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Autore: Lullaby1992    27/06/2015    3 recensioni
Bene... nel Nothing#2 i nostri personaggi si sono sistemati e tutto era finito per il meglio... ma è proprio così? è davvero tutto finito? tutti i guai?
Ovviamente no, perchè è proprio nel momento in cui ci si sente più al sicuro che succedono le cose peggiori...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Asuma/Kurenai, Minato/Kushina, Obito/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio, Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Nothing#2'
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Era ormai buio, quando Minato, sentì un debole bussare alla porta.

Avanti...” disse anche se, ormai, sperava di poter andare a casa a dormire.

Hina, incerta varcò la soglia.

Hina... dimmi”

Papà... hai un momento per parlare?”

L'Hokage si sedette incerto. Le indicò la sedia di fronte a sé, ma era piuttosto agitato. Hina era sempre stata molto più difficile di Naruto da gestire.

Voleva bene a tutti e due i suoi figli, ma sarà perché lei era una femmina, aveva sempre trovato più complicato rapportarsi con lei.

Lei, esitando si sedette. Poi si rannicchiò sulla sedia, poggiando i talloni sul bordo di questa, e nascondendosi dietro le ginocchia.

Sai, non sono mai riuscita a comprendere perché tu l'abbia fatto. Non davvero. Forse perché sono io a viverlo da 'questa parte' ma non riesco a farmene una ragione... non razionalmente”

Minato sospirò. Come poteva fare a spiegarglielo?

In verità ci sono diversi motivi razionali Hina, di cui sono sicuro che molti li conosci già. Non in ultimo che sia te che Naruto avete un chakra particolarmente potente. Altri verrebbero semplicemente sopraffatti dal potere della volpe.

Tu in particolar modo, hai il chakra Uzumaki, che è uno dei migliori esistenti, dopo l'arte del legno ormai perduta dello Shodaime, per sopprimere i cercoteri.

Quando l'anfora in cui avevo rinchiuso la seconda metà della volpe, iniziò a deteriorarsi, compresi che non potevo continuare a nasconderla. Era a rischio che qualcuno la rubasse, e non avevo altra scelta che rinchiuderla in una persona. Era troppo potente, avrebbe finito con il distruggere qualsiasi altro contenitore in cui avrei tentato di metterla.

In secondo... mi fido di voi”

Ma cosa significa? Il fidarsi di noi... cosa vuol dire? Perché..?”

Perché voi siete i miei figli, e sono certo che prima o poi, sarete in grado di domarla la volpe”

... cosa?”

Non c'è stato mai nessuno in grado di farlo. Non con il kyuubi. Ma esistono persone che sono riuscite a piegare al proprio volere i cercoteri. Yagura con il tre code, Killer Bee della nuvola con l'ottacoda. Io sono certo che voi ce la potrete fare. Per me, voi siete speciali. Sento che lo siete, e che potete riuscirci!” lo disse con fervore, mettendoci convinzione.

Hina inaspettatamente si mise a piangere e a ridere, tutto insieme.

Quindi era... tutto qui il motivo? Cioè, le faceva piacere che papà credesse in lei, che avesse fiducia ma...

Fece il giro della scrivania e lo abbracciò.

È il motivo più stupido che abbia mai sentito... però... ti voglio bene papà...”

Mi dispiace davvero Hina, davvero davvero. Ho fatto in modo che nessuno sapesse di te, perché così corressi meno rischi di quelli che già corre quello scapestrato di Naruto, ma forse ho sbagliato tutto...”

Le carezzò i capelli con fare affettuoso.

Lei sospirò. “Papà io ti voglio bene. Davvero. È che... a volte non so. Sembra che sia più facile... essere arrabbiati che comprendere.

Io sinceramente... non so come faccia Naruto a essere sempre così sorridente. Forse la sua metà non è così chiacchierona come la mia.

Io mi sento debole, tutte le volte che lei sussurra... è così... convincente, così... tentatrice.

La sento stringere le sue spire su di me, e mi odio per essere così debole per cascarci, e mi arrabbio. Per averla qui, nella mia mente. È più facile essere arrabbiata con te che non ammettere che sono io a essere debole. Fa male”

Minato, la strinse a sé. Forte “Hina, tu non sei debole. Non pensarlo mai. Tu mi rendi orgoglioso ogni giorno di essere padre, e questo, ricordatelo sempre.

Se arrabbiarti con me, ti aiuta, fallo. Non m'importa. Se ti senti meglio fallo”

Hina rise, senza allegria “Se me lo dici così mi fai sentire ancora più meschina, papà”

Le baciò la fronte. “Allora dimmi come posso aiutarti”

Non puoi. Dovrò trovare il modo. Prima o poi, di affrontarla, a modo mio. Tu... solo, non smettere mai di volermi bene, e di essere il mio irritante papà Hokage, d'accordo?”

L'uomo rise. “Non potrei mai, Hina. Nemmeno volendo”

Piuttosto. Sono curioso di sapere una cosa... come l'ha presa Raimaru, quando glie l'hai detto?”

La ragazza rise. In fin dei conti, forse suo padre, per quanto non si volesse intromettere, un poco geloso di lei lo era allora...

Mi ha dato della baka e mi ha detto 'non me n'è mai fregato niente che Naru-kun fosse un Jinchuriki. Perché dovrebbe importarmi che tu lo sia?'”

