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Autore: Hoshi_Rin    26/06/2015    0 recensioni
Un amore fraterno che porta al crollo della fiducia e alla costruzione di qualcosa di più profondo.
E' una storia protetta da COPYRIGHT. Qualsiasi tipo di plagio o riproduzione non autorizzata può essere punibile legalmente.
Caterina Losi©2015
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione

 

La strada era buia e vuota, data l'ora tarda della notte. Dovevano essere le due, ma non c'erano macchine in quella stradina di campagna.
Due figure in moto stavano tornando a casa dopo una festa di compleanno, l'ormai solita festa annuale organizzata da Laurel in cui ci si vestiva a tema libero. Claire si era vestita da ragazza degli anni Cinquanta: dei jeans a pinocchietto e una camicetta bianca. Leonard, invece, si era improvvisato un gentleman inglese dell'Ottocento, con tanto di cappello a cilindro annesso.
Quel giorno i due avrebbero dovuto festeggiare il terzo anno insieme, ma la loro storia non andava molto bene, soprattutto negli ultimi tempi nei quali entrambi erano stremati a causa delle continue verifiche di fine anno scolastico. Leonard, invece, si preparava ad affrontare l'esame di Stato.
A scuola Claire era sempre stata vista male perché Leonard era il ragazzo più gettonato di tutta la scuola e alle altre studentesse non andava bene che stessero insieme. Lui era alto, col fisico costantemente allenato. Gli occhi di un verde magnetico incorniciati da una chioma di ricci castani. Claire era l'esatto contrario: occhi castano scuro, così come i capelli lunghi, sempre in disordine. Non era né magra né robusta, si riteneva nella media.
Se in quel momento la storia con Leonard fosse finita, sarebbe finita anche la sua vita scolastica, diventando la zimbella di tutto l'istituto.
«Carina la festa, quest'anno.» disse la ragazza tanto per spezzare il silenzio.
«Sì,» ammise Leonard. «Anche la gente era abbastanza simpatica.»
Claire sentì lo stomaco contorcersi, e si strinse ancora di più contro il ragazzo. «Anche la ragazza con cui hai parlato tutta la sera...?» ribatté in modo scherzoso, anche se in realtà provava un profondo fastidio ripensando a quella bionda cheerleader appiccicata a Leonard come le ventose di una piovra.
«Cosa vuoi dire con questo?»
«Niente, è solo che pensavo di passare la serata con te, e invece...»
«Sei proprio immatura.» rintuzzò lui stizzito.
Rimasero in silenzio per qualche minuto. Claire sentiva gli occhi pizzicare, ma non voleva cedere al pianto. Avrebbe fatto come faceva sempre, cioè abbassare lo sguardo e ingoiare il groppone. Poi però decise di insistere. Non riusciva a sopportare tutto quel dolore che provava. Si sentiva offesa, poco compresa, e non più amata come tre anni prima. «Era un'occasione per stare insieme. In questo periodo ci stiamo allontanando un po', non trovi?»
«Lo sai che tra poco comincio gli esami. Devo studiare.» sbuffò lui.
«Appunto per quello avremmo potuto passare del tempo insieme alla festa, per recuperare il tempo perso.»
«Senti, Claire, io sono stanco. In tutti i sensi. Della scuola, degli amici e... di te.» Claire rimase in silenzio abbracciando Leonard da dietro, la fronte appoggiata alla sua schiena. Non aveva la forza di ribadire. Si sentiva sconfitta, come se avesse appena ricevuto un pugno talmente forte da mandarla K.O. Non riusciva più a trattenere le lacrime, infatti cominciò piano piano a singhiozzare. «Claire, ascolta, non intendevo quello... Stiamo ancora insieme dopo tre anni. Non ti chiedi perché abbia deciso di stare insieme a te per così tanto tempo? Lo sai che ti amo.» Il cuore della ragazza ebbe un tuffo. Claire strabuzzò gli occhi e smise si piangere. Era parecchio che non sentiva quelle due parole. Ti amo. L'ultima volta doveva risalire ad un anno prima, l'ultimo giorno dell'anno. «Già da tre anni ho deciso di stare insieme a te finché tu me lo permetterai.»
Claire non sapeva cosa dire. Si sentiva così stupida ed infantile. Quando il suo cuore rallentò il battito, si schiarì la voce, asciugandosi le lacrime. «Oh, Leo, io...» Non riuscì mai a finire la frase. Leonard si era voltato per poter vederla con la coda dell'occhio, un leggero sorriso imbarazzato ad accompagnare la sua espressione, ma nello stesso istante dei fari d'auto svoltarono improvvisamente verso di loro e si avvicinarono ad una velocità elevata, accecando la vista di Claire. «Attento!»
L'impatto era stato talmente forte da far catapultare Leonard in avanti, contro il vetro dell'auto, mentre Claire cadde a terra, sbattendo forte la testa contro il terreno freddo e rigido.

L'uomo che stava al volante scese dall'auto nel panico. Intorno a lei, Claire vedeva solo la volta stellata vorticare sopra la sua testa. Il continuo roteare di quelle luci bianche le provocò un forte mal di testa. Non capiva niente in quel momento, ma riuscì a sentire una voce carica di panico che parlava da sola. Non colse una sola parola, perché ormai i sensi la stavano abbandonando, infatti, dopo qualche secondo, chiuse gli occhi sprofondando nel buio e nel silenzio più totale.

 

Caterina Losi©2015-All rights reserved
Questa storia è protetta da COPYRIGHT. Ogni tipo di plagio o riproduzione senza autorizzazione è punibile legalmente.

   
 
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