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Autore: eleCorti    27/06/2015    1 recensioni
Sono passati tre anni da quando i digiprescelti hanno salvato Digiwolrd e la Terra e la pace nei due mondi è stata ristabilita, e i dodici digiprescelti non hanno più il peso di due mondi sulle loro spalle. Ma l'arrivo di un nuovo nemico potente minaccerà i due mondi e così i digiprescelti dovranno riunirsi per batterlo.
Ma questa volta dovranno usare un'arma diversa per contrastare le forze del male. un arma che non si trova facilmente...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Un po' tutti | Coppie: Sora/Tai
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Finalmente il mio esilio è finito, e ora digiprescelti la pagherete!”
 
Erano passati tre anni da quando era tornata la pace a Digiworld, e la vita nei due mondi scorreva tranquillamente, i nostri digiprescelti erano cresciuti ormai tutti frequentavano le superiori, quasi tutti, e non avevano il peso di due mondi sulle spalle.
Erano cambiate molte cose in questi tre anni, innanzitutto Mimi era ritornata dall’America e frequentava la stessa scuola dei suoi amici, era davvero felice, finalmente poteva stare con i suoi amici di sempre; Sora e Matt si erano lasciati per un motivo oscuro a tutti e la ramata si era avvicinata di più a Tai, che provava un certo interesse per la sua amica e Matt ancora suonava con la sua band, che era diventata famosa in tutto il Giappone; Joe era all’ultimo anno delle superiori e aveva intenzione di studiare medicina; Izzy era sempre attaccato al suo PC e in questi anni aveva mostrato sempre interesse per Digiworld.
Il vecchio gruppo dei prescelti, in questi anni, si era unito molto al nuovo gruppo grazie anche a TK e Kari che erano più amici che mai, tutti sospettavano che presto tra loro sarebbe nato qualcosa, cosa che faceva ingelosire Davis, il quale ancora andava dietro all’amica; Ken aveva iniziato da poco ad uscire con Yolei, che aveva sempre provato un grande interesse per l’ex imperatore digimon, infine Cody, il più piccolo del gruppo, cresceva bene, e praticava sempre il kendo.
Era una giornata normale, la mattina era appena iniziata e tutti ragazzi si stavano dirigendo nelle loro scuole, in particolare, ve ne era uno in sella a una bicicletta che correva, cercando di arrivare il più presto possibile, in modo tale da non arrivare di nuovo in ritardo, e poi perché all’entrata della scuola, c’era qualcuno che lo stava aspettando.
E così l’ormai diciassettenne Tai pedalava a più non posso per cercare di arrivare il più puntuale possibile, e non far aspettare la persona che lo attendeva pazientemente da un paio di minuti, chissà chi era questa persona…
Ormai erano dieci minuti che lo aspettava, proprio la puntualità non era il suo forte, pensava la ragazza dai capelli ramati, stava iniziando a spazientirsi quando sentì qualcuno che urlava a squarciagola il suo nome.
“Sora!” era Tai che si stava avvinando all’amica in sella alla sua bicicletta.
Frenò di colpo e per poco non cadde a terra, scatenando le risate dell’amica che gli disse:
“Tai calmati, non è da molto che sono qui” e avvicinandosi gli diede un bacio in guancia, provocando un rossore all’amico.
“come siete carini insieme piccioncini!” furono interrotti da una voce acuta, che riconobbero in quella di Mimi, che era insieme a… Matt!?
 Che cosa facevano quei due insieme? Si ritrovarono a pensare gli amici, che si gettarono un occhiata complice, c’era qualcosa sotto e loro la dovevano scoprire, dopo avrebbero preso in disparte i loro due migliori amici e ci avrebbero fatto una chiacchierata.
“ciao Mimi, ciao Matt” disse la prescelta dell’amore.
“che cosa fate voi due insieme?” chiese il castano, malizioso.
“non è quello che pensi!” dissero entrambi in coro e Mimi arrossì.
“salve ragazzi” furono interrotti da Izzy, che era appena arrivato, e subito dopo si aggiunsero TK, Joe e Kari.
Varcarono tutti l’ingresso della scuola e ognuno si diresse nelle proprie classi dandosi appuntamento alla pausa pranzo.
Momento che, quella mattina, non tardò ad arrivare, gli otto digiprescelti insieme ai tre nuovi si riunirono tutti nel cortile della scuola per pranzare, come facevano tutti i giorni, e Tai colse l’occasione per fare il terzo grado al suo migliore amico, così lo prese in disparte.
“ tu non me la racconti giusta, cosa c’è tra te e Mimi?” chiese il digiprescelto del coraggio, non nascondendo la sua curiosità.
“assolutamente niente, siamo solo amici, è stato un caso che stamattina siamo arrivati insieme!” rispose il biondo con molta calma.
“mmm… sarà, voi due non mi convincete!” esclamò il leader dei prescelti.
“nemmeno tu e Sora mi convincete se è per questo!” ribatte il prescelto dell’amicizia.
“ eh? In che senso? Lo sai che io e lei siamo amici! Piuttosto non capirò mai perché voi due vi siete lasciati, sembravate così felici insieme!” tuonò il castano.
“te l’ho detto mille volte Tai, tra me e lei non funzionava più e ci siamo lasciati! Quante volte te lo devo dire!” gridò l’amico, per poi girarsi e raggiungere gli altri, e Tai lo seguì.
Nel frattempo anche Sora aveva preso in disparte l’amica, per sapere cosa c’era tra lei e il suo ex ragazzo.
