Ma a quanto pare si è scontrato contro qualcosa di ben più forte, forse il Nexus. Forse potrebbe tornarmi utile...terrò a mente la sua energia in caso di bisogno.

In ogni caso, vediamo se riesco ad individuare quello stupido scimmione, almeno cos avrò la certezza di non ritrovarmelo davanti durante la mia prossima apparizione. » disse Reason, cominciando a far illuminare di potere magico la sfera posta sul proprio bastone, cominciando a far fuoriuscire un forte miasma azzurro, che come una fitta nebbia cominciò a diffondersi in tutto il canyon, ingolfandolo completamente, nascondendone l'interno a qualsiasi essere.

« Molto bene, ora sono celato ai suoi sensi ed occhi. Ora vediamo di cercarlo. » disse con tono serio lo stregone, piantando al suolo il proprio artefatto, serrando in simultanea i grandi occhi magici, cominciando a generare una mappa completa di Equestria nella propria mente, amplificandola grazie alla propria magia ottenendo in pochi istanti una traccia magica di ogni essere vivente in quella terra.

« Bene...vediamo un po', a quanto pare Celestia e Luna sono ancora ad Atlantide, ed a quanto pare non sono nemmeno tanto lontane dal pony che è stato abbattuto dal Nexus. Twilight Sparkle e le altre portatrici si trovano dalla zebra che ho equilibrato, e riesco a notare sensibilmente come quella sciocca unicorno bianca abbia scoperto il mio scherzetto. » disse lo stregone, immaginandosi la pelle e la chioma di Rarity completamente pieni di polvere ed alghe.

« Mmm Prince Black si trova casualmente in un bar, mentre Princess Sweetsing è con le due rampolle di Canterlot nel suo regno e Cadence, è col suo pusillanime marito al Crystal Empire, dunque nulla di anomalo. Però.. dove diamine è la traccia magica di Iron Staff...dovrebbe risaltare su tutte le altre, invece vedo nulla.

Mmm che si sia spostato al Tartaro..? Però non avrebbe senso, o perlomeno non per un ritardato che non sa nemmeno usare magie d'attacco. » disse con tono tono ironico il mago, cominciando a modificare la propria mappa mentale, concentrandosi sulle prigioni del tartaro.

« Dunque...sento Tirek, poveraccio è al minimo di energia storica dopo la sconfitta subita, magari se mi sarà utile potrei anche liberarlo, poi si...vedo Krogar, quel vecchio caprone irritante...e Katra, però nemmeno qui sento la presenza di-» di colpo lo stregone si zittii quando osservando con più attenzione la mappa si accorse di qualcosa che gli fece irrigidire le braccia.

« La..la porta proibita...è aperta...» sussurrò con tono leggermente preoccupato.

« E' impossibile...non può averla aperta lui...solo un equilibrante con esperienza può farlo, e comunque occorrerebbe un pazzo per arrivare a tanto, non può averlo fatto !! Però...devo esserne sicuro. Non esiste altro modo, devo recarmi la subito, sperando che non sia accaduto ciò che temo. » sussurrò Reason, spalancando gli occhi e prendendo con forza il proprio artefatto magico svanì in un forte bagliore magico.

Pochi istanti dopo, l'essere umanoide comparve in una tetra grotta sulle cui pareti nere come la pece scorrevano vari rigagnoli di lava incandescente, ed un feroce ringhio risuonò alle sue spalle, facendolo sospirare.

« Oh andiamo, non ho tempo per questo. FILA A CUCCIA CAGNACCIO !! » sentenziò Reason sbattendo al suolo il manico del bastone, facendo di colpo rimbalzare indietro Cerbero pronto a saltargli addosso, facendolo guaire di dolore e facendolo schiantare contro una parete che gli crollò addosso fragorosamente.

« Ora vediamo di muoverci. » disse irritato il mago cominciando a procedere lungo la caverna, trovandosi dinnanzi a tre grandi pilastri, dove tre voci irritate continuavano ad insultarsi senza pietà sul chi fosse più malvagio.

L'essere senza nemmeno dar peso ai tre malvagi, che per lui non erano altro che pedine, procedette lungo il proprio percorso, passando attraverso un passaggio nascosto alla base della torre di prigione centrale.

