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Autore: rora02L    28/06/2015    8 recensioni
Tratto dal testo :
"Non esiste essere umano che possa vivere da solo, né che lo voglio veramente. Non avrebbe senso. L’istinto ci porta a formare dei gruppi, a ricercare un compagno di vita che ci faccia da punto di riferimento. Ma non è solo questione di sopravvivenza. C’è qualcosa di diverso, un sentimento strano, una convinzione radicata dentro di noi, nel profondo."
Con l'intenzione di dare un po' di fiducia in più sul grande mistero dell'amore. Spero di esservi di ispirazione o almeno di farvi riflettere ...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fatti per amare ...



Pensavo che non sarebbe successo ancora. O meglio, lo credevo e la parte razionale di me lo sperava. Ma nel profondo, sapevo che sarebbe ricapitato. In fondo, siamo fatti per amare, no ?
Non esiste essere umano che possa vivere da solo, né che lo voglia veramente. Non avrebbe senso. L’istinto ci porta a formare dei gruppi, a ricercare un compagno di vita che ci faccia da punto di riferimento. Ma non è solo questione di sopravvivenza.
C’è qualcosa di diverso, un sentimento strano, una convinzione radicata dentro di noi, nel profondo.
Forse da quando eravamo piccoli. Per noi femminucce, si inizia vedendo i cartoni animati in cui la bella principessa viene salvata dal suo principe a cavallo di un bianco destriero. Sempre. E lui è bello, dolce, gentile, innamoratissimo e romantico. Insomma, non ha nemmeno un difetto. Come anche la principessa, d’altronde.
Cresciamo con la convinzione che un giorno troveremo la persona giusta per noi, incoraggiati dalle parole e dall’amore che i nostri genitori provano l’uno per l’altro. E poi … crack, ci si scontra con la realtà.
Il principe azzurro non esiste e tu non sei certo una principessa perfetta. Ci sono persone nel mondo che non hanno trovato l’anima gemella, miei cari. Le cose stanno così.
Non dico che ci abbiano mentito, ma volevano seminare in noi la speranza viva e forte di trovare un compagno o una compagna degna di noi nella nostra vita. Perché noi siamo le principessine di papà ed i principi di mamma, si sa. Ma abbiamo dei difetti e dovremo farci i conti. Ed anche gli altri ne hanno. Che fare, dunque ?
Rifiutare ogni ragazzo che mostra interesse per noi perché ha i denti storti o ci manda poesie assurde composte da lui ? Respingere ogni ragazza perché non rispetta i nostri canoni di bellezza o è troppo sciocchina per noi ? Sì, sto parlando anche a voi maschietti. Non siete immuni a tutto questo, il discorso vale anche per voi.
Iniziano le prime esperienze, solitamente traumatiche, col sesso opposto. Primi appuntamenti con silenzi imbarazzanti, frecciatine nascoste, cotte estive, amori non ricambiati e la tipica frase “sei solo una amica/ un amico per me.” Vale per entrambi, sia ragazzi che ragazze. Non c’è scampo per nessuno. Qualcuno è così fortunato da trovare la persona giusta al primo colpo, ma purtroppo non a tutti capita. Anzi, è più facile il contrario.
Non pensiate che chi vi sta parlando ora sia una psicologa- strizzacervelli- pazza. Sono una ragazza qualunque, come te, mio caro lettore.
Vi sto solo offrendo il mio pensiero. Ma forse prima è giusto che parli un po’ di me, per farvi capire che non sto parlando a vuoto, ma che dietro c’è una esperienza di vita, seppure breve rispetto ad una persona anziana.
Mi chiamo Penelope … e già così, potete immaginare che la mia infanzia non sia stata tra le più tranquille. Sono una diciottenne dai lunghi capelli rossi e ondulati, gli occhi verdi e le guance lentigginose. Una specie di Weasley, sì. Non mi ritengo una ragazza particolarmente bella o particolarmente brutta, solo una via di mezzo.
Frequento l’ultimo anno del liceo classico ed ho ventinove compagni di classe, metà femmine e metà maschi.
La mia prima esperienza con l’amore è piuttosto tardiva rispetto allo standard, che inizia già anche alle materne. Io iniziai in terza media, con la mia prima cotta estiva, finita con me a Milano e lui a Roma, senza alcun modo di ritrovarci.
