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Autore: Giusylove1D    29/06/2015    2 recensioni
April è una ragazza semplice e solare, con un solo problema, un amore impossibile.
Isaac Wolff è il miglior amico di suo fratello maggiore, secondo lei non si interesserebbe mai ad una ragazza che lui considera come una sorella minore, lei è destinata a soffrire per un amore non corrisposto... ma chissà, come dice la sua migliore amica Charlie, ogni uomo è artefice del proprio destino.
Questo amore sarà destinato ad essere davvero così impossibile?
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
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                                                                             CAPITOLO 1
 

<< APRIL ANDERSON! Se non scendi entro cinque minuti, salirò io e non so se ti conviene signorina.>>
Ancora avvolta nelle coperte del mio amato letto, tirai fuori la testa da esse ed emisi una specie di verso che voleva sottolineare la mia forte irritazione nei confronti delle urla di mia madre alle 7:15 a.m. Tutte le mattine era la stessa storia, da copione mi alzai sbuffando e lentamente, scesi al piano di sotto.

<< Finalmente tesoro, tra un po' ci vogliono le cannonate per svegliarti, comunque buongiorno.>>disse mia madre preparando la colazione con il suo solito sorriso caloroso.
Non concepivo come di mattina presto fosse così pimpante e piena di energie, io a malapena riuscivo a tenere gli occhi aperti.
<< Si, buongiorno.>>risposi quasi in un sussurro.
E oltre al fatto che non riuscissi a tenere gli occhi aperti, a quest'ora ero poco loquace e parecchio scontrosa.
<< La solita brontolona, dai che tra poco sono pronti i pancake.>>
Sorrisi, mia madre è sempre stata così dolce e premurosa, attenta ai bisogni di tutti, il bene che le volevo era immenso.
<< Allora, oggi torni finita la scuola o fai a farti un giro con Charlie?>>
<< Non saprei, devo chiederle se ha da fare o magari uscire con Jason. Poi ti avviso.>>
<< E' proprio presa da questo ragazzo, non è vero?>>chiese in tono mieloso
<< Già, sono felice per lei, la vedo così serena con lui, solo pensare che adesso la mia migliore amica abbia il ragazzo mi sembra un po' strano.>>
<< Strano, come mai?>>
<< Non lo dico come fosse una cosa negativa, solo..strano ecco, non so come spiegartelo.>>
<< Okay strano, mentre tu?>>
La guardai confusa, nel mentre lei mi diede il piatto con i pancakes.
<< Io cosa?>>
<< Nessun ragazzo che ti piaccia?>> Arrossii di botto, non poteva farmi certe domande di punto in bianco.
<< Mamma! Non sono cose da chiedere così, che imbarazzo.>>
<< Tesoro, non ti ho chiesto nulla di strano, volevo solo sapere se nel cuore di mia figlia c'è qualcuno. Non pensavo di metterti così in imbarazzo.>>disse lei ridendo La fulminai con lo sguardo
<< Stavamo parlando di Charlie come siamo passati in un secondo a parlare di me?!>>
<< Avanti, puoi dire alla tua mamma se c'è un ragazzo che ti piace, sai che puoi dirmi tutto.>>
Sentivo le guance andare a fuoco.
 Conoscevo mia madre...
<< Viene in classe con te o è più grande?>>
Volevo sprofondare, perché effettivamente c'era qualcuno di cui ero innamorata e da molto tempo anche, ma i membri della mia famiglia non dovevano assolutamente saperlo, soprattutto mio fratello.
<< Per favore mamma, adesso non metterti a fare l'interrogatorio per cercare di capire qualcosa che sta nella tua testa.>>
<< Non mi freghi April, lo sai che la mamma quando vuole delle informazioni le ottiene, specialmente con te, non sei molto brava a mentire piccola mia.>>
<< Mamma, ti prego smettila, anche ammettendo che ci sia un ragazzo...scusa, ma non me la sento di dirtelo, non adesso almeno.>>
<< Come vuoi ma non capisco perché vuoi tenerlo così nascosto.>>
