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Autore: inu_ka    30/06/2015    1 recensioni
Sesshomaru, Tomoe e Kurama sono amici per la pelle, il loro rapporto è pari a quello fraterno. Nonostante il loro carattere particolare sono amati, coccolati e ben voluti dalle loro famiglie ma per Inuyasha non sarà lo stesso. La sua nascita sarà ritenuta una disgrazia e ogni giorno della sua vita sarà più duro del precedente, nonostante abbia un padre che lo ama, ha una madre che lo odia. Ma per lui non sarà sempre tutto nero perchè intorno a sè avrà anche delle persone che lo ameranno così com'è e chissà forse col tempo qualcuno riuscirà a fargli apprezzare la vita. In fondo non può piovere per sempre.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Maledizione lo sapevo che prima o poi sarebbe successo, per colpa tua la mia carriera potrebbe finire ma questo non succederà, questo obbrobrio non vedrà mai la luce.-
Disse la donna fissando un test di gravidanza mentre quello che avrebbe dovuto essere suo marito la fissava con sgomento.
-Izayoi non puoi dire sul serio. Davvero saresti capace di uccidere un bambino in nome della carriera?-
L’uomo che le si parava davanti altri non era che il fratello minore di Inu. Shin era quasi identico a suo fratello, chi non li conosceva bene a volte faceva confusione tra i due infatti l’unica cosa che li differenziava erano il modo di portare legati i capelli, Inu li teneva legati in una coda alta mentre Shin in una mezza coda. Un’altra cosa che li differenziava era il loro matrimonio. Inu aveva trovato una youkai dolce e premurosa ma allo stesso tempo con un carattere molto forte ed era legata a dei sani principi mentre Shin purtroppo si era innamorato di un’umana a cui di lui non interessava nulla se non il suo conto in banca e la stretta parentela con il suo datore di lavoro infatti lei sin dall’inizio lo aveva sfruttato solo per avere un posto come modella di punta nella No Taisho/ Soushi. Shin a volte si chiedeva cosa lo avesse colpito di quella donna in fondo era solo bella di aspetto ma dentro era un vero e proprio mostro e spesso per colpa sua si era trovato nei guai rischiando anche di rovinare il rapporto con suo fratello ma il legame che c’era tra loro era troppo forte per essere minato da una donna come lei, molte volte aveva dovuto scusarsi per il suo comportamento e a causa sua era quasi rimasto solo infatti adesso i suoi vecchi amici lo frequentavano solo quando lei non c’era, soprattutto la famiglia Tengu a cui una volta lei aveva osato trattare male il loro figlio infatti era da quell’episodio che erano stati cacciati e isolati da tutti perché quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, ora però c’era una questione molto più importante da risolvere ossia la gravidanza inaspettata di sua moglie. Lui non voleva assolutamente che lei abortisse non era giusto che un bambino pagasse per la loro sbadataggine anche se lei attribuiva la colpa di ciò solo a lui ma per quanto volesse questo bambino non poteva evitare di chiedersi se questo bambino avesse avuto una vita dignitosa con una madre del genere senza contare che per lui la vita sarebbe stata più dura in quanto sarebbe stato un han’yō e gli han’yō erano spesso derisi dalla società non erano di certo trattati come gli youkai-ka che nonostante avessero anche loro sangue umano venivano considerati più come youkai che come han’yō, suo figlio sarebbe stato indubbiamente un han’yō perché sarebbe stato l’unione di uno youkai e di un’umana, ed era in casi come questi che il supporto dei genitori era fondamentale, il suo di sicuro ci sarebbe stato ma non poteva essere certo che avrebbe avuto anche quello di sua madre perciò adesso il dubbio era se fosse stato giusto che questo bambino morisse ancor prima di formarsi oppure quello di farlo nascere han’yō accettando tutto quello che poteva accadergli a causa della sua natura. Mentre lui pensava a ciò, Izayoi continuava a blaterare menzionando continuamente aborti e interventi ma ad un certo punto Shin si girò e senza darle spiegazioni uscì di casa dirigendosi verso la No Taisho/Soushi sperando che accettassero la sua presenza ma lui stava andando lì per un unico motivo, aveva estremamente bisogno di confidarsi con suo fratello. Una volta arrivato davanti l’ingresso della sede sospirò rumorosamente chiedendosi la reazione che avrebbero avuto gli altri nel vederlo quindi raccolse tutto il suo coraggio ed entrò, appena entrato chiese alla segretaria se suo fratello fosse libero e questa, dopo averlo annunciato, lo accompagnò nell’ufficio di suo fratello congedandosi immediatamente.