Ma andava bene così, se mi avesse voluto rivedere un modo lo avrebbe trovato. Sfatiamo il mito del ragazzo “troppo timido” per chiamarti o della donna che deve fare il primo passo, in questi tempi. In molti casi è vero, ma la verità è che non gli interessate abbastanza, altrimenti troverebbe eccome il coraggio di mandarvi un timido “ciao, come stai ?” o una semplice richiesta di amicizia su un social. Non serve un coraggio da leoni per un simile gesto.
E se proprio volete aiutarli, fate pure. Ma se non vedete grande partecipazione, forse è il caso di mollare la preda. Non è interessato, punto. Fatevene una ragione, avete due opzioni: riprovare o lasciar perdere, sta a voi. Lo stesso vale anche per la controparte maschile.
Insomma, tornando a me, la mia seconda esperienza burrascosa in amore fu al primo anno di liceo con un mio compagno di classe. Un classico. Lui mi piaceva, ma io ero indifferente a lui e mi dichiarai dopo tre anni, venendo respinta e derisa da quest’ultimo.
Peccato che la figura dello sfigato l’abbia fatta lui, perché un ragazzo che si rispetti non prende in giro una ragazza che ha avuto il coraggio di dichiararsi per prima.
La terza volta forse è stata la più forte e quella che più mi ha segnato: con un nuovo compagno di classe, bello quanto egocentrico, ma non per questo cattivo o sgarbato.
Dopo un anno in cui gli sbavavo dietro, si mise con una mia compagna di classe. Quella sera eravamo ad una festa con la classe e una mia amica che sapeva del mio debole per il caro mister X, mi disse con tono acido e duro: “Che cosa ti aspettavi ?” Ancora oggi, a mesi e mesi di distanza da quell’episodio, mi faccio questa domanda.
Mi ero risposta che mi aspettavo che almeno non facesse così male, che almeno non avrei dovuto passare un intero anno a vederli mentre si baciavano … che almeno avrei voluto fargli capire che cosa provavo per lui.
Da allora, ogni volta che un ragazzo mi fa la corte, me la faccio questa domanda. Cosa mi aspetto da lui, da me e da una ipotetica relazione insieme ?
La risposta, molte volte, mi salva da altre fratture al mio tenero cuore da adolescente, perché mi fa capire che so benissimo quanto lui sia interessato a me: poco. Vuole solo giocare, divertirsi per poi vantarsi con i suoi amici delle sue conquiste. E tranquilli, maschietti: le femminucce fanno lo stesso, se non peggio.
Fa male in entrambi i casi sapere che è solo per un momento, solo per una notte, solo perché siete deboli e dei creduloni, ancora innamorati della principessa da salvare o del cavaliere senza macchia. Ancora innamorati dell’idea di amore e non di una persona effettiva, presente e con tutti i suoi pregi e difetti.
Ogni volta che subiamo una delusione amorosa, pensiamo subito “Da adesso, non voglio più innamorarmi” o “La colpa è mia, ma da adesso non mi innamorerò più.” L’ho pensato anche io.
Ed è una stupidaggine colossale, specie per noi che siamo ancora giovani ed abbiamo una intera vita davanti. Una vera presa in giro a noi stessi. Perché sappiamo che ci ricascheremo, certo che lo faremo: ci innamoreremo nuovamente, magari di una persona totalmente differente dalla precedente ed in modi diversi.
Ma ci innamoreremo ancora, passeremo ancora le notti a sognare la nostra metà e a sospirare come ragazzine alla prima cotta. Lo rifaremo altre mille e mille volte.
 Siamo fatti così. Siamo fatti per amare, oltre che per odiare e tanto altro.
Ma siamo anime in cerca dell’amore, per non si sa bene quale legge divina. Forse è Cupido che ci punzecchia con le sue frecce, oppure la visione di coppiette felici, mentre noi siamo dei single depressi.
Sta di fatto che, volenti o nolenti, quando meno ce lo aspettiamo … ecco, una nuova freccia scoccata, dritta dritta nel nostro cuore.
La cosa più bella dell’innamorarsi, a mio modesto parere, è che impari ogni volta dall’altro. Te ne innamori per una ragione: vedi qualcosa di infinitamente bello o che ti affascina in quella persona, magari vorresti essere un po’ più come lui o come lei.
