Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: albalau    28/06/2015    4 recensioni
tratto dal primo capitolo
Era giunto il tempo di porre fine a tutto. Si sarebbe rivelato, le avrebbe confessato tutto quello che aveva celato in quegli anni. Le avrebbe aperto il suo cuore e se poi lei lo avesse rifiutato poco importava. Almeno il suo animo si sarebbe dato pace.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

 

La macchina sfrecciava veloce, incurante dei limiti di velocità. L'uomo alla guida teneva gli occhi fissi sulla carreggiata, anche se in realtà non la vedeva. La sua mente ancora ricordava quello accaduto poche ore prima. La rabbia selvaggia che aveva invaso il suo corpo nel sentire quelle parole. La sua ferocia nel lanciare quell'oggetto. Per poco non aveva messo fine alla vita di quell'uomo che a lui aveva dedicato la sua intera esistenza. Che stupido! Eppure sapeva che lo stava solo mettendo alla prova, toccando i tasti giusti, per lui così dolenti. E si era smascherato, messo a nudo alla fine. Sorrise appena. Hijiri lo conosceva meglio di come si conoscesse lui stesso e aveva ragione. Con che diritto accampava pretese su quella ragazza, dato che lui stesso non si prendeva le sue responsabilità, celandosi dietro ad un ombra da anni? Era giunto il tempo di porre fine a tutto. Si sarebbe rivelato, le avrebbe confessato tutto quello che aveva celato in quegli anni. Le avrebbe aperto il suo cuore e se poi lei lo avesse rifiutato poco importava. Almeno il suo animo si sarebbe dato pace.

 

 

Le prove al Kids studio stavano procedendo tra alti e bassi. Nonostante Maya fosse riuscita a comprendere l'essenza della Dea, l'animo di Akoya rimaneva ancora lontano. Kuronuma non sapeva più che fare. Per un momento, ovvero dopo che la ragazza era tornata da quella notte trascorsa in compagnia del signor Hayami, sembrava quasi che avesse compreso il cuore umano della Dea, ma poi era caduta nuovamente in crisi. Più volte le aveva chiesto cosa stesse accadendo, ma la giovane era stata sempre evasiva. Ora aveva preso una decisione.

-Per oggi abbiamo finito.- annunciò perentorio.

Maya prese un asciugamano dalla sua sedia e asciugò le piccole gocce di sudore che si erano formate sulla fronte. Yuu le si avvicinò lentamente, vista anche la scarsa mobilità dovuta alle stampelle.

-Ti va se facciamo un pezzo di strada insieme?- le propose, sforzandosi di essere il più naturale possibile.

Già, perché lui la scena che aveva visto ancora non era riuscito a digerirla. Perché, perché Maya doveva abbracciare proprio quell'uomo? E di sua iniziativa per di più! Sapeva che lo odiava, lo disprezzava, infatti in tutti gli anni che si conoscevano mai una volta lui si era comportato in modo gentile con lei. Senza contare che era a causa sua se la madre di Maya era morta. Come poteva la giovane aver scordato tutto? Doveva scoprirlo assolutamente.

Maya si volse verso l'amico sorridendo come sempre.

-Ti ringrazio Yuu, ma...- venne interrotta dal regista apparso alle loro spalle.

-Kitajima, devo parlarti.- asserì burbero come sempre.- Tu vai pure Sakurakoji, penserò io a riportarla a casa.-

Yuu capì di essere stato congedato e di non poter opporsi. Annuì col capo e si avviò all'uscita. Una volta rimasti soli, Kuronuma invitò Maya a seguirlo sul palco. Si sedette imitato dalla ragazza e la fissò intensamente, tanto che Maya fu costretta ad abbassare lo sguardo.

-Adesso- esordì il regista- mi devi dire cosa ti sta succedendo.-

Maya spalancò gli occhi, alzando la testa di scatto.

