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Autore: Fly to the sky    27/06/2015    3 recensioni
"Ninfadora Tonks è allegra e spumeggiante, chiacchierona e con la testa fra le nuvole, e se Remus dovesse associarla ad un concetto astratto a proprio piacimento, sceglierebbe la varietà di colori che si alterna in un arcobaleno."
[ Remus x Tonks | Fluff ♥ ]
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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~Three times Tonks says Remus “I love you” and one time he does.




 
#1

E’ da quando quella ragazza è entrata nell’Ordine della Fenice che Remus Lupin ha la mente totalmente e irrimediabilmente confusa.
Ninfadora Tonks è allegra e spumeggiante, chiacchierona e con la testa fra le nuvole, e se Remus dovesse associarla ad un concetto astratto a proprio piacimento, sceglierebbe la varietà di colori che si alterna in un arcobaleno. Questa scelta non soltanto perché Tonks è capace di cambiare il proprio aspetto a proprio piacimento, e quindi mostrarsi sempre con colori e forme differenti, ma perché l’arcobaleno è ciò che dà consolazione dopo la pioggia, e Remus la sente un po’ così, questa giovane donna.
Si è inserita nella sua vita senza nemmeno averlo avvisato, cogliendolo di sorpresa, e ogni risata di lei riesce a strappare un sorriso anche a lui.
“Eddai Remus, lo so che adori quando faccio il becco d’anatra!” gli dice all’uscita dalla cena, in Grimmauld Place, avvicinandosi di soppiatto e dandogli una gomitata che lo constringe a sussultare.
Remus rotea gli occhi e le lancia uno sguardo un po’ infastidito, che non è altro che una menzogna, una copertura, perché a lui piace quello scherzo, e pensa che con lei, ai tempi dei Malandrini, si sarebbe divertito un sacco. Così la allontana un poco, perché è sempre troppo vicina, ma le sorride con gratitudine.
“Oh Remus, giuro che ti amo quando fai così”
 


#2

Tonks non avrebbe dovuto seguirlo, e lo sa. Sirius le ha ricordato più e più volte quanto sia pericoloso, ma lei in quel momento ha perso la testa, e quando lo ha visto scappare via disperato, senza ormai riuscire più a trattenere la bestia, gli è corsa dietro scivolando via dalla stretta del cugino che le implorava di fermarsi.
Può sentire il respiro di lui, affannoso e molto più sonoro del solito, che si sovrappone al suo, indebolito dalla corsa. Può percepire il proprio cuore battere come se volesse scappare via, perché lei si trova proprio davanti ad un Lupo Mannaro, e non ha mai avuto così tanta paura.
La annusa, e le rivolge uno sguardo ostile, scoprendo i denti. Gli occhi di Tonks si soffermano sui denti affilatissimi, e le piupille sembrano tremare quasi quanto il resto del corpo, ma poi quelle iridi cangianti incontrano quelle del mostro che ha davanti, e in esse non trovano disumanità o voracità bestiale, ma riescono a scorgere soltanto una profonda tristezza.
Non si azzarda a tendere una mano, sa di non poterlo fare, ma adesso i suoi occhi non tremano più, ed è una lacrima l’unico segno di emozione che mostrano.
“So che sei lì, Remus, ti vedo.”
Trema ancora Tonks, perché ha ancora paura del Lupo, ma adesso riesce a vedere oltre la maschera della bestia che distrugge, e ha trovato la creatura distrutta. “Ti amo Remus, so che non mi farai del male.”
Il Lupo la annusa ancora una volta.
Poi le volta le spalle e corre via, nel buio.

 


#3

Le mani di Tonks sono gentili mentre gli carezzano una spalla, lì dove sta spargendo l’unguento per sistemare le cicatrici più fresche, quelle dell’ultima notte passata a cacciare animaletti di bosco, nella speranza che i suoi amici siano riusciti a tenerlo lontano dagli uomini.
Osserva il suo volto stanco, la pelle pallida e i capelli color topo, mentre lei è concentrata a passare le dita sulle ferite ormai biancastre, che mai scompariranno del tutto.
Alla fine, proprio come ha sempre temuto, è riuscito a spezzare quell’arcobaleno che tanto la distingueva. Tonks si è spenta, ed è tutta colpa sua.
“Ecco qui” gli sussurra apprensiva, richiudendo la bottiglietta di unguento e voltandosi per prendere la bacchetta e ripulirsi le mani, ma Remus le afferra un polso e la costringe a fermarsi.
“Ti prego, dimmi cosa c’è”
“Lo sai benissimo cosa c’è, Remus.” Sono amare quelle parole, perché lui sa davvero qual è il problema, e sa anche qual è la soluzione, ma ha abbastanza buonsenso da non cedere a lei, proprio perché ci tiene così tanto. Tonks sfugge alla sua stretta, e scappa via, i capelli stranamente ancor più grigi di quanto gli erano apparsi in precedenza.
Si ferma, poco prima di varcare la porta.
“Ti amo, Remus, e non me ne importa niente di qualcosa che non sei”.

 
 
 
 
#4
Ci ha provato in ogni modo possibile, Remus Lupin.
Per prima cosa le ha detto che lui è troppo vecchio per lei, ma lei gli ha risposto a tono, invecchiando il proprio aspetto di almeno dieci anni. E’ stata una cosa così “Tonks” che Remus non ha potuto fare a meno di sorridere divertito.
Poi le ha ricordato di essere povero, e di vivere in una condizione in cui nessuno vuole assumerlo. Tonks gli ha detto che a lei non importa, che se la caveranno, che lei non vuole denaro, che non ne ha bisogno.
Remus ha tentato ancora una volta, un’ultima volta, affermando a se stesso che se questo non l’avesse fermata, Merlino solo sarebbe stato in grado di trovare il modo, e le ha rammentato la propria natura, il proprio mostro.
Le ha detto che ha paura di farle del male. Le ha urlato che la sua vita è difficile e non vuole influenzarla e costringerla a vivere in clandestinità. L’ha disperatamente supplicata di allontanarsi da lui, perché ha paura di portare via il sorriso, e il suo sorriso e l’unica cosa che lo fa felice, in quei giorni così bui.
“Ti amo.”  Le dice, piangendo “Voglio soltanto che tu sia felice”.
Tonks si immobilizza, tremante, come quella notte di molti mesi prima nella foresta, ma questa volta non è paura, bensì stupore nel sentire parole che dalle sue labbra non credeva mai sarebbero potute uscire.
Lo abbraccia, Tonks, lo stritola con forza, sbilanciandolo ed evitando per un pelo che cada a terra. I capelli di lei, tornati miracolosamente di un rosa gomma-da-masticare gli solleticano il viso, ed è come se tutto il colore che irradia quella donna si espandesse anche nel suo cuore, riscaldandolo di un calore che non sentiva da tempo.
E capisce, senza che lei glielo dica, che a Tonks non è mai importato niente di tutte quelle cose.
 

 






 

~Fly's corner
Okaaaaay, ho scritto questa fanfiction senza fermarmi nemmeno un secondo, senza guardare quanto tempo ci impiegavo, senza ricontrollare il rigo precedente, fino a che non ho concluso e mi sono accorta che erano le due di notte e i miei occhi bruciavano da impazzire. 
Diciamo che non è stata concepita nel migliore dei modi.
Per il resto mi piace, anche se non è scritta nel migliore dei miei momenti di lucidità, perciò alcune frasi sono sconnesse e poco simili alle altre, ma siccome sono mooolto stanca e il risultato mi piace l'ho pubblicata così nella speranza che vi piaccia :)
Io vado a nanna ♥ 

 
  
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