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Autore: Little_Lotte    28/06/2015    8 recensioni
Shaina, Shun, Aiolos e Mime.
Quattro cavalieri di grande valore e potenza, mossi da un ideale di giustizia e guidati da un cuore audace e coraggioso.
Tutti quanti accomunati da una stessa cosa:
La maschera che, da sempre, sono costretti ad indossare.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Mime / Mime, Ophiuchus Shaina, Sagittarius Aiolos
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMA DELLA LETTURA: Ringrazio sentitamente Sigfrido di Xanten per avermi fornito questo prompt.
Cercavo qualcosa che legasse questi quattro personaggi - da me tanto amati - e lui se ne è uscito con questa idea geniale della Maschera.
Grazie mille, Enrico, questa storia è dedicata a te... Spero ti piaccia :3

 



La maschera che indosso non cela solamente il mio volto.

Non potevo immaginare, il giorno della mia investitura a Sacerdotessa Guerriera, quanto profondamente mi avrebbe cambiata quel semplice calco d'argento posto sulla mia faccia.

Servirà a renderti uguale ai tuoi compagni, sul campo di battaglia. ” mi avevano detto “Con indosso la tua maschera, Shaina, tu sarai identica a qualsiasi altro cavaliere, uomo o donna che sia. Dovrai indossarla sempre, come forma di rispetto verso gli altri e verso te stessa: quella maschera, è il simbolo della leltà e della devozione eternamente giurate alla dea Athena.”

Credevo fermamente in quelle parole, all'epoca.

Indossare quella maschera mi rendeva così fiera, mi faceva sentire praticamente invincibile: nessun cavaliere avrebbe saputo tenermi testa, finchè avessi celato il mio volto e avessi fatto affidamento unicamente sulle mie forze, non vi sarebbe stato un singolo individuo sulla faccia della terra in grado di farmi cadere.

Ero forte, possente... Indistruttibile.

E a quel tempo, credevo di non aver bisogno di altro.

Non avevo desideri o, più semplicemente, ero diventata molto abile a nasconderli: ero una servitrice di Athena, come potevo mostrarmi fragile ed indifesa di fronte alla mia dea? Il mio cuore aveva troppe pretese ed io, duramente, mi ero sforzata di reprimerle.

Indossavo una seconda maschera, non fatta di argento ma di sfrontatezza, una finta arroganza che nascondeva - a chiunque mi guardasse - tutto il mio bisogno di amore e il mio desiderio di protezione.

Avevo smesso di essere Shaina, per tutti quanti non ero altro che la Sacerdotessa dell'Ofiuco, uno dei tanti servitori di Athena, la cui umanità era stata semplicemente messa a tacere dinnanzi al dovere e alla fedeltà giurata in nome degli dei.

Non più donna, ma serva della giustizia.

E tu da solo, in un gesto inatteso e fulmineo, sei riuscito a distruggere tutto.

Mentre nascondo il mio viso -ormai nudo - fra le mani, riesco persino a percepire la sorpresa che si affaccia sul tuo volto:

Incredibile quante cose possano celarsi dietro ad una fragile maschera d'argento... Non trovi anche tu, Seiya?

*

Non ho mai avuto alcuna difficoltà a percepire la potenza del mio Cosmo.

Del resto, come avrei potuto?

Non è semplice ignorare una simile energia, la forza delle stelle che mi governano è incommensurabile, praticamente impossibile da quantificare.

Praticamente impossibile da contrastare.

Pericoloso è il Cosmo di Andromeda, se usato senza alcuno scrupolo esso può essere portatore di morte e distruzione, un vero e proprio flagello sul campo di battaglia.

Un flagello del quale non voglio essere responsabile.

Potrei fare qualsiasi cosa, se solo volessi: potrei essere l'incubo di ogni mio nemico, distruggere con facilità qualunque cosa si presenti sul mio cammino, diventare senza alcuna difficoltà il più potente e pericoloso fra tutti i Cavalieri di Athena.

Potei fare tutto questo - e molto di più - se lo volessi, sì... Ma non è questo ciò che voglio.

Io ho scelto, piuttosto, di contenere la potenza del mio Cosmo per impedire a me stesso di ferire chi ho davanti.

Ho scelto di passare per un debole, per un vigliacco ed una fragile femminuccia, perché non posso sopportare l'idea di fare del male a qualcuno.

Così, consapevole del rischio che potrebbe comportare, ho deciso d'indossare la mia maschera per celare la potenza distruttiva del mio Cosmo.

