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Autore: arashinosora5927    28/06/2015    0 recensioni
Una dolce 5927, in questo caso non scritta da me, ma solo tradotta dal polacco e aggiustata perché google traduttore fa cagare a volte. La storia parla di un momento particolarmente intimo tra Tsuna e Gokudera, un momento molto particolare
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Haru Miura, Hayato Gokudera, Tsunayoshi Sawada
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Lo guardò di nuovo, del resto durante tutte quelle lezioni aveva potuto sentire i suoi occhi su di sè, ma sapeva anche che, dopo quello che era successo nel suo sogno nel fine settimana, era inevitabile non provare un minimo di imbarazzo.
"Juudaime, vengo di nuovo da voi domani, come avevo promesso!" disse Gokudera senza dissimulare la sua eccitazione per poter passare un altro giorno col suo Juudaime e facendo l'occhiolino.
L'indomani Gokudera sembrava eccitato dalla sua presenza anche più del solito, dopotutto in quel sogno avevano... "uh" Tsuna deglutì appena gli tornarono in mente quelle scene tanto che dovette soffermarsi su un nuovo pensiero.
Suonata la campan, a fine della lezione cominciò a fare la cartella con le mani tremanti e la testa invasa dal ricordo di quel sogno.
"Ehi, Tsuna! Stai andando a casa? " chiese Yamamoto calorosamente spezzando per un attimo il flusso di pensieri.
"I-ie ... cioè voglio dire ... Hai, ma ... ho prima qualcosa altro da fare!" rispose Tsuna balbettando e riuscendo a stento a fare uscire dei suoi dalla sua gola. Dopo aver cordialmente salutato l'amico senza dilungarsi in spiegazioni fuggì letteralmente dalla classe, vide Gokudera e cominciò a correre verso di lui, ma era troppo lento.
"Juudaime" disse Gokudera sorridendo appena si voltò e lo vide.
Tsuna si fermò come in preda alla paralisi e non riuscì a pronunciare neanche una parola, così Gokudera preoccupato gli andò vicino e lo strinse temendo fosse stato vittima di un attacco a sorpresa, ma Reborn diede un calcio in testa a Tsuna e spiegò a Gokudera che "Dametsuna era solo in preda alla sua natura".
Che altro si poteva aspettare Gokudera dopo che al compleanno di I-Pin Tsuna lo aveva completamente ignorato e lui la notte aveva poi sognato un inaspettato e delicato bacio sulle labbra da parte del suo amato? Non era neanche sicuro che fosse stato un sogno, ma giunto a casa abbracciò un cuscino come se fosse il suo Juudaime e si lasciò cullare da un dolce sonno.  
Nel frattempo Tsuna giunto a casa continua a pensare a quel sogno e non se ne capacitava. "E 'stato strano! Basta ricordare il momento del bacio, mi sento come se fosse successo un attimo fa. Gokudera semplicemente ha interrotto al nostra conversazione e poi mi ha baciato e io sentivo le mie mani nei suoi splendidi capelli e tutto il suo calore su di me. E 'stata una rivelazione? Oppure solo la paura di sentirmi solo rappresentata in un sogno?"-rabbrividì-" infondo è stato solo un sogno". Pronunciate quelle parole tirò un sospiro di sollievo e decise di fare un pisolino.
Poche ore dopo Tsuna cominciò a sognare sua madre che entrava in camera annunciando l'arrivo di un ospite, ma Tsuna non aveva proprio voglia di sentirla anche perché nel sogno stava facendo un sogno anche più imbarazzante del precedente: lui e Gokudera sta volta su un letto caldo, cinti nell'abbraccio più dolce e catturati nel bacio più passionale.
Nel frattempo davvero era giunto qualcuno nella camera e Tsuna nel sogno nel sogno aveva risposto a sua madre rispondendo anche nella realtà "Mamma, lasciami dormire!".
Sentendo quelle parole e vedendo il suo angelo  in dormiveglia Gokudera non potè trattenere una risatina.
"Sono io, Juudaime, ricordate? Dobbiamo studiare insieme oggi!".
Tsuna continuando a dormire mormorò "Gokude..." e non potè finire la frase poiché Gokudera approfittando del dormiveglia baciò le sue morbide labbra piano per evitare che egli se ne accorgesse.
