Nickname: Jeo 95
Titolo della storia: Promise
Coppia: Romeo/Wendy
POV: Wendy-Romeo
Pacchetto Poseidone: Prompt "Collana di Fiori"; luogo "Sotto un Ciliegio in Fiore"
Bonus: Obbligo
Bonus citazione: “Venire sconfitti non è una vergogna. La vera infamia è sottrarsi al combattimento.” (“Il destino di Kakugo”)
Raiting: Verde
Genere: Slice of life; Romantico; Fluff
Avvertimenti: Missing Moment; Spoiler.
Localizzazione: Dopo la battaglia contro Tartaros, poco dopo lo scioglimento della Gilda.
Intro: Wendy sta per lasciare Magnolia ed unirsi a Lamia Scale, quando un regalo inaspettato le farà battere il cuore.
Note: Storia partecipante al Fairy Tail crack contest, indetto da rhys89 sul forum di EFP.

Promise

(Pov. Wendy)
 

Wendy passeggiava per il parco di Magnolia con tristezza e nostalgia, consapevole che quella poteva essere l'ultima volta che calcava il suolo di quelle strade.

Il Master aveva sciolto la Gilda da un paio di giorni, e tutti o quasi si erano già dispersi per le varie parti di Fiore, dopo brevi saluti e tante lacrime. Lei aveva scelto di accettare la proposta di Cheria e Lyon, venuti apposta da Lamia Scale per chiederle di unirsi a loro, con l'unica condizione di poter fare un ultimo giro per le strade della sua amata città, sola.

Così era arrivata al parco, in cui un magnifico ciliegio in fiore riempiva l'aria con i suoi petali e con il suo dolce profumo. E fu proprio sotto quel bellissimo albero che Wendy scorse una figura a lei nota, intenta a gesticolare con le mani nel tentativo di fare qualcosa che però non riusciva a scorgere.

Gli si avvicinò con passo felpato, arrivandogli silenziosamente alle spalle per poter sbirciare ciò che stava facendo. - Romeo-kun.- disse allora, sorprendendolo.

Con un piccolo grido ed un salto il ragazzino si voltò a guardarla, rosso in viso quanto i capelli di Erza-san.

- W-W-Wendy! C-che ci fai qui?!- domandò agitato, in volto il sorriso più finto e forzato che avesse mai visto, talmente buffo che le scappò una risatina.

- Facevo una passeggiata.- rispose sorridendo.- Tu invece?-

- C-Che coincidenza, anche io!- ma capì che non le stava dicendo tutto.

Era bello parlare con Romeo-kun ora che avevano più o meno la stessa età, e ben presto la compagnia del ragazzino era diventata per lei sempre più piacevole. Lucy-san aveva detto che probabilmente iniziava a provare interesse per lui, e forse non era poi lontana dalla verità.

- Ho fatto questa per te.- le disse infatti, pochi secondi dopo, porgendole una grezza collana di fiori fatta a mano, imperfetta, ma che agli occhi di Wendy risultò più belle di qualsiasi gioiello.- Ho sentito di Face e di come tu sia stata intrepida e coraggiosa, e volevo farti un regalo, ringraziarti per averci salvato. Lucy-nee e Mira-nee hanno detto che fiori e gioielli sono i presenti più adatti per ringraziare qualcuno, e così ho cercato di unire le due cose ma.... il risultato non è un gran che purtroppo.- ma Wendy era di tutt'altra opinione.

- È... bellissima Romeo-kun, grazie mille!- la indossò, abbracciandolo di slancio. Sentì la stretta timida di Romeo allacciarsi alla sua vita e ricambiare l'abbraccio, in cui restarono avvolti per un tempo che parve infinito.

- Avrei voluto essere coraggioso come te.- iniziò d'un tratto il ragazzino, allentando la presa e fremendo impercettibilmente, ma abbastanza perché Wendy lo sentisse.- Non ho saputo proteggere niente e nessuno, l'unica cosa che ho saputo fare è stato farmi sconfiggere vergognosamente.-

Si staccò da lui, fissandolo intensamente negli occhi. Gli si spezzava il cuore a vederlo così abbattuto, così angosciato, perché davvero non se lo meritava. Tartaros era stato senz'altro il nemico più pericoloso che avessero mai affrontato, che aveva messo ognuno di loro, anche i più forti, in difficoltà, e Romeo non poteva certo farsene una colpa se non era riuscito a tener testa a quei demoni.

- Non è affatto vero.- rispose convinta.- Venire sconfitti non è una vergogna. La vera infamia è sottrarsi al combattimento.- gli sorrise incoraggiante, cercando di risollevargli il morale.

E sembrò funzionare, perché Romeo le rivolse un sorriso colmo di gratitudine, sussurrandogli un timido “Grazie”.

Il tempo trascorso insieme passò velocemente, troppo a parere di entrambi, ed era ora di separarsi, e presto fu l'ora dei saluti, ignari di quanto tempo sarebbe dovuto trascorrere prima di potersi rivedere di nuovo. Prima di separarsi però, Wendy volle scambiare con Romeo una promessa importante.

- Sai, ho deciso di unirmi a Lamia Scale. Cheria e Lyon-san sono venuti a prendermi, parto stasera.- sussurrò ad un soffio dal viso del ragazzo.- Ti va di... scambiarci una promessa?-

- Promessa?-

- Si, su questa bellissima collana di fiori.- guardava ammirata il regalo, gli occhi lucidi, e le guance arrossate.- Giuro su questa collana che diventerò più forte.-

Romeo sorrise, poggiando un dito sulla collana e ripetendo quelle stesse parole.- Giuro su questa collana che diventerò più forte.- risero insieme, rossi in volto e con il cuore palpitante di gioia.

- Ho sentito che partirai con tuo padre per allenarti.- Wendy si allontanò da lui, chinandosi ai piedi del ciliegio e raccogliendo un fiore ancora intatto. Lo depositò tra i capelli di Romeo, sorridendo soddisfatta.- Ecco, così non ti dimenticherai mai di Magnolia.-

Wendy iniziò ad allontanarsi, salutando Romeo con la mano e visualizzando nella propria mente il pomeriggio appena trascorso. Chissà quando avrebbe potuto rivederlo...

Prima ancora che la sua mente ragionasse, il suo corpo si fermò, e la tristezza che provava in quel momento quasi la fece piangere, ma non lasciò che nemmeno una lacrima trapelasse dal suo viso.

La vecchia Wendy avrebbe pianto, quella nuova avrebbe fatto qualcosa per cui Romeo l'avrebbe pensata ogni istante, o almeno così sperava lei. Il solo pensiero di compiere un tale ardito gesto la fecero arrossire, ma si rifiutò di tirarsi indietro.

Con uno scatto tornò da lui, scoccandogli un casto bacio sulla guancia.- E questo è per non dimenticarti di me.- dicendo quelle parole Wendy corse via, senza aspettare alcuna risposta da parte di Romeo.
 

(Pov. Romeo)

Romeo era rimasto imbambolato per più di dieci minuti con la mano premuta sulla guancia, proprio dove Wendy aveva posato le labbra in un piccolo e dolcissimo bacio. Era bastato realizzarlo affinché il suo viso s'incendiasse.

Carezzò poi il fiore che Wendy gli aveva delicatamente posto tra i capelli, ed un nuovo luminoso sorriso gli illuminò il volto. A chi gli avesse chiesto cosa rappresentasse, per quale motivo un ragazzo portava un fiore tra i capelli, Romeo avrebbe dato un unica risposta.

- È la ragione per cui devo diventare più forte.-

Per proteggere un bellissimo fiore con cui aveva stretto un'importante promessa.