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Autore: hapax    15/01/2009    1 recensioni
Giugno 1987. Il cadavere di un uomo viene trovato all'interno della gabbia delle tigri dello Zoo di Filadelfia. Ventidue anni dopo Lilly Rush e la sua squadra tenteranno di risolvere il mistero partendo da un misterioso messaggio in possesso della vittima. Una fanfiction in puro stile Cold Case.
Genere: Drammatico, Thriller, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28 Giugno 1987

La serata era calda, e in cielo brillavano le stelle.
Il guardiano notturno dello Zoo di Filadelfia non si curava affatto del cielo stellato perché le luci della città rendevano invisibili gli astri.
Da un palazzo vicino giungeva della musica: "Schizophrenia", dei Sonic Youth.
- Chi è là? - chiese John Fry puntando il fascio di luce della sua torcia elettrica oltre la gabbia delle scimmie.
Nessuna risposta.
L'uomo posò una mano sulla fondina della pistola.
John Fry aveva 22 anni, e non era certo il tipo che si definisce un bel ragazzo: nonostante le spalle larghe e il fisico atletico, risultato di anni di sport, mostrava ancora i segni lasciati dall'acne, gli occhi erano azzurri ma piccoli, e tra loro stava un naso troppo grande, la bocca era troppo larga, e a completare il quadro impietoso Madre Natura lo aveva dotato di grandi orecchie a sventola che tentava invano di coprire coi riccioli neri dei suoi capelli.
- BUH!!! - urlò un'ombra uscendo dal buio.
John fece un salto per lo spavento.
- Ma sei impazzito? - chiese - Avrei potuto spararti! -
L'uomo, un tipo alto, sulla trentina, si piegava in due dal ridere.
- Ti ho spaventato, eh? -
John scosse la testa. Il suo collega, Mike Rowland, era un emerito imbecille, ma tra i due era decisamente quello più bello (e faceva colpo sulle ragazze), e questo bastava a far credere che fosse anche il più intelligente.
- Sei un idiota, Mike. -
- Andiamo! Era solo uno scherzo. -
John gli voltò le spalle e continuò il suo giro.
- John, dai, non fare l'offeso. -
Mike Rowland vide il giovane collega svoltare oltre la gabbia delle giraffe: fu l'ultima olta che lo vide vivo.

Il pavimento della gabbia dele tigri era coperto di sangue.
Gli animali annusavano eccitati il cadavere di John Fry, ma non lo toccarono: le bestie, per una volta, non erano loro.

Il detective Lilly Rush fece il suo ingresso negli uffici della Squadra Omicidi.
Il suo capo, il tenente John Stillman, stava sorseggiando il suo caffè leggendo il giornale.
- Sei arrivata presto. -
- Ho un appuntamento con una donna su un vecchio caso: mi ha chiamata ieri sera e aveva molta fretta, così le ho detto di venire presto stamattina. -
Stillman vide entrare una donna sulla sessantina: i capelli quasi completamente bianchi erano raccolti in uno chignon, il suo viso mostrava tutti i segni dell'età ma dava ancora l'idea di una bellezza ormai sfiorita, mentre gli occhi azzurri erano pieni di angoscia.
- E' lei? -
Lilly si voltò e andò incontro alla donna.
- La signora Fry? - le chiese.
La donna fece un mezzo sorriso.
- Lei è il detective con cui ho parlato ieri sera? -
- Sì, sono Lilly Rush. Cosa posso fare pe lei? -
Le due donne si sedettero al tavolo della bionda detective.
- Sono qui per mio figlio, John Fry. - cominciò Helen Fry - Venne ucciso quasi ventidue anni fa, nel giugno dell'87: il suo caso non è mai stato risolto. Faceva il guardiano notturno allo zoo. -
Stillman annuì: - Sì, ricordo quel caso: se ne parlò molto anche sui giornali: il suo cadavere venne trovato nella gabbia delle tigri. Se non sbaglio il principale sospettato fu il suo collega, ma aveva un alibi. -
- E lei vorrebbe riaprire il caso? Sulla base di che cosa? - chiese Rush.
La donna aprì una borsa e ne estrasse una busta di carta che porse alla detective.
- L'ho trovata tra le cose di John. Sa, leggeva molto e la sua camera è ancora piena dei suoi libri; ogni tanto per sentirmi più vicina a lui ne prendo uno e lo leggo: così ieri ho trovato questa lettera tra le pagine de "La fattoria degli animali" di Orwell. Io...credo che l'abbia scritta il suo assassino. -
Lilly lesse il contenuto della busta.
- E' stata scritta a macchina. Sono solo due righe. -

"Io sono la bestia
che ti sbranerà"

Stillman chiuse gli occhi.
- A quanto pare l'assassino ha voluto far sapere a John che lo avrebbe ucciso. -
Lilly Rush annuì e guardò la donna che le sedeva di fronte: - Faremo in modo di sbattere questa bestia nella gabbia che merita. -
  
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