Sentì il suo Juudaime scuotere la testa per poi girarsi dall'altro lato e continuare a dormire sbavando sul cuscino e accennando un sorriso. 
"Il suo braccio destro è pronto ad aiutarla con i compiti" disse accarezzandogli una guarncia e sedendosi sul un lato del letto con un ampio sorriso in volto, fingendo che nulla fosse accaduto.
Tsuna avrebbe davvero voluto dire qualcosa, ma la sua bocca si paralizzò alla vista di Gokudera e così Gokudera pensò di scuoterlo appena per svegliarlo.
"Juudaime,non c'è bisogno di alzarsi, possiamo studiare anche sul letto" disse Gokudera prendendo un libro di matematica e prime che se ne potesse rendere conto la sua camicia e la sua cravatta erano scivolate sul pavimento e poteva sentire la lingua di Tsuna sul suo collo.
"J-Juudaime" disse sconvolto, ma Tsuna ignorò quelle parole e cominciò a succhiargli il collo e a morderglielo quasi facendogli male.
Pochi istanti dopo la mente era ancora piena di contraddizioni, ma Tsuna aveva deciso di affidarsi al suo corpo e così saltò letteralmente addosso a Gokudera stendendolo sul letto e cominciò a muoversi su di lui mettendo una mano sul suo petto e sentendo tutto il loro sudore. Tsuna poteva sentire Gokudera gemere per l'eccitazione e all'improvviso sentì come se si fosse qualcosa di fin troppo grande tra loro così istintivamente disse "G-Gokudera-kun pensavo che potresti liberarti della tua dinamite, prima che insomma...".
Gokudera non potè trattenere una risatina e poi disse "Non è dinamite, Juudaime".
A quelle parole Tsuna fu preso dal terrore e si allontanò da lui. Gokudera lo guardò con la faccia da cane bastonato e gli chiese in preda al panico "Juudaime che ho fatto? Ho fatto qualcosa di male?".
Tsuna cadde di schiena sul cuscino e si sentì pervadere da una strana ondata di sollievo.
"Juudaime ..." disse Gokudera stendendosi al suo fianco e accarezzandogli la schiena.
Tsuna mosse il capo incontrando le gemme smeraldo di Gokudera e a quella vista divenne vermiglio. Era sul punto di girarsi dall'altro lato quando Gokudera glielo impedì e gli disse "Voglio che mi guardiate Juudaime!".
Infondo Tsuna non aveva ancora realizzato che assurdo comportamento aveva avuto nei suoi confronti, ma appena gli fu chiaro riprese a baciarlo quasi privandolo del respiro.
Gokudera continuava a pensare sentendosi in paradiso "Ma come è potuto accadere?".
Tsuna per la prima volta da molto tempo rese conto che pensava sempre di più a Gokudera e che i suoi desideri su Kyoko erano come scomparsi.Quella foto col suo volto sorridente era un lontano ricordo, ormai non riusciva più togliersi dalla mente l'immagine di Gokudera, Gokuderache sicuro di sè gli infondeva coraggio sorridendo,Gokudera che lo baciava, Gokudera che imbarazzato distoglieva lo sguardo, Gokudera che lo costringeva a guardarlo negli occhi, ad aprire gli occhi ai suoi sentimenti, semplicemente il suo amato Gokudera-kun. 
Preso dai suoi pensieri Tsuna non si era reso conto che Gokudera si era messo a cavalcioni su di lui continuando a baciarlo, appena lo realizzò fu nuovamente in preda al panico e si comportò come se avesse visto un fantasma.
Gokudera fermò i suoi baci e nuovamente con gli occhi da cucciolo smarrito lo fissava come se fosse sul punto di piangere.
"Juudaime, qualcosa non va? Adesso che ho fatto di male?" disse Gokudera cercando di trattenere le lacrime.
"N-Niente Gokudera-kun"-disse all'istante strignendolo forte tra le sue braccia-"ero solo assorto nei miei pensieri" rispose Tsuna.
"Juudaime, a cosa pensate in un momento come questo?"chiese Gokudera sentendosi quasi invisibile.
"A te, ovviamente, Gokudera-kun" -rispose sorridendo, poi continuò "è solo che è strano pensare a quello che sta succendendo ora tra di noi se penso al fatto che spesso ho paura di te perché tu sai essere davvero spaventoso a volte, ma infondo è da stupidi avere paura di una persona che inizia ogni sua frase scusandosi e sopratutto è da stupidi avere paura di chi si ama". Su queste ultime parole Tsuna arrossì irrimediabilmente e cercò ad occhi chiusi le labbra di Gokudera.