-Shin che piacere vederti, come mai da queste parti? Se cerchi Izayoi non è qui, poco fa ha chiamato dicendo che oggi non veniva perché stava poco bene.-
-Non è lei che cerco.-
Disse Shin rammaricato.
-Chissà perché ma qualcosa mi dice che è di lei che si tratta.-
-Sì Inu è proprio di lei che voglio parlarti. Credimi il problema è piuttosto grave non so come gestirlo per favore fratello solo tu puoi aiutarmi.-
Le parole di Shin suonavano come una preghiera alle orecchie di suo fratello che per l’ennesima volta maledisse mentalmente il giorno in cui Shin aveva incontrato Izayoi ed era sicurissimo che un giorno all’altro gli sarebbe capitato qualcosa di spiacevole e forse quel momento era arrivato.
-Shin sai che per qualsiasi cosa puoi contare su di me e anche sui nostri amici, ricorda che loro per te ci saranno sempre è solo con tua moglie che non vogliono più avere niente a che fare quindi se vuoi chiedere qualcosa anche a loro fallo, comunque cosa vuoi dirmi?-
Inu aveva messo una mano sulla spalla di suo fratello e aveva pronunciato quelle parole con tutto il cuore perché lui davvero per suo fratello ci sarebbe sempre stato come anche i loro amici.
-E’ successa una cosa grave, Izayoi è incinta.-
Disse tutto d’un fiato. Inu non riusciva a capire il perché suo fratello avesse definito quel lieto evento come una cosa grave.
-Più che grave direi che è successa una cosa bellissima.-
-Per le famiglie normali sì ma purtroppo io non posso definire il mio matrimonio allo stesso modo, non immagini le urla che ci sono state quando ha visto la positività del test di gravidanza.-
Shin era sul punto di piangere e per questo Inu lo fece accomodare sedendosi di fronte a lui invitandolo a continuare il discorso.
-Izayoi non vuole quel bambino perché dice che rischia di rovinare la sua carriera da modella e per questo vuole abortire prima che il feto cresca. Inu non so cosa fare, da una parte voglio che questo bambino nasca ma dall’altra no.-
Inu lo guardava spaesato.
-Perché non vorresti farlo nascere?-
-Inu mio figlio sarà un han’yō.-
Inu non poteva crederci non pensava che suo fratello facesse simili discriminazioni, ciò andava contro tutto quello che i loro genitori li avevano insegnato ossia che youkai, han’yō, youkai-ka e umani erano tutti uguali nessuno era superiore all’altro soprattutto agli han’yō.
-Shin ma cosa stai dicendo? Noi non abbiamo mai discriminato gli han’yō e poi tu sei stato anche fidanzato con una di loro e adesso che stai per averne uno come figlio non ti va bene.-
-Inu hai frainteso. Io non è che non voglio che nasca perché sarà un han’yō ma solo perché come tale sarà costretto a subire le angherie delle altre specie e solitamente gli han’yō sono supportati dalle loro famiglie ma non credo che lui lo sarà pienamente perché sicuramente Izayoi non ne vorrà sapere niente sempre se decide di portare avanti la gravidanza.-
Ora che aveva sentito la spiegazione di suo fratello, Inu si sentiva più sollevato anche perché ciò significava che non aveva tradito i loro principi.
-Inu non so cosa fare solo tu mi puoi aiutare.-
Shin adesso aveva la testa poggiata sulla scrivania evidentemente quella situazione gli aveva fatto venire un gran mal di testa.
