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Autore: Lady Nana    15/01/2009    0 recensioni
Tutto quel niente che la circonda.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mio

...Lei...

Lei era unica, nel suo modo di essere...

...dolce, sensibile, con un velo perenne di nostalgia negli occhi... una nostalgia che nessuno aveva mai notato...

...delusa, innegabilmente delusa da quell'anno trascorso con lui...

...non la capiva e la faceva soffrire... ma non si diede per vinta, apparentemente innamorata...

...più lui si allontanava, più lei si convinceva a separarsene, finalmente... eppure no, era troppo presto ancora, doveva vivere il suo calvario fino alla fine per poi essere ricompensata con un’incommensurabile gioia che le avrebbe riempito il cuore e i giorni...

...Il mondo le scorreva attorno, lento... così perfetto mentre lei era così imperfetta... si sentiva come una singola nota stonata in una melodia perfetta...

...Naturalmente il mondo non era affatto una dolce melodia... anzi, al contrario, lo si poteva rappresentare con un ritmo confuso e agitato... ma lei, lei era così stanca che lo immaginava così .

...Quel ragazzo la distrusse, la deteriorò dall'interno... lei gli aveva offerto il proprio cuore in una mano e lui, di rimando, lo aveva lasciato cadere ed esso, toccando il fondo, si era frantumato in piccoli pezzi di cristallo che riflettevano l'immagine di lui...

...Invano lei cercò di aggiustarlo; ogni volta che ci provava si feriva con quei frammenti ognuno dei quali rispecchiava il volto perfetto del suo amore ormai perduto...

...Cominciò a non credere più in se stessa... era stata troppo stupida, troppo ingenua, e, probabilmente, nessun’altra persona/nessun altro avrebbe fatto il suo stesso madornale errore...

... non capiva che quella "luce e perfezione" che vedeva negli altri, in realtà era in lei... e giurò a se stessa che quel cuore, o meglio, i pezzetti di vetro insanguinati caduti rovinosamente a terra, non sarebbero stati più toccati e donati a nessuno, mai, per tutta la vita costretta a vedere quel riflesso odioso...

...Cos'era lei ormai senza di lui? Nulla... solo la stupida Angelica, una bambina idiota che non sapeva neanche salvaguardare i propri sentimenti...

....Il tempo trascorse lento, finché nella sua vita non entrò una seconda persona e il riflesso dentro ai frammenti si distorse pian piano diventando simile al viso di quell'altro...

...Ma lei non voleva, non poteva fare lo stesso errore... no, non lo avrebbe fatto... in qualche modo sarebbe stato come tradire il "lui" precedente, anche se non era così...

...e poi... si fidò, e il nuovo riflesso nei pezzetti di vetro prese definitivamente il posto del vecchio... e lei era così felice, il suo cuore pian piano riprese il battito e cominciò ad amare, di nuovo, sinceramente... lo donò al nuovo lui, che questa volta lo prese accuratamente tra le sue mani e lo legò stretto al proprio...

...Lei ora si sentiva completa, e lo era... si sentiva di nuovo parte di quella melodia perfetta che le era sembrato il mondo...

...Ma poi... poi si rese conto che una piccola scheggia di quel cuore non era al suo posto, bensì conficcata nelle sue carni, nel suo braccio... era lì, che rifletteva ancora il lui precedente, e lo rifletté per sempre... per quanto lei volesse dimenticarlo e per quanto amasse sinceramente il nuovo lui, quel frammento ogni tanto continuò a darle fastidio... e per quanto cercasse di toglierlo, di nasconderlo, la cicatrice rimase lì, perché come ogni altra non la si poteva nascondere al lungo...

...Ed eccola che di nuovo si sentiva parte perfetta della melodia di Alessio, ma nota leggermente stonata del mondo...

...Condannata a essere sempre fuori posto in esso, per colpa di quella scheggia, di quel cuore che seppur contento, ora legato a quello di lui, era sempre riparato... un’accozzaglia reincollata di cocci non sarebbe mai stata come l'originale e lei lo sapeva, era per questo che odiava se stessa e il suo carattere remissivo...

...Ma non capiva che dietro quel carattere c'era anche la forza di tirare avanti, così come dietro quel cuore riparato c'era l'animo forte di cui era dotata... e, in fondo, anche quel pezzo di vetro, quel piccolo frammento, era la dimostrazione che lei aveva sofferto riuscendo però ad andare avanti comunque...

...Tu-tum tu-tum tu-tum... il cuore batteva, ancora...

...Chissenefrega se lei era una nota leggermente stonata in quel mondo... al mondo non era importato del suo dolore, non l'aveva aspettata mentre lentamente, ferendosi, aveva cercato di ricomporre il suo cuore, perciò se ne sarebbe fregata di quel mondo e di quella melodia che, ora capiva, non era dolce ma soltanto un tugurio di emozioni distorte...

...Adesso il cuore batteva, e le importava solo di essere la perfetta nota della melodia dell'amore che legava lei e Alessio... lui l'aveva aspettata, l'aveva aiutata a raccogliere quei frammenti noncurante del fatto che avrebbe potuto ferirsi a sua volta...

Oltre il tempo, oltre la melodia di emozioni contrastanti del mondo, c'era il loro amore... troppo importante per i loro animi, quella melodia d'amore era fonte di ristoro per il cuore ricucito di lei e motivo di gioia per il cuore appagato di lui..

Grazie in antipico per i commenti... e soprattutto un bacio gigante alla mia beta Alice ^____^

  
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