"J-Ju....dai...m-me" -disse Gokudera completamente spiazzato, poi continuò non riuscendo più a frenare le lacrime-"anche io vi amo e vi amo così infinitamente tanto". Dopo aver pronunciato quelle parole Gokudera non potè più trattenersi e si fiondò addosso a Tsuna baciandolo sempre più ardentemente e sentendo i loro forti respiri crescere sempre più a ritmo del loro accellerato battito cardiaco all'unisono. A entrambi piaceva questa sensazione improvvisa, una forte eccitazione e un'infinita passione che li aveva catturati in un vortice sempre pù violento. Tsuna sentiva una strana sensazione che non sapeva se era quella che tutti chiamano soddisfazione"farfalle nello stomaco", anzi era più sicuro che quella fosse una sensazione molto più forte.
Il mondo si era come fermato, esistevano solo loro, non c'era nessuno e niente altro, solo i loro baci e quella meravigliosa sensazione ogni secondo più forte, ma sopratutto la felicità.
Sentì le mani di Gokudera premere forte sui suoi fianchi, il suo corpo pervaso dal loro calore, le sue dita scorrete tra quei capelli argentei come nel sogno, la sua pelle a contatto con quella del suo amato.
Sussurrò preso da un pensiero "Non so cosa sta succedendo con tutta questa storia della mafia, ma sono sicuro che io ... io non sarò qualsiasi capo ... ma"- sorrise  e  con aria sognante continuò sottovoce - "Voglio stare con te, Gokudera-kun, qualunque cosa accada".
Gokudera era letteralmente stato spedito in paradiso da quella affermazione e quasi non poteva credere alle sue orecchie.
"Cosa? Che cosa avete detto Juudaime?Davvero?" chiese temendo di essere vittima di un'illusione. Tsuna annuì all'istante accasciandosi all'improvviso nuovamente sul letto. Gokudera pensò "Di nuovo?No, perché proprio ora che ci siamo così vicini?", ma appena vide quel dolce sorriso sul volto del suo amato disse "Daccordo Juudaime, vi lascio dormire". Tsuna lo tirò a se e lo baciò profondamente e poi aggiunse dissimulando imbarazzo "Perdonami Gokudera-kun è che mi sento davvero molto stanco". Gokudera lo strinse forte e disse "Capisco, voglio stare con voi per l'eternità". Tsuna sorrise a quelle dolci parole e baciandolo nuovamente disse "Anche io".
Subito dopo Gokudera raccolse i vestiti e se li rimise infondo era felice, ma non era soddisfatto perché il suo Juudaime aveva interrotto il tutto proprio nel momento più bello...
Sorrideva tra sè e sè guardando quell'angelo nuovamente dormiente quando all'improvviso entrò Haru nella camera e lo vide mezzo svestito.
"Tsuna-san, qui vieni la tua Haru è qui per ... HAHI!" disse Haru trovandosi davanti quella scena.
Gokudera con sguardo indifferente si limitò a dire "Stupida donna, nessuno ti ha insegnato a bussare?". 
Haru diede uno sguardo veloce alla camera in subbuglio e puntò l'indice contro Gokudera e con la voce tremante disse "Gokudera! Mi auguro che questo pasticcio lo hai fatto inseguendo il povero Lambo e mettendo nei guai il povero Tsu...". Haru fu interrotta da Gokudera che ignorandola totalmente aveva finito di vestirsi ed era sul punto di andarsene.
"Fuori dai piedi, donna! Sto uscendo" disse oltrepassando l'uscio della porta, poi si girò di scatto e disse "E non ti azzardare a svegliare Juudaime!".
Haru annuì e Gokudera si precipito giù per le scale per permettersi di esultare per la felcità.
"La prossima volta vi mostrerò di cosa è capace il vostro braccio destro Juudaime!" disse tra sè e sè, mentre a Haru toccò vedere Tsuna che abbracciava e baciava un cuscino mormorando "Gokudera-kun".

Note dell'autrice:
Cristo, che fatica, difficile tradurre e adattare, spero vi piaccia io l'ho trovata abbastanza geniale!
 
   
 
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