-Shin se è del supporto che ti preoccupi non è un problema, intorno a lui avrà molti amici e parenti anche se nulla sostituisce una madre ma sembra che ne dovrà fare a meno.-
-E se anche i nostri amici non lo accettassero? Non mi va di condannarlo ad una simile vita.-
-Ehi Shin ci conosci bene nessuno di noi lo discriminerà sai come la pensano i nostri amici sugli han’yō inoltre ricorda che Ririchiyo è una di loro e poi c’è il pazzo trio che di sicuro lo accetterà chissà forse lo faranno entrare anche nel gruppo così almeno avranno tutte le specie visto che lì ci sono già youkai, youkai-ka quindi un han’yō completerà il quadro, e poi abbiamo saputo che anche gli Higurashi avranno un altro bambino e sai che la loro primogenita ha molti amici han’yō quindi anche il secondogenito sarà così e chissà forse diventerà il migliore amico di tuo figlio perciò non è di quello che devi preoccuparti però bisogna convincere Izayoi a portare avanti la gravidanza.-
Le parole di Inu lo avevano convinto, quel bambino avrebbe avuto davvero intorno a sé molti amici ora doveva solo convincere sua moglie a tenere il bambino ma la domanda era come.
-Inu finchè ci saranno le sfilate Izayoi non ne vorrà sapere niente, credo che mio figlio non vedrà mai la luce.-
Shin sospirò, tutta la sicurezza che Inu gli aveva trasmesso poco prima era volata via al suono di un sola parola “sfilate”.
-Shin per quanto riguarda le sfilate ci penserò io, credo che metterò in pausa la linea lingerie.-
Le sfilate a cui Izayoi era adibita erano proprio quelle della lingerie. Quel settore era stato sospeso più volte quindi non sarebbe stato un problema rimetterla in pausa anche se stava arrivando la stagione estiva, ma Inu per suo fratello era disposto anche a quello e il pensiero che il motivo per cui avrebbe messo in pausa quella linea non ammetteva repliche, in fondo il guadagno di una stagione non valeva la vita del suo primo nipotino ma suo fratello per questo si sentiva in colpa.
-Inu ma non puoi rinunciare a quelle sfilate proprio in prossimità dell’estate, è proprio in quel periodo che l’azienda registra i fatturati migliori e poi l’azienda non è solo tua ma è anche di Miketsukami quindi dovrai dare conto anche a lui. No, Inu non posso permetterti di fare una cosa del genere.-
-Shin non preoccuparti per Miketsukami perché non appena saprà il motivo rinuncerà volentieri a qualche fatturato in più, perché anche per lui una vita non vale una sfilata, appena ritorna lo metterò al corrente della cosa ma stai sicuro che la penserà come me.-
Inu volse lo sguardo verso l’enorme orologio a pendolo che segnava esattamente l’ora della pausa pranzo.
-Shin che ne dici di andare a mangiare qualcosa fuori, almeno finchè dura la pausa pranzo voglio uscire un po’ fuori mi sono stancato di vedere modelle ovunque mi volti e mi giri e poi io ho già la mia modella personale e solo di lei non mi stancherò mai.-
Inu pronunciò con fierezza quelle parole lui aveva occhi per una sola donna ossia sua moglie. Shin nel sentire suo fratello fece un sorriso amaro, lui non invidiava niente di suo fratello se non la sua vita coniugale anche lui avrebbe voluto parlare così di sua moglie ma era impossibile pronunciare una sola parola buona nei suoi confronti visto che da quando era entrata nella sua vita aveva portato solo scompiglio.
-Per me va bene meno vedo quella donna e meglio è, non appena torno a casa cercherò di farla ragionare.-
-Perché non aspetti fino a domani così la informerò dell’interruzione delle sfilate.-
-Inu mi dispiace tantissimo davvero, questo vi costerà troppo.-
-Fa silenzio i soldi non sono tutto quelli vanno e vengono invece una vita va solo, se la mandi via non tornerà più. Ora sbrighiamoci ad andare a mangiare perché sto morendo di fame.-
Inu non aveva nemmeno finito di parlare che già era sulla soglia della porta d’ingresso. Nel tragitto che dovevano percorrere per andare al ristorante, Inu telefonò a sua moglie per sapere come stava e fortunatamente tutto andava bene anche perché tutti i bambini erano all’asilo e con lei c’era Mirei che per qualsiasi cosa l’avrebbe aiutata, una volta interrotta la chiamata entrarono nel locale e si sedettero ad un tavolino appartato continuando la conversazione che avevano iniziato all’azienda. Dopo il pranzo Inu tornò nel suo ufficio mentre Shin andò nel suo studio per sbrigare alcune pratiche. Inu nei corridoi incontrò Miketsukami e lo invitò nel suo ufficio per metterlo al corrente della situazione di suo fratello e della proposta di interrompere le sfilate della linea lingerie. Quando Inu finì, Miketsukami espresse il suo parere.