-Hai capito bene Kitajima. - continuò Kuronuma.- Sono stanco di vederti in questo stato. Un giorno sei superba, l'altro invece sembra che non hai mai calcato un palcoscenico. Che ti prende?-

-Io...- cominciò distogliendo nuovamente lo sguardo da lui.

Ma non riusciva a continuare. Troppi segreti teneva rinchiusi dentro di se e sapeva che se solo uno ne fosse uscito sarebbe stata un fiume in piena. Non le importava il rischio di venire giudicata, ma non voleva che fosse giudicato LUI.

-Non giocare con me Maya. Lo sai che l'intero spettacolo grava sulle tue spalle. Gli altri potrebbero anche risultare i migliori, ma qui sono in gioco la tua vita e il tuo futuro.- proseguì l'uomo.-Non penso tu sia arrivata fino a questo punto per poi veder andare in fumo tutti gli sforzi che hai fatto in questi anni.-

Maya non riusciva ancora ad alzare gli occhi, sapeva che aveva ragione. Ma come poteva...

-So che il periodo che stai passando non è tra i più semplici. I tuoi scontri con Hayami, le pazzie della sua fidanzata e l'amore per il tuo ammiratore...-

Aveva raggiunto lo scopo. Dopo le sue ultime parole la testa della ragazza era scattata verso di lui. Aveva la sua completa attenzione.

-Lei come fa a sapere?- gli domandò quasi urlando, inusuale per lei.

Kuronuma scoppiò a ridere di fronte all'espressione incredula e sconvolta di Maya.

-Mia cara, solo un cieco non capirebbe, ma dubito anche di questo!-

Maya tornò con gli occhi sulle sue ginocchia. Se anche il regista aveva capito, come poteva ancore tenerlo nascosto?

-Kitajima non puoi continuare così. Stai male e questo si rispecchia anche sulla tua recitazione. Finirai con il collassare.- il suo tono era realmente preoccupato.

Quella ragazza gi stava a cuore, come se fosse sua figlia.

-Mi spiace.- sussurrò.- Ma non posso dirle quello che mi affligge, metterei in una brutta posizione molte persone.- si giustificò.

-Vuoi rischiare anche a discapito della Dea? Pensavo che fosse il tuo sogno.- rimarcò lui.

Maya sorrise appena.

-Per me interpretare la Dea Scarlatta è importante, sarebbe il coronamento di un sogno. Ma in quest'ultimo periodo ho scoperto che ci sono anche altre cose. Alcune più importanti di altre.-

-E sei disposta a rischiare per “queste cose” importanti?- era scettico, o meglio, confuso da quelle parole.

-Non lo so.- mormorò.

Kuronuma buttò indietro la testa chiudendo gli occhi e respirando a fondo.

-Il tuo animo, come il tuo cuore sono molto confusi e fino a che non riuscirai a mettere un po' di ordine dentro di te non riuscirai mai ad interpretare, né a comprendere Akoya.- disse solo.

-Mi spiace, ma...- le sue parole vennero interrotte dal suono del telefono del regista.

Kuronuma estrasse l'apparecchio dalla tasca dei pantaloni.

-Pronto? Sì sono io.- disse rispondendo.

Maya non ascoltava nemmeno, persa ancora nei suoi pensieri. Ma fu lesta a destarsi quando udì la voce alterata, ma preoccupata del regista.

-Sta scherzando? Ma come è possibile! E quando?- Kuronuma era agitato e questo non se lo spiegava.-Va bene, ma fatemi sapere appena possibile.-

Maya lo vide chiudere la comunicazione e lanciare il telefono a terra.

-Signor Kuronuma, cosa succede?- chiese con ansia.

Non sapeva nemmeno lei il motivo, ma la telefonata ricevuta dal regista l'aveva messa in ansia, sentiva improvvisamente un grosso peso sul petto e non se ne spiegava il perché. L'uomo si girò verso di lei, guardandola dritta negli occhi.

-Hayami...il presidente Hayami ha avuto un incidente ed è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale.-

 

 

  
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