Quel ragazzo ha più sale in zucca di quanto mi aspettassi allora...”

Mh-mh. Credo anche io... è stato lui a... incitarmi a parlare con te”

Davvero?”

Mi ha detto che mi avrebbe fatto bene, e anche se le risposte non sarebbero state quelle che volevo sentire, quanto meno mi sarei tolta il dubbio. Ed in effetti... ora sto meglio”

Minato, in quel momento ringraziò sentitamente il proprio allievo.

Dai, ora andiamo a casa?” gli domandò Minato.

La ragazza annuì.

In un battito di ciglia, la ragazza si ritrovò nella sua stanza.

Ehi, non vale usare la dislocazione così!” si lamentò lei, anche se in verità era contenta quando suo padre le faceva ste piccole 'sorprese'.

Buonanotte tesoro” le rispose lui, uscendo dalla camera.

Solo... un ultima cosa” si fermò sulla soglia. “Ho promesso di non intromettermi tra te e lui, qualsiasi cosa ci sia tra voi due. E così farò. Ma.. cerca di essere felice ok? E, anche se probabilmente non sono la persona più adatta... se mai volessi parlarmi... di qualsiasi cosa, ci sono ok?”

Grazie papà, apprezzo il pensiero” le rispose lei, arrampicandosi sul letto.

L'uomo uscì dalla stanza, lasciandola tranquilla.

Non si vedeva ad andare a parlare con lui di certi problemi. No, certe cose andavano affrontate tra donne. Ma era contenta che si fosse offerto. Faceva piacere sapere che c'era.

Anzi, a proprio pensarci bene, Hina si ritrovò a pensare, arrossendo, che se proprio si fosse trovata a dover chiedere qualcosa in argomento, la persona a cui le veniva più da pensare non era tanto quel fenomeno fatto a donna di sua madre, quanto a.. Lòng.

Le sembrava di potersi... fidare di più di lei? O forse perché credeva che sarebbe stata più discreta e imparziale di Kushina. E magari anche meno... rumorosa.


Il periodo che ne seguì fu abbastanza tranquillo per tutti.

Raimaru s'annoiava a essere inattivo, però così aveva tempo da passare in casa con la sorella, che ogni tanto aveva paura di trascurare un poco.

Ryuko-nee perché continui a esitare? Mi sembra improbabile che sia ancora all'accademia con la tua testa sai?” le disse dopo aver visto i compiti.

Niisan, a me non m'importa di finire l'accademia. Tu avevi fretta io no”

Raccontamene un'altra”

Lei imbronciò le labbra.

Dai, sputa il rospo. È già da un po' che ci penso, ma non avevo mai trovato il momento giusto per parlarne...”

Non sono sicura di voler diventare un ninja” disse infine la ragazza.

Raimaru rimase sorpreso. Ma poi disse cautamente solo “Perché?”

Non... non lo so. Sia tu che la mamma, e anche papà, per quanto io non l'ho mai conosciuto, siete tutti così concentrati sul vostro lavoro però...

Insomma, da dopo... quella volta...” Raimaru capì che si riferiva a quando era piccola, quando Kakashi e Itachi avevano usato lo Tsukuyomi su Lòng e Obito.

...mi viene sempre da pensare, che per quanto siano tutti entusiasti i miei compagni e tutto a diventare ninja... non lo so. Ho sempre paura che tu e la mamma un giorno non torniate più.. e di rimanere sola.

Io... lo so che per voi è importante però... io ho paura”

Lo aveva detto a sguardo basso, quasi vergognosa.

Ryuko... ma perché non l'hai mai detto prima?” disse invece per contro Raimaru.

Non... non mi osavo farlo”

Avresti dovuto dirlo subito!”

Mi vergognavo va bene?! Mi sembra di essere la codarda della famiglia. Siete tutti così... forti. Mi sembra di farvi uno smacco a voi a restare così indietro”

Raimaru sospirò. “Ryuko, non devi fare le cose solo perché vuoi cercare di calzare una scarpa che per te è troppo larga. Non puoi forzarti a fare una cosa che non ti piace o che non vuoi fare. Soprattutto non per venire dietro a noi.

Ci sono tantissime cose che puoi fare anche come non-ninja. E sono più che sicuro che ci fosse ora la mamma ti direbbe la stessa identica cosa.

Essere ninja è una scelta di vita, ma che non devi fare se non ti senti di farla. Il mestiere di ninja è pericoloso, e sono sicuro che nessuno ti direbbe niente se non ti sentissi di prendere questa scelta.

Promettimi che glie ne parlerai d'accordo?”

Io... si d'accordo”

Brava Ryuko. E sappi che io ti voglio sempre bene lo stesso. Sei stata tu, la prima anni fa a farmi trovare la mia nindo, quando era appena nata sai...”

Davvero?”

Già...” e così Raimaru le raccontò com'era andata la cosa, mentre che però vedeva che la sorella era visibilmente più tranquilla: si era tolta un bel peso.

Si ritrovò a pensare, che quell'evento doveva averla traumatizzata più di quanto pensasse... ma in fin dei conti non sarebbe stato poi così dispiaciuto a pensare che lei fosse tranquilla e al sicuro al villaggio anziché rischiare la vita in missione...

  
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