-Capisco, Inu per me non c’è alcun problema ad interrompere la linea lingerie finchè quella pazza non sarà ritornata in forma, sperando sempre che decida di portare avanti la gravidanza, e per quanto riguarda la mia famiglia non c’è nemmeno da tenere in considerazione un’eventuale discriminazione del bambino anche perché sarebbe stupido visto che mia moglie è una han’yō e poi Tomoe sicuramente lo accetterà più che volentieri visto che chiede continuamente un fratellino anzi quando Shin non ci sarà potremmo  occuparcene noi se Izayoi non vorrà occuparsene. Quindi procediamo tranquillamente all’interruzione della linea lingerie.-
Inu era più che sicuro che quella sarebbe stata la decisione del suo amico ma doveva comunque chiederglielo in fondo l’azienda si chiamava No Taisho/Soushi e non solo No Taisho. Appena terminato l’orario lavorativo, Inu avvisò suo fratello che la linea lingerie sarebbe stata interrotta e che il giorno dopo avrebbe chiamato Izayoi per informarla però bisognava trovare una scusa per giustificare l’interruzione ma l’avrebbe decisa insieme a Miketsukami una volta arrivati a casa. Prima di recarsi al tempio del suo amico decise di fermarsi da un fioraio per acquistare dei fiori, non era una ricorrenza particolare ma voleva comunque portare dei fiori alla sua amata e aveva preso quelli che lei preferiva di più ossia le dalie, una volta acquistati i fiori tornò a casa ma arrivò da sua moglie con il fiato in gola per via di tutte quelle scale. Poco dopo arrivarono i bambini accompagnati da Mirei che cominciarono a parlare a raffica raccontando la loro giornata scolastica anche se Sesshomaru non parlò quasi per niente, quel bambino dal giorno dell’incidente era diventato ancora più silenzioso ma con i suoi amichetti era rimasto lo stesso anche perché non voleva vedere Tomoe piangere come quella sera ma comunque all’asilo e in giro era diventato molto scostante. La serata era bellissima, la luna piena illuminava l’intero giardino del tempio evidenziando le forme dei giganteschi alberi che c’erano, perciò decisero di trasferirsi lì così i bambini avrebbero potuto giocare mentre loro avrebbero pensato in che modo potessero aiutare Shin.
-Direi che come giustifica per l’interruzione della linea potrete dire che gli stilisti non hanno realizzato abbastanza modelli da poter fare una sfilata degna della No Taisho/Soushi e quindi avete preferito sospenderla piuttosto che infangare il nome dell’azienda e che se ciò dovesse accadere anche la sua immagine ne pagherebbe il prezzo. Allora che ne dite può funzionare?-
Mirei aveva fatto la sua proposta e gli altri dopo averci pensato un po’ dissero la loro.
-Sei davvero geniale, credo che potrebbe funzionare.- Disse Inu.
Inu e Miketsukami si convinsero che quella giustifica avrebbe funzionato.
-Lo so, però questa idea mi è venuta in mente perché anche io sono una modella e soprattutto una madre, quella sciagurata non sa che fortuna è avere dei figli. Una volta ho provato a fargli capire che anche se avesse avuto un figlio dopo la maternità avrebbe potuto riprendere la carriera come me ma non ha capito niente e quella volta mio figlio ne ha pagate le conseguenze beccandosi uno schiaffo da quell’arpia. Mi dispiace davvero per Shin è una così brava persona non merita di vivere così ed è per questo che anche io mi impegnerò affinché questo bambino nasca.-
Mirei era più determinata che mai in fondo lei davvero aveva ripreso la sua carriera dopo la nascita di Kurama, si era presa un anno sabatico e poi era tornata più in forma di prima. Era vero che i bambini ti sfinivano, soprattutto se erano come Kurama, ma era anche vero che la loro presenza era indispensabile soprattutto nei momenti di sconforto ed era per questo motivo che voleva che Izayoi portasse a termine la gravidanza.
Era stato deciso, come scusa avrebbero utilizzato quella di Mirei. I bambini stavano giocando ma all’improvviso si sentì la voce di Tomoe che gridava ai suoi amici.
