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Autore: Yonaka_chan    29/06/2015    1 recensioni
(Goufubu)
Il sorriso, però, scomparve subito dal viso di Fubuki e assunse un’espressione seria, voltandosi verso Gouenji. Lo fissò per qualche secondo e si perse nei suoi pensieri nel contemplare il biondo. Lo trovava bellissimo e adorava quegli occhi nero pece profondi, che erano sempre stati capaci di capirlo fino in fondo, anche se in quel momento non gli prestavano attenzione. Gli piacevano anche le labbra, che raramente si incurvano in un sorriso, ma sapevano fare dei sorrisi speciali solo per lui. Vedendo il numero dieci dell’Inazuma così tranquillo, era indeciso se fargli la domanda che lo tormentava da qualche giorno. Però si fece coraggio e si decise.
- Come mai stiamo insieme? - Disse tutto d’un fiato.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Shawn/Shirou
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Perché hai scelto me?

Fubuki era sdraiato sul divano e sfogliava un album di foto sue e di Gouenji. Gouenji, invece, era seduto sulla poltrona e leggeva tranquillamente un libro. Ormai era passato qualche anno da quando vivevano assieme e amavano passare il tempo così, godendo della presenza dell’uno e dell’altro. L’albino si era soffermato a guardare una foto, che riteneva la sua preferita. Nell’immagine erano raffigurati lui e il biondo intenti a mangiare un gelato, Fubuki aveva preso quello alla vaniglia, mentre Gouenji quello al cioccolato. Ricordava ancora il motivo per cui aveva scattato la foto. L’attaccante gli aveva chiesto di andare a vivere insieme e lui aveva accettato con gioia, schioccandogli un dolce bacio sulle labbra. Per festeggiare si erano presi un gelato e il numero nove dell’Inazuma aveva voluto immortalare quel momento con una foto. A ripensarci, gli era scappato un dolce sorriso, il quale non sfuggì al bomber di fuoco che sorrise a sua volta. Il sorriso, però, scomparve subito dal viso di Fubuki e assunse un’espressione seria, voltandosi verso Gouenji. Lo fissò per qualche secondo e si perse nei suoi pensieri nel contemplare il biondo. Lo trovava bellissimo e adorava quegli occhi nero pece profondi, che erano sempre stati capaci di capirlo fino in fondo, anche se in quel momento non gli prestavano attenzione. Gli piacevano anche le labbra, che raramente si incurvano in un sorriso, ma sapevano fare dei sorrisi speciali solo per lui. Vedendo il numero dieci dell’Inazuma così tranquillo, era indeciso se fargli la domanda che lo tormentava da qualche giorno. Però si fece coraggio e si decise.
- Come mai stiamo insieme? - Disse tutto d’un fiato. Gouenji si voltò verso di lui chiudendo il libro, con un’espressione sorpresa e interdetta.
- Cosa? - Sapeva benissimo cosa gli aveva detto, ma voleva essere sicuro di aver capito bene.
- Ah… Scusa, mi sono spiegato male. - Ecco. Lo aveva fatto di nuovo. Si era fatto prendere dall’agitazione e aveva usato le parole sbagliate. Quando si trattava della loro vita sentimentale, Fubuki andava letteralmente nel pallone. Anche se stavano insieme da parecchio tempo, l’albino era sempre un po’ imbarazzato e impacciato. A volte, ancora non credeva che stesse veramente con Gouenji. Aveva assunto un’aria da cucciolo indifeso, non lo faceva apposta, era più forte di lui. Il biondo si intenerì a guardare Fubuki. Era sempre così, quando si trattava di loro due, diventava un cucciolo di lupo abbandonato. Il suo lupo. L’albino arrossì vistosamente quando Gouenji aveva cominciato a fissarlo. Adorava quell’espressione tenera sul volto del biondo, gli ricordava quanto fosse importante per lui, ma decise di continuare lo stesso.
- Intendevo… Perché hai scelto me? - Si sentiva a disagio a porre quelle domande, ma voleva avere una risposta sincera.
- Non ti seguo. - Il bomber di fuoco era confuso. Non capiva dove Fubuki volesse andare a parare.