Non potevo dirglielo, non perché non mi fidassi di lei solo sapevo che era una cosa impossibile quindi preferivo non dire niente a nessuno.
L'unica a saperlo è Charlie, che lo aveva già capito da tempo ma dettagli.
Mentre ero persa nei miei pensieri e intenta a magiare la mia colazione ecco che qualcuno mi ruba un pancake dal piatto. Emetto una specie di ringhio, ripeto, di mattina non sono particolarmente docile se poi mi prendono il mio cibo posso passare dal essere scontrosa a intrattabile.
<< Non sapevo fossi diventata un piccolo animaletto, scricciolo.>>disse quella voce
<< Sta' zitto scemo, e poi finiscila di chiamarmi scricciolo, non ho più cinque anni.>>
<< Dolce come sempre vedo, comunque buongiorno Rose.>>
<< Buongiorno a te Isaac, perdona mia figlia, lo sai, la mattina presto è intrattabile.>>
Entrambi scoppiarono a ridere, di me ovviamente.
Ecco a voi in tutto il suo splendore Isaac Wolff, nonché miglior amico di mio fratello, considerato ormai parte della famiglia e quindi libero di venire a casa nostra quando vuole. Insieme a Will, mio fratello, frequentano il college, sono al loro secondo anno, hanno vent'anni ed entrambi fanno parte della squadra di basket della scuola, e grazie alle loro capacità sportive hanno vinto due borse di studio.
E per me avere praticamente quasi tutti i giorni Isaac in giro per casa è un grande problema.
Non è per il fatto che ogni volta si diverte ad infastidirmi, mi da' stupidi nomignoli, e entra e esce dalla mia camera come vuole, il problema sta nei suoi occhi grigi, nei suoi bellissimi occhi grigi, nel suo sorriso così radioso, capelli scuri e corti che adoro, nel fatto che gira per casa tranquillamente mezzo nudo, procurandomi degli infarti, visto che è un fottuto atleta e di conseguenza ha un fisico da urlo.
Sta anche nel fatto che sa essere tremendamente dolce, disponibile, è una persona meravigliosa nonostante discutiamo per ogni cosa..il problema grande, grandissimo è che io amo questo ragazzo, sono perdutamente innamorata del miglior amico di mio fratello da che ho memoria.
A volte mi chiedo perché il destino sia stato così crudele con me, questo amore che sento per Isaac è un sentimento che non avrà mai futuro, per molte, troppe ragioni.
La prima in assoluto è che non si accorgerà mai di me in quel modo, non perché mi reputi una brutta ragazza, sono contenta del mio corpo snello, con le curve al punto giusto, i miei capelli lunghi castani e i miei comunissimi occhi marroni e sul mio viso sono presenti numerose lentiggini, l'unica pecca sta nell'altezza, ho diciassette anni ma la mia statura non è molto elevata, anzi, ma io ne vado fiera comunque.
Isaac mi vede e mi vedrà sempre come la sorella minore del suo miglior amico, una bambina, poi proprio perché è il miglior amico di mio fratello che crea un ostacolo insormontabile.
<< Cosa ridete voi due?!>>
<< Avanti piccola April, non te la prendere, sei adorabile anche imbronciata. E comunque cosa tieni nascosto se sei un libro aperto?>>disse con la sua solita faccia da schiaffi.
<< Senti qua Isaac, April è innamorata ma non vuole dirmi di chi.>>
In quel preciso istante odiai mia madre in un modo che non credevo possibile, santo cielo, aveva appena detto ad Isaac, ad ISAAC, che ero innamorata.
Come ci ero finita in quella situazione?! Subito mi guardò, ma non capii il suo sguardo ma ciò non toglie che divenni completamente rossa.
<< Sei innamorata? Tu, scricciolo, non ci credo.>>
Il suo tono incredulo mi lasciò alquanto perplessa, insomma sembrava sorpreso del fatto che io potessi essere innamorata di qualcuno.
<< Ho detto che devi finirla di chiamarmi scricciolo, e poi che problema hai se sono innamorata?>>
<< Nessuno, sono solo sorpreso, fino ad oggi non hai mai mostrato interesse per nessuno,che io sappia ed è un po' strano.>>
