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Autore: H a n a e    29/06/2015    4 recensioni
FanFiction partecipante al contest “Fanart and Music Ispiration" di Aya88
Il primo bacio. Quell'esperienza che non va dimenticata, neanche volendolo e che ti porti dietro per sempre.
Il primo bacio va dato alla persona giusta, a quella che ami.
Il primo bacio deve essere un dolce ricordo.
"Amore, quando ti diranno che t’ho dimenticata,
 e anche se sarò io a dirlo,
quando io te lo dirò, non credermi."

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🌸H a n a e🌸
 
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kushina Uzumaki, Minato Namikaze | Coppie: Minato/Kushina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Autore (Nick su Efp): Leilah Valdez
Fanart: 26
Canzone: Nightingale di Demi Lovato
Pacchetto: Ricordo
Titolo: Il Primo Bacio
Personaggi: Minato, Kushina
Genere: Fluff, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments 
Note dell’autore(obbligatorie): Questa è la prima Mina/Kushi che scrivo nonostante sia una coppia che adoro, non ho mai avuto l'opportunità e l'ispirazione giusta per scrivere qualcosa che riuscisse a soddisfarmi abbastanza, però appena ho visto l'immagine ho avuto l'ispirazione. Il campo primaverile, il bacio sulla fronte, la luce luminosa. Tutti componenti perfetti per creare un'atmosfera romantica e per fare la magnifica esperienza del primo bacio. Ho scelto questa canzone perché attualmente è una delle mie preferite e ogni volta che l'ascolto mi lascio trascinare dalla melodia e dalle parole che mi aiutano a scrivere senza problemi.






 
Il Primo Bacio




 
Ricordi il nostro primo bacio Amore mio?
Certo che lo ricordi, tu non dimentichi niente.
Era primavera; una giornata stupenda, il sole era alto nel cielo e l’odore di ciliegio fiorito riempiva l’aria.
Avevo organizzato un picnic in una delle tante colline di Konoha, tu avevi accettato con entusiasmo il mio invito e mi avevi abbracciato, facendomi diventare tutto rosso.
All’epoca eravamo solo due adolescenti che stavano iniziando a capire il vero significato della parola Amore.
Lo avevamo capito la notte in cui ti salvai anni prima, tu fra le mie braccia ed entrambi illuminati dalla luce della luna.
Io mi ero perso nei tuoi occhi blu come la notte, così in contrasto con i miei azzurro cielo.
Quel giorno eri vestita con un abito giallo dalle spalline sottili, il colore vivace del vestito metteva in risalto i tuoi splendidi capelli rosso fuoco.
Avevi un sorriso luminosissimo, pieno di vita e di voglia di vivere.
Appena i nostri sguardi si incontrarono anche se solo da lontano i nostri cuori iniziarono a battere forte per l’emozione.
Passammo tutto il pomeriggio l’uno in compagnia dell’altro, tu cercavi in tutti i modi di non mostrare il tuo lato da ‘peperoncino rosso piccante’ perché credevi che lo avrei trovato strano, ma era una delle cose più amavo di te.
Verso sera dovemmo però separarci, e per stare insieme a te ancora qualche istante decisi di accompagnarti a casa.
Eravamo quasi arrivati quando tu misi male il piede per via dei sandali, stavi per cadere ma io ero pronto a sorreggerti, come sempre.
Le mi braccia si intrecciarono alla tua esile vita e ti strinsi a me.
I nostri cuori battevano all’impazzata e sincronizzati, avevi appoggiato le mani sulle mie spalle e ora ci guardavamo negli occhi, troppo incantati per allontanarci.
Troppo attratti per allontanarci, troppo innamorati per separarci.
Ancora una volta ero finito per perdermi in quei cieli notturni che erano i tuoi occhi e a quanto pareva anche tu non riuscivi a staccare lo sguardo dal mio.
Ancora una volta avevo sentito quelle farfalle nello stomaco.
Ancora una volta avevo provato quel senso di completezza e pace.
Più passava il tempo e più non riuscivo ad allontanarmi, ero sempre più attratto da te, come una calamita.
I nostri visi si avvicinavano sempre di più.
Sentivo il tuo dolce odore di vaniglia e il tuo fiato sempre più vicino alle mie labbra.
Quelle labbra così rosse e invitanti che erano state protagoniste di molti miei sogni.
Pochi millimetri ci separavano, pochi millimetri per diventare una cosa sola, pochi millimetri per innamorarmi ancora una volta di te.
Le nostre labbra adesso combaciavano perfettamente, ma a noi non bastava, noi volevamo che quel primo bacio fosse speciale e indimenticabile.
Schiusi le labbra quanto bastava per far passare la lingua e ti chiesi il permesso di entrare, ti chiesi il permesso di approfondire quel bacio.
Di approfondire il nostro amore.
Tu ovviamente apristi la bocca dandomi libero accesso, eravamo entrambi inesperti ma tanto non era quello che veramente importava, era l’amore che ci mettevamo.
Le nostre lingue si intrecciarono e danzarono.
Ci staccammo solo quando non avevamo ormai più fiato in corpo.
Avevo il fiatone:
“Kushina io...”
“...Io ti amo Minato” finisti la frase per me.
Eri la mia metà, la parte che mi completava e che lo fa tutt’ora.
Sei la mia Kushina.
Sei la mia vita.
Però promettimi una cosa Amore mio, promettimela perché ne ho bisogno:
 Amore, quando ti diranno che t’ho dimenticata,
 e anche se sarò io a dirlo,
quando io te lo dirò, non credermi. 
Perché io ti amo Kushina, ti amo con tutto me stesso.
 
   
 
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