Una volta dentro, strinse con forza il bastone osservando come, Iron Staff, voltato di spalle, si trovasse proprio dinnanzi alla porta proibita, che si trovava nella parte più profonda del tartaro, completamente costituita in lava e magia unite da un incantesimo glaciale sulla cui superficie risaltavano vari disegni di fiamme ed occhi sanguinari.

« TU !! Idiota !! Cosa diavolo hai fatto ?! Spero per il tuo bene che sia solo un illusione !! » tuonò il mago lanciandosi verso il proprio nemico, che rimase del tutto immobile, senza nemmeno degnarsi di voltarsi.

« Ehy !! Mi hai sentito bertuccia ammaestrata ?! Degnati almeno di guardarmi in faccia prima di morire !! » insistette il negromante, senza ottenere alcuna risposta.

Non udendo alcun suono o movimento a quel punto Reason prese l'iniziativa cominciando ad avvicinarsi, fino ad affiancarsi al rivale, osservando decisamente stupito come Iron Staff fosse morto, e dal suo petto fuoriuscisse una lunga catena grigiastra, che pareva essere uscita direttamente dalla porta proibita.

« Dannazione...questa non ci voleva...spero almeno che la sua energia non sia bastata. » disse Reason, colpendo con forza il corpo del rivale che si sbriciolò in mille frantumi, per poi polverizzarsi, lasciando cadere al suolo l'estremità della catena, che tocco il suolo fragorosamente, come se ogni singolo nodo pesasse come una montagna.

« Mmm si direbbe essere ancora inerte. » disse il mago, muovendo con cautela la spira metallica, col proprio bastone, voltando poi lo sguardo verso la porta.

« In ogni caso, sarà meglio richiuderla. » disse con fare deciso il negromante, cominciando ad avvicinarsi alle due immense ante, accorgendosi però di una presenza residua poco distante da se.

« E' inutile. Non capisci che ormai è tardi ? »

« Ma tu non eri morto ? Ucciso dal tuo stupido animaletto domestico ? » chiese il mago voltandosi di scatto, osservando un residuo spettrale informe verde, dal quale fuoriusciva la voce di Fate.

« Dovresti sapere meglio di chiunque che la morte non è la fine, mio caro ossuto. »

« Almeno io un corpo c'è l'ho, a differenza tua. Piuttosto, vuoi spiegarmi perché ha provato ad aprire questa porta ? Sai anche tu cosa sarebbe potuto succedere se lo avesse risvegliato. »

« Certo che lo so. Proprio per questo gli ho mentito, dicendogli che solo lui avrebbe potuto aiutarlo a sistemare il caos e l'armonia. »

« Cioè in altre parole lo hai mandato al mattatoio. Degno di un bastardo come te Fate. Però non capisco, a che scopo allora farlo morire qui, pur sapendo che la sua energia non sarebbe mai bastata a risvegliarlo ? »

« Beh, molto semplice. Io non puntavo a dargli la sua energia. Ma la tua. » disse con tono aggressivo il miasma smerdaldo mentre di colpo la catena scattò aggrovigliandosi al bastone di Reason, strappandoglielo letteralmente dalla mano destra facendolo svanire all'interno della staqnza proibita.

Pochi istanti dopo, mentre la nube verde svanì colpita da un flusso magico sparato dagli occhi dal negromante furioso, una tetra risata cominciò a risuonare all'interno da dietro la porta proibita, da cui fuoriuscì una forte ventata rovente che fece appiccare le fiamme alle vesti di Reason, mentre una figura bipede, cominciò a delinearsi all'interno, circondata da un immenso muro di fiamme, mentre i suoi occhi celati dietro ad una maschera scheletrica, parevano diffondere puro e semplice potere magico caotico.

Nella mano destra, si trovava il bastone di Reason che, completamente ricoperto di fiamme aveva iniziato a polverizzarsi, lasciando solo il tempo ad una piccola sfera di energia azzurra di raggiungere il negromante, teletrasportandolo via da quel luogo, un istante prima che, una catena, gli trapassasse il volto.

« Scappa. Non è un problema. Sarà bello tornare a caccia, dopo tanto tempo. » disse con tono serio l'essere restando sulla soglia della porta proibita, facendo avvolgere la propria catena lungo il braccio destro, in modo simile al sinistro, dove si trovava una catena gemella, mentre stringendo la mano destra, coperta da un guanto nero pero spezzò definitivamente l'artefatto del mago.

  
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