Conosci te stesso attraverso l’altra persona, in un certo senso. E cresci, ogni esperienza ti fa crescere e magari apprezzerai di più te stesso, sentendoti amato a tua volta. Inizierai a farti carina, a vestirti da figo, ad usare i trucchi che meglio valorizzano i tuoi pregi, a cercare in ogni modo di far breccia nel suo cuore. Ti impegni e ti migliori.
Amare significa anche aiutare l’altra persona, quindi crescerete insieme, aiutandovi nelle difficoltà di ogni giorno.
Prenderete l’abitudine a svegliarvi ogni mattina per dare il buon giorno alla vostra bella o tardare la sera per non dover tornare a casa e lasciare il ragazzo che vi piace. Tanti piccoli gesti che vi faranno sentire felici, almeno per il momento.
E godetevela, diamine ! Non state a pensare al dopo, rimanendo fermi a ciò che è accaduto in passato. Quello è storia, ora sei nel presente.
Vivilo, non temere, altrimenti ti farai paralizzare dalla paura e sprecherai tempo ad autocommiserarti per il passato.
Ora mi potreste dire “Eh, ma tu non sai cosa significa essere mollati” o “Non hai mai avuto una vera storia con un ragazzo, chi sei per darci consigli ?” Sapete che vi risponderei ? Che avete ragione.
Non sono nessuno per darvi dei consigli. Ma nemmeno se fossi Cupido in persona potrei darvene. La vita è vostra. Io sono qua unicamente per farvi riflettere. Perché non voglio che alzandovi la mattina vi guardiate allo specchio e troviate una ragazza dalle occhiaie nere e gli occhi rossi o un ragazzo dai capelli arruffati e le ascelle che puzzano da due settimane.
Non rovinatevi, non pensate mai, nemmeno per un istante, di non avere speranze. Siete più di quanto pensiate. Non siete speciali, ma unici.
Forse l’amore non busserà alla vostra porta, forse vi ritroverete ad essere scapoloni o zitelle incallite piene di gatti.
Ma, guardandovi indietro, potrete dire di averci provato in ogni modo. E amerete voi stessi, questa è una cosa veramente importante. Siamo fatti per amare, ma questo non significa che non dobbiamo prenderci cura di noi, anzi. C’è sicuramente qualcuno nel mondo che già vi amava, ad esempio i vostri familiari. Se non per voi, fatelo per loro.
Io ancora non so cos’è veramente l’amore, sono troppo giovane per comprenderlo. Ma non voglio ritrovarmi un giorno a chiedermi ancora “Che cosa ti aspettavi ?”
Voglio poter dire a me stessa: “Bel lavoro, non mollare !” Siamo fatti per amare, la nostra anima cerca sempre il pezzo mancante e questo rende la nostra vita magica. Non smettiamo mai di amare, ve ne prego.
Io mi impegnerò nel farlo, cercando di diventare più sicura di me e più coraggiosa di quanto non sia adesso. Cercherò di migliorare. Vorrei che voi mi aiutaste e che faceste lo stesso, solo ed esclusivamente per voi stessi e per le persone che vi amano.
Siamo fatti per amare e questa è una cosa bellissima. Forse la cosa che rende noi esseri umani delle creauture capaci di grandi cose. Non smettete mai di amare.



Angolo autrice:
Ammetto che non so bene cosa sia questa cosa. Forse un esperimento, non saprei bene dire.
Penso di essermi ispirata alla raccolta della mia amica Principe Dracula, e spero che lei non me ne voglia per questo.
Saluto Trisha_Elric, che inconsciamente ha dato un nome a questa ragazza ... non so se leggerai, ma nel caso ... capirai ;)
Spero che la lettura vi sia stata in qualche modo d'aiuto, ditemi se fa schifo, se vi è piaicuta ... non so, qualcosa. Questa è la prima volta che scrivo una cosa di questo tipo e non vorrei aver fatto un brutto lavoro. Fatemi sapere che cosa ne pensate :)
A presto !
La vostra Rora-chan
P.S.: i personaggi e le situazioni sono puramente inventati o ispirati a mie esperienze di vita ... e la canzone a cui mi sono ispirata per questo scritto è "Fatti avanti amore" di Nek ...

 
  
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