- Perché hai voluto metterti con me? - Era impaziente. Si avvicinò a Gouenji per essere sicuro di ascoltare tutto quello che avesse da dire. Il biondo inarcò un sopracciglio e lo fissò con aria interrogativa. L’albino sospirò. In effetti, per come aveva posto quella domanda, chiunque non avrebbe capito. Si sedette nuovamente sul divano e prese un bel respiro.
- Insomma… All’inizio ero sempre triste perché avevo Atsuya dentro di me ed ero ossessionato dall’idea di voler diventare perfetto. Perché non mi hai allontanato come tutti gli altri? – Gli pizzicavano gli occhi. Avrebbe voluto mettersi a piangere, ma avrebbe resistito. La valanga, la morte dei suoi genitori e di Atsuya. Anche se i ricordi gli facevano male, voleva sapere. Gouenji lo fissò per un attimo. Forse aveva capito il perché di quella domanda. Fubuki aveva ancora paura di restare solo. Però vedeva la determinazione negli occhi dell’albino. Il numero nove dell’Inazuma non era cambiato. Era sempre dolce e gentile. Aveva ancora quel bel sorriso di cui si era innamorato, ma col tempo aveva acquisito una grande determinazione e adesso, gliela leggeva negli occhi.
- Per la tua tristezza. - L’albino rimase spiazzato. Non si aspettava una risposta del genere. Vedendolo stupito, il biondo continuò.
- La tristezza che vedevo nei tuoi occhi, mi ricordava la mia quando Yuuka era in coma. Quando credevo che non si sarebbe svegliata. Ti capivo e volevo con tutto il cuore aiutarti. - Fubuki era sempre più sorpreso. Non immaginava fosse quello il motivo per cui Gouenji si era avvicinato.
- All’inizio ti stavo accanto perché ti consideravo un amico, ma poi i miei sentimenti sono cambiati e mi sono innamorato di te. - Anche se diceva quelle dolci parole, il volto di Gouenji era serio e impassibile. L’albino, invece, era sconvolto.
- Quindi… mi hai aiutato per pietà? - Non riuscì più a trattenersi e calde lacrime cominciarono a rigargli il volto. Sentì una mano accarezzargli dolcemente la guancia. Guardò il biondo e vide le sue labbra incurvarsi in un sorriso e il suo sguardo farsi più dolce.
- No. Ti ho aiutato perché ti amo e sentivo che c’era un legame speciale tra noi. Avrei fatto qualunque cosa per vederti sorridere. -
- L’hai fatto solo per il mio sorriso? -
- Non “solo”. L’ho fatto per il tuo bellissimo sorriso. - Lo baciò. Il numero dieci dell’Inazuma aveva concentrato tutto il suo amore in quel bacio e sperava con tutto il suo cuore che Fubuki lo avesse percepito. Quando si staccarono, l’albino gli rivolse un sorriso angelico. Ora era felice. Si asciugò le lacrime e lo guardò sorridendo.
- Non m’importa per quale motivo ti sia avvicinato a me. L’importante è che tu sia qui adesso e siamo insieme. - Gli schioccò un altro bacio. Gouenji fece un sorriso beffardo.
- Non ho ancora risposto alla tua domanda. -
- Quale? - Fubuki se n’era già dimenticato. Il bomber di fuoco sospirò. Shirou era sempre lo stesso, ma era per questo che gli piaceva.
- Perché ho scelto te. -
- Qual è la tua risposta? - Aveva gli occhi colmi di curiosità.
- Perché sei il mio lupetto, Shirou. - Ghignò. L’albino arrossì notevolmente e Gouenji, approfittando del fatto che fosse distratto, gli cinse la vita e lo tirò a sé.
- Ricordi la promessa che ti ho fatto? - Fubuki lo guardò spaesato, poi ricordò e gli occhi si illuminarono.
- Quella che non mi avresti mai lasciato? - Il biondo annuì.
- Manterrò la mia promessa. Non ti lascerò mai. - Lo abbracciò e gli diede un bacio sulla fronte, accarezzandogli dolcemente i capelli. L’albino, invece, affondò il viso nella maglia di Gouenji e sorrise. Sapeva che Shuuya non avrebbe tradito la promessa, per nessun motivo al mondo.
 
 
 
Note autrice:
Buongiorno a tutti. Sono tornata con una fic su un’altra coppia che adoro tantissimo. Spero vi piaccia. Recensioni e critiche sono ben accette. Buona lettura
Kiss
Yonaka_chan
   
 
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