-Evvai che bello, avremo un nuovo cugino.-
Ormai loro tre dicevano di essere cugini perché il loro rapporto non era quello di semplici amici ma era molto di più, si avvicinava più ad un amore fraterno ma se lo avessero detto in giro nessuno ci avrebbe creduto perché erano tutti di razza diversa ma il grado di parentela non era importante in fondo c’erano anche fratelli che si odiavano quindi non era scontato che se fossero stati fratelli avrebbero avuto lo stesso rapporto che avevano adesso. Quando gli adulti sentirono quello che aveva detto Tomoe si stupirono perché non pensavano che nella confusione dei giochi avrebbe sentito quello che si stavano dicendo ma la cosa non doveva sapersi in giro perciò dovevano trovare un modo per non far trapelare la cosa e si sa che i bambini se non sono come Sesshomaru hanno la lingua lunga.
-Tomoe vieni qui, dobbiamo fare un patto.-
Miketsukami con tutta la calma che aveva prese in braccio suo figlio parlandogli nell’orecchio.
-Allora facciamo un patto da uomo a uomo.-
Tomoe annuì.
-Non devi dire a nessuno questa cosa altrimenti il cuginetto non nascerà.-
Lo youkai-ka era titubante perché quello che aveva detto suo padre gli suonava più come una presa in giro ma era così ansioso che il cuginetto nascesse che non gli restò altro che accettare promettendo di non dire una singola parola, la stessa cosa era stata detta a Kurama e a Sesshomaru e anche loro diedero la loro parola, tutti erano tranquilli perché quando promettevano mantenevano sempre le promesse tranne quella di non litigare più.
Se in quella casa c’era gioia e felicità in quella di Shin non si poteva dire lo stesso perché tra lui e Izayoi stava avvenendo l’ennesima lite.
-Io mi rifiuto di portare in grembo questo rifiuto della società e mi rifiuto anche di crescerlo, e con questo la questione è chiusa. Domani pomeriggio andrò da un ginecologo per programmare la data dell’aborto e tu da domani non mi sfiorerai più nemmeno con un dito. Che schifo, io modella di punta della No Taisho/Soushi dovrei accudire un han’yō, tze già me li vedo i giornali che con i loro articoli infangano la mia reputazione.-
Shin la guardava con rabbia, non poteva credere alle sue orecchie ma aveva deciso se non ci fosse riuscito suo fratello con le buone a farle cambiare idea ci sarebbe riuscito lui con le brutte e per brutte non intendeva di certo alzare le mani ma bensì intendeva una cosa ancora più meschina cioè le parole e per la precisione il ricatto. Non avrebbe cambiato idea, quel bambino sarebbe nato.
-Izayoi non posso credere alle mie orecchie davvero stai dicendo una cosa del genere ad una piccola creatura indifesa?-
-Non c’è nessuna creatura qui dentro.-
Disse Izayoi indicandosi il ventre ancora piatto.
-Ti prego ripensaci, anche Mirei ha un figlio e anche lei è la modella di punta dell’azienda.-
-Sì degli abiti da sera, io invece sono della linea lingerie e non permetterò di certo che una cosa stupida come la gravidanza rischi di crearmi anche solo una piccola smagliatura. E poi i bambini sono stupidi e lagnosi, con una rogna del genere non riuscirò di certo a concentrarmi sul mio lavoro.-
-Ma se è quello che ti preoccupa non c’è problema me ne occuperò io.-
Shin cercava in tutti i modi di farla ragione anche perché se ci fosse riuscito lui suo fratello non sarebbe stato costretto a bloccare la linea lingerie in quanto avrebbe potuto usare una modella provvisoria.
-Sì anche se te ne occuperai tu, secondo te io non lo sentirò? Dove credi che andrò a vivere.-
Shin sospirò ormai stava perdendo le speranze di riuscire a convincerla.
