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Autore: _Roxanne    28/06/2015    2 recensioni
Certe volte si agogna il silenzio, credendo che possa servire a riordinare le idee, ma è un'illusione. Il nulla ti opprime e ti schiaccia, finchè non diventi completamente pazzo, perdi la lucidità, il senso del tempo la ragione. Nel silenzio perdi chi sei, non riesci ad aggrapparti a niente e quel niente fa crollare uno a uno, piano piano, i pezzi della tua anima già frantumata.
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Piccola FlashFic molto introspettiva, e a tratti quasi Angst. Spero vi piaccia. ^-^
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _Roxanne
Lunghezza: 479 parole
Genere: Introspettivo, Drammatico                                                                                                   
Rating: Verde

Tipo di coppia: Nessuna
                                       
Avvertimenti: Nessuno                                              
Note: Nessuna                                                                                                
NdRoxy: Bene, popolo di EFP, rieccomi qui. Prometto che mi non mi dilungherò troppo, anche perchè su quello che andrete a leggere c'è poco da dire. Non ho idea di come sia uscita questa... cosa. Potrebbe essere uno dei miei soliti scleri, ma, lo dico sinceramente, non so da dove l'abbia presa la mia testa. Ero partita con l'idea di scrivere una fanfiction su Naruto, ma poi è uscito... questo. Non era per niente programmato, e quindi farà abbastanza scrivo, però non importa. E' qualcosa che sento abbastanza vicino, non so perchè. Comunque, ci vediamo dopo, alle note di fine capitolo. A dopoooooh~

 


Oblio. 
 

Come fossi finita in quella situazione non mi era dato saperlo.
Avevo fatto tutto come mi era stato detto, ma non era servito a niente. Alla fine, mi aveva catturata.
Non ricordavo nemmeno in che modo fossi arrivata in quell'angolo puzzolente e buio di quella cella a cento metri sotto terra. Era tutto un ricordo confuso. L'imboscata, i nemici, la battaglia, la sconfitta… C'era un buco nei miei ricordi che la mia mente non sembrava in grado di colmare. Gli altri ricordi erano tutti mescolati, confusi, senza un ordine cronologico apparente e si affollavano nella mia mente, facendomi quasi perdere i sensi. Sentivo le tempie pulsare e fu come trovarsi schiacciata, soffocata dai miei stessi pensieri. Portai le ginocchia al petto, affondando la testa nelle gambe. Un'unica lacrima amara rigò la mia guancia, mentre il ricordo dei miei compagni cercava di farsi spazio nella mia mente. Erano vivi? Erano feriti? Nemmeno quello mi era dato sapere. Potevo solo aggrapparmi a una flebile speranza, che per loro esisteva ancora. Il silenzio non faceva che peggiorare le cose. Sembrava che volesse opprimermi e non permettere a niente di disturbare la mia confusione. Nemmeno un rumore, un fruscio. Il nulla. Certe volte si agogna il silenzio, credendo che possa servire a riordinare le idee, ma è un'illusione. Il nulla ti opprime e ti schiaccia, finchè non diventi completamente pazzo, perdi la lucidità, il senso del tempo la ragione. Nel silenzio perdi chi sei, non riesci ad aggrapparti a niente e quel niente fa crollare uno a uno, piano piano, i pezzi della tua anima già frantumata. E poi accade, all'improvviso, quell'ultimo barlume di luce si spegne, tutte le tue difese crollano e un velo oscuro si stende sulla tua anima. Non riesci più a pensare, non puoi più farlo, ormai il raziocino è morto insieme alla tua anima. E puoi solo tornare a essere una bestia, così come tutte le altre, senza un senso nella vita, che vive solo per mangiare e dormire. Torni a essere qualcosa di primordiale, di dimenticato, che nessuno potrà capire, perché nemmeno gli umani possono concepirlo. E così ti sgretoli pian piano, finendo per non muoverti nemmeno più, per spegnere completamente il cervello. Non riesci più a spostare un arto, non puoi alzarti, mangiare. Ma alla fine, quando l'oblio è prossimo, una flebile luce si accende e torni a pensare. E' solo un attimo, prima che tutto finisca, che fa in modo che tu abbandoni questo mondo senza vedere la luce, senza redenzione, senza possibilità di un ritrovo nell'altro mondo. E senza tutte queste cose, la tua anima lascerà il tuo corpo, senza permesso, in quel flebile attimo, lasciando il tuo corpo inerme, preda del mondo, senza protezione. Così, alla fine, non saprai veramente più chi sei e sarai costretto a vagare per l'eternità, in cerca di quel qualcosa che ti è mancato e che mai troverai.









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 Piccolo angolino dell'autrice. 
.......... ... .
Non c'è molto da dire, questo è. Mi scuso per il corsivo, ma nella mia idea iniziale sarebbe stato o un sogno o un ricordo, quindi avevo inziato a scrivere in corsivo, dunque ho deciso di lasciarlo così. Non mi sono data tanta pena nel correggerlo e renderlo perfetto, perchè voglio che sia naturale, uno mio sfogo e basta. A tratti sembra addirittura Angst, ahaha. (E l'oblio c'entra sempre. Si vede che mi piace, ahah.) Se vi va, lasciate una recensione, anche solo per ribadirne la bruttezza e l'inutilità. 
Vi lascio, alla prossima, gentah. 

Kiauuu ╰☆╮
 

 
   
 
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