“allora Mimi che cosa c’è tra te e Matt?” chiese la ramata.
“niente, non è come pensi!” tuonò la prescelta della sincerità.
“sicura, allora perché stamattina sei arrossita?” domandò la digiprescelta dell’amore.
“ vogliamo parlare di te e di Tai che ultimamente vi siete avvicinati di più?” sviò il discorso, evidentemente non voleva rispondere alla domanda della sua migliore amica.
Stavolta toccò a Sora arrossire.
“ma che cosa dici lo sai che io e Tai siamo solo amici!” esclamò la ramata.
“ma smettila Sora, potrai ingannare gli altri ma non me, so perché ti sei lasciata con Matt!” disse sicura di sé la castana.
E Sora impallidì. Possibile che stesse dicendo la verità? Possibile che lei sapesse, se era così, era davvero nei guai, avrebbe dovuto dirle tutto, ma per fortuna, non poté rispondere alla domanda dell’amica, perché qualcuno gridò.
“ragazze che cosa state facendo lì tutte sole, non venite a mangiare?” era Tai.
E Sora fece per raggiungerlo, ma Mimi la bloccò per il braccio e le sussurrò.
“non abbiamo ancora finito il discorso”.
Passò anche l’ora di pranzo ed era giunto il momento di tornare a casa e Tai si offrì di accompagnare Sora e salirono in due sulla sua bici.
Sora amava stare in compagnia del suo migliore amico, in questi tre anni la loro amicizia si era rafforzata sempre di più, il castano, anche quando l’amica era impegnata con Matt, non si era mai allontanato da lei, ma anzi le stava sempre vicino e la sosteneva quando litigava con il suo ragazzo, e quando apprese dalla prescelta la notizia che i due si erano lasciati, ci rimase un po’ male, perché credeva davvero che Sora fosse veramente felice con l’amico biondo, e si era ripromesso di starle accanto e di aiutarla a superare il momento. E Sora, dopo la rottura con Matt, si era avvicinata di più al suo migliore amico, perché sapeva di poter contare su di lui, che l’avrebbe capita e che le sarebbe stata accanto, e poi ultimamente sembrava provare un maggiore interesse verso il suo leader.
Quando era con lui, si sentiva protetta e al sicuro, ed è proprio per questo che aveva appoggiato il suo capo contro la schiena di lui, perché le trasmetteva un senso di calore e di pace, si sentiva in pace con se stessa e con il mondo intero quando era con il prescelto del coraggio. Era talmente rilassata, che non si accorse di avere chiuso gli occhi, e fu ridestata dalla voce dell’oggetto dei suoi pensieri.
“Sora che ne dici di fermarci da qualche parte e prenderci qualcosa?” domandò, sperando in una risposta positiva.
E Sora perse un battito, e non seppe neanche il perché. Poi si decise a rispondere.
“sì ceto volentieri”.
Si fermarono e si sedettero in un bar che aveva i tavoli all’aperto e si presero entrambi un gelato.
Erano entrambi in silenzio, e si fissavano l’un l’altro Tai ripensava a quello che gli aveva detto Matt, perché non gli convinceva il rapporto tra lui e Sora? Loro erano da sempre buoni amici e sebbene, lui provasse un certo interesse per lei, sapeva di non avere speranza e ci aveva rinunciato, ma comunque era rimasto in buoni rapporti con l’amica, perché ci teneva alla sua amicizia. Ma la sua attenzione fu richiamata da Sora.
“Tai che hai tutto apposto? Ti vedo pensieroso” domandò la digiprescelta dell’amore, preoccupandosi per l’amico.
“eh? Si certo è tutto apposto” rispose il castano, guardandola negli occhi.
E si perse in quegli occhi, li aveva sempre amati, ed ebbe l’istinto di azzerare le distanze e baciarla, e lo avrebbe anche fatto, se non fosse stato interrotto da un' esplosione improvvisa lì vicino.
Sora si alzò di scatto, aveva una paura tremenda, e Tai se ne rese conto, così, alzandosi pure lui, la strinse a sé in dolce abbraccio e, accarezzandole i capelli tentò di rassicurarla, e la ragazza si fece cullare da quel caldo abbraccio e sembrò tranquillizzarsi, ma subito l’apparente serenità svanì, perché la prescelta notò qualcosa.
“Tai guarda!” esclamò, facendo voltare l’amico, che vide, come lei, un digimon pronto a scagliare il suo attacco che era diretto proprio verso di loro, ma, grazie ai riflessi di Tai, i due amici riuscirono a evitarlo buttandosi per terra.
L’attacco era stato devastante, aveva spazzato via tutto, e non tutti erano riusciti a fuggire, alcuni erano rimasti feriti, comunque il mostro digitale era pronto per sferrare un altro attacco, ma fu fermato da un altro digimon che i due ragazzi riconobbero, era Paildramon.
“Tai, Sora tutto bene?” gridò Davis che, insieme a Ken,  corse incontro ai due amici.
“sì Davis grazie, se non foste arrivati, non so cosa sarebbe potuto succedere” rispose Tai alzandosi in piedi, per poi aiutare l’amica.
Paildramon nel frattempo stava affrontando il suo avversario, che proprio non voleva saperne di essere sconfitto, ma per fortuna dopo un paio di colpi riuscì a eliminarlo.
Tai era rimasto incredulo e non solo lui, come aveva fatto quel digimon ad arrivare nel mondo reale? Che cosa voleva? Chi lo mandava? Forse la pace dei due mondi era stata di nuovo messa in pericolo e c’era, quindi, bisogno di nuovo di loro? Dovevano riunirsi subito e scoprire che cosa stava succedendo.     
  
   
 
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