-Io non interromperò la mia carriera di modella di punta per colpa di un tuo capriccio.-
-Izayoi adesso basta, continui a dire che sei la modella di punta, ma hai dimenticato grazie a chi? Il merito è mio perché sono stato io a raccomandarti a mio fratello nonché tuo datore di lavoro altrimenti a stento avresti lavorato in una casa di moda di infima categoria. Mi pento amaramente di averti fatto avere questo lavoro da mio fratello perché prima non eri così.-
Shin stava parlando con tutta la rabbia che possedeva, in tanti anni di matrimonio non le aveva mai fatto pesare il fatto di essere arrivata a quel livello per merito suo ma adesso era arrivato il momento di riscuotere la ricompensa. La discussione durò ancora per molto e quella notte dormirono in camere separate anche se Shin non riuscì a chiudere occhio e le occhiaie che aveva quando era uscito di casa lo dimostravano in pieno.
Quella mattina Miketsukami chiamò Izayoi nel suo ufficio per comunicargli l’interruzione della linea lingerie e questo la mandò su tutte le furie.
-Quel cane maledetto, è stato lui a dirvelo.-
-Dipende a quale cane ti riferisci e a cosa avrebbe dovuto dirci.-
Miketsukami stava facendo finta di non sapere niente d’altronde la furbizia e l’inganno erano le qualità migliori delle volpi e la sua recita stava funzionando alla grande.
-Non fare finta di niente, sto parlando del cane che vive con me.-
-Izayoi cerca di calmarti e ricordati con chi stai parlando e di chi stai parlando, se per caso stai soffrendo di amnesia ti rinfresco io la memoria. Io sono un tuo superiore e devi darmi del “voi” purtroppo hai perso da tempo il permesso di darmi del tu in quanto il nostro rapporto si limita solo a quello lavorativo, non sei più amica della mia famiglia da tempo invece quello che tu definisci “cane maledetto” è uno degli youkai di alto livello ma a parte questo è ancora uno dei miei migliori amici nonostante la sua relazione con te. Perciò porta rispetto al tuo superiore e parla con dignità dei suoi amici, con questo ho chiuso e ti ripeto che la linea lingerie è sospesa, riceverai ugualmente lo stipendio.-
Izayoi si sentiva umiliata per come era stata trattata ma questo non le avrebbe fatto cambiare idea.
-Se speri che l’interruzione della linea lingerie mi convinca a portare avanti questa gravidanza ti sbagli di grosso, mi rifiuto di tenere in grembo per nove mesi uno schifoso han’yō.-
Miketsukami dovette fare appello a tutta la sua pazienza perché se non lo avesse fatto non sapeva nemmeno lui quale sarebbe stata la sua reazione, quell’offesa sugli han’yō era troppa anche perchè così dicendo Izayoi aveva offeso sua moglie però decise di congedarla con un sorriso. Izayoi era già fuori quando si rese conto di ciò che aveva detto ma ormai il danno era fatto e comunque non avrebbe portato avanti la gravidanza. Quella mattinata era stata dura e Izayoi decise di tornare prima a casa visto che non aveva niente da fare all’azienda, quando arrivò a casa trovò suo marito mezzo addormentato su delle pratiche ma come vide quella scena sbattè la porta per poi dirigersi verso suo marito applaudendo rumorosamente.
-Ma bravo complimenti, hai raccontato tutto a tuo fratello è per questo che hanno sospeso la linea lingerie? Ma certo non sei riuscito a convincermi, così sei corso subito dal tuo fratellone a chiedere aiuto, non ti vergogni hai 25 anni e fai ancora queste cose? Per colpa tua Miketsukami mi ha fatto anche una ramanzina e mi ha anche umiliata giuro che se mi fai perdere il posto di lavoro questa me la paghi. Comunque anche se hai fatto sospendere la linea lingerie io non porterò ugualmente avanti la gravidanza.-
Izayoi continuava ad urlare ma quando si fermò fu il turno di Shin che a differenza di sua moglie parlò molto tranquillamente in fondo si era preparato all’eventualità che il piano di suo fratello potesse non funzionare.
-Finalmente hai smesso di starnazzare ora è il mio turno. Ti consiglio di ascoltare ogni mia singola parola perché ne vale del tuo futuro. Allora o porti avanti la gravidanza e fai nascere mio figlio oppure tu con la carriera e la tua vita agiata hai chiuso, dubito che tu voglia rinunciare a tutto questo sfarzo.-
Disse Shin indicando ogni singolo angolo della stanza compresi i trofei delle sfilate di alta moda che aveva vinto, Izayoi digrignò i denti ma era comunque decisa a non mollare.
