L'aveva sognata, desiderata per giorni, settimane: era diventata la sua ossessione, il suo unico pensiero; la bramava più di qualsiasi altra cosa, ma solo nei suoi sogni riusciva a possederla. Ora si era stancato.

Si avvicinò a lei, le mani in tasca e un sorriso arrogante stampato sulla faccia: "Buongiorno Mezzosangue, che fai?" le disse, prendendole una mano e voltandola verso di lui.

La ragazza trasalì al suono della sua voce, e rimase stupefatta quando il serpeverde l'attirò a sè e le accarezzò il viso.

"Malfoy, che stai facendo tu!" esclamò, incredula di fronte al comportamento di lui.

Lui ghignò: "Perchè, ti do' fastidio?" le chiese, evitando di rispondere alla sua domanda.

Hermione, in risposta, gli diede uno spintone per liberarsi dalla sua presa: "Cos'è, hai fatto una scommessa con i tuoi stupidi amici? Devi far loro credere che mi hai conquistata?" gli chiese, guardandolo male.

Draco alzò le spalle: "Non mi sembra di commettere un crimine se ti abbraccio o ti stringo a me." replicò tranquillo.

"Lo diventa se l'altra persona non vuole." ribattè lei irritata.

Il ragazzo ridacchiò: "E tu vorresti farmi credere che non vuoi? Andiamo Granger, non incanti nessuno."

La ragazza sbuffò: "Come ti pare, Malfoy."

"Come ti pare?" ripetè lui "Che significa?"

Hermione alzò gli occhi al cielo: "Significa che puoi pensarla come preferisci, ma che in realtà hai torto marcio." gli spiegò.

Lui alzò il mento, replicando arrogante: "Tanto lo so che ti piaccio."

Lei, in risposta, scoppiò a ridere con ironia: "Tu non mi piaci affatto, Malfoy. E sai perchè? Perchè sei uno stupido ed arrogante ragazzino viziato, che riesce ad essere forte solo sulle spalle dei più deboli. Non mi piaci perchè pensi di sapere sempre tutto sugli altri, li giudichi per il loro aspetto o la loro famiglia. Non mi piaci perchè sei superficiale, presuntuoso, e cattivo." gli disse, infervorandosi man mano che parlava.

Draco non battè ciglio: "Anche tu mi stai giudicando dal mio aspetto o sbaglio? Cos'è, ti sto antipatico perchè sono bello, ricco ed importante?"

"No." rispose lei "Mi stai antipatico perchè hai un ego grosso quanto il Lago Nero."

Il ragazzo la fissò per un istante, prima di scoppiare a ridere di gusto, lasciandola alquanto perplessa.

"Sai Mezzosangue, è proprio questo che mi piace di te: dici sempre ciò che pensi, fregandotene del rispetto che dovresti dare alla persona che hai davanti."

Lei lo gelò con uno sguardo: "Ti sbagli, Malfoy, io porto rispetto alle persone che se lo meritano. Solitamente cerco di essere il più sincera possibile nell'esternare i miei pensieri, ma se una persona gode del mio rispetto cerco in ogni modo di non ferirla col mio giudizio; è che, nel tuo caso, il mio rispetto non lo meriti, perciò mi sento libera di parlarti come voglio."

Hermione gli diede le spalle, facendo per andarsene, ma lui la fece voltare di nuovo, attirandola a sè ed imprigionandola nel suo abbraccio.

"Vuoi farmela pagare?" gli chiese lei, fissandolo nei suoi occhi freddi ed impenetrabili.

Lui le sorrise: "No, Granger. Volevo solo farti sapere una cosa." le disse.

"Cosa?"

Draco sorrise lentamente: "Non voglio il tuo rispetto. L'unica cosa che m'interessa, al momento, sei tu. E farò tutto ciò che è in mio potere, per averti."

Nuovamente lei lo spinse via, arrabbiata: "Scordatelo, Malfoy. Non mi avrai mai." sibilò gelida prima di voltargli le spalle ed allontanarsi rapidamente da lui.

"Ti sbagli, Granger." mormorò il ragazzo, guardandola camminare "Io ottengo sempre quello che voglio."