<< Wow, dovevo innamorarmi per sorprendere Isaac Wolff, questa mi è nuova.>>
<< Non vorrei interrompervi, ma tesoro, stai facendo di nuovo tardi, e non mi sembra proprio il caso.>>
Lanciai uno sguardo all'orologio ed effettivamente stavo perdendo solo tempo, senza altre scuse o chiacchiere, tornai in
camera per prepararmi.
Presi i vestiti preparati la sera prima, un paio di leggings neri, maglietta bianca con stemma nero dell'adidas, giacchetto di jeans e le mie amate vans nere.
Andai in bagno, mi lavai faccia e denti, evitai di mettermi la matita e mi feci una treccia abbastanza disordinata ma pazienza. Tornata in camera afferrai lo zaino e il cellulare e scesi nuovamente di sotto.
E con mia sorpresa trovai anche Will seduto a fare colazione.
<< Fratellone, già in piedi?>>
<< Con tutto il casino che stavate facendo, forse non ve ne siete accorti, ma stavate praticamente urlando.>>
Neanche lui era molto docile appena svegliato..
<< E' tutta colpa della mamma e di quel idiota del tuo migliore amico.>>
<< Sempre carina tu eh, mi raccomando.>>
<< Sempre Isaac, sempre.>>dissi prendendo una mela e dirigermi verso la porta di casa, sentivo che m stava seguendo così feci dietro-front e lo fissai i quegli occhi così profondi, che quasi mi imbambolai.
<< Cosa c'è? Perchè mi hai accompagnata?>>
Vidi Isaac avvicinarsi pericolosamente al mio viso, il mio cuore perse uno, troppi battiti.
Cosa diavolo stava facendo?!
D'un tratto sentii un peso sulla testa e capii che si trattava del mio cappellino nero.
<< Ti eri scordata questo, fuori fa freddo, devi coprirti piccola April, sei proprio sbadata.>>disse parlandomi direttamente nel mio orecchio.
Non poteva fare così, la sua voce, così calda e roca, Dio come l'amavo.
Rimasi immobile per un tempo indefinito, mi sentivo paralizzata, bloccata li alla porta con Isaac addosso.
<< Devo..devo andare o farò tardi e poi sbadato sarai tu.>>
Cercai di uscire da quella imbarazzante situazione che si era venuta a creare tra noi.
Ma sembrava avessi parlato al vento visto che lui non si scollò neanche di un centimetro.
Non sapevo che fare, volevo scappare il più lontano possibile, ma c'era una parte di me che adorava stare così in contatto con lui, mi piaceva sentirlo addosso.
<< Sempre così aggressiva, sulla difensiva, sempre la solita piccola April Anderson.>>
E questo che diavolo voleva significare?!
<< Che ti sei fumato Wolff? Se permetti, vorrei andare a scuola.>>
Finalmente avevo ritrovato un po' di coraggio.
Qualcuno lassù mi ascoltò, perché Isaac si allontanò quel tanto da farmi passare.
Decisa ad uscire una volta e per tutte da casa, mi affrettai ad aprire la porta e correre fuori, ma non prima di essere fermata ancora da quello scemo.
<< Ricorda una cosa April, sarai sempre il mio scricciolo.>>poi mi lasciò andare e io rimasi interdetta. 

Che significava quella frase?
Cosa voleva dire?
 Ma non mi voltai, andai spedita verso scuola con mille pensieri in testa.



___________________________________MY SPACE_______________________________________

Salve! 
Questo è il primo capitolo della mia storia, so che non è molto lungo ma prossimamente prometto di allungarli.
In realtà ho già pubblicato i primi due capitolo su wattpad, però alla fine ho deciso di metterli anche qui su EFP, spero possa piacervi, non sono di certo una scrittrice, ma mi piace davvero tanto scrivere.
Comunque mi presento, mi chiamo Giusy e se qualcuno è stato attirato dalla mia storia, mi piacerebbe sapere in una piccola recensione cosa ne pensate, sono ben accetti anche consigli se qualcosa non vi piace.
Presto pubblicherò anche il secondo capitolo, visto che ce l'ho già pronto.

  
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