-E come pensi di riuscirci? Siamo sposati e quindi sei costretto a mantenermi.-
-Izayoi ricorda chi sono e cosa sono.-
-Sei un’idiota piagnucolone.-
-Ti consiglio di moderare i termini comunque se te ne fossi dimenticata io sono uno dei migliori avvocati di Tokyo e sono anche fratello e migliore amico dei tuoi datori di lavoro non ci metto niente a rovinarti. Non mi preoccupo del fatto che tu possa abortire perché i conti bancari finchè il bambino non nascerà saranno chiusi quindi non potrai pagare nessuno affinché te lo faccia inoltre per legge senza il mio consenso non puoi farlo come vedi il matrimonio non è sempre rose e fiori. Mi sono stancato di accontentare tutti i tuoi capricci adesso è il mio turno io voglio quel bambino che tu lo voglia o meno e me lo darai altrimenti vedrai come sono belle le strade della periferia di Tokyo. Izayoi ricorda che anche i No Taisho perdono la calma e a differenza di mio fratello la mia è arrivata al limite. Quindi dimmi cos’hai deciso?-
Izayoi era rimasta shoccata non credeva a quello che stava sentendo, non avrebbe mai immaginato che Shin avesse questo lato oscuro e non si sarebbe mai aspettata che utilizzasse una cosa tanto meschina come il ricatto, la prospettiva di vivere per strada non l’allettava per niente quindi se non voleva cambiare il suo tenore di vita doveva accontentare suo marito.
-Va bene hai vinto tu, però chi ti assicura che riuscirò a portare a termine la gravidanza?-
-Se stai pensando di abortire di nascosto mia cara ti sbagli di grosso ricorda che sono un uomo piuttosto influente quindi abbandona ogni tentativo e riposati o il bambino si stancherà e cerca di non farlo soffrire se ti è caro il tuo posto. Ora se non ti dispiace devo incontrare un cliente.-
Shin per la prima volta in tutta la sua vita aveva ricattato qualcuno e non era una persona qualunque ma bensì era sua moglie però lei non gli aveva lasciato altra scelta e questo era stato l’unico modo per convincerla. Spesso aveva immaginato che la nascita di un figlio avrebbe reso il suo matrimonio indissolubile proprio come quello di suo fratello ma non era stato così anzi era stato tutto l’opposto.
-Shin non puoi dire sul serio, dov’è finito quell’uomo dolce e premuroso che ho conosciuto?-
Izayoi cercava di fare leva sulla parte sensibile del marito ma questa volta lui non aveva alcuna intenzione di cadere nella sua trappola.
-E dimmi Izayoi dov’è finita la donna di cui mi sono innamorato? Comincio a temere che quella donna non sia mai esistita.-
Shin non disse più niente, in quella stanza era calato un silenzio assordante l’unico rumore che si sentì fu quello della porta che si chiudeva. Izayoi si gettò sul divano e cominciò a piangere imprecando.
-Maledetto farò di tutto affinché tu non nasca e lo farò prima che la tua mole possa deturpare il mio fisico perfetto.-
Izayoi aveva parlato con tutto l’odio che aveva, nel frattempo Inu si era dato appuntamento con suo fratello nel pub dove erano soliti andare. Shin, con lo stupore di Inu, era arrivato puntuale mentre solitamente era un ritardatario cronico, anche Miketsukami si era unito a loro. Dopo aver preso delle birre iniziarono a parlare, cominciò Shin che li mise al corrente di quello che era successo poco prima.
-Dunque oggi ho parlato a vanvera. Certo che è davvero ostinata.-
-Miketsukami purtroppo hai ragione, mi vergogno tantissimo di aver usato il ricatto per raggiungere il mio obiettivo ma non avevo altra scelta.-
Shin aveva chinato il capo nascondendo gli occhi ambrati sotto la frangetta.
-Shin i nostri genitori ci hanno insegnato a non ricattare nessuno ma sono sicuro che se sapessero perché lo hai fatto sarebbero più che d’accordo e io ti appoggerò, se per caso Izayoi abortisse di sua iniziativa sarà fuori dalla No Taisho/Soushi.-
Inu avrebbe sostenuto suo fratello in tutto perciò il posto di Izayoi era a rischio finchè non avesse portato a termine la gravidanza, una volta che era nato il bambino poteva fare quello che voleva.