Piccolo, fragile, indifeso Shun... Così mi vedranno gli altri, questa la percezione che i miei nemici e gli amici stessi dovranno avere di me.

Una minuscola, flebile stellina.

Che nasconde dentro sé il potere devastante di una Galassia intera.

*

La maschera che indosso è stata posta sul mio volto contro la mia stessa volontà.

E' il prezzo da pagare per essermi ribellato ad un tradimento che nessuno era stato in grado di vedere, ad un inganno che nessun cuore sarebbe mai stato capace di percepire.

Intenso, profondo e doloroso tanto da piegarmi in due la spina dorsale, è stato il mio sdegno nel momento di quella scoperta: vedere un compagno – un amico – schierarsi lungo la linea del nemico, agire non più in difesa della giustizia ma contro di essa, ha ferito il mio animo di cavaliere ben più di quanto avrebbe mai potuto fare l'umiliazione di una qualunque sconfitta.

Non è una battaglia quella che ho perso, ma la fiducia in un amico e in tutti i miei compagni: immune al fascino di una maligna illusione, li ho visti cadere uno ad uno sotto l'effetto di un' ipnosi incontrastabile, una forza oscura e potente, tanto da riuscire ad offuscare persino quel bagliore di giustizia e di lealtà che da sempre alimenta il cuore di noi cavalieri di Athena.

Il mio Cosmo soltanto ha saputo resistervi: Piuttosto che piegarmi al volere del male, io ho scelto di fuggire verso la luce della giustizia.

Da lontano urlano a gran voce il mio nome, mi chiamano “falso”, “infedele”, “ingannatore” e giurano vendetta, promettendomi una dura e dolorosa punizione.

Punizione che – lo so - non tarderà poi molto ad arrivare.

E intanto io cammino lungo sentieri di oscurità, una bimba fra le braccia e il cuore gonfio di terrore, di sospetto e di speranza, perché un Cavaliere di Athena non deve mai smettere di lottare per ciò che è giusto.

Perché un Cavaliere non può tirarsi indietro, di fronte ai propri doveri.

La maschera che indosso si chiama “tradimento”, ma sul mio volto ha lo stesso peso e la stessa forma del coraggio.

*

Hai saputo leggermi nell'animo sin dal primo istante, cavaliere.

Con un solo sguardo hai saputo spogliarmi di ogni mia difesa, il tuo Cosmo nobile e potente ha avvertito subito la mia natura pacifica e a tratti persino inquieta.

Ho sempre nascosto fin troppo bene la mia vera indole, a chiunque mi si presentasse di fronte, eppure tu sei riuscito a smascherarmi in un soffio: Il tuo cuore troppo simile al mio ha riconosciuto subito l'inganno che per troppo tempo ho provato a tessere fra le stelle della Costellazione di Asgard.

Del resto, chi meglio di te avrebbe potuto farlo, Cavaliere di Andromeda?

Chi se non un uomo dotato di grande sensibilità, avrebbe potuto percepire la duplice natura del mio animo, l'odio a lungo covato nei confronti di Folken ed il mio folle, irrefrenabile desiderio di essere fedele a me stesso, alla mia indole romantica e pacifica?

Pongo ancora resistenza, ancora fingo di voler combattere e di essere più duro, crudele e sfrontato di quanto non voglia ammettere, ma la verità è che sono esausto, troppo stanco per andare avanti.

Troppo stanco per continuare a mentire.

Non voglio più combattere, Cavaliere.

Non voglio più lottare per un' ingiusta causa, non voglio mettere la mia dolce musica al servizio del male, dell'odio e del risentimento.

Non voglio più essere ciò che non sono.

E tutto questo lo hai compreso anche tu, Cavaliere, in un solo istante hai capito di me molto più di quanto io stesso fossi in grado di ammettere con me stesso.

Hai gettato a terra la mia maschera, con un singolo, rapido colpo di catena.








N.d.A: Ringrazio nuovamente Enrico per avermi dato questa splendida idea (che spero, naturalmente, di aver saputo elaborare a dovere).  I protagonisti di questa fic sono rispettivamente il mio personaggio femminile preferito, il preferito in assoluto (Shun ammore mio <3 ), il Gold preferito e il mio preferito fra i nemici. Il motivo per cui li amo così tanto è chiaramente intuibile da ciò che ho scritto in questa storia, le maschere da loro indossate e ciò che celano dietro di esse, sono ragioni più che valide per renderli ai miei occhi i personaggi più belli ed interessanti dell'intera serie. 

 
  
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