Tac.Tac.Tac. L'odioso rumore delle gocce di acqua sulfurea mi dava alla testa,mi impediva di pensare,e forse non era nemmeno tanto negativo ciò. La Sala dei Giochi era buia e calma,io ero solo. Chiusi gli occhi,anche se non c'è n'era il bisogno,tanto buio era. La torcia era accanto a me,ma non avevo la minima intenzione di accenderla. Wanda era accanto al mio viso,posata sulla pietra fredda e scabra. Sospirai.
 « Perchè mi fai questo,Wanderer? »,sussurrai,conscio che nel crioserbatoio la donna,la donna,non l'aliena,che amavo,si trovava lì dentro,ibernata. Doc era stato perentorio,l'avrebbero rispedita a casa. Mi sentivo una stretta al cuore. Di li a poche ore mi sarei separato dall persona più importante della mia vita. Aveva senso vivere,dopo?
Conoscevo la risposta. No.
Eppure,il giorno prima,tenendola nelle mani,sapevo che avrei potuto amare quel filamento argenteo,bellissimo.
Mi sarebbe bastato anche soloaverla vicino a me,nel crioserbatoio. Ma non a miliardi di anni luce di distanza,quello no.Non ero pronto.
Un rumore diverso dal ticchettio dell'acqua mi fece trasalire,e scattai seduto,afferrando Wanda e stringendola al petto. Una lanterna illuminaval'altro capo della sala. Due diversi rumori di passi. Ero certo di chi fossero. Sorrisi amaro.
 « Stryder,Howe,vi scongiuro. Lasciatemi solo. » Era un lamento,non una minaccia,come voleva essere.
Sentii il passo leggero di Melanie farsi avanti. Melanie che mi aveva privato della donna che desideravo di più al mondo. Melanie che per lei era una sorella. Melanie che era stato il suo corpo. Suo,di Wanda.
La smorfia sulsuo volto mi fece pensare che stesse ascoltando i miei pensieri. Scossi il capo,sconfitto.
Non se ne sarebbe andata.
Jared apparve dietro di lei,le posò la mano sulla spalla.Feci un sospiro.
 « Siamo appena tornati dall'Ambulatorio. »,disse Jared,raggiante in volto.
Scrollai le spalle,comeper dire che non me ne fregava nulla.
 « Ho puntato un coltello alla gola di Doc. Impianterà Wanda in un'altro corpo. »
La mia reazione li sorprese. Scattai in piedi,stringendo covulsamente le mani attorno al serbatoio.
 « Ian... ». La voce di Melanie era allarmata,nonostante cercasse di mantenere un tono calmo e rilassato.
Mi portai le mani alle orecchie. Vidi tutto annebbiato. Stavo diventando cieco? Poi mi accorsi delle gocce di acqua salata che andavano a rigare il mio volto contratto. Non capivano?
 « Ian,tornerà. Sarai felice. Sarete felici. Sarà ...» Non permisi che Jared continuasse.
Le parole che prima erano implose dentro di me,esplosero con forza.
 « NON. Dire che sarà felice! » ruggii. Sentivo il respiro ansimante.
 « Ian,lei vuole te. Sarà felice,insieme all'uomo che ama. »
 « Non capite? Non è quello che vuole! Ha già sofferto abbastanza. »La mia voce si ruppe su 'sofferto'. Ero combattuto tra l'istinto di fuggire e quello di prendere a pugni Jared per la sua proposta.
Melanie scosse il capo. i lasciai andare contro la roccia,scivolando e rannicchiandomi,scosso da singhiozzi incontrollabili.
Mi posò la mano sulla spalla. La mano che a lungo avevo sognato di stringere tra le mie.
 « Troveremo un corpo. Starete insieme. Ian non capisci? Lei vuole stare qui. Ero nella sua testa,nel suo cuore. Lo so meglio di chiunque altro.». Sfoderòun sorriso sghembo.
Un sospiro tremante da parte mia fu l'unica risposta.
 « Jared... »,implorò. Poi sentii dei passi accanto a me,e un'altra mano si accostò a quella di Melanie.
Poi,ascoltai il discorso più lungo che Jared mi avesse mai fatto.
 « Ian O'Shea. Ascoltami. Io so cos vuol dire dipendere da una persona. Mel è una delle poche ragioni che mi tengono ancora qui,a terra. Tu ami Wanderer. Lo so. Ho sentito quello che prova attraverso le parole di Melanie,e lei ama te. Molto. Non sono la persona adatta a fare questi discorsi,lo so. Ma ogni volta che tocco Melanie,ogni volta che la vedo,sento che la mia vita non avrebbe senso senza di lei. Non avrei uno scopo,qualcosa per cui combattere. Wanda è la tua ragione di vita. Lasciando che lei torni sull'Origine,lascerai che il tuo cuore se ne vada con Lei. Se davvero,davvero la Ami... »,poi fece le spallucce.
Melanie sospirò,e mi lasciò la spalla.
 « Se è questo,quello che vuoi... »
Maledetta psicologia inversa. Mi alzai piano,con cautela,poi biascicai tra le lacrime
 « Portatemi da Doc. E trovatele un corpo. Non mi importa di come sarà. Io.Voglio.Lei. »
La forza,la veemenza con cui dissi quella frase colpì me quanto loro. Serrai la mascella e strinsi Wanderer tra le mani,il crioserbatoio che tremò sotto la mia stretta,epartii a passo di carica verso gli Ambulatori,il passo rapido di Melanie che mi seguiva,mentre ricominciavo a parlare,solo con lei. Jared era partito per cercare il corpo,sicuramente. Non sentivo la sua andatura.
Quello che dissi fu poco più di un sussurro.
« Nella vita ho passato tanto.Ho visto molto.Ma quando ripenso ai suoi occhi,seppure siano i tuoi,Melanie,ho capito che fino ad ora,in realtà,non ho visto nulla.
E' Amore,questo?»
Non rispose per qualche secondo,forse ponderando una risposta abbastanza sensata.
 « Io sono certa che tu la ami,Ian. E che lei ama te. Quando la toccavi,quando le parlavi... Era felice,gioiosa. Se questo non è amore,Ian O'Shea,non so cosa sia. »

« Ti Amo,Wanderer. Per sempre.
Hai rubato il mio cuore.
 Prenditene cura,ti scongiuro,perchè è tutto quello che posso offrirti,
tutto me stesso.
Ti Amo,Wanderer.
E nessuno,mai,ti potrà portare via da me,Viandante.
 Per sempre,con tutto me stesso.
Non smetterò mai di ripetertelo.
Ti Amo,Wanderer,ora e per l'eternità. »