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Autore: SniperShy    27/06/2015    4 recensioni
"Non puoi vivere sempre sul bordo. Prima o poi devi aprire le ali, e saltare"
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Equestria non è più il nostro solo mondo.
La Principessa dell' Amicizia è tornata da un altro mondo, raccontandoci delle meraviglie tecniche che gli abitanti di quella dimensione hanno costruito non per adattarsi all' ambiente intorno a loro, ma per plasmare il loro mondo a loro piacimento.
Abbiamo stabilito una connessione, e i loro abitanti, mutati in forma Equina grazie al passaggio nel nostro mondo, hanno iniziato una rapida integrazione nella nostra società.
Gli umani hanno migliorato di molto la nostra qualità della vita, costruendo grattacieli e ospedali, e mettendo a nostra disposizione la loro avanzatissima tecnologia.
Ma soprattutto sono arrivati i problemi.
Guerriglie urbane sottobanco tra corporazioni, assassinii, proibizionismo; l' omertà regna nella magica terra di equestria.
In pochi anni gli umani ibridi, distinguibili dal loro fisico slanciato e dalla loro andatura bipede, conquistarono una posizione di governo, una grande percentuale dei consiglieri di Princess Celestia, agendo per lei nelle questioni appiccicose che li riguardavano. Si può percepire l' alone di protezione e clausura che li riguarda.
Ma c' è una luce in fondo al tunnell; alcuni di noi vollero portare alla luce il fango prodotto dagli umani, e iniziarono a infiltrarsi nelle corporazioni, trasportando informazioni alle testate giornalistiche. Erano dei pony speciali, addestrati a far perdere le loro traccie nei tortuosi percorsi delle tentacolari metropoli create dagli umani.
Sono dei messaggeri, e io faccio parte di loro. Noi siamo i Galoppatori, e viviamo sulle impalcature, dormiamo sui cornicioni; lavoriamo saltando di tetto in tetto.
Sul bordo del Portale.
Sfondai la porta antincendio rossa con una spallata, e mi ritrovai sul tetto del grande grattacielo, sede della Puledrandello-Stabiler; i rumori della notte di Detrot, coi grattacieli illuminati che si innalzano fino all' orizzonte fin dove arriva lo sguardo, erano soffocati dal rombo di un motore di elicottero in accensione. L' elicottero che avrei dovuto fermare quella notte.
Galoppai sulle scale metalliche che portavano alla piattaforma dell' eliporto sul tetto, ma mi fermai di colpo, vedendo il nostro nemico mortale puntare una pistola alla tempia di mia sorella, Kitey.
"Buona sera, Trustworthy" disse lui, indietreggiando di un paio di zoccoli.
"Jacknife, perchè hai tradito il tuo stesso mondo, lasciando che gli umani uccidessero tutti quei pony?" gli urlò Kitey, sopra al rumore del rotore che si scaldava.
"Diciamo che conosco le mie priorità, puledrina" disse lui, tirandola indietro come se ne avesse le redini.
"Chi c' è dietro?" chiesi, solo per ascoltare un relativo silenzio.
"Clophagan. Alicorn" disse soltanto mia sorella, voltando il muso verso il vuoto, alla sua sinistra. A questo erano arrivate le sue ricerche? L' ambasciatore Equestre? Il sindaco di Detrot?
"Ancora una volta, conosco i pesci più grossi, e mi metto al riparo sotto la loro ombra" il rumore del rotore si intensificò ancora, segnalando che era pronto alla partenza.
"Il nostro tempo è scaduto. Ho un elicottero da prendere, Trustworthy" e aumentò il passo, portandosi pù vicino al velivolo.
"Perchè noi? Cosa centriamo con il tuo piano?" gli urlai, indicando mia sorella e me con uno zoccolo.
"Voi siete un pezzo importante del puzzle, Trustworthy. I Galoppatori, la polizia... Per questo il capo della polizia è morto, e i tuoi compagni sono stai eliminati. Ci siete d' intralcio" fece lui, spingendo Kitey sul vano di carico dell' elicottero. La giumenta provò a liberarsi, ma Jacknife la colpì in testa col calcio della pistola, stordendola e facendola accasciare sulla piattaforma di metallo all' interno del velivolo. Feci per buttarmi contro di lui, ma lui girò la canna della pistola verso di me.
"Non puoi vivere sempre sul bordo, Trustworthy. Prima o poi devi aprire le ali, e saltare!" mi urlò lui, mentre l' elicottero si alzava in volo, allontanandosi dalla piattaforma dell' eliporto. Mi voltai, e dietro di me c' erano due degli scagnozzi diJacknife, che mi puntavano contro le loro mitragliette.
Il mio muso si riflesse sui loro visori a specchio: manto bianco, una corta criniera nera, come i miei grandi occhi a mandorla; un tatuaggio sotto a ogni occhio, due ali nere stilizzate, spalancate come per prendere il volo. Lessi disperazione nei miei stessi occhi, ma anche determinazione; avevo fatto la mia scelta, avrei saltato, finalmente.
Mi rigirai, fronteggiando l' elicottero, davanti a me oltre il bordo del grattacielo, nel vuoto.
Prima che gli stalloni cominciassero a sparare, partii al galoppo verso Jacknife, e i primi proiettili cominciarono a impattare sulle casse che avevo appena scavalcato; adesso non c' era più nulla tra me e il mio nemico mortale.
Aumentai la velocità, e arrivata sul bordo spiccai un lungo balzo, verso l' elicottero; con gli zoccoli mi aggrappai alla maniglia rossa superore, e seguendo lo slancio scalciai Jacknife, che cadde dall' elicottero, urlando e sparando all' impazzata verso di noi.
Qualche proiettile dovette aver colpito l' elicottero, perchè iniziò a risuonare un' allarme, e cominciammo a roteare senza controllo. Senza esitazione feci saltare Kitey verso il grattacielo, con ancora le manette addosso. Dopo un paio di disorientanti giri dell' elicottero, sembrò stabilizzarsi. Quindi potei guardare verso il tetto di prima. Kitey era appesa al bordo, reggendosi per miracolo con gli zoccoli ammanettati. Col cuore a mille, saltai anchio, buttandomi nell' angolo di palazzo dove si trovava mia sorella; tesi i miei muscoli fino allo spasmo, ma riuscii a raggiungerla prima che cadesse, afferrando la catena delle manette, e sforzandomi per tirarla su, per salvarla.
Mentre la sollevavo sopra al cornicione, l' elicottero cadde, del tutto senza controllo, e si schiantò sulla struttura slanciata della sede della Puledrandello- Stabiler; l' impatto ci fece tremare i denti nella bocca, ma il palazzo tenne, senza crollare.
Io e mia sorella ci alzammo sui nostri zoccoli, e ci abbracciammo; ci avvicinammo al bordo del tetto, e rimanemmo immobili, ad osservare la calma notte di Detrot, che scorreva senza di noi, senza accorgersi dei nostri sforzi per salvarla, col suo fresco vento notturno che accarezzava i nostri musi per ringraziarci, scompigliando le nostre criniere.

Nido del Cecchino(suona fighissimo eh?)

Nel caso ve lo steste chiedendo, Trustworhty Connors è una giumenta di terra, e l' opera originale che ho preso era la cutscene finale di Mirror's Edge. Giudici, potete anche controllare.
   
 
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