-Ehi ragazzi vi state dimenticando di me?-
Miketsukami aveva ricordato ai suoi amici che anche lui era lì e una volta ottenuta la loro attenzione cominciò a dire la sua.
-Shin hai anche il mio appoggio voglio che tuo figlio nasca e anche se avrà una vita un po’ difficile intorno a lui ci saranno molte persone che gli vorranno bene, mio figlio sicuramente figurati che ha messo la crocetta sul calendario dice che non vede l’ora che nasca perché sarà un han’yō come sua madre e lui la ama alla follia soprattutto le sue orecchie quindi immagina cosa combinerà a tuo figlio, se avrà i tuoi colori le sue orecchie saranno uguali a quelle di Tomoe. Comunque ritornando al discorso principale io ho un piano, non chiedetemi qual è perché non ve lo dico.-
Miketsukami aveva raccontato ciò che aveva detto suo figlio e questo fece capire a Shin che non solo lui voleva che suo figlio venisse alla luce ma anche altri aspettavano la sua nascita quindi avrebbe dovuto lottare ancora di più inoltre Miketsukami aveva detto di avere un piano ma non aveva voluto dire in cosa consisteva, sicuramente era un modo per vendicarsi perché lei aveva insultato gli han’yō e quindi, anche se indirettamente, aveva offeso sua moglie. La conversazione terminò dopo un paio d’ore ed era arrivato il momento per ognuno di ritornare alle proprie case soprattutto Shin che doveva controllare che sua moglie non facesse qualche sciocchezza per abortire. Fortunatamente quando rientrò a casa la trovò in camera da letto che dormiva così anche lui si rilassò sdraiandosi sul divano per guardare un po’ di tv. Quella sera inoltre al tempio Inari ci sarebbe stato un arrivo inaspettato che avrebbe reso felice uno dei bambini.
I bambini stavano guardando la tv quando improvvisamente Kurama sentì due mani che gli coprivano gli occhi cercò di dimenarsi ma la forza che quelle mani esercitavano sul suo viso era superiore alla sua, ad un tratto il proprietario di quelle mani cominciò a sussurrargli nell’orecchio.
-Ehi terremoto sono tornato.-
Kurama appena sentì quella voce sussultò per poi urlare per la felicità.
-Papàààààààààà.-
Kurama salì sul divano e saltò in braccio a suo padre stringendo le braccia intorno al suo collo, era talmente felice per il suo ritorno che non voleva più staccarsi. Misato era rientrato prima del previsto ma non aveva voluto dire niente a nessuno proprio per fare una sorpresa a suo figlio, a lui piaceva molto vedere il bagliore che avevano i suoi occhi quando era felice e niente lo rendeva più felice del ritorno inaspettato di suo padre. Dopo aver giocato un po’ Kurama crollò letteralmente per il sonno così tutti i bambini furono messi a letto, intanto dalla casa che fronteggiava il tempio provenivano delle urla anche se quelle che predominavano erano quelle di una voce femminile, per l’ennesima volta Izayoi aveva aggredito verbalmente suo marito ormai era una cosa che accadeva sempre sin da quando aveva scoperto di essere incinta e ora il fatto che fosse costretta a portarla avanti la rendeva ancora più isterica e purtroppo questo si sarebbe ripetuto finchè il bambino non fosse venuto alla luce.
I giorni passavano e con essi diminuivano le settimane della gravidanza, al contrario di Izayoi, molti non vedevano l’ora che il futuro han’yō  nascesse e per assicurarsi che tutto andasse per il meglio uno di loro aveva escogitato un piano a dir poco diabolico. 


ANGOLO DELL'AUTRICE
Ok come capitolo non è un granchè ed è anche molto corto ma purtroppo ho dovuto interromperlo qui perchè nel prossimo capitolo forse ci sarà la rivelazione del piano di Miketsukami. Secondo voi in cosa consisterà tale piano? E soprattutto funzionerà?
Bene con questo è tutto se vorrete ci rivedremo con la pubblicazione del prossimo capitolo.
Ps: nel capitolo precedente avevo detto che avrei messo le foto dei protagonisti nella loro versione originale ma non l'ho fatto perchè per adesso sono ancora piccini.
Baci Inu_ka
  
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