...Lei...
Lei era unica, nel
suo modo
di essere...
...dolce, sensibile, con un
velo perenne di nostalgia negli occhi... una
nostalgia che nessuno aveva mai notato...
...delusa, innegabilmente delusa
da quell'anno trascorso con
lui...
...non la capiva e la faceva
soffrire... ma non si diede per vinta, apparentemente
innamorata...
...più lui si
allontanava, più lei si convinceva a
separarsene, finalmente... eppure no, era troppo
presto ancora, doveva vivere il suo calvario
fino alla fine per poi essere ricompensata con
un’incommensurabile
gioia che le avrebbe riempito il cuore e i giorni...
...Il mondo le scorreva attorno,
lento... così perfetto mentre lei era
così
imperfetta... si sentiva come una singola nota stonata in una
melodia perfetta...
...Naturalmente il mondo
non era affatto una dolce melodia... anzi, al
contrario, lo si poteva rappresentare
con un ritmo confuso e agitato... ma lei, lei
era così stanca che lo immaginava
così .
...Quel ragazzo la
distrusse, la deteriorò dall'interno... lei gli
aveva offerto il proprio cuore in una mano e lui, di rimando, lo aveva
lasciato cadere ed
esso, toccando il fondo,
si era frantumato
in piccoli pezzi di cristallo che riflettevano l'immagine
di lui...
...Invano lei cercò di
aggiustarlo; ogni volta che ci provava si feriva
con quei frammenti ognuno dei quali
rispecchiava il
volto perfetto del suo amore ormai
perduto...
...Cominciò a non
credere
più in se stessa... era stata troppo stupida, troppo
ingenua, e, probabilmente, nessun’altra
persona/nessun altro avrebbe fatto il
suo stesso madornale errore...
... non capiva che quella "luce e
perfezione" che vedeva negli altri, in realtà
era in lei... e giurò a
se stessa che quel cuore, o meglio, i pezzetti di
vetro insanguinati caduti rovinosamente a terra, non
sarebbero stati più toccati e donati a nessuno, mai, per
tutta la vita costretta a vedere quel riflesso
odioso...
...Cos'era lei ormai
senza di lui? Nulla... solo
la stupida Angelica, una bambina idiota che non
sapeva neanche salvaguardare i propri
sentimenti...
....Il tempo trascorse lento,
finché nella sua vita
non entrò una seconda persona e il
riflesso dentro ai frammenti
si distorse pian piano diventando simile al viso di quell'altro...
...Ma lei non voleva, non poteva
fare lo stesso errore... no, non lo avrebbe fatto... in
qualche modo sarebbe stato come
tradire il "lui" precedente, anche se
non era così...
...e poi... si fidò, e
il nuovo riflesso nei
pezzetti di vetro prese definitivamente il posto del vecchio... e lei
era così felice, il suo cuore
pian piano riprese il battito e cominciò ad amare, di
nuovo, sinceramente... lo donò al nuovo lui, che questa
volta lo prese accuratamente tra le sue
mani e lo legò stretto al proprio...
...Lei ora si sentiva
completa, e lo era... si sentiva di nuovo parte
di quella melodia perfetta che le era sembrato
il mondo...
...Ma poi... poi si rese
conto che una piccola scheggia di quel cuore
non era al suo posto, bensì conficcata nelle sue
carni, nel
suo braccio... era lì, che rifletteva ancora il lui
precedente, e lo rifletté per
sempre... per quanto lei volesse dimenticarlo e per quanto amasse
sinceramente
il nuovo lui, quel frammento ogni tanto continuò
a darle fastidio... e per quanto cercasse di toglierlo, di nasconderlo,
la cicatrice rimase lì, perché come ogni altra
non la si poteva nascondere
al lungo...
...Ed eccola che di nuovo
si sentiva parte perfetta della melodia di Alessio,
ma nota leggermente stonata del mondo...
...Condannata a essere
sempre fuori posto in esso, per colpa di quella
scheggia, di quel cuore che seppur contento, ora
legato a quello di lui, era sempre riparato... un’accozzaglia
reincollata di cocci non sarebbe mai stata
come l'originale e lei lo sapeva, era per questo che odiava se stessa e
il suo
carattere remissivo...
...Ma non capiva che
dietro quel carattere c'era
anche la forza di tirare avanti, così come
dietro quel cuore riparato c'era l'animo forte di cui era dotata... e,
in fondo, anche quel pezzo di vetro, quel
piccolo frammento, era la dimostrazione che lei
aveva sofferto riuscendo però ad
andare avanti comunque...
...Tu-tum tu-tum
tu-tum... il cuore batteva, ancora...
...Chissenefrega se lei
era una nota leggermente stonata in quel mondo... al mondo non era
importato
del suo dolore, non l'aveva aspettata mentre
lentamente, ferendosi,
aveva cercato di
ricomporre il suo cuore, perciò se ne sarebbe
fregata di quel mondo e di
quella melodia che, ora capiva, non era dolce ma soltanto un
tugurio di emozioni distorte...
...Adesso il cuore
batteva, e le importava solo di essere la
perfetta nota della melodia dell'amore che legava lei e Alessio... lui
l'aveva
aspettata, l'aveva aiutata a raccogliere quei
frammenti noncurante del fatto che avrebbe potuto ferirsi a
sua volta...
Oltre
il tempo, oltre la melodia di emozioni contrastanti del
mondo, c'era il loro amore... troppo importante per i loro
animi, quella melodia
d'amore era fonte di ristoro per il cuore ricucito di lei e motivo di
gioia per
il cuore appagato di lui..